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giovedì 31 marzo 2016

Evadi le tasse? Poche ore e sei finito Come ti becca il Fisco: la decisione

Evadi le tasse? Da domani sei finito: come ti becca il Fisco (tra poche ore)



Evadi le tasse? Tra poche ore sei finito. Già, perché da domani, giovedì 31 marzo, all'anagrafe fiscale arriverà un profluvio di dati utili per stanare i furbetti. Movimenti del conto corrente, saldi d'inizio e fine anno, giacenza media, depositi, investimenti. E ancora, in mano al Fisco finiranno dati sull'utilizzo di carte di credito e bancomat, oltre al numero di accessi alle cassette di sicurezza. Tutte queste informazioni - relative al 2015 - entro domani verranno trasmesse dalle banche e dalle poste e dagli altri operatori finanziari all'Agenzia delle Entrate, che poi le utilizzerà per "le analisi del rischio evasione".

Tutti i dati, insomma, verranno incrociati per individuare le posizioni sospette. Si tratta dell'anagrafe per i rapporti finanziari istituita con il decreto Salva Italia di Mario Monti nel 2011: dopo anni di annunci e attesa, il Grande Fratello Fiscale inizia ufficialmente la sua opera di spionaggio. L'obiettivo è di ridurre drasticamente il sommerso, che in Italia ammonta secondo le ultime stime alla cifra (mostruosa) di 120 miliardi di euro. Lo strumento, in verità, servirà in primis come deterrente: il contribuente, almeno questo è l'auspicio, conscio del fatto che il Fisco dispone di quest'arma in più potrebbe ravvedere in modo autonomo alcune delle condotte illecite.

VENDETTA TOTALE Marino sputtana Renzi: se lo avessi ascoltato...

Marino, vendetta totale: così distrugge Renzi



“Non sento Matteo Renzi da due o tre anni. Nel momento in cui abbiamo avuto chiarezza della presenza della criminalità organizzata nella città di Roma, la capitale del Paese di Matteo Renzi, non ha ritenuto di rispondere alle mie telefonate e ai miei inviti di sederci intorno a un tavolo per capire cosa stava succedendo”. Lo ha detto l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino, ospite a “L’Intervista” di Maria Latella su Sky Tg24 HD. Durante la presentazione del suo libro "Un marziano a Roma", l'ex sindaco rivela: "Se avessi seguito tutti i consigli del Pd forse mi avrebbero messo in cella di isolamento". Ma soprattutto il premier Renzi: "Roma bisognava sganciarla dalle lobby, mentre Renzi preferisce sedersi a tavola con le lobby".   Dopo aver attaccato Renzi, Marino spara a zero, durante l'intervista alla Latella, anche su Orfini: “Non ho nessun rapporto con Matteo Orfini, però in questi giorni pensavo che una figura importante nel Partito Democratico come lui, il Presidente del PD nazionale, mi ricorda un po’ una canzone di Elton John, “Empty Garden”, quando dice che un insetto da solo può rovinare un intero campo di grano. Se il PD romano - ha proseguito - ha diversi rappresentanti arrestati e un commissario, probabilmente non è al massimo del suo splendore”. Nell'intervista l'ex sindaco ha ribadio che si è " è interrotto il rapporto con le lobby che Remzi invece mantiene molto saldo. Per quanto riguarda il rapporto coi cittadini, io l’ho invitato ma non ha mai risposto: si faccia una passeggiata con me per Roma, poi vediamo chi ha un rapporto interrotto con i romani”. 

Mea culpa – Marino poi fa alcune considerazione sugli errori commessi. “Sicuramente il fatto che durante la campagna elettorale del 2013, a differenza di come ho sempre fatto nella mia vita, dove ho scelto i collaboratori e la squadra con cui avrei potuto lavorare, ho delegato interamente al Partito Democratico la scelta dei candidati del PD. Non ho voluto conoscere i candidati alle elezioni, alcuni dei quali poi sono stati arrestati”. Poi fa una rivelazione: "la proposta di andare via per otto giorni, andando a Philadelphia, per dichiarare irreperibile il sindaco e commissariare la città di Roma “mi è stata fatta nell’appartamento di Marco Causi. C’erano almeno cinque o sei testimoni che ascoltarono, io rimasi così stupito che dissi ‘forse non sono all’altezza di questa discussione, è meglio che vi saluti’. L’obiettivo era chiaro da molti mesi, non si voleva una persona che non scendesse a patti”.

