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giovedì 19 novembre 2015

Alessandro Sallusti, ahia: spunta la foto che lo imbarazza (parecchio). Alle sue spalle compare...

Compagno Alessandro Sallusti: l'homepage di Repubblica sul suo computer




Compagno Sandro oppure un'operazione di marketing? Poche ore fa, Repubblica, ha dato alle stampe un articolo in cui si dà conto di un'indiscrezione: a cena con Matteo Salvini, Silvio Berlusconi avrebbe proposto Alessandro Sallusti come candidato sindaco a Milano. E a corredo dell'articolo, una bella foto del direttore de Il Giornale. Alle sue spalle, il monitor di un computer. E su quel monitor, l'homepage di Repubblica. Svolta a sinistra del direttore? Oppure tentativo auto-promozionale del quotidiano debenedettino? Ai posteri l'ardua sentenza.

mercoledì 18 novembre 2015

Grossi guai (economici) per Briatore Quanto perde il Billionaire: i numeri

Flavio Briatore in crisi, il Billionaire in rosso di 320 mila euro




Guai per il Billionaire di Flavio Briatore.  Qualche giorno fa, scrive il blog di Andrea Giacobino, a Olbia nello studio del notaio Fabio Papaccio si svolta un’assemblea straordinaria della Billionaire srl che controlla il noto locale della Costa Smeralda. Nell'incontro è stata esaminata la situazione patrimoniale allo scorso settembre e la previsione di chiusura del bilancio 2015.

La perdita già accertata  è di quasi 320 mila euro, rosso che secondo le previsioni salirebbe a oltre 605 mila euro per questo intero anno. Nel 2013 la perdita era di 150 mila euro.  Azara ha rilevato che “la società si trova in una situazione di sofferenza finanziaria” e ha quindi proposto di attingere alla riserve per oltre 100 mila euro al fine di coprire parzialmente il passivo allo scorso settembre. E' stato deciso anche un aumento di capitale a 297 mila euro.

Caivano (Na): Arrestato per abusi sulla figlia di 3 anni. Quel legame con la piccola Fortuna

Caivano (Na): Arrestato per abusi sulla figlia di 3 anni. Quel legame con la piccola Fortuna




Il padre abusava della figlia di 3 anni e la madre stava a guardare senza impedire le violenze. Succede nel Napoletano, a Caivano, nonché lo stesso quartiere già famoso per i tre casi di soprusi a sfondo sessuale contro minorenni e morti sospette. La madre, Marianna Fabozzi è già nota per il piccolo Antonio Giglio, il bambino che precipitò dalla finestra dell’abitazione dei nonni materni, all’ottavo piano dell’isolato 3 del Parco Verde di Caivano, nell’aprile del 2013, lo stesso appartamento dove fu vista per l’ultima volta Fortuna Loffredo. La bambina di 6 anni che perse la vita il 24 giugno 2014 dopo un volo dallo stesso palazzo. I carabinieri della compagnia di Casoria hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip su richiesta della Procura di Napoli Nord, nei confronti di Marianna Fabozzi e Raimondo Caputo, conviventi da tempo a Caivano, indagati per i reati di violenza sessuale aggravata nei confronti della figlia di tre anni. Il gip ha disposto la detenzione in carcere per l’uomo e i domiciliari per la donna. Per la concomitanza dei fatti, i carabinieri stanno ipotizzando un presunto giro di pedofilia, perché questo è il terzo caso di violenza sessuale su minore, a cui va aggiunta la misteriosa morte di Antonio. A lanciare un appello è il legale della famiglia di Fortunata, l’avvocato Angelo Pisani: "Proteggete i bambini, fermate questo scempio".

