Corte Costituzionale, quanto prendono di pensione i giudici che ci tolgono la pensione
No al referendum. Un deciso "niet", quello dei Giudici della Corte Costituzionale, che hanno bocciato l'iniziativa promossa dalla Lega Nord per eliminare la riforma Fornero e restituire agli italiani quegli anni di pensione che hanno perso da un giorno all'altro (senza neppure citare il dramma degli esodati). La Consulta, insomma, conferma il furto ai pensionati. E' curioso allora andare a vedere quanto prendono loro, i giudici della Consulta, una volta raggiunta la pensione.
Cifre-monstre - A disposizione ci sono i dati del 2013. Dati che parlano da soli. Per quell'anno la Corte Costituzionale aveva previsto di pagare ai suoi ex giudici e loro superstiti 5,8 milioni di pensione. A quell'epoca c'erano 20 giudici precettori di pensione e 9 superstiti. Impressionante la cifra media, pari a 200mila euro all'anno per ogni singolo pensionato. Cifre che spiegano perché la consulta bocciò il (minimo) taglio alle loro pensioni d'oro proposto dal governo Monti. C'erano poi, ovvio, le spese totali per le pensioni di ex dipendenti e superstiti, pari a 13,5 milioni. In totale, vi erano 120 ex dipendenti e 78 superstiti precettori di pensioni, che avevano diritto ad uno stipendio medio di 68mila euro.
Gli stipendi - Un accenno, infine, anche alle retribuzioni delle toghe della Consulta. La retribuzione lorda del presidente è pari a 549.407 euro annui, mentre quella di un "semplice" giudice è pari a 457.839 euro. Come ricordava lavoce.info, un confronto con ciò che accade negli altri paesi è doveroso: in Gran Bretagna la retribuzione media è pari a 217mila euro, in Canada a 234mila euro, negli Usa, invece, siamo a 173mila euro per il presidente contro i 166mila euro dei giudici.