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giovedì 25 febbraio 2016

Belen umilia ancora Stefano De Martino? Quella frase (da brivido) sulle "palle"

Belen umilia ancora De Martino? La frase (da brivido) sugli attributi (sì, si parla di "palle")




Belen Rodriguez parla col rotocalco Chi, sottolinea l'importanza dell'amore nella sua vita e spiega di avere molta voglia di innamorarsi di nuovo. Dunque, si dilunga su quale sia l'uomo di cui è a "caccia". E per l'ex Stefano De Martino sono dolori. Già, perché la showgirl argentina spiega: "Quello che cerco in un uomo è di sentirmi piccola davanti a lui, voglio che mi faccia sentire quasi imbarazzata dalla sua presenza" (e già la mente corre agli sfottò al povero Stefano, sempre tacciato di essere il "signor Belen"). Dunque, la Rodriguez aggiunge: "Sono impegnativa perché sono ingombrante, ma quando l'uomo perde la presa impazzisco e mi allontano...bisogna avere le palle quadrate per sopportare la mia popolarità". Quest'ultimo un altro messaggio trasversale a De Martino?

Bossetti, dramma in aula di tribunale L'urlo straziante: "Basta, questa roba..."

Bossetti, dramma in aula di tribunale L'urlo straziante: "Basta, questa roba..."




Massimo Bossetti, a processo per l'omicidio di Yara Gambirasio, durante la deposizione della moglie che ha toccato anche le ricerche a sfondo sessuale sui due pc di casa è sbottato e ha esclamato "è intollerabile, basta!". E' successo quando il legale di parte civile della famiglia Gambirasio, Enrico Pelillo, ha cercato di stabilire chi avesse fatto alcune ricerche, elencandole una ad una. Si tratta di ricerche le cui parole chiave sarebbero "sesso" e "tredicenni". La moglie di Bossetti, Marita, ha detto più volte "non posso escluderlo", ribadendo però di non aver mai effettuato ricerche riguardanti tredicenni.

"Berlusconi ha deciso, addio Mihajlovic" Boom al Milan: chi arriva (a sorpresa)

"Berlusconi ha deciso, addio Mihajlovic". Boom al Milan: chi arriva (a sorpresa)




L'indiscrezione corre sul quotidiano catalano Sport. Sinisa Mihajlovic? Silvio Berlusconi avrebbe già deciso: no, non sarà il serbo ad allenare il Milan il prossimo anno. Allora Antonio Conte? Nemmeno. Il Cav avrebbe optato per un nome (quasi) a sorpresa, quello di Unai Emery, il tecnico che ha portato in altissimo il Siviglia (due vittorie in Europa League) e al quale i rossoneri avevano già pensato la scorsa primavera per la successione a Pippo Inzaghi.

Meteo-disastro, l'Italia colpita da Golia Occhio alla data: quando e dove arriva

Meteo-disastro, l'Italia colpita da Golia. Occhio alla data: quando e dove arriva




Possiamo dire addio al clima mite e tendenzialmente sereno di questi giorni perché sta per arrivare il ciclone Golia che cambierà tutto. Dal weekend infatti la perturbazione raggiungerà l'Italia portando un intenso peggioramento sulle nostre regioni con nubifragi, neve e mareggiate per tre giorni. E' il quadro tracciato dagli esperti del sito ilmeteo.it.

Sabato - Tempo in forte peggioramento su Liguria, Piemonte ed Emilia occidentale con piogge intense e locali nubifragi lampo, piogge in diffusione anche sul resto del Nord. Temporali mattutini anche su coste di Lazio e Toscana. Neve molto abbondante sulle Alpi occidentali sopra i 400/700 metri.

Domenica - Maltempo su tutto il Nord e il Centro e Campania. Precipitazioni abbondanti su molte regioni del Nord, Toscana, Lazio, Umbria, Sardegna, Campania, anche con temporali forti sulle regioni centrali. Neve molto copiosa sull'arco alpino sopra i 700/800 metri al Nordovest, dai 1200 metri al Nordest, 1500 metri delle Prealpi orientali. Neve in Appennino tra 1400 e 14600 metri.

Venti - Forti di Scirocco su gran parte dei bacini. Anche di Burrasca in Adriatico e alto Tirreno con conseguenti mareggiate.

Parla il cantante: "Prima della strage..." Bataclan, sospetto horror sulla polizia

Prima del concerto, al Bataclan...". Il terrificante sospetto sulla polizia




Gli Eagles of Death Metal sono tornati sul palco. Un passo doloroso, necessario ma fondamentale per andare avanti dopo i fatti che li hanno resi tristemente noti al grande pubblico nella maledetta notte del 13 novembre 2015, mentre erano impegnati nel concerto al Bataclan. 130 morti, 89 solo nella sala spettacoli: il peggiore attentato terroristico jihadista in Europa, l'attacco che ha fatto sprofondare Parigi all'Inferno. E su quella notte, ora, il cantante della band aggiunge un dettaglio inquietante: secondo quanto ha affermato, i terroristi erano all'interno del locale già prima del concerto. 

