Visualizzazioni totali

sabato 16 aprile 2016

I quattro mesi in cui cambierà tutto Così Salvini leghizzerà anche il Sud

Invasione di immigrati in estate: così Salvini leghizzerà il Sud



Sono in tanti, tra gli osservatori, a dirlo. Più ancora che le riforme costituzionali e relativo referendum di ottobre, più ancora della crisi economica che gli ultimi dati su Pil e consumi mostrano tutt'altro che superata, sarà la questione dei migranti la spina che più di ogni altra rischierà di abbattere il fragile governo di Matteo Renzi. E i mesi che verranno, quelli estivi, saranno quelli più caldi per un fenomeno che persino quest'inverno, con condizioni meteorologiche appena più favorevoli del solito, ha dato grossi grattacapi all'Europa. Solo che in inverno la rotta del Canale di Sicilia è comunque meno battuta di quella più facile che passa da Turchia e Grecia. Questa estate, invece, ci sarà il pienone. E in una chiave di referendum istituzionale prima e elezioni politiche poi, la Lega di Salvini avrà ampi margini di manovra sul consenso. A scriverlo è, oggi, anche il Corriere della Sera che in un commento di Massimo Franco sottolinea come la grave situazione e il caos con cui l'immigrazione è stata fin qui gestita si sente avvantaggiato dalla propria ideologia, "che prima si scaricava contro il Sud d'Italia, oltre che sui migranti; mentre ora aspira a 'leghizzare' il Paese trasformandolo in un enorme serbatoio di pregiudizi e di miopia politica". E di voti.

Il sondaggio che cambia tutto Che cosa farà Berlusconi lunedì

Il piano-salvezza di Silvio: Bertolaso e Storace con Marchini



L'ultima voce la riporta il Corriere della Sera: Berlusconi mollerà Bertolaso e farà un accordo con Marchini come candidato sindaco a Roma. La decisione potrebbe arrivare all'inizio della prossima settimana, in ogni caso non prima di domenica quando verranno resi noti gli ultimi sondaggi. Certo, il simbolo con i nomi di Bertolaso e Berlusconi è già pronto e la campagna elettorale va avanti, almeno per ora, come nulla fosse. Ma è la rilevazione di Ipr Marketing riportata oggi dal quotidiano di via Solferino e svolta tra l'11 e il 12 aprile a non lasciare molte alternative al Cavaliere.

Dice, quel sondaggio, che stanti così le cose al primo turno nella capitale vincerebbe la 5 Stelle Virginia Raggi col 27% delle preferenze davanti a Giachetti col 21,5%. Terza, a un soffio dal ballottaggio, Giorgia Meloni col 20% Poi Marchini al 13% e solo quinto, e staccatissimo, Guido Bertolaso: 8% per lui che si metterebbe dietro solo Fassina (6%) e Storace (2%). Ecco allora il piano del Cav, che ovviamente non prevede un ritorno su Giorgia Meloni per motivi vuoi di orgoglio politico vuoi di orgoglio personale: Bertolaso e Storace si ritirano dalla corsa a sindaco e sostengono Marchini, che così vola al 23% delle preferenze, cinque punti sotto la Raggi che in questo nuovo quadro, secondo Ipr, guadagnerebbe un altro punto. Secondo sarebbe Giachetti al 20% e terza la Meloni al 19. Morale: centrodestra al ballottaggio.

venerdì 15 aprile 2016

Diocesi di Aversa: IV Domenica di Pasqua 2016, Video: Commento di Mons. Spinillo

Diocesi di Aversa: IV Domenica di Pasqua 2016: Commento di Mons. Spinillo


a cura di Gaetano Daniele



Nella pagina del vangelo della IV Domenica di Pasqua ci sono due verbi sui quali Mons. Angelo Spinillo ci invita a soffermarci: conoscere e strappare. Nella sacra scrittura, i verbi sono sempre “molto concreti, quasi carnali”. E allora ecco che “il verbo conoscere indica il rapporto, che non è mai un rapporto di semplice conoscenza teorica o astratta:  conoscere significa entrare in contatto, vivere in comunione”. Strappare, invece, indica “l’essere allontanati dalla presenza con la quale si sviluppa tutto il cammino di comunione della propria esistenza”. Gesù afferma di conoscere le sue pecore, così come esse conoscono Gesù: “Nessuno potrà allontanarle in maniera violenta dalla sua presenza. Questo è il segno della fiducia grande che siamo chiamati a coltivare in Gesù: nulla può allontanarci dal bene e dalla verità”. 

