Caivano (Na): La pesantissima replica di Liberi Cittadini
di Liberi Cittadini
E’ ormai risaputo che la replica alle iniziative politiche delle forze di minoranza è stata appaltata a pseudo giornalisti che opinano a gettone. Gente abituata a diffamare ed a campare grazie alla politica. D'altronde ad ascoltare il modo in cui si esprimono quelli di Forza italia, meglio che si facciano sempre scrivere i documenti, però dopo li dovrebbero almeno saper leggere.
Pinocchio alla fine andò a scuola, prendano esempio.
Sarebbe finanche troppo agevole replicare alle volgarità che sono quotidianamente propagate on line, con i propri curriculum vitae, i propri certificati giudiziali, le proprie frequentazioni che non determinano picchi elettorali anomali, ma ciò non sarà fatto.
Diversamente da molti protagonisti degli ultimi giorni, non abbiamo mai dato incarichi legali a nostri congiunti, né abbiamo sorelle e mogli che lavorano nelle cooperative grazie alla politica. Né abbiamo venduto computer al Comune, né abbiamo dato lavori in somma urgenza ai nostri familiari e/o amici. Il nostro reddito deriva dal lavoro, non abbiamo banche private a casa nostra. E comunque a Caivano ognuno sa la provenienza familiare e culturale dell’altro.
Sul nostro manifesto c’è poco da replicare.
L’unico fatto che NON si è verificato è la nomina in città del fare della sorella di una consigliera di Forza Italia. Non avendo una visione personalistica della politica, abbiamo il dovere e la sensibilità di evidenziarlo. Ma tutto il resto risponde alla verità, granitica come la roccia.
La gara per la raccolta dei rifiuti ad oggi non è stata espletata. Invece è stata concessa un’altra proroga per oltre 1 milione di euro. Il sindaco aveva proclamato solennemente che non avrebbe mai più concesso proroghe. Sulla gara dei rifiuti si era giocato tutto. Ha perso. Ha concesso un’altra proroga, la seconda della sua amministrazione in 8 mesi.
Le Autorità competenti dovranno chiarire se la proroga è stata adoperata per favorire la ditta attualmente in servizio vista l’intensità di rapporti con taluni consiglieri comunali.
Il capitolato di appalto (con il piano industriale) non è passato per gli indirizzi del consiglio comunale. Trattasi di un appalto per 30 milioni di euro.
La gara per il servizio di mensa scolastica ad oggi non è stata espletata. E’ stata concessa un’altra proroga per 220 mila euro. La seconda della sua amministrazione in 8 mesi. Il sindaco ebbe a dire che il disagio per la mensa costosa ed inadeguata era da attribuirsi alla vecchia amministrazione e proclamò che avrebbe espletato la gara. Ciò non è accaduto.
Nella confusa ed infelice replica al ns manifesto, Forza Italia non tratta l’argomento della nomina dell’avvocato personale del sindaco a presidente dell’Organismo di Valutazione interno. E’ clientelismo puro che il primo cittadino attuale aveva denigrato per lunghi anni dai banchi dell’opposizione. Non entreremo nel merito della deprimente vicenda giudiziaria del sindaco contro l’Asl (causa che ha perso), poiché è la correttezza che informa la nostra azione politica.
Forza Italia non può smentire che l’ incarico legale è stato affidato fuori dall’albo al cognato del consigliere comunale di Afragola, Gennaro Giustino. Non può smentire che il consigliere afragolese risulta essere abituale conviviale dell’addetto stampa del sindaco e del capogruppo di Forza Italia.
Sulla questione abbiamo presentato un’interrogazione a risposta scritta insieme alle altre forze di minoranza e chiameremo in causa tutte le Autorità competenti.
Sul metodo lottizzatorio adoperato per l’affidamento di lavori pubblici a ditte segnalate dai consiglieri comunali, rimandiamo alle inequivocabili parole del sindaco quando denunciò i consiglieri del suo partito. Annunciò querele che puntualmente non ha portato avanti, dimostrando di aver maggiore dimestichezza col compromesso al ribasso.
L' indagine parlamentare della commissione antimafia è stata scritta di fatto dagli stessi consiglierei di Forza Italia, con accuse al vetriolo sulla carenza di legalità. Accuse che non potevano essere sottaciute alle Autorità competenti obbligate ad indagare sulla presenza di presunti condizionamenti dell’attività istituzionale e di conseguenza adottare gli opportuni provvedimenti.
Sulla crisi politica v’è poco da dire: v’è allo stato una giunta dimezzata, la proposta di un esecutivo tecnico, tra piroette di consiglieri che saltano da un partito all’altro e voltagabbana di professione rientrati dalla finestra che al primo turno furono cacciati dalla porta, si è registrato un consiglio comunale deserto. L’ultimo consiglio comunale di ieri si è svolto senza la minoranza in Aula, in un clima goliardico che denota l’assoluto disprezzo per le istituzioni. Il Presidente del Consiglio Comunale sta avallando la mortificazione delle istituzioni.
Monopoli aveva promesso il reddito di cittadinanza, ma per ha garantito il reddito ai membri della sua maggioranza, a familiari, affini ed all’addetto stampa.
Adesso chi è il bugiardo?
Siamo in presenza di un fallimento completo, assoluto, inconfutabile, ineluttabile. Prima che sia troppo tardi, il sindaco deve rassegnare le sue dimissioni.