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mercoledì 31 dicembre 2014

Così la Grecia affonderà l'Europa: l'allarme del numero 1 dei banchieri

La Grecia affonderà l'Europa, l'allarme di Bini Smaghi




Il voto in Grecia e l’incompletezza dell’unione monetaria possono avere effetti devastanti sull’Europa. A lanciare l’allarme sul futuro dell’Ue sono Lorenzo Bini Smaghi sul Corriere della Sera e Mario Draghi sul Sole 24 ore.

Bini Smaghi parte dalla situazione greca e dalla considerazione che il Fondo Salva Stati e l’Omt (l’acquisti di titoli di Stato di Paesi dell’eurozona sul mercato secondario) “non possono essere usati nei confronti di un Paese come la Grecia e rischiano addirittura di sfaldarsi”. La ragione è che l’80 per cento del debito greco è detenuto “dagli altri Paesi europei, dal Fondo salva Stati e dal Fmi”. Il resto è nel bilancio della Bce”. E questo significa che il taglio il debito greco - come proposto da alcuni candidati al governo - “si tradurrebbe in un trasferimento di risorse in via definitiva da parte degli altri Stati e in un pari aumento del loro debito netto (per l’Italia fino a 20 miliardi)”. Tradotto: “se il governo che uscirà dalle urne greche a fine gennaio metterà in atto le misure annunciate, ristrutturazione del debito e aumento della spesa pubblica, la rete di salvataggio creata negli ultimi anni in Europa rischia di saltare, facendo precipitare il continente in una nuova crisi profonda”.

Mario Draghi pone invece l’accento sulla necessità di "completare un'unione monetaria" che vuol dire "principalmente creare i presupposti affinché i Paesi, entrandone a far parte, raggiungano una maggiore stabilità e prosperità”. La ricetta è creare non solo le condizioni affinché "tutti i Paesi possano prosperare in modo indipendente" ma anche fare in modo che tutte le nazioni siano “sufficientemente flessibili da reagire con rapidità agli shock a breve termine". Quindi, scrive, "occorrono riforme strutturali che stimolino la concorrenza, riducano il carico superfluo della burocrazia e rendano i mercati del lavoro più adattabili". "Finora l'attuazione di tali riforme - continua Draghi - è stata in gran parte una prerogativa nazionale, ma in un'unione come la nostra è chiaramente una questione di interesse comune. I Paesi dell'area dell'euro dipendono l'uno dall'altro per crescere" e la carenza di riforme strutturali, "producendo un divario permanente all' interno dell'unione monetaria - aggiunge - evoca lo spettro di un'uscita di cui tutti i membri in ultima analisi subirebbero le conseguenze".

Come smettere di fumare (per sempre): abbandonare la sigaretta in 4 mosse

Smettere di fumare: 4 consigli per abbandonare la sigaretta per sempre




Smettere di fumare? Niente di più facile, almeno secondo il dottor Max Pemberton, che sul Daily Mail suggerisce alcuni semplici ma, a detta sua, efficaci, metodi per smettere di fumare. E lo fa raccontando prima la sua personale esperienza di fumatore e poi individuando 4 punti fondamentali. 

Le cose che ami del fumo - "Scrivi una lista di cose che ami del fumo e perché. Ti serve per capire cosa effettivamente le sigarette possono darti. Fumare ti rende più sicuro di te? Più rilassato? Cosa pensi che ti dia il fumo? Dopo tutto, deve pur darti qualcosa, altrimenti perché lo fai?" scrive Pemberton a mo' di avvertimento e di provocazione. 

Cosa ti impedisce di smettere? - "Scrivi una lista di cosa che ti impediscono di smettere di fumare. Potrebbe essere più difficile di quanto sembri. Fumare è, infatti, qualcosa che si fa senza rendersene conto ed è facile creare falsi miti sul perché lo si fa. Quali sono i veri ostacoli alla tua possibilità di smettere? Cosa ti fa paura? Fai una lista che puoi modificare, aggiungendo i tuoi motivi di volta in volta". Poi parte "l'accusa".

