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sabato 24 ottobre 2015

Allarme rosso: c'è l'uragano Patricia "Una catastrofe senza precedenti"

Allarme rosso: arriva l'uragano Patricia "Sarà una catastrofe senza precedenti" In arrivo un inverno polare: ecco dove




L’uragano Patricia che sta raggiungendo le coste sud-occidentali del Messico è il più forte mai registrato nell’emisfero occidentale e potrebbe provocare onde alte fino a 120 metri: è l’allarme lanciato dall’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo), con la portavoce Clare Nullis. L’uragano è accompagnato da raffiche di vento con punte di 400 chilometri orari e ha la stessa potenza distruttrice del tifone Haiyan che nel 2013 flagellò le Filippine causando 6.300 morti e un migliaio di dispersi. L’uragano ha raggiunto la massima potenza, la categoria 5 della scala Saffir-Simpson, mentre si avvicina alle coste messicane sul Pacifico con una forza «potenzialmente catastrofica», ha avvertito lo statunitense National Hurricane Center (NHC). Si prevede che Patricia toccherà terra tra il pomeriggio e la sera di oggi al confine tra lo Stato di Jalisco e quello di Colima, in una zona in cui si trova il porto di Manzanillo e la località turistica di Puerto Vallarta. 

Il precedente - Secondo gli esperti, l’uragano potrebbe provocare improvvise inondazioni potenzialmente letali per l’uomo. L’allerta coinvolge gli Stati di Jalisco, Colima, Michoacan e Guerrero sono attesi 50 centimetri di pioggia e le popolazioni hanno puntellato finestre, porte e serrande dei negozi. Patricia è solo il secondo uragano di categoria 5 a colpire la costa del Pacifico da quando si documentano questo tipo di fenomeni, nel 1949. A fine ottobre 1959 un uragano investì la zona di Manzanillo causando 1.800 morti, 800 dei quali soltanto per una serie di frane. Dopo il Messico, l’uragano raggiungerà il Texas, dove sono previsti fino a 25 centimetri di pioggia.

venerdì 23 ottobre 2015

Caivano (Na): I Consiglieri comunali di Forza Italia replicano a Monopoli

Caivano (Na): I Consiglieri comunali di Forza Italia, Ponticelli, Frezza, Fusco, Mellone e Buonfiglio, replicano (STUPITI, MA NON MERAVIGLIATI) al Sindaco Simone Monopoli 


di Gaetano Daniele






Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei! I Consiglieri comunali di Forza Italia, primo partito di maggioranza, rappresentati da Ponticelli, Frezza, T. Fusco, Mellone e Buonfiglio, replicano al Sindaco Monopoli ( o ai suoi scrivani) stupiti, ma non meravigliati dal contenuto. Difatti, i consiglieri apprendono dalla stampa locale, online, una replica del Sindaco Monopoli, in risposta alle loro due missive, strettamente di carattere politico. Quindi, uno stimolo, quello dei consiglieri comunali nei confronti del Sindaco, affinchè, portare alla sua attenzione quelle che sono le regolari basi democratiche di partito. Come la più ampia partecipazione dei soggetti, liberi da condizionamenti e che, comunque, pur si riconoscevano nella leadership del Sindaco Monopoli. Ma le due missive, sono state completamente travisate, stravolte. La miglior difesa è l'attacco, recita il proverbio. Ma appunto, i Consiglieri comunali di Forza Italia, hanno chiesto il regolare corso politico-amministrativo, e non spartizioni di prebende, incarichi o appalti. Anzi, erano anche contro a qualche incarico affidato per somme urgenze, a qualche fratello di qualche consigliera comunale, ovviamente non di Forza Italia. 

