Carlo Fiorani, l'ex manager di Valentino Rossi: "Sorride, ma può strangolare. Non dimentica né perdona: ne vedremo delle belle"
Valentino Rossi è tornato a sorridere a Monza, vincendo il rally al volante di una Ford Fiesta M-Sport. Un sorriso, certo, a distanza di (quasi) un mese dal termine del motomondiale del "biscottone" spagnolo e dei veleni. Ma la rabbia e il rancore per quanto successo in MotoGp non possono essere cancellati: la stagione 2016 si preannuncia rovente (e, per ora, il Dottore ha deciso di non parlarne). Chi invece ha parlato di ciò che potrebbe accadere è Carlo Fiorani, manager Honda attualmente in Superbike, che per quattro anni ha lavorato con Valentino in Motogp.
"Lo prende e lo strangola" - Fiorani, insomma, è uno che conosce benissimo il Dottore, e spiega: "Ha il dente avvelenato e, sapendo come è fatto, sicuramente vorrà vendicarsi. È astuto quanto implacabile - aggiunge -. Quando ce l'ha con qualcuno è capace di sorridergli per farlo tranquillizzare, ma un secondo dopo lo prende per il collo e lo strangola. Nel 2016 - profetizza - ne vedremo delle belle. Perché Rossi non dimentica, né perdona". I riferimenti, tutt'altro che casuali, sono tutti per Jorge Lorenzo e Marc Marquez. E sul rapporto di Rossi con il pilota della Honda, Fiorani mostra di non avere dubbi: "Tra lui e Marquez ormai c'è una frattura insanabile. Amici o semplici avversari non lo saranno più".
Ricorso al Tas - Infine, una postilla, che potrebbe ulteriormente agitare le acque. Si torna al ricorso presentato al Tas dal Dottore: il Tribunale arbitrale dello sport di Losanna non ha ancora emesso la definitiva sentenza sulla penalizzazione che ha costretto Rossi a partire dall'ultima piazza a Valencia. In linea del tutto teorica, il verdetto positivo potrebbe annullare l'esito del Gp spagnolo e togliere il titolo a Lorenzo in favore del Dottore, leader in classifica fino all'ultima gara. Ipotesi, va detto, profondamente improbabile: se il Tas avesse voluto solo prendere tempo prima di emettere la sentenza avrebbe congelato, e quindi sospeso, il provvedimento emesso dalla direzione gara dopo Sepang. Se non lo ha fatto, con discreta approssimazione, il Tribunale ha già deciso. Ma qualunque definitiva decisione verrà presa, c'è da scommetterci, sarà altra benzina sul fuoco.