YARA, COSE MAI VISTE Bossetti, ora spunta il figlio Colpo di scena in tribunale

Bossetti, adesso spunta il figlio: colpo di scena in tribunale



Prosegue il processo al Tribunale a Bergamo per Massimo Bossetti, accusato di aver ucciso Yara Gambirasio. Oggi saranno sentiti dagli inquirenti una decina di testimoni della difesa. Tra questi spicca il figlio 14enne del muratore di Mapello, imputato per l'omicidio della ragazzina.

Parla la difesa - Il giovane Bossetti verrà sentito nel pomeriggio, a porte chiuse: l'ingresso a pubblico e giornalisti è vietato. Tra le altre testimonianze, la fisioterapista che esercitava all’interno della palestra di Brembate Sopra e che, poche ore prima che Yara sparisse, era stata importunata da un nordafricano. Tra i temi cruciali c'è  quello delle celle telefoniche: parlano un consulente della difesa e un esperto di Vodafone.

I cellulari di Yara e Bossetti - Quest'ultimo ha parlato del posizionamento dei cellulari di Yara e Bossetti, la sera del 26 novembre 2010, giorno in cui scomparse la 13enne. L'uomo fa notare come Bossetti alle 17.45 aggancia un settore della cella di via Natta a Mapello, mentre Yara riceve un sms alle 18.53 e aggancia un altro settore  della stessa cella. Qui, però, sottolinea come quella cella sia molto ampia come zona di copertura (da 2 a 5 km quadrati) e quindi i due potevano essere distanti pur agganciando la stessa cella.

Perché Renzi può andare in galera: la clamorosa, devastante accusa

Clamoroso attacco a Renzi sul Corriere: perché rischia la galera



L'ombra delle manette per Matteo Renzi. A sostenerlo, forse provocatoriamente ma "Costituzione alla mano", è niente meno che sul Corriere della Sera il più illustre (e influente) costituzionalista italiano, Michele Ainis. Da sempre considerato molto vicino a Giorgio Napolitano, l'esperto scrive un editoriale di fuoco contro il premier e il suo invito all'astensione sul referendum delle trivelle di domenica prossima. A suo avviso la battaglia contro il quorum è una "deriva ingannevole e sleale" (giovedì Renzi aveva definito il referendum "una bufala, astenersi è costituzionalmente legittimo"): "Approfitta della quota d'astensionismo fisiologico per sabotare il referendum - scrive Ainis -, sommando agli indifferenti i contrari, mentre i favorevoli non hanno modo di moltiplicare il sì, mica possono votare per due volte. Dunque l'appello all’astensione è un espediente, se non proprio un trucco, come affermò Norberto Bobbio nel 1990". 

Perché Renzi rischia la galera - La bacchettata del costituzionalista è diretta anche allo stesso Napolitano, che aveva a sua volta definito "pretestuoso" il referendum invitando di fatto gli italiani a disertare le urne. "Il voto è anche un diritto. E ciascuno resta libero d'esercitare o meno i diritti che ha ricevuto in sorte - spiega però Ainis -. Ma questo vale per i cittadini, non per quanti abbiano responsabilità istituzionali. Loro sono come i professori durante una lezione: non possono dire tutto ciò che gli passa per la testa, perché hanno un ascendente sugli allievi, e non devono mai usarlo per condizionarne le opinioni". Non è solo una questione etica o morale, perché, e qui arriva il ballo, Ainis ricorda come esista una norma che condanna al carcere chi induce all'astensione: "è l'articolo 98 del testo unico delle leggi elettorali per la Camera, cui rinvia la legge che disciplina i referendum. Norme eccessive, di cui faremmo meglio a sbarazzarci". "Chiunque sia investito di un potere, servizio o funzione pubblica - ricorda Ainis - è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni se induce gli elettori all'astensione". Neanche i più irriducibili anti-renziani osavano sperare tanto.

Caivano (Na): Luigi Sirico (PD) nominato assessore alle Opere Pubbliche ad Afragola

Caivano (Na): Luigi Sirico (PD) nominato assessore alle Opere Pubbliche ad Afragola 


di Gaetano Daniele

Architetto Luigi Sirico
Assessore Opere Pubbliche 

Questa mattina il Sindaco di Afragola Domenico Tuccillo ha nominato assessore l'Architetto Luigi Sirico, consigliere comunale nelle fila del Partito Democratico di Caivano. Tuccillo ha assegnato a Sirico la delega alle Opere Pubbliche. Un ruolo importante che Sirico, in quanto tecnico espertissimo, dovrà esercitare in un Comune, come quello di Afragola, uno dei più grandi nell'hinterland a nord di Napoli, che abbraccia appunto a distanza di pochi chilometri, Caivano, Acerra, Frattamaggiore, Frattaminore e Cardito. Non da meno Il progetto della stazione ferroviaria presentato dell'architetto Zaha Hadid, è stato presentato ufficialmente il 4 novembre 2003. La nuova stazione è stata paragonata in ambito ferroviario alla porta partenopea dell'alta velocità-alta capacità a Napoli in quanto accoglierà tutti i treni ad alta velocità che, non concludendo la propria corsa nel capoluogo campano, saranno diretti verso altre città e dunque non fermeranno nella stazione di Napoli Centrale. Accoglierà inoltre i treni del sistema regionale e quelli della Circumvesuviana.

