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venerdì 9 gennaio 2015

Una voce: "E' morto Fidel Castro" Giallo sulla conferenza stampa

Giornale cubano: "E' morto Fidel Castro"





Il quotidiano americano "Diario Las America" avrebbe rilanciato l'ipotesi della morte di Fidel Castro. La notizia prenderebbe spunto dalla lunga assenza in pubblico dell'ex leader cubano. Inoltre l'ufficio stampa governativo a L'Avana, una fonte ha confermato che per oggi è prevista una conferenza stampa a cui è invitata la stampa nazionale e straniera, ma di cui non è stato precisato l'argomento. Un altro giornale del dissenso, El Diario de Cuba, ha pubblicato un servizio da Santiago de Cuba in cui si sostiene che il governo "ha proibito la circolazione delle persone nella zona del cimitero di Santa Ifigenia dove presumibilmente è stata costruita la futura tomba di Fidel Castro". Nel pomeriggio la notizia della conferenza stampa è stata smentita.

Terrore a Parigi, un altro attacco Spari nel locale ebraico: 5 ostaggi

Parigi, attacco ad una drogheria ebraica: "Ci sono ostaggi"





Ancora una sparatoria per le strade di Parigi. La Francia si trasforma sempre più in un campo di guerra. La capitale resta sotto attacco. Questa mattina i due i fratelli ricercati per la strage di Parigi, Cherif e Said Kouachi, hanno avuto un conflitto a fuoco con le forze di polizia e si sono asserragliate in una tipografia a Dammartin-en-Goele, con un ostaggio. I media francesi avevano diffuso la notizia di due morti e venti feriti, ma il procuratore generale di Parigi ha smentito che vi siano delle vittime; vi sarebbero invece dei feriti. Ma alla caccia all'uomo si aggiunge un'altra sparatoria attorno alle 13 a Parigi, nella zona Porte de Vincennes. Ci sarebbe un sequestro di persone, davanti a un negozio di alimentari kosher, frequentato da ebrei.

Un altro attentatore - Pare che l’autore dell’assalto possa essere lo stesso che ieri a Montrouge (sud di Parigi) ha ucciso una poliziotta. L’uomo, Amedy Coulibaly , era "associato" alla stessa filiera jihadista, basata nel 19/o arrondissement di Parigi e organizzata per inviare combattenti in Iraq, a cui apparteneva Cherif Kouachi, il più giovane dei due fratelli autori dell’attacco a Charlie Hebdo. Lo riferiscono fonti vicine agli inquirenti, gli stessi che ieri avevano escluso che l’atto fosse in qualche modo collegato alla matrice terroristica. L'uomo autore della sparatoria e del sequestro in un supermercato di Parigi si è fatto riconoscere dalla polizia sul posto come l'assassino della poliziotta di ieri: "sapete chi sono! sapete chi sono!", ha gridato per due volte ai poliziotti. Secondo quanto raccontano i media francesi l'uomo sarebbe all'interno del negozio con 4 bambini e una donna. Intanto a quanto pare la polizia sarebbe sulle tracce di una donna, Hayat Boumeddiene, che sarebbe una complice dell'uomo che ha ucciso una poliziotta a Montrouge e in questo momento sarebbe all'interno del negozio ebraico. Intanto fuori dalla drogheria la polizia sta cercando di trattare con l'uomo e la donna dentro la drogheria. La richiesta dei rapitori è una sola: "lasciate stare i fratelli Kouachi e fateli fuggire". Un vero e proprio ricatto che testimonia come Amedy Coulibaly sia legato alla cellula terrorista che ha attaccato la redazione di Charlie Hebdo. 

I terroristi barricati in un'azienda Presi degli ostaggi / Segui la diretta

Charlie Hebdo, sparatoria a nord della Francia: il blitz della polizia





Continua la caccia all'uomo in Francia dopo l'attentato alla redazione di Charlie Hebdo. Verso le 8 e 30 c'è stata una violenta sparatoria nel nord est della Francia lungo l'autostrada A2. Poi i due ricercati si sono asserragliati in un'azienda di pubblicità. Ci sarebbero anche degli ostaggi. I due sono nella cittadina di Dammartin-en-Goele (a 30 km dalla zona dove si sono svolte le ricerche giovedì). Sul luogo della sparatoria stanno convergendo cinque elicotteri della polizia francese e importanti mezzi delle forze dell’ordine. Le teste di cuoio "si stanno recando sul posto, le operazioni sono in corso e verranno condotte nei prossimi minuti e ore": lo ha detto il ministro francese dell'Interno, Bernard Cazeneuve, riferendosi all'azienda di lavori pubblici di Dammartin-en-Goële. Poi Le Parisien aveva riferito la notizia della morte di due agenti di polizia durante la sparatoria. Notizia poi smentita dal ministero degli Interni francese. L'azienda in cui sarebbero asserragliati i terroristi sarebbe una piccola azienda, che ha solo cinque dipendenti. Le forze dell'ordine avrebbero intavolato delle trattative per il rilascio dell'ostaggio. 

