Processo Ruby, gli insulti del pm di Cassazione a Silvio Berlusconi: tra Br, "Promessi sposi" e Mel Brooks
Silvio Berlusconi è innocente: lo conferma la Cassazione. Il processo Ruby non esiste. Il teorema di Ilda Boccassini e compagni è soltanto fuffa. La decisione arriva di notte, al termine di una vulcanica giornata processo, durante la quale si è consumato un aspro duello tra l'accusa e la difesa. Parte il giudice relatore, secondo il quale "la stessa Ruby era dedita alla prostituzione e ha partecipato a serate conviviali a sfondo sessuale per Berlusconi". Poi tocca a Franco Coppi, che spiega: "La sentenza di assoluzione ammette che ad Arcore sono avvenuti fatti di prostituzione compensati, anche per Ruby. Noi non li contestiamo, ma arrivati all'ultimo gradino della scala probatoria, non è dimostrata la consapevolezza di Berlusconi che la ragazza fosse minorenne".
Br e Manzoni - Da par suo, il pm non aveva dubbi. Parlando dell'ipotetica concussione a Piero Ostuni, capo di gabinetto della procura di Milano, spiega: "Fu un atto di costrizione implicita che congelò, paralizzò la volontà del funzionario, il quale all'improvviso non ragiona più con la sua testa, in 20 minuti fa 14 telefonate per assicurare la liberazione della minorenne". Dunque il pm Eduardo Scardaccione tira in ballo addirittura le Brigate Rosse, usando una definizione coniata per l'agguato brigatista ad Aldo Moro: "Una geometrica potenza ghiacciò il cuore e la mente di Ostuni al fine di ottenere un risultato indebito e illecito". E dopo le Br i Promessi Sposi: Ostuni viene paragonato al Nibbio, il capo dei "bravi", e viene definito "il rapace a tutela del potere dell'Innominato", che sarebbe il Cav, ovvio.
Cinema e risate - Da par suo Coppi ribatte colpo su colpo e cita i processi di Cosa Nostra: "Qui si pretende di condannare un potente non perché ha abusato dei propri poteri ma solo perché è un potente, così come si puniscono i mafiosi non per quello che hanno fatto ma solo perché appartengono alla mafia". La palla torna al pm Scardaccione, che pesca nel cinema, e spiega di voler sorvolare sulla "vicenda della nipote di Mubarak degna di un film di Mel Brooks, il mondo intero ci ha riso dietro". Coppi ribatte, spiega che non c'è nulla da ridere: "Fu la ragazzina a dire a Berlusconi di essere imparentata con Mubarak, e Berlusconi scopr che non era vero, e che Ruby era minorenne, solo la sera in cui lei venne fermata". Il duello termina. Cala il sipario. Si riunisce una camera di consiglio fiume. E tesissima. E alla fine trionfa Berlusconi: innocente, su tutta la linea, con buona pace delle Br, dei bravi, di Manzoni e pure di Mel Brooks.