Le accuse - Secondo gli investigatori l'uomo finito in manette avrebbe costretto la bambina a subire atti sessuali in presenza della madre che non si sarebbe mai opposta. La piccola avrebbe più volte chiesto aiuto alla madre, non ricevendo alcuna attenzione. Alla donna si contesterebbe la conoscenza di quanto accadeva tra le mura di casa, oltre a non aver mai denunciato il convivente e quindi di non aver mai fatto nulla per impedire gli abusi. La storia di violenza è stata scoperta dagli investigatori mentre lavoravano a un'altra inchiesta, quella sulla morte di Fortuna Loffredo, trovata agonizzante sul selciato dell'isolato 3 delle palazzine popolati Iacp del Parco Verde. L’autopsia chiarì che la piccola aveva subito per mesi violenze sessuali ma sulle cause della morte non è mai stata fatta chiarezza. L’ultima volta la bambina era stata vista proprio a casa dei nonni di Antonio e della sua amica del cuore, sul divano. Nell'appartamento al piano superiore al suo.

Nella palazzina una coppia era già stata arrestata - Nello stesso palazzo abitava un'altra coppia che è stata arrestata nei mesi scorsi con l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti della figlia di 12 anni. Il padre, di 38 anni, finì in carcere il 27 dicembre 2014, mentre la mamma – che risultò anche lei coinvolta – fu arrestata il 3 aprile in seguito agli accertamenti dei carabinieri di Casoria. Anche in quel caso gli abusi da parte dei due coniugi furono scoperti mentre si investigava sulla morte di Fortuna Loffredo. Secondo fonti investigative fra i tre episodi non c’è alcuna relazione. Eppure questi ultimi arresti forniscono un quadro molto chiaro: tre i casi di violenza sessuale su minore scoperti nel Comune della provincia di Napoli, tra quello di Fortuna, della dodicenne e di quest'ultima bambina di tre anni. E poi, anche la morte di Antonio, ancora rimasta nell'oblio. Aveva tre anni ed era il fratellino della migliore amica di Fortuna.

L'appello - Gli inquirenti hanno sempre pensato che Fortuna sia stata uccisa, forse perché si era ribellata alle violenza o perché voleva raccontare degli abusi. Ne è convinta anche la famiglia di Fortuna. "Fin dal primo momento ci siamo attivati per contribuire al lavoro degli investigatori che stanno portando alla luce gravissime situazioni, facendo emergere l’ignobile giro di degrado e pedofilia nel parco della vergogna di Caivano" – dichiara a ilfattoquotidiano.it Angelo Pisani, che con Sergio Pisani difende il padre e i nonni della piccola. E che chiede “alla luce di questo ennesimo episodio, devono essere assunte dalle istituzioni misure adeguate a protezione dei bambini per fermare questo scempio”.

Svolta clamorosa, Veronica rivela: "Loris è morto per un suo gioco"

Omicidio Loris, mamma Veronica Panarello rivela: "Incidente, è morto strangolato mentre giocava con le fascette"




Il piccolo Andrea Loris Stival sarebbe morto strangolato mentre giocava a casa con le fascette elettriche: sarebbe quanto ha raccontato ai magistrati Veronica Panarello, madre del bambino di 8 anni trovato senza vita lo scorso 29 novembre a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. Una svolta clamorosa, che ribalta la posizione difensiva fin qui assunta dalla donna: nella nuova versione fornita agli inquirenti, la Panarello spiega di aver fatto di tutto per salvarlo, poi persa dal panico avrebbe preso il corpo e adagiato nel canalone di contrada Mulino Vecchio, dove è il piccolo è stato ritrovato. 

La nuova versione - Nel pomeriggio, accompagnata dal legale di fiducia Francesco Villardita, Veronica è stata condotta dagli inquirenti nel posto dove avrebbe gettato lo zainetto, fino ad oggi mai ritrovato, del figlio. La donna, unica accusata per l'omicidio del piccolo (qui tutti gli indizi a suo carico), qualche giorno fa aveva rivelato in carcere al marito di non ricordarsi più di aver accompagnato a scuola Loris quella mattina. In seguito a quella retromarcia, i magistrati avevano deciso di interrogarla nuovamente.

