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giovedì 4 febbraio 2016

Banche mangia-soldi, la classifica Si salvano solo in due: quali sono

Monte dei Paschi, Carige e Banco Popolare le peggiori in Borsa negli ultimi 10 anni




L'ultima mazzata è arrivata giusto oggi, con l'ennesima picchiata di Piazza Affari che è tornata ai minimi del 2014. Monte dei Paschi di Siena ha lasciato sul terreno un altro 6,67%, Carige il 7,27% e Banco Popolare addirittura il 10,02. Le tre banche sono tra le più in crisi in queste ultime settimane di quotazioni in Borsa. E un articolo del "Fatto Quotidiano" mostra come negli ultimi dieci anni siano quelle che in Italia hanno perso di più del loro valore in Borsa a Piazza Affari.

A gennaio 2007, scrive il giornale di Travaglio, MPS capitalizzava in Borsa 74 miliardi di euro. Dieci anni più tardi la banca capitalizza 21 miliardi di euro, ma solo dopo ben tre aumenti di capitale lanciati tra il 2008 e il 2012, che hanno richiesto mezzi freschi per 14,5 miliardi. La tabella riportata dal "Fatto" è spaventosa, perchè evidenzia come negli ultimi dieci anni le principali banche italiane siano state degli autentici "buchi neri" per il loro azionariato, coi titoli che hanno perso in più di un caso oltre il 90% del loro valore. Da questo punto di vista la peggiore è Mps, il cui titolo è passato dagli 85,6 euro del gennaio 2007 agli attuali 0,54 euro, con un calo del valore del 99,32%. La seconda peggiore è Carige, il cui titolo da 43,8 euro è sceso a 0,61. Sul podio anche Banco Popolare, passato da 115,8 euro ad azione a 7,99 (quotazione di oggi a Piazza Affari) con un calo del 92,3%. Seguono in questa classifica dell'orrore Credito Valtellinese (-89%), Unicredit (-86,4%), Banca Popolare di Milano (-81,2%), Ubi (-77,6%), Banco Desio (-71,7%), Banca Popolare dell'Emilia Romagna (-70,4%9), per chiudere la top ten al contrario con la Banca Popolare di Sondrio (-63,5%). In questa classifica dei "buchi neri" si salvano in pochi: il Fatto indica Banca Ifis, il cui titolo da gennaio 2007 è passato da 7,6 euro a 28,1, con un aumento di valore del 267,9%, e Banca Generali, che è passata da 9,7 euro ad azione a 24,2 (+150,3%).

mercoledì 3 febbraio 2016

Un allarme rosso (tra poche ore) Meteo, come verrà colpita l'Italia

Un allarme rosso (tra poche ore). Meteo, come verrà colpita l'Italia




Come previsto, ma forse più in fretta del previsto, arrivano pioggia e neve. L'anticiclone che ha dominato gli ultimi giorni a cavallo tra gennaio e febbraio ha definitivamente ceduto al maltempo. Nella mattinata di oggi, mercoledì 3 febbraio, è arrivata sullo Stivale la prima perturbazione in ingresso dal Nord Europa, che porterà giù la colonnina di mercurio e scatenerà perturbazioni, pioggia e neve, da Nord a Sud del Paese. Già nelle prossime ore è previsto un netto peggioramento delle condizioni atmosferiche.

Questo, però, sarà soltanto l'inizio. Occhi puntati sul weekend incombente, quello del 6 e 7 febbraio, dove il maltempo sarà ancora più intenso a causa della perturbazione ribattezzata Golia: in questa seconda "tranche" di perturbazioni verranno colpite in particolare le Alpi e la dorsale appenninica al di sopra dei mille metri. Attesi gravi nubifragi anche su Liguria e Toscana. Dunque le nevicate, attese fino a 150 centimetri sopra i 1.500-1.600 metri; fortissimi venti di Libeccio accompagneranno piogge e neve.

Per tutto il mese di febbraio, insomma, il tempo sarà più variabile rispetto alle settimane di dicembre e di gennaio, anche se le temperature risulteranno sempre al di sopra delle medie stagionali. Con discreta probabilità il meteo durerà ancora per le settimane successive: alcuni sistemi nuvolosi atlantici, infatti, porteranno instabilità e precipitazioni in abbondanza, nonostante, come detto, le temperature miti.

Hai capito, Di Maio? Mora, bella, sexy: le prime foto della sua ragazza / Guarda

Hai capito, Di Maio? Mora, bella, super-sexy: per la prima volta, compare la sua ragazza / Guarda




Hai capito, la morettona? Al fianco di Luigi Di Maio, leader in pectore del M5s, ecco comparire la sua "fiammeggiante" ragazza: si tratta di Silvia Virgulti, tv coach del Movimento 5 Stelle, che Di Maio ha conosciuto dopo aver aderito al Movimento di Beppe Grillo. E dunque eccola, la coppia, in platea al teatro Linear Ciak di Milano per assistere allo spettacolo di Grillo, appunto, dal titolo Grillo vs Grillo, durante il quale, tra il serio e il faceto, il leader del M5s ha affermato: "Io politico? Scherzavo".

