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lunedì 25 aprile 2016

Obama dalla Merkel, vertice tragicomico: "È nel giusto. Sapete che fuori da qui...?"

Obama dalla Merkel: "Sui migranti è sul lato giusto della storia. E poi fa ridere..."



Il cancelliere tedesco Angela Merkel "è stata coerente e tenace. Di lei ci si può fidare. Ha anche un buon senso dell'umorismo, che non mostra durante le conferenze stampa". Così il presidente degli Usa Barack Obama "omaggia" la cancelliera tedesca dopo il faccia a faccia ad Hannover, in quel palazzo, lo Schloss Herrenhausen, che nel 19esimo secolo era la residenza estiva del Casato degli Hannover, dinastia che regnava sulla Gran Bretagna e sull'Irlanda del Nord quando scoppiò la  Rivoluzione Americana e nacquero gli Usa. "Qui davanti a tutti voi - continua Obama - è molto più seria. Ed è probabilmente per questo che dura così a lungo come leader: sta  attenta a quello che dice. Ma se pensate alla prima volta che sono venuto qui, eravamo nel mezzo di un possibile collasso dell'economia  globale. E credo sia stato in gran parte grazie alla nostra leadership congiunta, grazie al fatto che gli Usa, l'Europa e altri partner nel mondo si sono riuniti, che con una visione chiara siamo stati in grado di stabilizzare il sistema finanziario".

"Il lato giusto della storia" - Ora, insieme al perdurare della crisi economica (con la Germania sempre più isolata, sia all'Ecofin sia soprattutto nei confronti della Bce di Mario Draghi), c'è un altro gravissimo problema: quello dell'emergenza migranti. Su questo punto la Merkel, assicura il presidente americano, "è sul lato giusto della storia". Per lei, prosegue Obama, questo vuol dire "assumersi politiche molto impegnative" ed affrontare questioni "non solo di carattere umanitario, ma anche pratico", perché "in questo mondo globalizzato, è molto difficile per noi costruire semplicemente dei muri. Lei - conclude - sta dando voce a quel genere di principi che mette insieme le persone, invece di dividerle e sono molto orgoglioso di lei e del popolo tedesco per questo".

Religioso, fuga d'amore con la volontaria Scappa con il malloppo: quanto ha rubato

Religioso, fuga d'amore con la volontaria. Scappa con il malloppo: quanto ha rubato


Il rettore camilliano del centro di prima accoglienza per poveri ed emarginati Casa Sollievo di San Camillo di Acireale, nel catanese, sarebbe fuggito con una volontaria della struttura e 27.900 euro dell'ente di beneficenza. L'uomo è un 44enne originario del palermitano appartenente all'Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi. A presentare nei suoi confronti, per conto dei religiosi camilliani, una denuncia, "per una condotta appropriativa", alla Procura della Repubblica di Catania è stato il legale del Centro, l'avvocato Giampiero Torrisi. "Sono molto amareggiato. Posso comprendere le fragilità umane, ma sono amareggiato per questo gesto un po' nascosto, di questo appropriarsi. Non è proprio per niente bello" ha detto il vescovo della Diocesi di Acireale, Mons. Antonino Raspanti, precisando però di "non avere giurisdizione sui Camilliani, con i quali, essendo sul territorio, la Diocesi si coordina in merito ad alcune attività".

Roberto Saviano, depressione totale: parole buie e tristi. Cosa gli è successo

Roberto Saviano, depressione totale: parole buie e tristi. Cosa ha detto



"Non credo nella giustizia, neanche più per un secondo. In nome della giustizia si sono fatti i peggiori crimini ed ancora oggi vengono commessi. Credo nella bontà, credo nel bene fatto". Lo ha detto a Sky TG24 Roberto Saviano. "Gomorra in questi ultimi 10 anni mi ha fatto perdere ogni forma di speranza - ha aggiunto lo scrittore -. Non ho alcuna speranza verso le istituzioni, non ho alcuna speranza verso la politica, non ho alcuna speranza verso i media. In questa catastrofe depressiva in realtà ho imparato a riconoscere il gesto di bontà aldilà dell'ideologia del bene, quindi non le associazioni, non i guru e non i gruppi che vogliono raccontare che fanno del bene e della giustizia"

Alfano, scontro totale con i giudici: cosa dice a Davigo. La frase terremoto

Alfano, scontro totale con i giudici: cosa dice a Davigo. La frase terremoto



"Continuo a sperare che i magistrati contrastino i reati e non i governi e che abbiano sempre chiaro il perimetro che la Costituzione assegna alla loro funzione... Nessuno chiede loro di fare di meno, ma nessuno accetterebbe che andassero oltre". Il ministro dell'Interno Angelino Alfano in una intervista a Il Messaggero commenta le parole del presidente dell'Anm Piercamillo Davigo e parla del rapporto tra magistrati e politica: "Scontro magistrati-politica? Non lo definirei uno scontro, ma un attacco unilaterale che rompe un periodo molto duraturo che sembrava avere riportato a un livello normale la dialettica tra poteri e ordini dello Stato. Evidentemente, c'è un interesse al conflitto, ma la linea del governo è quella di andare avanti offrendo rispetto e pretendendo rispetto".

"Spero - aggiunge il leader Ncd- che tra i magistrati sia chiara la consapevolezza che avviare unilateralmente uno scontro con la politica e i politici non fa bene a nessuno, men che meno alla magistratura". Per Alfano "alcuni giornali ed esponenti politici giustizialisti andavano alla ricerca di un nuovo leader. Spero che Davigo si sottragga a questo ruolo e che le sue dichiarazioni siano state solo una scivolata d'esordio".

Bomba Gabanelli su Rai e i gettoni d'oro: sono un "pacco" e spunta una banca...