Ecco l'uomo che ha ucciso Ylenia Carrisi Al Bano e Romina, la rabbia e il dolore

Al Bano e Romina, la svolta sulla figlia Ylenia: "Fatemi il test del Dna"




Una nuova speranza arriva dagli Stati Uniti per Al Bano e Romina, almeno quell'ultima speranza di poter aver un corpo da piangere dopo la scomparsa nel 1993 della figlia Ylenia. La ragazza sarebbe stata uccisa da un camionista al quale aveva chiesto un passaggio durante il suo viaggio on the road quando aveva 24 anni. La svolta, scrive il Giorno, arrivfa grazie alle rivelazioni del presunto omicida, Keith Hunter Jesperson, dopo un lungo e attento lavoro di indagini da parte dello sceriffo della contea di Palm Beach.

Le indagini - Il camionista aveva confessato nel '96 di aver ucciso una ragazza incontrata in una stazione di servizio di Tampa, in Florida. Doveva raggiungere la California o il Nevada e si faceva chiamare Suzanne. Proprio il nome che Ylenia aveva scelto per sé durante la sua permanenza americana, come ha confermato anche il suo amico, un artista di strada di New Orleans sospettato per un periodo dell'omicidio. Lo sceriffo da allora ha cercato di associare un vero nome al corpo della ragazza uccisa dal camionista. Con un perito ha ricostruito il volto e la somiglianza finale sarebbe stata incredibilmente fedele con le foto di Ylenia.

Le verifiche - Pochi giorni fa i Carabinieri di Cellino San Marco sono andati a casa Carrisi e hanno prelevato campioni di Dna da tutti i componenti della famiglia. Un altro reperto arriverà allo sceriffo di Palm Beach da New York, dove al momento si trova Romina Power. I campioni saranno trasmessi al Ris di Roma per la creazione dei profili: a quel punto sarà solo una questione di tempo.

A Parigi si sta sparando ancora: almeno 2 morti, terroristi assediati

Parigi, blitz della polizia a Saint-Denis contro i terroristi: almeno 2 morti, assedio e trattativa




Operazione delle forze speciali francesi contro un gruppo di presunti terroristi legati alle stragi di venerdì scorso nel quartiere Saint-Denis, nel nord di Parigi: esplosioni, violentissimi scontri a fuoco e almeno 2 morti, forse tre. Il blitz è iniziato intorno alle 4.30 e secondo Bfmtv l'obiettivo sarebbe addirittura la mente degli attentati, il belga di origine marocchine Abdelhamid Abbaoud, di cui da anni si erano perse le tracce. 

L'assedio e la trattativa - Possibile la presenza anche di Abdeslam Salah, il kamikaze mancato ricercato in mezza Europa, e quel "nono terrorista" finora ancora senza un'identità. Di sicuro secondo le forze di sicurezza francese nel palazzo sotto assedio ci sarebbe quello che resta del commando che ha organizzato e portato a termine le stragi di venerdì. Sono almeno 5 gli uomini barricati nell'appartamento, secondo la rete elvetica Rts, e sarebbero in corso negoziati tra gli uomini del Raid,
le forze speciali della polizia francese, ed i terroristi.

martedì 17 novembre 2015

EBREO ACCOLTELLATO, COMI: Solidarietà a persona ferita Si faccia luce al più presto su natura aggressione

EBREO ACCOLTELLATO, COMI: Solidarietà a persona ferita Si faccia luce al più presto su natura aggressione




di Gaetano Daniele 


 Lara Comi, europarlamentare di Forza Italia
e vicepresidente del Gruppo PPE.

"Solidarietà a Nathan Graff e alla comunità ebraica milanese. Si faccia luce al più presto sulla natura di un'aggressione gravissima, estranea alla tradizione di Milano che con la comunità ebraica ha sempre intrattenuto rapporti di assoluta concordia". Così l'On. Lara Comi ai nostri microfoni, e nota: "Se alla base dell'episodio dovesse esserci l'intento di colpire una persona di fede ebraica saremmo di fronte ad una situazione di estrema pericolosità". Intanto - conclude Comi -  auspico che  la soglia di attenzione e di controllo sia altissima per arginare ogni rischio riconducibile all'estremismo.