La farsa – Le ultime primarie del PD a Roma, ha continuato poi l'ex sindaco “sono primarie farsa, perché le primarie sono un impegno tra i cittadini e un candidato che si candida, ad esempio, alla guida di una città.“Le vere primarie del PD – ha proseguito - sono state fatte, e sono state molto partecipate, nella primavera del 2013. Più di centomila persone andarono a votare, ci furono dei candidati che effettivamente rappresentavano ideologie e visoni diverse, e io le vinsi con il 55%, staccando addirittura l’attuale Ministro degli Esteri di 40 punti. Oggi si sono rifatte delle primarie arrangiate, perché volute dal Presidente e dal Segretario del partito. Proprio perché sapevano che si era staccato il rapporto con la città, qualcuno ha messo delle schede in più per far vedere che c’era stata una partecipazione che di fatto non c’è stata”. Poi l'attacco al centrodestra: In questo momento – ha proseguito - le uniche discussioni che vediamo sono nel centrodestra Giorgia Meloni che deve parlare con Bertolaso che a sua volta deve parlare con Berlusconi, che vuole Bertolaso ma forse vorrebbe Marchini. Nel centrosinistra non si capisce bene che tipo di appoggi abbia il candidato scelto da Renzi, se la città lo supporti. Sembra di no, perché a votare alle primarie sono andati in pochissimi”.

Bollette, dal primo aprile cambiano: ecco quanto (molto) risparmieremo

Bollette, finalmente una buona notizia: quanto risparmieremo in un anno



Dopo i ribassi già registrati per i primi tre mesi dell’anno, dal prossimo 1 aprile in forte riduzione le bollette dell’energia. Per la famiglia-tipo la bolletta dell’elettricità registrerà infatti un calo del 5,0%, mentre per la bolletta gas la diminuzione sarà ancor più consistente, con un -9,8% (solo in parte attesa per la stagionalità estiva), per risparmi complessivi nei 12 mesi dell’anno scorrevole di 67 euro. È quanto prevede l’aggiornamento delle condizioni economiche di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori in tutela per il secondo trimestre 2016.

Il risparmio - Per l’elettricità, la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (1 luglio 2015-30 giugno 2016) sarà di circa 502 euro, con un calo dell’11,6% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1 luglio 2014-30 giugno 2015), corrispondente ad un risparmio di circa 8 euro. Per il gas la spesa della famiglia tipo nello stesso periodo sarà di circa 1.076 euro, con una riduzione del 5,2%, corrispondente a un risparmio di circa 59 euro rispetto all’anno scorrevole.

Alitalia si piega ai padroni arabi Donne a bordo degli aerei solo così

Alitalia, banditi per le hostess unghie e capelli lunghi



Che la "cura Etihad" abbia fatto bene non solo ai conti di Alitalia, risulta evidente a chi sia stato di recente a bordo di un volo della compagnia tricolore: più cura dei particolari nel servizio e cortesia estrema degli assistenti di volo sono ormai diventati la regola, laddove prima, per decenni, erano stati l'eccezione. Ma l'ultimo intervento pare un po' eccessivo: le hostess, infatti, non potranno più truccarsi e tenere i capelli a bordo come vorranno. Banditi i capelli lunghi a favore dello chignon, unghie rigorosamente corte e trucco ultra-sobrio con un tocco appena di rosso sulle labbra. La compagnia aerea ha infatti affidato il look delle hostess allo stylist Roberto Carminati. Il quale ha disegnato quattro acconciature esclusive con quattro diversi tipi di chignon che le assistenti di volo dovranno imparare a riprodurre in maniera impeccabile.

