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venerdì 22 aprile 2016

Mediaset accusa-bomba contro la Rai Cosa arrivano a fare per gli ascolti

Da Mediaset pesante accusa alla Rai: "Paga gli ospiti di cronaca per fare show"



Pesante accusa alla Rai: pagherebbe i protagonista della cronaca nera italiana per assicurarsi la loro presenza nei talk show. A muoverla è Alessandro Banfi, giornalista Mediaset di Videonews e responsabile del contenitore Pomeriggio 5 su Canale 5. Intervistato da Blogo, Banfi lancia l'accusa alla concorrenza.

Secondo alcune intecettazioni, pare che Carmela Anguzza e Antonella Panarello, rispettivamente madre e sorella di Veronica (madre di Loris, accusata dell'omicidio) abbiano "trovato un’ottima risorsa economica nei proventi derivanti dalle loro partecipazioni ai programmi televisivi". Nelle carte vengono citati i programmi Domenica Live e Segreti e Delitti, entrambi firmati da Videonews. 

Banfi, a tal proposito, risponde: "Non posso commentare la vicenda perché in quel momento non ero responsabile di niente a Videonews. Posso dire che da quando io ci sono e sono responsabile anche penalmente di Pomeriggio 5 - e solo di Pomeriggio 5 - non abbiamo mai pagato nessuno". Banfi ribadisce: "Dal 29 ottobre non abbiamo mai pagato nessuno in alcun modo, meno che mai i testimoni di cronaca. Anzi, spesso ci capita che gli ospiti prima confermino la loro presenza accettando liberamente il nostro invito, poi ci richiamino dicendo 'no, vado alla Rai perché lì mi danno qualcosa e voi no". 

giovedì 21 aprile 2016

L’associazione Sveglia Caivano al fianco del Benin per la costruzione di una Scuola

L’associazione Sveglia Caivano al fianco del Benin per la costruzione di una Scuola



Anche l’associazione Sveglia Caivano è tra i sostenitori del progetto finalizzato alla realizzazione di una scuola nella Repubblica del Benin, in Africa.

L’ altro giorno, un primo tavolo di lavoro ha messo insieme associazioni ed imprenditori del territorio per programmare una serie di iniziative per la raccolta dei fondi necessari. A presiedere l’incontro il console italiano in Benin, Giuseppe Gambardella. Il diplomatico ha sottolineato come la solidarietà rappresenti la migliore strategia per gestire al meglio il fenomeno dell’immigrazione: solo garantendo livelli di vita dignitosi anche ai popoli delle aree più povere del mondo si eviterà che gli stessi siano costretti ad emigrare in massa.

“Abbiamo sposato in pieno il progetto umanitario propostoci dall’associazione “Donare è amore” presieduta da Pina Pascarella che ringrazio in maniera particolare– afferma l’imprenditore Nino Navas fondatore dell’associazione Sveglia Caivano – saremo impegnati con l’associazione e le nostre imprese a sostenere questa importante iniziativa. Come sempre cercheremo di costruire una rete di solidarietà per il raggiungimento di questo obiettivo e a tal proposito ringrazio sin da ora l’associazione Giovanidee presieduta da Pasquale Della Gatta, il mio amico imprenditore, Pietro Magri che prontamente hanno risposto al mio invito e i soci di Sveglia Caivano Nunzia Orefice, Antonio Alibrico, insieme al presidente Tonia Mormile per la loro grande disponibilità”.

La società umilia Totti, caos a Roma "Se vuole ancora giocare a calcio..."

La società umilia Totti, caos a Roma: "Se vuole ancora giocare a calcio...



Due gol in due minuti (dopo una rete altrettanto decisiva nella precedente partita e un assist in quella prima ancora) non bastano. Rafforzare e rilanciare la leggenda ogni domenica non è sufficiente. Già, perché secondo quanto affermato da SkySport, nonostante la pazzesca impresa di ieri sera all'Olimpico contro il Torino, il futuro di Francesco Totti non sarà sul campo. O almeno non sarà sul campo con la maglia della Roma.

L'emittente satellitare infatti ha spiegato: "Decisione irrevocabile, se Totti vuole continuare a giocare, dovrà farlo da un'altra parte. Può rimanere a Roma solo da dirigente". La decisione, insomma, sarebbe stata presa e sarebbe irrevocabile (e Luciano Spalletti, con discreta evidenza, è stato piazzato dalla società in panchina proprio per "de-tottizzare" la squadra).

Alla luce di queste informazioni rilanciate da Sky, assumono maggiore importanza alcune parole di Totti, di cui ha dato conto sempre dall'emittente satellitare di Rupert Murdoch. Il Pupone, ieri sera nel pre-partita, ai fotografi che lo circondavano durante il riscaldamento avrebbe detto: "Fotografate fotografate, tanto sono le ultime". Saranno le ultime davvero?

Caserta: Meeting sulla terapia del dolore, la parola al Prof. Aldo Bova

Caserta: Meeting sulla terapia del dolore, la parola al Prof. Aldo Bova


di Gaetano Daniele




Una tecnica innovativa per la cura del dolore osteoarticolare persistente è stata presentata ieri a Caserta nel corso di un meeting su ‘terapia del dolore osteoarticolare con radiofrequenza’, svoltosi nella Clinica Sant’Anna, alla presenza di un folto gruppo di medici campani e pugliesi.

