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giovedì 21 aprile 2016

SPOT ERG: ENERGIA DALLA NATURA FUTURO SOSTENIBILE SEMPLICEMENTE ENERGIA

SPOT PUBBLICITARIO ERG: ENERGIA DALLA NATURA FUTURO SOSTENIBILE SEMPLICEMENTE ENERGIA





Da quasi 80 anni ERG opera con successo nel settore dell'energia. Attraverso ERG Renew è il primo operatore nell'eolico in Italia e tra i principali in Europa con 1.721 MW installati.

Quotata alla Borsa di Milano, è inoltre attiva nella produzione di energia elettrica da fonte idrica e termica ad alta efficienza e basso impatto ambientale.

Il Gruppo ERG è presente anche nella distribuzione carburanti tramite una partecipazione nella JV TotalErg (51% ERG).

Esperienza, dinamismo e sviluppo sostenibile sono al centro del nostro modo di fare industria. Ci appassionano le sfide e puntiamo sul talento delle nostre Persone e il valore dei nostri partner per raggiungere sempre i migliori risultati. Etica, credibilità ed efficienza caratterizzano, da sempre, il nostro modo di lavorare. Visita il sito: WWW.ERG.UE/

Cartelle esattoriali troppo complicate Equitalia cambia tutto: ecco come

Equitalia cambia le cartelle esattoriali: troppo complicate



Se ne sono accorti dopo anni. Che spesso, il cittadino, davanti a quei fogli bianchi e azzurri che gli chiedono di pagare, ci capisce poco o niente. Non capisce a chi debba pagare, per quale ragione, e talvolta persino quanto. Così Equitalia, il cui contratto per la riscossione delle entrate tributarie dei Comuni scade il prossimo 30 giugno, sta mettendo mano alle cartelle esattoriali. Per renderle più comprensibili da parte di chi le riceve a casa. L'annuncio lo ha dato ieri in commissione Finanze lo stesso amministratore delegato di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini. Un nuovo modello più chiaro in cui il cittadino possa comprendere da solo i motivi della cartella, senza dover ricorrere a un avvocato o a un commercialista. La nuova formula conterrà inoltre le motivazioni esatte della pretesa creditoria. Spesso Equitalia - ha spiegato l'ad - "sa di dover riscuotere una certa somma, ma non sa con esattezza la motivazione sottesa alla richiesta di pagamento" emessa da parte dell'ente creditore.Per questo, la qualità delle informazioni "è fortemente influenzata da elementi di criticità". Difficoltà che si verificano soprattutto con enti impositori diversi dalle agenzie fiscali ed enti previdenziali.

Referendum, una trappola mortale Pd, la sinistra non firma. Furia-Renzi

Referendum, una "trappola" mortale: Pd, la sinistra non firma. Furia-Renzi



Mancano mesi al referendum di ottobre, ma il Pd è già allo sbando. Per la consultazione sono state già raccolte le firme di tutti i parlamentari dell'opposizione, e oggi anche quelle della maggioranza. Ma, attenzione, nel Pd gli esponenti di spicco della minoranza si sono astenuti dal sottoscrivere la richiesta. Un gesto peculiare, di fatto un attacco al premier, un modo per spiegargli che, anche in questo caso, gli faranno la guerra.

A spiegare la scelta è stato Gianni Cuperlo, il quale ha affermato: "Per una questione di logica ed eleganza penso sia giusto che siano le opposizioni ad avanzarla". Anche se, a ben vedere, per la medesima "questione di logica ed eleganza", trattandosi di un referendum sulla nostra Costituzione, è scontato immaginare che le richieste arrivino da tutti, l'intero Pd compreso.

Ovvia la rabbia di Matteo Renzi, il quale ha subito compreso che cosa lo attende. "Ormai non è più una novità. Nel Partito democratico c'è una parte che fa opposizione su tutto. Ce ne faremo una ragione". Così il premier in diretta tv direttamente da Città del Messico, dove si trova insieme ai manager delle più importanti aziende italiane per incontrare il presidente Enrique Pena Nieto.

Tra i non-firmatari in casa Pd, oltre a Cuperlo, figurano Pier Luigi Bersani e Roberto Speranza. Dunque i singoli parlamentari, come Andrea De Maria e la bindiana Margheria Miotto. La sinistra dem aveva chiesto sin dal principio di lasciare alle opposizioni l'iniziativa referendaria, appellandosi al "galateo istituzionale". Anche Miguel Gotor non ha firmato, ed ha dichiarato: "Io non firmo perché il referendum è uno strumento che le opposizioni hanno per contrastare una maggioranza parlamentare. L'opposizione ha già raccolto le firme, andava evitato questo sovraccarico, non va bene che la consultazione assuma un carattere plebiscitario. Ed è inevitabile quando è la maggioranza che chiede un referendum su di sè".