Pino Daniele, scatta la lotta per l'eredità tra la compagna Amanda e le ex mogli

Pino Daniele, scatta la lotta per l'eredità tra la compagna Amanda e le due ex mogli: dal resort al mare alla villa da 3 milioni





A quattro giorni dalla morte di Pino Daniele, la compagna Amanda Bonini e le due ex mogli (Fabiola Sciabbarasi in testa) del cantautore napoletano morto a 59 anni all'alba di lunedì non litigano solo sul giallo dei soccorsi. In ballo, come spesso in questi casi, c'è anche la questione dell'eredità. La Bonini, compagna di Daniele da circa 2 anni, è amministratore unico della sua società, il Tuscany Bay srl, suggestivo complesso in riva al mare della Giannella, a Orbetello. Un piccolo tesoro che, come ricorda La Nazione, comprende un jazz bar, un ristorante extra-lusso e lo stabilimento balneare. Nel 2013 il suo volume d'affari è stato di 880mila euro, conta 30 dipendenti d'estate e 10 d'inverno. La proprietà è divisa tra Pino Daniele (per il 90%) e il figlio Alessandro (il 10%). La Bonini dovrà occuparsi di "ordinaria e straordinaria amministrazione", mentre, spiega La Nazione, la struttura resta di proprietà del Comune di Orbetello che dal 2011 l'ha concesso in gestione a Pino Daniele, per 18 anni, ad un canone annuo di 102mila euro più Iva. 

Il gioiello di Magliano - C'è poi naturalmente la villa nelle campagne tra Magliano e Orbetello, quella dove l'autore di Napul'è si trovava la sera del 4 gennaio quando è stato colpito da infarto e da dove è partito per l'ultimo viaggio in auto verso Roma, per un disperato e vano ricovero in ospedale. Isolata, costruita dalla nobile famiglia maremmana dei Colonna, due piani da circa 150 metri quadri ciascuno, con un giardino di circa un ettaro e ristrutturata negli ultimi anni, con tanto di piscina, giardino all'inglese e mobili di antiquariato. Vale 3 milioni di euro e fa gola a tutta la famiglia (allargata) di Daniele.

Yara, un'altra clamorosa svolta: c'è un testimone a favore di Bossetti

Yara, un'altra clamorosa svolta: c'è un testimone a favore di Bossetti





otrebbe esserci una svolta nel giallo della morte di Yara Gambirasio. Stando a a quanto ha detto il suo avvocato Claudio Salvagni a La vita in diretta, ci sarebbe una "testimonianza che potrebbe consentire di scrivere tutta un’altra storia", in favore di Massimo Bossetti, (che recentemente ha ripetuto la sua innocenza) accusato di aver ucciso la tredicenne di Brembate di sopra.  Il legale ha precisato che stanno valutando la veridicità di alcune parole che sono state riferite da un testimone,. "Se tutto venisse confermato e fosse riscontrato, ci rivolgeremmo direttamente alla Procura di Bergamo". Nessun altro dettagli trapela dalle parole dell'avvocato il quale non precisa se le parole del testimone si riferiscano a quel che accadde a Brembate Sopra, il 26 novembre del 2010, o a Chignolo d’Isola, quella sera o in giorni successivi.

Cadono calcinacci in una scuola materna Feriti sei bambini: ecco come stanno

Sei bimbi feriti in una scuola materna a Sesto San Giovanni





Sei bambini sono rimasti feriti ieri mattina nella scuola materna Rovani a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, dove alle 10.15 si è verificata una caduta di intonaco e calcinacci per cause ancora da accertare. L'istituto è stato evacuato e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. Dei sei bambini feriti, soccorsi dagli operatori del 118, cinque sono in codice verde e una in codice giallo: si tratta di una bambina di 3 anni trasportata all'ospedale Niguarda. La scuola era nell'elenco delle scuole che necessita di interventi di ristrutturazione. Il portavoce del sindaco di Sesto, Alberto Covini, ha poi riferito che la bambina di 3 anni che ha riportato le ferite più gravi alla testa sarebbe fuori pericolo: "La Tac ha escluso lesioni gravi, si tratta solo di escoriazioni".

"Quando l'ho visto sciare ho pensato a..." Pure l'ex slalomista Rocca boccia Renzi

L'ex slalomista Rocca boccia Renzi: "Ma quanto è negato sugli sci?" Solo sugli sci??




"La prima cosa che ho pensato quando ho visto le immagini è stata: 'ma quanto è negato sugli sci?'". Il "negato sugli sci" è nientemeno che il presidente del Consiglio Matteo Renzi. E il giudizio sulle sue doti di sciatore è parola di esperto: nientemeno che l'ex campione di slalom Giorgio Rocca. Dopo tutte le polemiche sul volo di Stato con cui il premier ha raggiunto con moglie e pargoli Aosta, il settimanale "Chi" in edicola si concentra sul Renzi-uomo delle nevi. Quello che, durante una discesa sulle piste di Courmayeur, ha urtato un altro sciatore rischiando di farlo cadere, senza neppure fermarsi e scusarsi. Roba da bulli, un po' come è abituato a fare a palazzo Chigi con chi osa criticarlo...

Per mettere ancor di più il dito nella piaga, il magazine di Signorini intervista pure un ex fuoriclasse dello sci come Rocca. Il quale non le manda certo a dire al capo del governo: "La prima cosa che ho pensato quando ho visto le immagini è stata: 'Ma quanto è negato?'. A parte gli scherzi, questo mi sembra un incidente dovuto a un concorso di colpa, uno dei più frequenti sulle piste. Se è vero che Renzi non si è fermato dopo aver fatto cadere un altro sciatore, ha commesso un errore grave. Quando si urta qualcuno bisogna sempre fermarsi, anche solo per chiedere: “Come va?”.