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venerdì 4 dicembre 2015

La Chaouqui e il sesso con il Monsignore: ora spuntano la madre e un babydoll...

Vatileaks 2, la Chaouqui e la frase maliziosa sul sesso con monsignor Balda: "C'era anche sua madre..."




Le versioni cambiano ancora per la Papessa Chaouqui, la donna al centro del caso Vatileaks 2. Sulla presunta notte d'amore tra monsignor Balda e Francesca Immacolata Chaouqui, imputati in Vaticano e indagati per istigazione alla concussione e spionaggio informatico, non si conosce ancora la versione ufficiale.

I fatti - Monsignor Balda ha rivelato che fece l'amore con la Chaouqui, sua collaboratrice nella commissione economica vaticana. Lei continua a negare e martedì sera, a Ballarò, ha ribadito e aggiunto: "Nell'albergo di Firenze c'erano due stanze prenotate, e monsignore è venuto con la madre. A meno che non avessimo coinvolto la madre...". Balda, citando due testimoni, ai suoi legali aveva invece riferito che le camere offerte da un tour operator erano tre. Il giorno dopo il personale delle pulizie del Cavalieri Palace, secondo il Monsignor Balda, avrebbe trovato la stanza della Chaouqui in perfetto ordine e nella stanza di monsignor Balda avrebbe recuperato un baby doll molto strizzato, rimasto in custodia all'albergo. La sera successiva il monsignore, sua madre e la Chaouqui sarebbero andati a vedere lo spettacolo di Panariello.

Avviso di garanzia - Ma la procura di Roma non tarda ad arrivare ed è stato notificato un avviso di garanzia a Francesca Immacolata Chaouqui e al marito Corrado Lanino. I coniugi, la cui casa è stata perquisita martedì dal nucleo di polizia valutaria della guardia di finanza, sono indagati tra l'altro per associazione a delinquere, accesso abusivo a sistemi informatici ed intercettazione illecita di comunicazioni informatiche. Dello stesso reato rispondono l'imprenditrice Rossana Daniela Guarnieri e l'ex dirigente di Palazzo Chigi, Mario Benotti. Contestati nell'ambito della stessa indagine i reati di concussione e induzione in concorso a Chaouqui, all'editore e al direttore del Giornale Paolo Berlusconi e Alessandro Sallusti, all'imprenditore Sauro Moretti. Chaouqui è indagata anche per millantato credito.

Eurozona ancora a rischio, Draghi agisce: dalla Bce soldi "illimitati" fino al 2017

Bce, Mario Draghi allunga il quantitative easing fino al 2017




"Liquidità illimitata e a tasso fisso per tutto il 2017" per riportare l'inflazione verso il 2% e contrastare i rischi di frenata dell'Eurozona: nessuna sorpresa dalla Bce, il numero uno Mario Draghi ha annunciato che il quantitative easing proseguirà "almeno fino a marzo 2017". "Le nostre nuove misure garantiranno condizioni finanziarie accomodanti e rafforzeranno ulteriormente l'impatto delle misure adottate dal giugno 2014, che hanno avuto significativi effetti positivi sulle condizioni di finanziamento, di credito e l'economia reale", ha spiegato l'ex governatore di Bankitalia.

Tasso sui depositi straordinari - Intanto cala dal -0,2 al -0,3% (nuovo minimo storico) il tasso sui depositi straordinari (il costo sostenuto dagli istituti di credito dell'Eurozona per "parcheggiare" liquidità presso l'Eurotower): "Non siamo intervenuti sul tasso di rifinanziamento principale perché quello sui depositi è diventato il tasso che guida i mercati", ha aggiunto Draghi prevedendo "conseguenze positive".

Borse in calo - Le mosse della Bce però non sembrano aver convinto fin qui i mercati, che forse si aspettavano qualcosa in più. Piazza Affari è in calo dell'1%, Francoforte e Parigi sono a -3% mentre lo spread tra il Btp e il Bund è schizzato a 130 punti, per poi riassestarsi a quota 110.

Crocifisso in aula alla Regione Veneto Ma il Pd dice no: "Sbagliato e illogico"

Regione Veneto, crocifisso nell'aula del Consiglio. Il Pd contrario: "È un luogo laico"




Il crocifisso esposto nella sala del Consiglio regionale del Veneto non va giù al Pd. La proposta è di Sergio Barlato, consigliere di Fratelli d'Italia, e ha raccolto il consenso di Stefano Casali, eletto nella Lista Tosi e passato da poco al progetto lanciato dall'ex Ncd Gaetano Quagliariello, della Lega Nord e del presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti. "Stiamo cercando il crocifisso adatto, abbiamo chiesto alle Gallerie dell'Accademia e alla Basilica di San Marco e ad altri enti di verificare se hanno qualcosa disponibile nei loro depositi", spiega lo stesso Ciambetti al Gazzettino. Fuori dal coro solo gli esponenti del Partito democratico: "Io dissento - si espone Piero Ruzzante -. È una scelta sbagliata e illogica: l'aula consiliare è un luogo laico. Nessun simbolo, non solo il crocifisso, dovrebbe essere esposto perché deve essere l’aula di tutti. E poi - aggiunge Ruzzante - più che giocare con i simboli bisognerebbe chiedersi cosa rappresentano. Dietro al crocifisso ci sono messaggi come aiutare i carcerati o dare una mano agli stranieri: li condividono quelli che vogliono l'esposizione del simbolo della cristianità?". Polemico anche il compagno di partito Stefano Fracasso: "Io non ho nulla in contrario all'esposizione del crocifisso, ma mi infastidisce e mi insospettisce questo improvviso interesse della politica per la religione. Tra l'altro si sta scoprendo l'acqua calda: il simbolo del Veneto è San Marco. San Marco l'Evangelista".