LO SCANDALO DEL LATTE Ecco che cosa vi bevete: la Coop è stata smascherata

Lo scandalo del latte della Coop: tutta la verità su ciò che vi bevete


di Attilio Barbieri


Il latte e i formaggi made in Italy sono sotto l’attacco dell’Europa. A far scoccare la scintilla della nuova guerra del latte che minaccia di far chiudere centinaia di stalle è stata la decisione delle grandi industrie di trasformazione, i francesi di Lactalis accompagnati da big di casa nostra come Auricchio e Biraghi, di disdettare gli accordi per la fornitura di latte. Da allora è partita una gara di solidarietà in cui i campioni della tavola tricolore si sono offerti di aiutare gli allevatori del nord Italia rimasti senza clienti a cui vendere l’alimento bianco.

La grande distribuzione ha annunciato una campagna per sensibilizzare i consumatori all’acquisto del prodotto nazionale, e alcune aziende si sono offerte di ritirare al posto dei francesi il latte invenduto. In prima fila la Ferrero e il Consorzio Virgilio di Modena, che da solo si è impegnato a lavorare 9 milioni di litri dei 15 complessivi che rischiavano di finire in discarica. Ieri a Milano sono stati distribuiti i primi 1000 cartoni del «latte della solidarietà», con l’operazione condotta da Virgilio assieme a Coldiretti: in piazza Duca d’Aosta, a tenere a battesimo l’iniziativa, c’erano il governatore lombardo Roberto Maroni e l’assessore regionale all’Agricoltura Giovanni Fava.

Lunedì evento simile, questa volta a Mantova, nel corso del quale il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina aveva levato il calice in un brindisi simbolico a base di latte, assieme al numero uno di Coop Italia, Marco Pedroni, che ha annunciato una campagna nazionale di promozione straordinaria del latte fresco italiano al 100%, con l’acquisto di un milione di litri di prodotto nazionale da veicolare nei puntri vendita dell’insegna leader nel nostro Paese.

Iniziative encomiabili, che si scontrano però con un’amara realtà: gli scaffali dei supermercati sono pieni di latte non italiano. Si calcola lo siano oltre 8 cartoni su 10 di quello a lunga conservazione, individuabile per la sigla Uht arrivi dall’estero. Perfino alla Coop. È una scoperta che ho fatto indossando i panni del casalingo di Voghera e recandomi nel punto vendita della cittadina oltrepadana della corazzata cooperativa, che proprio di recente ha traslocato in una location nuova fiammante alla rotonda di viale Martiri della libertà. In effetti c’è parecchio latte italiano a marchio Coop, ma ce n’è pure di anonimo, come quello venduto nella classica confezione blu e rosa con il logo della catena su fondo rosso.

L’etichetta è per lo meno reticente, per un’azienda che si propone di sostenere la produzione italiana. «Prodotto per Coop Italia - vi si legge - nello stabilimento di ...». E qui, come di consueto, si indicano due impianti: Soliera, in provincia di Modena, e Vernate (Milano). Il primo è identificato da una lettera «Q» che troviamo stampigliata accanto alla data di scadenza, il secondo da una «Y».

L’esperienza maturata in decine di scorribande fra i banconi di super e iper mercati mi ha insegnato a dubitare. Quando è del tutto assente un riferimento all’italianità della materia prima, vuol dire che è straniera. E infatti così è. La prova arriva dalla lettura del codice a barre, con una app per il cellulare rilasciata lo scorso anno dalla catena cooperativa: Coop Origini. Una rapida scansione del codice ed ecco la scoperta. Il latte intero Uht a marchio Coop può avere la seguente provenienza: Italia, Austria, Germania, Francia e Slovenia. La versione per computer della app, accessibile sul sito e-coop.it, svela un’ulteriore informazione: il confezionamento può avvenire in Italia o in Austria. E proprio da Gmunden, cittadina situata a una cinquantina di chilometri da Linz, arriva un cartone di latte Coop di cui ho la foto in archivio. A produrlo la Gmundner Molkerei. Ora è introvabile, però, sullo scaffale. In compenso c’è un prodotto con un marchio sconosciuto, «Biancolatte», che nonostante il nome italiano è prodotto e confezionato proprio a Gmunden e sempre dalla Gmundner Molkerei, azienda che sfornava fino a qualche tempo fa il latte a lunga conservazione Uht del gruppo di Pedroni. Una coincidenza? Chissà.