Insomma, il Sindaco Monopoli, secondo il comunicato dei consiglieri di Forza Italia, alimenta la questione, un po come affidare l'arduo lavoro di spegnere il fuoco appiccato da un piromane ad un altro piromane. Di regola, il buon padre di famiglia, il più alto in grado, o il politico di riferimento, cerca di mediare, di capire, di pianificare, venir incontro non alle esigenze del Paese, visto che sotto questo punto di vista, il Sindaco Monopoli ha già fallito, guardando appunto, alle promesse date sia in merito al reddito di cittadinanza, sia in merito alla completa eliminazione della spazzatura dalle vie del Paese. Ma, sta fallendo anche come leader di un partito, il primo partito, quale Forza Italia. In un gruppo politico, capita sempre la pecora nera. Ma 5 consiglieri su 5, non guardando alle dure parole del consigliere Castelli, o alle dichiarazioni di uno dei primi sostenitori di Monopoli, quale l'avv. Domenico Acerra, dopo neanche 6 mesi di consiliatura, la dice lunga sul futuro di questo Sindaco in panne, che sotto scacco, invece di aizzare bandiera bianca, si aizza ad alter ego del nulla, sol perchè affidato alla sapienza di un Capo di Staff, o all'esperienza di un funzionario, o peggio alla classe del politico anziano che forte della sua esperienza gestionale, detta il bello e il cattivo tempo, pur non avendo vinto le elezioni.

Alla luce appunto, dei documenti politici, e rimarchiamo politici, sottoscritti dal Gruppo consiliare di Forza Italia, risulta appunto, che i Consiglieri comunali di Forza Italia, mai, e rimarchiamo il mai, hanno chiesto incarichi, poltrone o appalti al primo cittadino. Mai hanno parlato di illegalità dell'azione amministrativa. Hanno invece, unitamente chiesto collegialità e democrazia nelle scelte politiche adottate dagli assessori; coinvolgimento nelle scelte e azioni amministrative; legittima azione di controllo sugli atti amministrativi al fine di garantire una maggiore trasparenza. I due documenti - continua la nota dei consiglieri di Forza Italia - trovano un punto di raccordo in una complessiva iniziativa di energico ed urgente stimolo che questo comunicato riprende. 

MARINO SENZA VERGOGNA Cos'ha fatto prima di dimettersi

Roma, Ignazio Marino e l'assicurazione contro i rischi da amministratore alla vigilia delle dimissioni




L'ultima mossa di Ignazio Marino prima di annunciare le dimissioni? Una assicurazione contro i rischi di amministratore pubblico stipulata proprio con la Mutua del Campidoglio. La polizza, sottoscritta il 7 ottobre e poi ritirata dopo un braccio di ferro con i tecnici del Comune, aveva un massimale di 5 milioni di euro, al costo di 1.770 euro l'anno (sborsati dal sindaco di tasca propria). Furbata doppia, perché quella polizza, sottoscritta soltanto due anni e mezzo dopo essersi insediato, ha valore retroattivo e arriva proprio nelle ore in cui la Procura apre un fascicolo sulle cene istituzionali del primo cittadino. 

Il documento imbarazzante - Proprio per questo la struttura tecnica dell'Adir frena le pratiche, visto l'alto rischio di richieste di risarcimento che tra qualche mese potrebbero partire all'indirizzo di Marino, che senza farsi troppi problemi nei documenti richiesti barra la casella "no" alla domanda se sia "a conoscenza di circostanze che potrebbero dare luogo a richieste di risarcimento". Appunto.

Il ripensamento - Non finisce qui. Il volitivo Ignazio preme con la sua segreteria per accelerare le pratiche, chiedendo che la polizza venga approvata in CdA di Adir. Seduta convocata d'urgenza il 15 ottobre, slittata e, infine, arrivano le spiegazioni del presidente Adir Vincenzo Sanasi D'Arpe: "Marino, alla fine della riunione avvenuta i primi di ottobre, ha rinunciato", ha spiegato imbarazzato a Repubblica. 