PROFEZIA DELLA CITY "Non arriverà ad agosto" Renzi travolto: chi lo elimina

La profezia della City: "Renzi sarà travolto dagli sbarchi"


di Caterina Maniaci


Continua inarrestabile il flusso dei profughi che arrivano in Italia, con sbarchi che ormai sfiorano costantemente le centinaia di persone al giorno, quando non superano le migliaia, come è avvenuto ieri. E sono ormai la maggioranza coloro che sfuggono ad ogni controllo. Una situazione che potrebbe diventare insostenibile e che il governo Renzi potrebbe pagare molto caro. Lo denuncia adesso anche il Financial Times in un editoriale in cui fa notare che l' afflusso di migranti attraverso il Canale di Sicilia rischia di mettere a dura prova la politica del premier Matteo Renzi sui migranti. Il quotidiano di riferimento della City osserva che il flusso di barconi con a bordo immigrati diretti in Italia ha avuto inizio prima del previsto quest' anno, a causa delle favorevoli condizioni meteo, e sembra più drammatico del passato. «Nei primi tre mesi dell' anno, quasi 15mila persone dal Nord Africa sono riuscite ad arrivare sulle coste italiane, il che rappresenta un aumento del 43% rispetto allo stesso periodo del 2015 e del 38% rispetto al 2014. Se la percentuale si mantiene tale o se aumenta, molti italiani lo vedranno come un segnale che la politica europea sull' immigrazione ha fatto poco per affrontare le esigenze di Roma, anche se riuscirà a limitare il numero dei migranti che viaggiano per la Grecia», si legge infatti nell' editoriale. E se l' Europa fa poco o nulla, la colpa non può che essere anche del governo italiano, che non riesce a farsi rispettare.

Questa incapacità di ottenere aiuti dall' Europa secondo l' analisi del Financial Times, «potrebbe incoraggiare i partiti populisti anti-immigrati, come la Lega Nord, e danneggiare la posizione politica di Renzi in vista delle elezioni comunali a giugno e un referendum cruciale sulle riforme costituzionali in autunno». Un segnale da non sottovalutare, in questo senso, potrebbe essere letto in quello che si prepara per sabato prossimo, a Bolzano, per la manifestazione di protesta contro il progetto di una tendopoli da allestire per accogliere i profughi. È confermata l' adesione dell' Npd - partito nazionalista tedesco - alla manifestazione con la presenza di uno dei suoi leader: Uwe Richard Meenen. L' Npd è il principale partito nazionalista tedesco, rappresentato al Parlamento europeo e membro importante di Alliance for Peace and Freedom, partito paneuropeo presieduto da Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova, anche lui presente per il corteo di protesta.

Da ricordare, infine, che a Bolzano si voterà per le Comunali l' 8 maggio. Per tornare all' analisi di Ft, se pure sarà rispettato l' accordo faticosamente stipulato tra la Ue e la Turchia, con la chiusura della rotta balcanica si otterrà, alla fin fine, di far «dirottare i migranti in Italia». Il quotidiano quindi sottolinea che «Renzi e i suoi alleati si troveranno ad affrontare un anno difficile sul fronte dell' immigrazione». Uno dei problemi di Palazzo Chigi che rendono difficile farsi aiutare dall' Europa è comunque molto chiaro: «La maggior parte dei profughi arrivati di recente in Italia provengono dalla regione sub-sahariana e non hanno automaticamente diritto alla protezione internazionale. Questo significa che non possono qualificarsi per il programma europeo di ricollocamenti che riguarda solo i siriani e gli eritrei fuggiti dalla guerra».

Proprio per questo a molti probabilmente sarà respinta la richiesta di asilo e «saranno bloccati in un limbo in Italia per molti mesi fino a quando non sarà presa una decisione finale».