“Il trattamento – ha spiegato il prof. Aldo Bova, primario emerito del reparto di Ortopedia dell’Ospedale San Gennaro di Napoli e responsabile della terapia del dolore ortopedico della Clinica Sant’Anna – è mininvasivo e non comporta complicanze. Attraverso un apparecchio di neuromodulazione con radiofrequenza, vengono infilati 4-5 aghi sulla parte interessata dal dolore. Si effettua un’unica seduta”. “Gli ambiti di applicazione solitamente trattati sono: rachide cervicale, dorsale, lombosacrale, spalla-gomito (epicondilite), mani (rizoartrosi), anca (coxartrosi), ginocchia (artrosi, meniscosi, protesi dolorose) e piedi (sindrome di Morton, spina calcaneare) mentre le persone che possono sottoporsi alla terapia sono pazienti anziani che non vogliono o non possono operarsi, cardiopatici, nefropatici, gastropatici, allergici, anche giovani con dolori osteoarticolari persistenti (come la lombalgia), e, in tanti casi, gli sportivi”, ha concluso il prof. Bova

C'è la mafia nel comune di Don Camillo Cacciato sindaco Pd: le denunce leghiste

La mafia nel comune di Don Camillo e Peppone. Cacciato il sindaco Pd: le denunce leghiste



Il comune di Brescello, in provincia di Reggio Emilia, è stato chiuso per mafia. Protagonista delle avventure di don Camillo e Peppone nei racconti di Giovanni Guareschi, sulle conclamate infiltrazioni 'ndranghetiste nel piccolo comune emiliano sono stati i consiglieri regionali della Lega Nord tra i primi a denunciare, sin dal 1999: "Ora aria pulita a Brescello - ha commentato l'attivista antimafia del Carroccio Catia Silva, consigliera comunale di Brescello e responsabile legalità della Lega Emilia - siamo pronti a collaborare col commissario, come già fatto con la commissione prefettizia. Il commissariamento è il riconoscimento di oltre dieci anni di lotta per la legalità portata avanti dalla Lega Nord - ha aggiunto - Fin dal 1999 venne l'europarlamentare Mario Borghezio per denunciare le infiltrazioni  nel Comune". Intimidazioni, incendi, danneggiamenti e gravi minacce. Questo il prezzo pagato da Silva per aver portato alla luce il sommerso sistema Brescello con le sue interrogazioni e i suoi articoli sulla stampa. I responsabili sono cinque esponenti emiliani della 'ndrina, tra i quali spicca Alfonso Diletto,  attualmente al 41bis nell'ambito del processo Aemilia e sotto processo a Bologna per le minacce alla Silva a partire dagli anni 2009-2010. "Ricordo la campagna elettorale del 2014 - ha spiegato Alan Fabbri, capogruppo leghista in Regione Emilia Romagna - quando fummo di fatto allontanati da un bar di calabresi, in pieno centro paese, per la nostra appartenenza alla Lega Nord. Certe scene non si dovranno mai più ripetere nel paese che ci piace ricordare come quello di don Camillo e Peppone - ha detto ancora Fabbri - Vogliamo una regione libera dalle mafie, libera dalle compromissioni. L'impegno di Catia e della Lega Nord sia modello ed esempio per tutti i partiti: per liberarsi dalla criminalità organizzata servono schiena dritta e nessun compromesso".

Il pesce killer è arrivato nei nostri mari È tossico: uccide anche da cotto / Foto

Pesce palla maculato pescato in Calabria: se mangiato, è mortale



Occhio al pesce palla maculato, specie tropicale entrata nei nostri mari 13 anni fa, complice il riscaldamento globale: se finisce in una rete da pesca e da lì in tavola, può causare intossicazioni gravissime, anche letali. Per questo l’Ispra lancia l’allarme: lo scorso 15 aprile l’istituto ha ricevuto la segnalazione dell’avvistamento di un esemplare di pesce palla maculato, il "Lagocephalus sceleratus", che è stato successivamente catturato nelle acque vibonesi, nel Comune di Briatico, in Calabria. La cattura è stata prontamente comunicata ai ricercatori grazie alle indicazioni della campagna di informazione che Ispra sta conducendo sui pesci palla. Questo pesce «killer», entrato in Mediterraneo dal Canale di Suez nel 2003, è stato responsabile di severe intossicazioni alimentari (compresi alcuni rari casi fatali) in Paesi come Grecia, Cipro, Turchia, Libano, Israele, Egitto. La tossina mantiene il suo effetto anche dopo la cottura. L’Ispra invita, pertanto, tutti i pescatori a separare la specie dalle altre catture, congelarla e ad inviare la propria segnalazione a pescepalla isprambiente.it.

Arriva la nuova legittima difesa Ecco quando si potrà sparare ai ladri

Legittima difesa, c'è la nuova legge. Ma Ncd frena



Chissà se sarà la volta buona. Dopo anni e anni di dibattiti, in discussione a Montecitorio c'è una nuova norma sulla legittima difesa, che prevede un diritto "rafforzato" per chi subisce una intrusione domestica da parte di sconosciuti. Tra i promotori c'è la Lega ma il fatto nuovo è che la norma è sostenuta anche dal Pd e porta in calce la firma del democratico David Ermini. Prevede che "la colpa dell'agente (cioè colui che si difende, ndr) è sempre da escludere se l'errore è conseguenza di un grave turbamento psichico causato dalla persona cui è diretto il fatto (ovvero l'intruso, ndr). Ma.. c'è un ma. Il Pd non è compatto e teme di sbilanciarsi troppo verso le pulsioni di strada. In più, essendo in arrivo le elezioni amministrative, teme di servire un assist al Carroccio, che con ogni probabilità finirebbe per intestarsi i meriti della legge approvata. E poi c'è Ncd, che si è messa di mezzo chiedendo che la legge ritorni in commissione Giustizia perchè, così com'è ora, darebbe troppa libertà all'autodifesa.