Baby squillo, arrivano le condanne: quant'ha preso il marito della Mussolini

Baby squillo, la decisione del marito di Alessandra Mussolini:




Un anno di reclusione e una multa di 1800  euro. È la condanna patteggiata oggi da Mauro Floriani, marito di Alessandra Mussolini, imputato nell’inchiesta sulla prostituzione di due minorenni nella zona dei Parioli. La condanna è stata pronunciata dal gup Riccardo Amoroso, che ha accolto la richiesta di patteggiamento che Floriani aveva concordato con la procura della Repubblica a conclusione delle indagini sui clienti delle ragazze accusati di prostituzione minorile. Stando alla Procura, Floriani sarebbe stato il cliente di una delle due studentesse minorenni che si prostituivano in un appartamento ai Parioli. Per il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pm Cristiana Macchiusi, Floriani, al pari di un’altra dozzina di clienti che hanno già chiuso i conti con un anno di patteggiamento, sarebbe stato in qualche modo consapevole della minore età delle due ragazzine che all’epoca dei fatti (primavera/estate 2013) avevano 15 e 16 anni.

Trema il Pd, tira aria di scissione Chi sono i 10 anti-renziani a cena

Pd, aria di scissione: la sena dei 10 onorevoli contro Renzi. Il documento: "Molte fini, un nuovo inizio"




Una cena tra 10 dissidenti del Pd e freschi fuoriusciti, per capire come far cadere Matteo Renzi e far nascere un nuovo partito a sinistra del Partito democratico.  Il ristorante toscano, in pieno centro a Roma. è in via della Vite. Secondo il Corriere della Sera hanno partecipato Stefano Fassina, Monica Gregori, Alfredo D'Attorre, i primi due già ex e il terzo sulla strada dell'addio. Al loro tavolo, appartato, ci sono anche gli onorevoli Carlo Galli, Vincenzo Folino e il prodiano Franco Monaco, i senatori Corradino Mineo e Maria Grazia Gatti e altri due deputati toscani. Assente ma come se ci fosse stato un anti-renziano della prima ora come Walter Tocci. 

"Molte fini, un nuovo inizio" - Al centro della serata il documento ormai non più tanto segreto del professor Galli dal titolo che è tutto un programma: "Molte fini, un nuovo inizio. Tesi per una sinistra democratica sociale repubblicana". "La grande decisione - si legge - è oggi se ci sia spazio per la sinistra e, in caso affermativo, se tale spazio sia interno o esterno al Pd". La tesi di Galli e degli altri dissidenti dem è una condanna a 360° del Renzi "leader paracarismatico" che ha "ridotto all'obbedienza" il Parlamento e che ha trasformato il Pd in un "partito di centro che guarda a destra". Insomma, di spazi di mediazione pare ce ne siano pochi, forse nessuno. Sarà scissione, magari "consensuale" come auspicato da Monaco? Per ora resta più un sogno di un'ipotesi concreta, perché, spiega D'Attorre, nonostante "il livello di disagio sia arrivato a un livello di guardia" e "tanti parlamentari sono stanchi di essere irrisi", "per molti agisce ancora il senso di responsabilità di chi viene dalla tradizione comunista".

Grillo e Salvini, sondaggio per due Chi sale e chi scende: i verdetti

Sondaggio Datamedia: 5 stelle in rimonta sul Pd, cala la Lega




Continua la rimonta del Movimento 5 stelle ai danni del Partito democratico. Lo evidenzia il sondaggio di Datamedia Ricerche per Il Tempo. Il partito fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, cresce rispetto alla scorsa settimana dello 0,4%, attestandosi al  26,3% e recuperando mezzo punto percentuale al Partito Democratico, che scivola al 32,6% (-0,1%). La distanza tra le due principali forze politiche italiane si è ridotta a 6,3 punti percentuali, alle Europee del 2014 sfiorava i 20. Stabile al 31%, la fiducia in Matteo Renzi. 