I lavori, inizialmente, dovevano terminare nel 2008, poi però il termine previsto fu rimandato al 2011. Nel 2011 i lavori non terminarono e nel 2012 addirittura furono sospesi per assenza fondi.

All'inizio del 2014 fu pubblicato un bando che prevedeva, dall'aggiudicazione dei lavori, il termine di questi ultimi entro 18 mesi. L'assegnazione provvisoria dei lavori è avvenuta nel novembre dello stesso anno, ed a febbraio 2015 i lavori ripresero.

La nuova stazione di Napoli Afragola sarà come un ponte sopra i binari. L'idea del ponte nasce dalla considerazione di allargare la passerella, necessaria per collegare le varie banchine, fino a trasformarla nella principale galleria passeggeri della stazione, cuore pulsante della nuova area destinata a essere riqualificata e valorizzata. Il ponte assicura altresì la connessione del territorio evitando che la ferrovia diventi un elemento di discontinuità e lega le due fasce del parco che si estendono sui lati dei binari creando un effetto di continuità tra l'area delimitata dall'anello viario e il paesaggio circostante.

Gli accessi alla stazione, sistemati sulle estremità est e ovest del ponte, permetteranno di raccogliere e incanalare i flussi della clientela attraverso le aree commerciali verso il nodo centrale della sala passeggeri, dove sono sistemate la biglietteria e le sale d'aspetto. La sala principale è stata progettata per essere come un grande atrio luminoso che facilita la visuale verso le piattaforme dei binari in basso e il centro commerciale della stazione in alto. La stazione Napoli Afragola è progettata anche con un occhio rivolto all'ambiente; infatti sulla galleria è prevista una vetrata di oltre 5 000 m² con shader al fine di permettere una diffusione controllata della luce solare diretta. Nell'area in cui sorgerà la stazione, oltre alla galleria commerciale, si prevede la realizzazione anche di un parco naturalistico tecnologico, di attrezzature per lo sport e di un grande centro espositivo.

Ora toccherà al nuovo assessore Luigi Sirico, con la sua esperienza, traghettare queste opere importantissime sul territorio campano. "Sono soddisfatto per l'assegnazione di questo importante incarico. Ringrazio il Sindaco Domenico Tuccillo per la fiducia che  ha manifestato nei miei confronti accogliendomi nel suo team di lavoro: mi impegnerò sin d'ora per proseguire nel percorso avviato dal mio predecessore e portare avanti altri nuovi progetti per la Città di Afragola". Così l'Architetto Luigi Sirico ai nostri microfoni de il Notiziario sul web. 

Carlo Verdone e lo sfogo straziante: "La verità: qualcuno mi ha incastrato"

Carlo Verdone e lo sfogo straziante: "Io e i Panama Papers, la verità: qualcuno mi ha incastrato"



Carlo Verdone non ci sta. Dopo essere finito nell'inchiesta giornalistica Panama Papers, secondo cui il regista romano  è risultato titolare di una società offshore a Panama, la Athilith Real Estate, registrata nel 2009 e liquidata nel 2014, Verdone replica con amarezza su Facebook. Scusandosi con i suoi amici, il cineasta scrive che "sono vicende queste che, senza i dovuti approfondimenti da parte di chi di dovere mi ascolterà, possono gettare ombre insopportabili e farmi apparire per quello che non sono e non sono mai stato".

"Ve lo dico chiaramente: non ho soldi o immobili a Panama, non ho mai pianificato di trasferire denaro in quel luogo", prosegue Verdone, "e non ho mai incaricato nessuno di aprire società ed esserne socio. Visto che appare il mio nome in una società costituita a Panama, nel momento in cui avrò l’opportunità di essere ascoltato saprò, con estrema chiarezza, dimostrare la mia assoluta e totale onestà. E arrivare a chi, senza autorizzazione, carpendo la mia buona fede, ipotizzo che possa averlo fatto". Conclude l'artista: "A tutti, ripeto, quando questa insopportabile e oscura vicenda giungerà in superficie, saprò assolutamente rispondere in maniera limpida e sincera. Datemi fiducia".