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giovedì 14 maggio 2015

Tremenda profezia della Marina: "Una guerra nel Mediterraneo"

Mediterraneo, l'allarme dalla Marina militare italiana: "Clima bellico, navi e sommergibili piazzati da India, Cina e Russia"





Nel Mediterraneo si stanno disegnando scenari di guerra. A dirlo è stato l'ammiraglio Giuseppe De Giorgi, capo di stato maggiore della Marina militare italiana, nella sua audizione presso il comitato Schengen sui flussi migratori. La previsione, riportata dal sito publicpolicy.it, è tremenda: "Stanno tornando forme convenzionali di guerra marittima, come si vede dagli investimenti fatti dalle Nazioni in giro per il mondo. Ad esempio nel Mediterraneo abbiamo navi indiane e cinesi e la Russia ha ripreso a posizionare i propri sommergibili nel Mediterraneo e nel Mar del Nord. Questo impone la ripresa dell'addestramento", ha spiegato De Giorgi auspicando l'unione delle forze, militari ed economiche, di tutti i paesi membri dell'Unione europea. Di fronte alla minaccia dell'integralismo islamico dell'Isis che da mesi sta tentando di conquistare terreno in Libia e nel Nord Africa (intanto l'Ue, per bocca della Mogherini, ha escluso l'ipotesi di intervento militare via terra), unita alla pressione dei migranti che a centinaia arrivano in Sicilia ogni settimana a rischio della propria vita (3.1419 morti nel 2014), servirebbe insomma una risposta congiunta. "Sono ottimista per la costituzione di un gruppo navale europeo e mi auguro sia a guida italiana", si sbilancia l'ammiraglio De Giorgi, secondo cui però le operazioni di soccorso dei barconi oggi avvengono in un "clima quasi bellico" o comunque di "uso della forza imminente e immanente".

Autovelox ed eccesso di velocità: multe nulle con Google maps

Multe per eccesso di velocità con gli autovelox: si possono annullare con Google Maps





Multe con l'autovelox? Google Maps potrebbe aiutare gli automobilisti a farsele annullare. Il tribunale di Savona infatti ha annullato una multa a un'automobilista che viaggiava 70 km/h in un tratto di strada definito urbano dove, quindi, il limite era di 50 km/h. Il guidatore è riuscito a dimostrare, grazie appunto a Google Maps, che in quel tratto di strada non c'era nessun tipo di centro abitato ma era immerso nella campagna. Grazie a questo accorgimento la sanzione di ben 150 euro è stata annullata. Di fatto, "il raggruppamento continuo, ancorché intervallato da strade, piazze, giardini o simili, costituito da non meno di 25 fabbricati", previsto dal codice della strada come definizione di "centro urbano" non esisteva in quel tratto e il limite di 50 km/h non aveva motivo di esistere.

mercoledì 13 maggio 2015

Caivano (Na): Papaccioli sindaco per Caivano: Rifiuti zero e aiuto ai giovani per studio e lavoro Il programma del candidato delle liste “Noi Papaccioli” e “Noi con Salvini”

Caivano (Na): Papaccioli sindaco per Caivano: Rifiuti zero e aiuto ai giovani per studio e lavoro Il programma del candidato delle liste “Noi Papaccioli” e “Noi con Salvini”


di Gaetano Daniele 





Idee chiare sui programmi, esperienza, ma soprattutto una grande passione figlia dell’amore per la propria terra. Nasce da qui la candidatura di Giuseppe Papaccioli, detto Pippo,  alla carica di sindaco di Caivano. “Il mio progetto è la vera alternativa alle vecchie accozzaglie messe in campo dalle altre forze” dichiara. Territorio difficile quello di Caivano, una realtà nella quale occorre rimboccarsi le maniche e lavorare sodo. Un ruolo che sembra costruito su misura per chi come Pippo Papaccioli ha nella difesa autorevole del territorio un autentico cavallo di battaglia.

Con queste premesse Papaccioli si candida per ricominciare da tre. Infatti già due volte i cittadini caivanesi gli hanno accordato la fiducia facendolo accomodare sullo scranno più alto dell’assise comunale.

