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lunedì 9 novembre 2015

Rom pirata della strada e assassino Le toghe lo hanno già messo fuori

Rom, pirata della strada e assassino: è già a piede libero




Ha investito e ucciso a Roma Luciano Zarlenga, benzinaio 52enne che  stava facendo un giro in bicicletta. Lo ha travolto con una Honda Jazz nera, non si è fermato a soccorrerlo, ha proseguito per la sua strada lasciando l'uomo agonizzante. 

Ma è già libero il pirata rom 17enne di Treviso. Dopo un giorno che i carabinieri gli stavano dando la caccia, si è consegnato nella caserma di Treviso e, in cambio di questo gesto magnanimo l'hanno lasciato andare. "È stato un tragico incidente", ha dichiarato il legale del rom, Francesco Murgia, "il ragazzo si è fatto prestare l'auto mentendo sull'età e poi si è trovato davanti il ciclista che veniva dalla discesa: non ha potuto evitarlo. Lui ha assicurato che non aveva assunto né alcol né droga e, comunque, si è reso disponibile a tutti gli accertamenti del caso".

Resta il fatto - agghiacciante - che il 17enne guidava senza patente e non si è fermato a soccorrere l'uomo che ha investito. "Era sotto choc e solo per questo non ha prestato soccorso. Non capiva più niente, tanto che ha abbandonato l' auto per poi raggiungere a piedi la stazione, prendere un treno e tornare a Treviso. Ha 17 anni e solo adesso si è reso conto della gravità di quello che è successo ed è profondamente pentito", commenta il legale. E resta il fatto che i patenti dell'uomo investito non possano avere giustizia. 

Il Papa contro i libri sul Vaticano: "Rubare documenti è un reato"

Papa Francesco contro i libri sul Vaticano: "Rubare documenti è reato"




“Rubare quei documenti è stato un reato. È un atto deplorevole che non aiuta. Io stesso avevo chiesto di fare quello studio, e quei documenti io e i miei collaboratori già li conoscevamo bene”. Così Papa Francesco all’Angelus commenta la pubblicazioni dei libri di Emiliano Fittipaldi, Avarizia, e di Gianluigi Nuzzi, Via crucis, nei quali sono riportati documenti riservati di Bergoglio.

“Cari fratelli e sorelle", ha esordito il Papa da San Pietro, riguardo la vicenda Vatileaks 2, "so che molti di voi sono stati turbati dalle notizie circolate nei giorni scorsi a proposito di documenti riservati della Santa Sede che sono stati sottratti e pubblicati. Questo triste fatto non mi distoglie certamente dal lavoro di riforma che stiamo portando avanti con i miei collaboratori e con il sostegno di tutti voi. Sì, con il sostegno di tutta la Chiesa, perché la Chiesa si rinnova con la preghiera e con la santità quotidiana di ogni battezzato. Perciò vi ringrazio e vi chiedo di continuare a pregare per il Papa e per la Chiesa, senza lasciarvi turbare ma andando avanti con fiducia e speranza”.

Mister Expo in campo alle primarie Pd: "Pronto a candidarmi sindaco a Milano"

Milano, Giuseppe Sala da Expo alle primarie Pd: "Pronto a candidarmi sindaco"




"La mia disponibilità a candidarmi, di base c'è, altrimenti non sarei qui a parlarne, vista la grande stanchezza accumulata in questi mesi di lavoro". Giuseppe Sala, commissario unico di Expo, scende in campo per la carica di sindaco di Milano e quasi sicuramente lo farà con il centrosinistra, vista la corte spietata del premier Matteo Renzi. Per ora, infatti, gli avversari alle primarie non sembrano insuperabili: Emanuele Fiano, Pierfrancesco Majorino e Roberto Caputo. "Alla candidatura ci penso per l'amore che ho per Milano, ma da qui a dire che si può fare c'è di mezzo qualche settimana di lavoro", ha spiegato Sala ospite di Fabio Fazio su Raitre a Che tempo che fa.

A Bologna il solito show antagonista Bastoni e molotov contro la polizia

A Bologna scontri tra antagonisti e polizia




Tafferugli tra antagonisti e polizia nel giorno di Matteo Salvini a Bologna con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Scontri e manganellate hanno dato il via alla contromanifestazione dei centri sociali mentre il leader della Lega Nord cominciava il suo comizio in piazza Maggiore. Le cariche sono partite quando uno dei cortei che protesta contro la manifestazione della Lega ha tentato di forzare il blocco prima dei viali di circonvallazione sul ponte di via Stalingrado. Sul ponte ferroviario si erano ritrovati attivisti, circa 500, appartenenti a collettivi e centri sociali di Crash, Cua, Xm24 e Social Log. Dopo la prima carica che ha respinto sul ponte il corteo, ne è seguita una seconda. Nel frattempo dalla parte opposta sono arrivati altri manifestanti e c’è stato un lancio di uova contro le forze dell’ordine.

CENTRODESTRA A BOLOGNA Salvini sfida: Il leader sono io

Matteo Salvini a Bologna: "Centrodestra? No a un ritorno al passato"




"Oggi si decide che se si va insieme Renzi va a casa il prima possibile: chi fa il leader è l'ultimo delle mie preoccupazioni". Così Matteo Salvini, parlando in piazza Maggiore a Bologna alla manifestazione della Lega Liberiamoci.

