Scoop sul tumore del Papa. Vespa pronto a dimettersi
Ci sono quattro redazioni di altrettanti quotidiani che vogliono le immediate dimissioni di Bruno Vespa. La delusione è forte quando chi dovrebbe essere al tuo fianco, se non davanti, decide di defilarsi. E sarà stata forte la delusione dei giornalisti del Quotidiano nazionale (La Nazione, il Giorno, il Resto del Carlino e quotidiano.net) dopo che il loro direttore editoriale, il giornalista Rai Bruno Vespa, ha voluto prendere le distanze dallo scoop mondiale di Qn a proposito del piccolo tumore al cervello di cui sarebbe affetto Papa Francesco. Subito dopo la diffusione della notizia, dal Vaticano si sono affrettati a smentire, definendola assolutamente falsa. E seguendo di fatto la linea tracciata dalla Santa Sede, Bruno Vespa non se l'è sentita di schierarsi col suo giornale. Così durante la diretta di Porta a porta ha detto di "non avere responsabilità" su tutto il lavoro portato avanti dai suoi giornalisti.
La reazione - La posizione di Vespa ha lasciato l'amaro in bocca ai giornalisti di Qn, già alle prese con le accuse da buona parte della stampa cattolica di essere strumento di un complotto contro il Papa: "Ieri sera, durante la trasmissione Rai Porta a porta dedicata alla malattia del Papa, notizia riportata dai quotidiani della Poligrafici - scrivono i Cdr in una nota a proposito di Vespa - ha tenuto a specificare che è solo il direttore editoriale e non ha nulla a che vedere con le notizie pubblicate, la cui responsabilità è in capo esclusivamente al direttore Andrea Cangini". Si fa sempre più misterioso il significato del ruolo di direttore editoriale di Qn ricoperto da Vespa, tant'è che gli stessi giornalisti ritengono poco produttivo: "mantenere una figura che non porta nessun contributo positivo". E il periodo per Qn, come per tutti i giornali, non sembra proprio il migliore per regalare stipendi. I giornalisti infatti ricordano che Vespa lavora in un gruppo: "che è da anni alle prese con piani di riorganizzazione, cassa integrazione e solidarietà, tutti interventi che gravano sulle buste paga dei redattori, i giornalisti si chiedono perché si debba continuare a spendere denaro per mantenere una figura che non porta nessun contributo positivo ai nostri giornali e che, anzi, alla prima occasione ne prende decisamente le distanze. In considerazione di questo - aggiungono nella nota i giornalisti - il coordinamento del Cdr ritiene le dimissioni di Vespa indispensabili e chiede un intervento immediato dell'azienda". Richiesta rapidamente stoppata dall'editore della Poligrafici, Andrea Riffeser Monti, che ha confermato la fiducia nel direttore editoriale Vespa.