Diocesi di Aversa - Video / Pastorale Giovanile Primo Incontro verso la GMG

Diocesi di Aversa -  Pastorale Giovanile Primo Incontro verso la GMG


a cura di Gaetano Daniele



A sei mesi dall’appuntamento di Cracovia, il percorso tracciato dalla Pastorale Giovanile della diocesi di Aversa entra finalmente nel vivo. Venerdì 29 gennaio, infatti, il Seminario Vescovile ha ospitato l’incontro di riflessione “Tra Memoria e Speranza”, prima di una serie di tappe di avvicinamento alla Giornata Mondiale della Gioventù. Prendendo spunto dalla Giornata della Memoria, le nuove generazioni sono state invitate a sedere ai Tavoli di Testimonianza per ascoltare e conoscere storie che rendono la memoria fonte di speranza.


Ddl Cirinnà, la minaccia di Area popolare al Pd: "Se votate sì, frattura insanabile"

Ddl Cirinnà, la minaccia di Area popolare al Pd: "Se votate sì, frattura insanabile"




Nel giorno in cui il ddl Cirinnà inizia il suo iter al Senato (bocciate le pregiudiziali), resta il nodo politico, cioè la lontananza sempre più evidente tra una parte del Pd e i moderati della maggioranza. "Avviso ai naviganti - annuncia il deputato di Area popolare Raffaele Calabrò -. Un testo di legge intitolato Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze, logica vuole che si occupi di riconoscere i diritti individuali e patrimoniali delle unioni di fatto. Su quest'argomento, l'Italia è rimasta dietro ed è giusto che si intervenga. Ma prevedere l'adozione per questo tipo di unioni o equipararle alla famiglia equivarrebbe utilizzando un gergo scolastico ad andare fuoritema". La conclusione di Calabrò è tranchant: "Qualora sul ddl Cirinnà si costruisse una maggioranza parlamentare diversa da quella che sostiene il governo, si giungerebbe ad una frattura inevitabile e difficile da sanare nella finora rodata unione di fatto tra Area Popolare e Pd".

"La Rai deve bloccare la Leosini" Procura all'attacco, caos Raitre

Franca Leosini intervista il fidanzato della Annibali sfregiata con l'acido. Rivolta della Procura: "La Rai la blocchi"




"Non può intervistare quell'imputato". La Procura della Repubblica di Pesaro ha chiesto alla Rai di bloccare la prossima puntata di Storie maledette: giovedì 4 febbraio su Raitre Franca Leosini dovrebbe intervistare Luca Varani, l'ex fidanzato del'avvocatessa Lucia Annibali sfregiata con l'acido. Varani è stato condannato in Appello a 20 anni di reclusione e dovrà ora affrontare l'ultimo grado in Cassazione. L'obiezione della Procura è netta: "La tv di Stato offre le sue telecamere ad un imputato che non ha mai risposto alle domande nei due gradi di giudizio, ed anzi ha più volte tentato di inquinare le prove - si lamenta il procuratore Manfredi Palumbo in un'intervista al Resto del Carlino -. Mi chiedo come il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria possa aver autorizzato questa intervista senza chiedere pareri, per quanto so, alla procura competente, ovvero alla Procura generale o alla stessa Corte di Cassazione". 

Bechis e gli sprechi del premier: "Quanto ci costano i suoi tweet"

Bechis smaschera l'ultimo spreco di Renzi: "Ecco quanto ci costano i suoi tweet"


di Franco Bechis
@FrancoBechis



I conti sono venuti fuori solo a nove mesi dai fatti. Ricordate il 25 aprile 2015? Il governo di Matteo Renzi cavalcò come mai era avvenuto negli anni precedenti l'appuntamento con i 70 anni dalla Liberazione. Quel giorno su Twitter e sui social network tutta la comunicazione sulle manifestazioni passò attraverso un hashtag, #ilcoraggiodi, che divenne subito virale. Un'operazione di comunicazione riuscita, e tutti lodarono per questo la genialità di palazzo Chigi, pensando fosse dovuta alla squadra di comunicatori di Renzi. Non a caso nella sua squadra il premier aveva voluto Roberta Maggio, definita "la regina di Twitter" e nota per avere promosso proprio l'hashtag di successo. Invece dall'amministrazione di palazzo Chigi viene fuori ora che quel successo fu poco spontaneo e molto spintaneo: per fare diventare virale quello slogan governativo palazzo Chigi stabilì con una grottesca determina sul successo comunicativo, che bisognava pagare qualcuno. E fu pagato 17 mila euro proprio Twitter, che naturalmente sapeva come fare diventare virale quella comunicazione. E' solo una piccola parte dei soldi spesi quel 25 aprile. Che in parte sono andati a finanziare quattro spot, di cui uno con lo stesso premier al centro a sbaciucchiare nonnini e accarezzare commosso vecchine. La direzione artistica è stata affidata a Simona Ercolani, e la produzione alla Indiana production...