Nella kermesse anti-Renzi Salvini attacca pesantemente il ministro Angelino Alfano: "Un personaggio inutile e incapace come Alfano con noi non ci sarà mai, occupati dei poliziotti ed espelli qualche clandestino se ne sei capace, cretino che non sei altro". Sul centrodestra: "Ho l'orgoglio di aver riunito le opposizioni per bene, ma non ci sarà nessun ritorno al passato: non possiamo vivere di nostalgia e di ricordi, viviamo guardando al futuro. Questa non è la piazza del rancore e dell'odio. Io non ho nemici, io non odio nessuno. Io vorrei che ciascuno potesse vivere libero, ma chi ha bisogno di qualcosa in più deve arrivare prima".

Salvini promette sgomberi per campi rom e centri sociali. E la piazza urla "ruspa".

"Federalismo, autonomia, responsabilità. Non mi arrendo finché il nostro Paese non tornerà il Paese migliore! Apri le orecchie, Renzi. Diceva Salvemini, lasciare a ciascuno i propri quattrini, da Nord a Sud. (...) Chiediamo asili nido gratuiti come in Francia. Voglio un paese dove i nostri ragazzi possano avere la possibilità di mettere al mondo figli. Asili nido gratis!".

Sui tafferugli a Bologna, dice: "Tornando a casa tiriamo dritto, non rispondiamo a nessuna provocazione". Quanto a Matteo Renzi, il vero nemico, attacca: "Renzi non perde occasione per insultare ma sarebbe pagato per fare il presidente del Consiglio, e lo marcheremo a uomo con le nostre proposte, dopo di che non basteranno i tweet e gli insulti: o farà delle cose o andrà a casa". 

domenica 8 novembre 2015

Retroscena-Salvini prima di Bologna Dove ha dovuto passare la notte

Bologna assediata dagli antagonisti: dove ha passato la notte Matteo Salvini


di Matteo Pandini



Sabotata la linea ad alta velocità che collega Milano a Bologna. È successo nella notte, prima della partenza dei treni che - in alcuni casi - porteranno i militanti leghisti alla manifestazione in terra emiliana. Oltre a qualche rogo che ha danneggiato dei cavi, sono spuntate scritte contro la chiusura delle frontiere e vere e proprie rivendicazioni dei danneggiamenti: "Incendio antirazzista".

Problemi anche in altre città, come Milano: almeno uno dei pullman prenotati dal Carroccio è stato danneggiato. Gomme tagliate. Matteo Salvini commenta su Facebook augurandosi la galera per i responsabili, ma aggiungendo "Bologna stiamo arrivando". Il leader leghista sarà in piazza con Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Pensava di passare il sabato notte in città, ma i responsabili della sicurezza gliel'hanno sconsigliato. E quindi è rimasto a Milano, portando il figlio Federico al Meazza per Milan-Atalanta. Occasione in cui ha incrociato anche il Cavaliere. I centri sociali bolognesi, invece, sono già in agitazione. E tra poco, in centro, partiranno due cortei contro la presenza dei lumbard. Mobilitati circa 2mila agenti.

SONDAGGIO / I DATI La Ghisleri "benedice" Bologna Quanto vale il centrodestra unito

Sondaggio Ghisleri: il centrodestra unito supera il 31%


di Salvatore Dama



Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, in piazza, insieme. È un piccolo evento quello che si compie a Bologna. Specie se si guarda alla storia recente del centrodestra. Che, dopo il big bang dell' autunno 2013, con la fine del Pdl e l' estromissione del Cavaliere dal Parlamento, non ha avuto mai vita facile.

Poi succede che alle elezioni regionali e amministrative del 2015, quando i moderati sono già rassegnati a farsi "asfaltare" da Matteo Renzi, l' elettorato di riferimento dia un piccolo e generoso segnale di vitalità. Soprattutto in Liguria e a Venezia, dove era tutt' altro che scontata la vittoria. Riprende così il faticoso cammino della coalizione. L' alleanza tra i partiti, con la nuova legge elettorale, dovrebbe essere obbligatoria per competere con gli altri poli in lizza. Ma, nella realtà, è tutt' altro che facile. Con una leadership considerata da alcuni al tramonto, quella berlusconiana, e altre nuove (di Salvini e Meloni) che provano a imporsi. Domani saranno tutti e tre sullo stesso palco. La forza dei numeri è uno dei collanti principali. Insieme - Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d' Italia - valgono il 31,1%, secondo i sondaggi di Euromedia Research. E sempre le stime di Alessandra Ghisleri danno il Partito democratico al 31,2%. Le distanze sono molto ravvicinate, l' incubo delle Europee 2014 (e dei democratici al 40%) è un ricordo.

Adesso il centrodestra può realisticamente competere. Ma, per farlo, deve fare opposizione convinta. "Liberiamoci e ripartiamo", è lo slogan della piazza di Bologna. Città "rossa" che Salvini ha promesso di sverniciare. Settecento pullman in arrivo da Lombardia, Veneto e altre Regioni del Centro-Nord. Una serie di treni speciali con partenza dal Sud. E questa è la macchina organizzativa messa in moto dal Carroccio, che conta di portare nel capoluogo emiliano centomila persone. Poi c' è il contributo di Fratelli d' Italia e quello last minute di Forza Italia. Sono stati precettati i singoli parlamentari, come il senatore Francesco Scoma, che ha annunciato il suo arrivo da Palermo «con una rappresentanza di elettori e amici». E saranno ovviamente presenti i dirigenti del partito. «Berlusconi a Bologna», dichiara Michaela Biancofiore, «è la certificazione della leadership di un centrodestra che è maggioranza nel Paese. La sua presenza cementifica un' alleanza ventennale in totale coerenza con i sentimenti e la volontà dei nostri elettorati».