Bomba Gabanelli, imbarazza la Rai: quel "pacco" dei gettoni d'oro



Si indaga sui "gettoni d'oro" nella puntata che andrà in onda stasera 24 aprile a Report su Rai 3. "Chi li vince i gettoni d'oro si sente baciato dalla fortuna e non gli viene in mente di andarci a guardare dentro", anticipano dalla trasmissione condotta da Milena Gabanelli. Ma "la Rai sborsa ogni anno dai 6 ai 10 milioni di euro in gettoni d'oro che acquista dall'Istituto Poligrafico Zecca dello Stato. Sono i gettoni con cui premia i vincitori dei concorsi a quiz". 

Inoltre, la Rai si distingue perché è l'unica televisione al mondo a premiare con gettoni d’oro 999,9 che significa che su un chilo ci sono più di 999 grammi di oro: il massimo della purezza. Mediaset, invece, pagano con gettoni in oro 750. La Rai ha un contratto di fornitura esclusiva con la Zecca dello Stato, la quale conia i gettoni d'oro e li certifica. Ma è davvero tutto oro quello che luccica?

Pare di no. Sembra infatti che per ogni chilo d'oro fuso ci sia una "perdita" di 20 grammi e a conti fatti, la vincita di 100 mila euro si riduce così a poco più di 64 mila (tolte tasse, iva e appunto il misterioso calo"). Un laboratorio specializzato accreditato dal ministero per le analisi legali conferma che l'oro è 995. Significa che per ogni chilo ci sono 5 grammi di altro metallo non prezioso. Ma la Rai lo ha comprato e pagato come oro 999,9. Insomma, anche la Rai è parte lesa, insieme ai vincitori dei gettoni. 

Ma da chi si rifornisce di lingotti la Rai? Da Banca Etruria, l'istituto travolto dalla bufera nei mesi scorsi. perché "è la banca che ci fa il prezzo più basso", replica la Zecca. Tant'è. Ora la Zecca ha fatto un esposto in Procura. 

domenica 24 aprile 2016

"Come e chi voteranno gli italiani" Verità inquietante dal sondaggista

Sondaggio choc: cambia il voto. Chi scelgono gli italiani



Gli elettori sono cambiati, non seguono più i leader ma decidono chi votare in modo autonomo ascoltando più l'opinione pubblica che la comunicazione politica. Lo scrive sul Giorno Antonio Noto, direttore Ipr Marketing. Emblematico, spiega il sondaggista, è il caso del centrodestra romano, incapace di trovare un accordo su un candidato. In ogni caso ciò che sembra davvero improbabile è che la parola finale di Silvio Berlusconi possa in qualche modo influenzare le scelte degli elettori. 

Si registra infatti una profonda crisi di credibilità dei partiti, che non sembrano più in grado di costruire consenso attorno alle proprie scelte. Basti pensare che durante la Prima repubblica la fiducia nei partiti si attestava attorno al 62%; nel 2006 era già scesa al 30%. Oggi siamo ai minimi storici: 5%. Anche per questa ragione aumenta il numero di liste civiche.

Oggi gli italiani quando devono scegliere il sindaco guardano più alle caratteristiche vincenti del candidato (54%) che al suo partito di riferimento (22%), mentre solo 5 anni fa nella formazione del consenso prevaleva il peso del partito di provenienza del candidato (58%). 

Caivano (Na): Caso Via Puccini Solidarietà non è sinonimo di bancomat

Caivano (Na): Caso Via Puccini Solidarietà non è sinonimo di bancomat

di Gaetano Daniele



Caso Via Puccini. Aiuti si aiuti no. Ormai la situazione sta degenerando. Ieri ad attirare l'attenzione del primo cittadino Simone Monopoli è stata l'intervista rilasciata al nostro blog, il Notiziario sul web, da Enzo Castricato, il figlio di Pasquale Castricato ancora ricoverato all'Ospedale Bufalini di Cesena. "Non siamo un bancomat", così Simone Monopoli riporta sulla sua pagina Facebook, quasi a voler giustificare una mancata prontezza e competenza nel gestire una catastrofe come quella di Via Puccini. Ma i fatti della famiglia Castricato dicono tutt'altro!

Come riporta in una recente intervista rilasciata proprio al nostro blog, il Notiziario sul web, da Enzo Castricato, figlio di Pasquale, l'eroe uscito ferito gravemente dallo scoppio del 25 marzo scorso, mai e poi mai sono stati chiesti soldi al primo cittadino se non per raggiungere l'Ospedale Bufalini di Cesena. Anzi, in una sola occasione, agli inizi, ovvero all'incontro con la dott.ssa Damiano. La risposta non tardò: "Solo un biglietto del treno", solo uno! Almeno così affermava insistentemente Antonella Castricato ai nostri microfoni. Si, è vero, oltre al singolo biglietto del treno gli fu offerto anche un Hotel, ma in realtà non era neanche un Hotel, ma un Fitta Camere "La Casa dei nonni", in pratica provate ad immaginare Antonella Castricato con due figli e la mamma ancora convalescente, che poi da lì a qualche giorno subì anche un intervento chirurgico alla gamba, recarsi da un fitta camere, ed in più dividere il bagno con altri studenti. Una situazione che aldilà che la responsabile della Casa dei nonni tenne subito a precisare di non avere più camere, il Sindaco Monopoli, dopo averlo saputo quale altra soluzione propose alla famiglia Castricato? 

Un caso gestito male che sta rischiando di finire ancora peggio. La giustificazione è peggio della proposta. Oltre all'aiuto economico che non è mai arrivato, Enzo Castricato ha denunciato anche uno scarso aiuto morale. Solidarietà non è sinonimo di bancomat.