Gli altri partiti - Anche la Lega arretra sensibilmente (-0,4%) al 14,2%, restando il primo partito di quella che fu la coalizione di centrodestra. Forza Italia malgrado un recupero di due punti decimali, resta all' 11,2% . Un punto decimale lo guadagna Fratelli d'Italia, che sale al 4,0%. Un altro 0,1%, invece, porta Alleanza Popolare (Ncd-Udc) al 2,7%. Stabile al 3,4%, dall' altra parte della barricata, Sinistra Ecologia Libertà. Astensione al 54%.

giovedì 22 ottobre 2015

Caivano (Na): Forza Italia scarica Monopoli I conti non quadrano

Caivano (Na): Monopoli sempre più solo Il Salotto torna a svuotarsi Rientrerà la maretta? 


di Gaetano Daniele 




Consiglieri comunali senza esperienza sì, ma non con l'anello al naso! Molti anni fa, nei modi di dire romaneschi, “avere l’anello al naso” o “la sveglia al collo” significava essere imbranato e stupido. Interiezioni  legate a un passato di esplorazioni africane, di colonialismo e di razzismo ingenuo, in cui era normale parlare di esploratori messi in pentola dai cannibali, di carducciane “zagaglie barbare”, di “faccette nere” prosperose e accoglienti. Ora, finalmente, l’anello al naso è stato sdoganato. E bellissime ragazze e adolescenti pimpanti inalberano con fierezza l’anello sulle narici, un attrezzo che da sempre, nelle tradizioni contadine, è considerato l’unico sistema per condurre  tori recalcitranti e guidare i buoi  nei lavori dei campi o aggiogati ai carri. Premessa fatta. In Forza Italia è successo di tutto, quando il gruppo consiliare, con molta intraprendenza, ha chiesto al primo cittadino alcune delucidazioni in merito al trascorso di alcuni debiti fuori bilancio. Missive allarmanti. Si, missive. Con precisione due. Nella prima si invita il Sindaco Monopoli a formare un tavolo tecnico che possa raccogliere le competenze, le esperienze e le energie di tutti i membri del gruppo interno alla maggioranza, diciamo così, affinchè ridistribuire secondo logica di partito tali incarichi. Non è mica reato o peccato chiedere di rispettare questa regola fondamentale, visto che siamo nel 2015, quindi in un Paese Democratico! Mica i consiglieri di Forza Italia, quindi di maggioranza, hanno chiesto la luna nel pozzo? O viceversa hanno smosso con un dito le acque dell'Oceano? Nella seconda, e qui viene il bello, chiedono al primo cittadino Monopoli, di disporre ogni opportuna iniziativa tesa a garantire il ripristino della legalità e della trasparenza della vita amministrativa. Insomma, mica passeri e pinoli, qui si parla di ripristinare la legalità amministrativa, e a dirlo non sono mica le opposizioni? oppure un gruppo appartenente alla Cisl? no, qui a scriverlo è il gruppo consiliare di Forza Italia, partito del primo cittadino, Simone Monopoli. La risposta però, non si fa attendere, e penna alla mano, il Capo di Staff, o il primo cittadino Monopoli, lancia su Facebook una risposta che pare inizialmente essere indirizzata all'ex Sindaco Tonino Falco, concludendo, per Monopoli pare che la campagna elettorale non finisca mai. Tra Post e propaganda, come quando promise il reddito di cittadinanza, oppure come quando promise che agli inizi di settembre spariva la spazzatura dalle vie di Caivano, si è arrivati invece alle missive di sfiducia da parte dei consiglieri del suo stesso partito. Di questo passo, sta scomparendo una maggioranza formata da consiglieri comunali neofiti sì, ma non stupidi. Per dirla in breve, cosa succederà nelle prossime ore? ma soprattutto oltre al dott. Giovanni De Cicco, chi scalderà quel divano o quelle sedie predisposte appunto alle eventuali riunioni pollitche, ormai più deserte che piene?