Berlusconi ricoverato in ospedale Va sotto i ferri per colpa del cuore

Silvio Berlusconi ricoverato all'ospedale San Raffaele: intervento per sostituire il pacemaker




Ricovero all'ospedale San Raffaele per Silvio Berlusconi: dalla serata di oggi, giovedì 3 dicembre, l'ex premier è alla casa di cura fondata da Don Verzè a Segrate per effettuare un intervento chirurgico di routine in day hospital. Fonti di Forza Italia riferiscono infatti che Berlusconi dovrà essere sottoposto alla sostituzione del pacemaker. Il leader azzurro, 79 anni, dovrebbe tornare a casa già nella mattinata di sabato.

giovedì 3 dicembre 2015

La Boldrini denunciata dal suo vice: accusa e dimissioni, caos alla Camera

Laura Boldrini denunciata dal suo vice, che si dimette: caso alla Camera




Duro scontro alla Camera tra la "presidente" Laura Boldrini e il suo vice, Roberto Giachetti. Tutto gravita attorno alle nomine al vertice dell'Ufficio Stampa di Montecitorio dopo l'addio di Anna Masera, che dal 31 dicembre tornerà a La Stampa. Giachetti, ora, ha rassegnato le sue "dimissioni irrevocabili" dall'incarico alla Comunicazione della presidenza, denunciando di aver appreso da "notizie di stampa non smentite", pubblicate su Libero, la volontà di Lady Montecitorio di non sostituire la Masera al vertice dell'ufficio con un altro giornalista, ma di voler adottare una soluzione interna, commissariando de facto la comunicazione della Camera. Boldrinova, infatti, vuole affidare la comunicazione istituzionale di Montecitorio al coordinamento tra i tre giornalisti attualmente contrattualizzati, e anche loro in scadenza. Laura, inoltre, prevede l'ingresso di un nuovo capo servizio, secondo AdKronos "molto vicino alla presidenza".

La replica - Alle dimissioni e alla denuncia di Giachetti, la Boldrini ha risposto con una dichiarazione in cui ha bollato come "infondate" le ragioni della protesta. "Stupisce la polemica di Giachetti - afferma la Boldrini -, che trovo priva di alcun fondamento. Il vicepresidente Giachetti motiva infatti la sua scelta di dimettersi dalla guida del Comitato per la Comunicazione della Camera sulla base di qualche articolo che attesterebbe una mia presunta volontà di attrarre l'Ufficio Stampa nell'orbita della presidenza. Un politico di così lungo corso dovrebbe saper distinguere tra le informazioni fondate e le illazioni". Eppure, ad oggi, la Boldrini le presunte "illazioni" ancora non le ha smentite..

Jet non risponde, si alzano i caccia Un allarme rosso nei cieli italiani

Jet Falcon non risponde alla radio, due caccia Eurofighter lo intercettano




Allarme rosso nei cieli italiani questa mattina. Dopo le notizie di intelligence su un attentato che potrebbe compiersi in occasione delle festività natalizie con un aereo dirottato contro un obiettivo sensibile, stamattina un jet privato Falcon 900 decollato da Atene e diretto a Londra non ha risposto ai controllori di volo italiani. Dopo qualche minuto di tentativi andati a vuoto, l'allarme è stato dato al 4° Stormo dell'Aeronautica militare di stanza a Grosseto. Due caccia Eurofighter si sono alzati in volo secondo una procedura di "scramble" ("decollo immediato") e in pochi minuti hanno affiancato il Falcon, comunicando con l'equipaggio. Una volta accertato che il silenzio radio del jet executive era dovuto a un problema tecnico, i due Eurofighter hanno fatto rientro alla base.

Renzi, imbarazzante particolare: come si è vestito? Grosso problema col sarto, è più elegante il filippino

Matteo Renzi incontra il presidente delle Filippine. Imbarazzo: i pantaloni sono cortissimi





Momenti di imbarazzo a Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha incontrato il presidente della Repubblica delle Filippine Benigno Aquino III. Cerimonia di rito ma ai più attenti non è sfuggito un particolare: i pantaloni del premier erano talmente corti da far intravedere i calzini azzurri. A questo punto, il dubbio è lecito: problema di portamento, di orlo o di sarto?