Questa volta cerca consensi con due liste al seguito “Noi con Papaccioli” e “Noi con Salvini” ed è pronto ancora a lavorare per il territorio: “Sono pronto - dichiara - a devolvere tutte le spettanze della carica di sindaco al pagamento delle tasse universitarie per gli stipendi meritevoli. I soldi della politica devono servire a fare crescere la cultura. Questo è inserito nelle priorità del mio programma”. Grande attenzione all’ambiente. Papaccioli ha le idee chiare in tema di rifiuti ed ha già pronta una lista di esperti del settore per colmare ogni lacuna: “Zero Waste è l’imperativo. Deve crescere la raccolta differenziata, così come il riciclo a punti. Caivano deve diventare un modello per tutti”.

Le idee di Papaccioli continuano con un altro tasto davvero importante: “Il lavoro e la formazione devono essere, per i giovani, uniti da un vero e proprio vaso comunicante, solo così si cresce”.

Vertiginosa ascesa della Boschi: addio al ministero. Cosa la aspetta

Renzi vuole il rimpasto, Maria Elena Boschi vicepremier





Nel Pd c'è aria di attesa e si prepara un mega rimpasto. Se nonostante quei nomi di impresentabili nelle liste del partito, soprattutto in Campania, il Pd dovesse vincere sei a uno le elezioni regionali (accaparrandosi così tutte le regioni tranne il Veneto, come emerge dai sondaggi) allora per Matteo Renzi sarebbe pressoché un successo totale e questo gli permetterebbe di rivoluzionare partito, governo e gruppi. E' anche per questo che ieri martedì 12 il vicesegretario, Lorenzo Guerini, e il vice capogruppo vicario alla Camera, Ettore Rosato, hanno annullato di comune accordo, l'assemblea di gruppo che oggi avrebbe dovuto eleggere il successore di Roberto Speranza, ex capogruppo del Pd alla Camera, rinviandola a dopo le regionali. "Al momento sono tutti impegnati nelle elezioni", spiega Guerini al Giorno. Che significa che si prende tempo per allentare le tensioni interne al gruppo. Non solo. Proprio Guerini (che sarebbe gradito anche alla minoranza dem) potrebbe prendere il posto di Speranza, bruciando così Rosato, al momento candidato ufficiale, e il veltroniano Andrea Martella. A Rosato andrebbe invece un incarico all'interno del partito oppure al governo, per esempio come ministro delle Riforme. 

A quel punto Maria Elena Boschi, che è l'attuale ministro delle Riforme, potrebbe diventare vice presidente del Consiglio, visto che di fatto lo è già. Oppure la Boschi potrebbe diventare lei vice-segretario unico del Pd, abolendo i due attuali. Ed è questa l'opzione al momento più concreta. Renzi infatti vuole "investire di più sul partito, finora tenuto sotto bromuro, rivitalizzarne vocazione, ruolo e struttura", spiega una fonte vicina al premier. "Quello che non funziona spiegava ieri Guerini a un collega è tenere insieme il ruolo di direzione politica e pubblica del Pd insieme a quello organizzativo".

L'alleanza tra Montezemolo e Alonso: sparano due siluri contro la Ferrari

Fernando Alonso e Luca Cordero di Montezemolo contro la Ferrari: "Non è cambiato niente", "Ha solo fortuna"





Un ferocissimo Fernando Alonso torna a provocare la Ferrari. L'asturiano, sassolino dopo sassolino, sta svuotando le sue capienti scarpe. Dopo il Gp di Spagna - deludente per le rosse che sono finite molto, molto dietro alle Mercedes - il pilota della McLaren si è sbottonato: "Resto contento della mia scelta di passare in McLaren - ha dichiarato a Sky Sports News - l'anno scorso ero a mezzo minuto-un minuto dalla Mercedes, quest'anno la Ferrari in Spagna ha preso 43 secondi. Non è cambiato niente, non è cambiato niente per 5 anni e non volevo che la cosa si ripetesse per il sesto o per il settimo anno". E proprio come Alonso, anche l'ex presidente Luca Cordero di Montezemolo, "detronizzato" da Sergio Marchionne, ha colto l'occasione per commentare il passo indietro della Ferrari. Anche il suo, inutile sottolinearlo, un commento al vetriolo: "Onestamente penso che la Ferrrari abbia avuto un po' di fortuna. Quest'anno, a parte la Mercedes, non ha rivali. La Williams non è migliorata, la Red Bull è implosa e la McLaren è in crisi. In breve la Ferrari comincia ogni gara col podio in tasca. Ma la fortuna è inutile se non se ntrae vantaggio". Insomma, per Montez i buoni risultati di Arrivabene e compagnia sono dovuti soltato ai passi indietro dei competitor. Si attendono repliche.