A rovistare sul web, di società chiamate Biancolatte non si trova neppure l’ombra, tranne una cremeria situata a Milano, in via Turati. Ci pensa però la portavoce del gruppo cooperativo a svelare il mistero. «Biancolatte è un marchio di fantasia del produttore austriaco che produce anche il prodotto a marchio Coop ed è un marchio di primo prezzo». Confermata anche, sempre dalla medesima fonte, «le due provenienze distinte», italiana e austriaca, «per il latte a marchio Coop». La materia prima arriva da cinque Paesi.

mercoledì 20 aprile 2016

IL GURU DEI SONDAGGI Amministrative: come andrà a Milano, Napoli e Roma

IL GURU DEI SONDAGGI Amministrative: come andrà
a Milano, Napoli e Roma



"Renzi ha stravinto. Passerà le amministrative di giugno e stravincerà a ottobre". E' il verdetto del guru dei sondaggi Nicola Piepoli che non ha dubbi sul futuro del premier: vincerà a ottobre ma anche le amministrative. In un'intervista a Italia Oggi Piepoli spiega come in realtà si sta sottovalutando "la furbizia, la scaltrezza e anche l'abilità di Matteo Renzi. Lui non ha mai venduto pubblicità come aveva fatto Silvio Berlusconi. Ma è più bravo del Cavaliere nel fare, letteralmente, il mercato della politica. Riesce a crearlo da solo, questo mercato". Sul futuro non ha dubbi, il sondaggisti: "Io penso che Renzi passerà le prossime amministrative di giugno, con un risultato che potrà sembrare una vittoria. Ci sono rischi e incertezze, ma alla fine non mi pare che queste amministrative possano rappresentare un grande ostacolo, o comunque un banco di prova decisivo".

Il futuro del governo - Piepoli sembra veramente sicuro della vittoria di Beppe Sala a Milano, del "Masaniello" Luigi de Magistris a Napoli, mentre a Roma ammette che la partità è dura per Renzi. "La partita è aperta e Virginia Raggi è sopravvalutata. Vorrei porre io una domanda: ma lei crede che al 'generone' romano una candidata così compunta vada bene? Qui non ho affatto certezze. Faccio una valutazione che comporta un rischio: Giachetti se la può giocare e la Raggi è favorita ma sopravalutata".  Poi la previsione: senza un'alternativa credibile Renzi è destinato a restare a Palazzo Chigi. 

Arriva il sorpassometro, allerta multe: come ti becca, quanto (tanto) pagherai

Multe, dimenticate autovelox e tutor: il nuovo incubo degli automobilisti è il sorpassometro



Siete automobilisti un po' troppo spericolati? Dimenticate autovelox e tutor, il vostro nuovo incubo si chiamerà sorpassometro. Si tratta di un nuovo dispositivo che affianca quelli già in dotazione alla polizia stradale e la aiuterà a sanzionare chi sorpassa dove è vietato. 

La telecamera - Come spiega il sito laleggepertutti.it, è una telecamera a cui sono collegate delle spire sul terreno. Quando l'automobilista passa su di esse vengono scattate foto e un video di 15 secondi (5 prima e 10 dopo l'infrazione), il tutto è inviato alla centrale operativa e poi al comando provinciale per l'emissione del verbale e della sanzione, che arriva nel giro di pochi giorni. 

Le sanzioni - Per effettuare il pagamento si avranno invece a disposizione 48 ore: si va dai 41 ai 1.272 euro e per i casi più gravi, come con scarsa visibilità o in curva, è prevista la perdita di 10 punti o la sospensione della patente. 

Fumatori, in arrivo una nuova stangata I prezzi (alti) per ogni marca di sigarette

Sigarette più care. Fumatori, arriva la stangata. I prezzi per ogni marca



Parte da oggi, mercoledì 20 aprile, la prima fase di aumenti dei pacchetti di sigarette in Italia. I primi prodotti a essere colpiti saranno quelli della Philip Morris che subiranno un rincaro di venti centesimi su Marlboro, Merit con pacchetto morbido, Chesterfield e Diana. Nei prossimi giorni non sono esclusi adeguamenti dei prezzi per tutti gli altri pacchetti della stessa entità. Restano invariati i costi del tabacco trinciato, per il momento.