Questa l' analisi. La realtà quotidiana registra che solo nella giornata di ieri sono stati complessivamente 1569 le persone salvate nel Canale di Sicilia nel corso di 11 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. In particolare, dopo i 730 sbarcati ieri mattina a Pozzallo, altri ottocento migranti sono sbarcati sempre in Sicilia, precisamente ad Augusta, in provincia di Siracusa. Non si arresta il flusso di rifugiati anche dalla Turchia alla costa greca. Secondo gli ultimi dati diffusi, sono stati circa 200 gli arrivi, mentre i media ellenici parlano di più di 300 persone sbarcate durante la mattina di ieri solo nell' isola di Lesbo, con l' hotspot (ossia il centro di registrazione) dell' isola, un ex carcere vicino alla regione di Moria, che è al limite della sua capacità.

mercoledì 30 marzo 2016

Bossetti, arriva la perizia-terremoto "Ecco cosa faceva sui siti porno"

Bossetti, la contro-verità "Cosa faceva sui siti porno"



Nuove rivelazioni sul processo di Brembate. Giovanni Bassetti, il consulente informatico della difesa di Massimo Bossetti, imputato per l'omicidio della tredicenne Yara Gambirasio, sostiene che nei due computer sequestrati in casa del muratore "non c'è nessuna evidenza di ricerche che denotino un interesse particolare" nei confronti di ragazzine. I siti consultati dai due pc, inoltre, sono di argomento pornografico ma non pedo-pornografico e aderiscono tutti alla campagna contro la pedo-pornografia.

Le parole del consulente - Rispondendo alla domande del pm, il consulente ha detto che effettivamente quella del 29 maggio 2014, riguardanti ragazze e a sfondo sessuale è stata effettivamente una ricerca anche se non è possibile attribuirla al muratore. L'analisi dei computer trovati a casa di Bossetti che avevano evidenziato ricerche riguardanti tredicenni era stata svolta dal Racis dei Carabinieri e dai consulenti della procura e l'esperto della difesa ha inteso oggi "contestualizzarli", partendo dal riconoscimento della corretta metodologia usata dagli investigatori.

Testimoni della difesa - Nel processo a carico di Massimo Bossetti per l'omicidio di Yara Gambirasio è stata sentita oggi in aula una serie di testimoni, citati dalla difesa, che alla fine del 2010, quando la ragazza scomparve, frequentavano il centro sportivo da cui la ragazza sparì. Molti hanno detto di non aver mai conosciuto la tredicenne, tutti di non avere mai visto Massimo Bossetti prima del fermo, il 16 giugno 2014. Tutti i testimoni, in gran parte genitori di ragazzi che frequentavano il centro sportivo, hanno spiegato che, pur avendo fatto mente locale dopo aver appreso la notizia della scomparsa, non ricordavano nulla di strano in quel tardo pomeriggio del 26 novembre 2010.

Caivano (Na): Pasquale Castricato, l'eroe di Via Puccini resta ancora intubato

Caivano (Na): Pasquale Casticato, l'eroe di Via Puccini resta ancora intubato 


di Gaetano Daniele

Pasquale Casticato l'eroe di Via Puccini


Cesena ancora con il fiato sospeso per le condizioni di salute di Pasquale Castricato, l'eroe di Via Puccini, che per salvare una vecchia anziana rimasta incastrata all'interno del suo appartamento mentre la puzza di gas si espandeva per tutto il palazzo e il vicinato, anche se le cause sono ancora da accertare, nonostante si teme che a provocare lo scoppio di venerdì 25 Marzo, sia stata proprio una fuga di gas che con la sua potenza ha raso al suolo tutto il primo piano dello stabile ubicato ad angolo tra Via Puccini e Corso Umberto I, ferendo appunto anche in modo grave Pasquale Castricato.  

Stando all'ultimo bollettino medico, come riporta ai nostri microfoni, Patrizio, il fratello di Pasquale, l'eroe resta ancora intubato, almeno per altre 48-72 ore. La causa, potrebbe dipendere dai polmoni, perchè la preoccupazione dei medici è che i polmoni non potrebbero ancora reggere ad una respirazione autonoma. Le ustioni sul volto e sulle mani sono molto accentuate. L'auspicio dei medici e che tra 48 ore, i polmoni dell'eroe di Via Puccini possano recuperare ulteriormente stabilità e consentire al paziente di respirare appunto autonomamente. Questa la speranza dei familiari e di tutta la comunità caivanese.