"QUATTRO ANNI DI GALERA" Per Briatore i guai più grossi

Flavio Briatore, evasione fiscale: chiesti quattro anni di condanna





Grossi guai per Flavio Briatore. La storia della presunta evasione fiscale relativa al maxi yacht può costargli una condanna a quattro anni. E' questa infatti la richiesta dei pm Walter Cotugno e Patrizia Petruzzielo nei confronti di mister Billionaire, finito a processo a Genova per una possibile sottrazione milionaria al Fisco italiano. Secondo l'accusa, infatti, Briatore avrebbe intestato a una società di comodo lo yacht Force Blue, simulando l'attività di chartering. In buona sostanza, sempre secondo l'accusa, il manager avrebbe evaso l'Iva sull'acquisto dell'imbarcazione, e inoltre non avrebbe pagato le accise sul carburante (per i pm il Force Blue, inoltre, era sempre stato nella sua esclusiva disponibilità). Nell'ambito dello stesso processo sono state chieste condanne tra 3 anni e 3 anni e 10 mesi nei confronti dei coindagati di Briatore. Nel dettaglio sono stati chiesti 3 anni e 10 mesi per il comandante dello yacht, Ferdinando Tarquini, mentre per gli ex amministratori della Autumn Sailing Ltd Laruence Eckle Teyssedou, Dominique Warluzel e Maria Pia De Fusco, sono stati chiesti rispettivamente 3 anni e 10 mesi, 3 anni e 6 mesi e 3 anni. Il giudice Marco Panicucci ha fissato tre udienze per le discussioni delle difese.

martedì 12 maggio 2015

Benzina, fare il pieno e non pagare Perché oggi è possibile: assolta

Pavia, ruba il pieno di benzina: assolta per la "particolare tenuità del fatto". Effetti della riforma Renzi





Fare il pieno di benzina e non pagare un euro. E' possibile, parole di giudice. Il caso arriva da Pieve Porto Mortone, in provincia di Pavia. Una donna aveva fatto rifornimento, e al momento di pagare ha spiegato di non avere soldi per saldare il conto con all'area di servizio Total Erg. La donna si era però impegnata a saldare il debito con una dichiarazione scritta. La promessa non è mai stata mantenuta, così la donna è stata denunciata e processata con l'accusa di insolvenza fraudolenta.

Effetti collaterali - La sorpresa, però, è arrivata con la pronuncia del giudice, dello scorso 6 maggio: Camelia Serban, 30enne, è stata assolta. Si tratta dell'effetto collaterale della nuova legge del governo Renzi sulla depenalizzazione dei reati minori. La signora, infatti, è stata assolta per la "particolare tenuità del fatto". Il giudice ha spiegato che il fatto era di scarsa rilevanza, sia per la cifra non saldata sia per il tipo di reato. A favore della donna, inoltre, il fatto che risultasse incensurata. In definitiva, la signora ha fatto un pieno da 121,48 euro senza mai pagarlo.

Le motivazioni - Il fatto risale al 28 agosto del 2012, quando la signora Serban disse al gestore della pompa di benzina di essersi accorta di non avere con sé il denaro necessario per pagare. Come detto, poi è scattata la denuncia. Il caso si è trascinato per tre anni, fino alla paradossale sentenza: "Si può concludere per l'assoluzione dell'imputata - si legge nelle motivazioni della sentenza - perché non punibile. Effetti, come detto della riforma made-in-Renzi approvata lo scorso 16, il decreto legislativo 28/2015, sulla depenalizzazione di alcuni reati.