Esattamente tre mesi dopo, la band statunitense è tornata a suonare davanti ai propri fan. L'occasione si è presentata a Stoccolma, dove gli EoDM hanno ripreso il tour interrotto dopo la strage, rinominandolo Nos Amis in onore delle vittime, "colpevoli" solamente di aver passato una serata all'insegna della musica. Jesse Huges è il cantante della band, in prima linea quando sono cominciati gli spari e ancora tormentato dal ricordo. 

Huges, soprannominato The Devil (il Diavolo), ha concesso un'intervista a Vanity Fair subito dopo aver concluso la sua performance: "Li cercavo tra il pubblico - dice -, quelli che mi volevano fare fuori. Ma dopo le prime canzoni mi sono rilassato, e la serata si è trasformata nel momento più bello degli ultimi tre mesi. Se chiudo gli occhi vedo un gruppo di ragazze sotto il palco, avevamo chiacchierato prima del concerto, da dietro le quinte le ho viste cadere a terra sotto le raffiche. Avrei voluto salvarle, ma non ho rimorsi: non avrei potuto fare nulla"

In tema di rimorsi, però, Jesse ha un tarlo fisso in testa: "Due di loro, io e Shawn (il tecnico del suono, ndr) li abbiamo visti nel backstage prima che iniziasse lo spettacolo - racconta sempre a Vanity Fair -. Non so da quanto fossero nel locale, di certo erano già lì quando siamo arrivati. Li ho notati perché non corrispondevano, né nell’aspetto né nell’atteggiamento, alla mia idea del nostro pubblico. Uno dei due, poi, ci guardava storto, tant’è che con Shawn ci abbiamo scherzato su. Ma ho provato una strana sensazione di insicurezza... Ovviamente queste cose le abbiamo dette alla polizia". Eppure, il grande pubblico, questo dettaglio lo scopre soltanto oggi: i terroristi, al contrario di ciò che ci è sempre stato detto, per il cantante sarebbero già stati all'interno del Bataclan (e non avrebbero fatto irruzione a concerto iniziato, come invece le autorità hanno sempre sostenuto). Il sospetto, ora, è che le forze dell'ordine volessero coprire qualcosa.

Per inciso, il 16 febbraio gli Eagles sono tornati a Parigi, al Teatro Olympia, dove hanno i reduci di quella folle serata di terrore. Emozione per tutti, anche per il Diavolo, che ha invocato l'aiuto dei fan prima di dare il via allo show: "Vi amo vecchi bastardi, non sapete quanto sia felice di essere qui. Sapete quanto sia emozionato, aiutatemi a cantare"

Una clamorosa rottura: addio, Giletti Caos in Rai, la soffiata: cos'è successo

La clamorosa rottura, addio Giletti: caos in Rai. La soffiata: cos'è successo




Verso una clamorosa rottura: Massimo Giletti, secondo il quotidiano Italia Oggi, è a un passo dall'addio alla Rai. Il conduttore de L'Arena e di Domenica In, dopo 20 anni a Viale Mazzini, starebbe per sbattere la porta. Le ragioni dei dissapori non sono ufficiali, ma in Rai si sussurra che Giletti sia insoddisfatto per il trattamento aziendale: gli avevano promesso prime serate e spin-off de L'Arena, che però non sono mai arrivati. Inoltre, il conduttore avrebbe storto il naso per i rarissimi attestati di considerazione ottenuti da parte dei dirigenti (eccezion fatta per quelli di Giancarlo Leone, che però è stato recentemente "rimpiazzato" nel giro di nomine che ha portato Daria Bignardi alla direzione di Rai3). Giletti, insomma, è scontento, anche perché a Viale Mazzini garantisce ascolti elevati e concreti introiti pubblicitari, uniti a costi di produzioni ridotti al minimo. Tutto pronto per l'addio, dunque, ma per ora non ci sono indiscrezioni su quale potrebbe essere la prossima "tappa" della sua carriera.

Sulle unioni civili la vittoria di Alfano Accordo con Renzi, legge stravolta

Sulle unioni civili la vittoria di Alfano. Accordo con Renzi, legge stravolta




Vince Angelino Alfano. Arriva il via libera della maggioranza al maxi-emendamento sulle unioni civili: dopo lo stralcio della stepchild adoption, così come chiesto da Area Popolare, è stato eliminato anche l'obbligo di fedeltà. La notizia viene riferita da fonti parlamentari. Il premier Matteo Renzi parla di "accordo storico", ma ciò che resta del ddl Cirinnà è profondamente diverso rispetto a quello delle origini e poi "affondato" dalla retromarcia del Movimento 5 Stelle. Il piddino Andrea Marcucci ha confermato che sul maxiemendamento verrà posta la fiducia in senato. Nel testo resta il mantenimento in caso di cessazione dell'unione; prevista inoltre la "separazione lampo", da sancire davanti all'ufficiale di stato civile.