Una vita da non fumatore - "Voglio che tu faccia una lista con ciò che ti darebbe il non fumare. Ci sono dei benefici? Perché non devi fumare? Perché cercare di smettere? Anche se non te ne rendi conto, ciò che hai scritto nella lista numero 1 è un’illusione. Quelli che dovrebbero essere i motivi per cui fumi, in realtà non sono reali motivi. È solo un modo per giustificare una cosa che in verità non ha tanto senso. Tutti sappiamo che il fumo fa male; che fumare per di più è costoso e che provoca morte e tumori. Noi lo sappiamo e sappiamo che dovremmo immediatamente smettere. Ma non lo facciamo. In psicologia questo fenomeno si chiama dissonanza cognitiva: ognuno dei motivi razionali che diamo per giustificare il nostro vizio non ha una base logica. Ad esempio, non è vero che la nicotina allevia lo stress. Al contrario, aumenta la pressione sanguigna e il battito cardiaco. Non ci rilassa affatto; al massimo, ci rende meno annoiati" procede Pemberton, sbugiardando le futili motivazioni che ci spingono ad accenderci l'ennesima sigaretta. Infine, l'affondo finale.

Avvocato del diavolo - "Adesso immagina di essere un avvocato che difende la causa del fumo e di chi vuole continuare a fumare. Hai a disposizione le liste numero 1 e 2 e devi con queste convincere i giudici, usando frasi efficaci e convincenti, giocando sulla loro sensibilità. Adesso immagina di essere l’avvocato dell’accusa. E di dover convincere i giudici tendendo conto della lista fatta per l’esercizio n.3, sottolineando come continuare a fumare sia nonsense. Chi ha ragione? Questo ultimo esercizio serve per farti capire cosa accade dentro la testa di un fumatore. E serve soprattutto per osservare la situazione con occhi obiettivi. Questa distanza è ciò che ti serve per procedere" perchè anche tu possa dire "fumare mi piaceva. O almeno, pensavo mi piacesse".

"Guardate, c'è un ufo sulla Luna" Gli esperti non smentiscono / Foto





"C'è un ufo sulla Luna", e gli esperti non lo smentiscono




"Sono sicuro che non può essere un velivolo umano quali aerei o volatili, quello che ho ripreso da Savona". E’ quanto ha affermato Angelo Maggioni, l’autore del video di un ovni (acronimo di oggetto volante non identificato) che letteralmente appare come una scheggia impazzita. Il colore è arancione e la forma non distinguibile per l’elevata velocità. In effetti l’oggetto attraversa il campo visivo in pochissimi secondi quanto basta per rendere il video molto affascinante, ancora di più se si considera che poi si avventura nello spazio più buio.

L'esperto - "Domenica 28 dicembre, sulla Luna sarebbe sfrecciato un ufo" . Così scrive in un comunicato Angelo Carannante, presidente del centro ufologico mediterraneo. "Alle ore 15 e 07 del 28 dicembre 2014 sulla Luna un ufo è sfrecciato imperterrito davanti ad un telescopio su cui stava lavorando il ricercatore Angelo Maggioni” scrive nella nota Carannante, il quale specifica che "l’enigmatico oggetto appare di colore arancione e passa fulmineamente davanti alla luna prima di perdersi nello spazio, rendendo arduo l’inquadramento in categorie conosciute. I ricercatori del centro hanno notato che la zona del cratere Aristarchus da dove è sbucato l’ovni (oggetto volante non identificato) già in passato è stata teatro di strani avvistamenti".

Prudenza - Non si è ovviamente certi della notizia e non si esclude la presenza di una skylantern anche se vi sono alcuni dati che appaiono contraddire tale possibilità. Ulteriori particolari sulle indagini ed analisi sono ricavabili dal nuovo organo di informazione ufficiale, il notiziario "C.UFO.M. Magazine", scaricabile gratis proprio dal detto sito e di cui gli ufologi mediterranei avvertivano da sempre l’esigenza per rendere pubblica compiutamente l’intensa attività del Centro Ufologico Mediterraneo.

Assunzioni, concorsi, licenziamenti Statali, cambia tutto: ecco il piano

Statali, ecco il nuovo piano per licenziamenti e assunzioni




"Manderemo a casa gli statali fannulloni con le misure nel decreto legge Madia". Parola di Matteo Renzi. Dopo l’annuncio del premier in conferenza stampa spunta già il piano per il riordino dell'amministrazione pubblica. Molto probabilmente cambieranno le norme per le assunzioni e i licenziamenti. Come spiega Il Messaggero, a cambiare saranno i meccanismi di assunzione: ci sarà un unico concorso, poi i vincitori saranno smistati nelle varie amministrazioni; i precari della Pa godranno di un punteggio più alto.

Le norme - Sui licenziamenti, invece, il decreto potrebbe puntare a semplificare l’iter già previsto dalla riforma Brunetta, in base alla quale l’allontanamento del dipendente pubblico poco produttivo è già – teoricamente – possibile. I motivi per cui un dipendente Pa può essere licenziato, oggi, sono sette: 1) falsa attestazione della presenza in servizio; 2) assenza ingiustificata per più di tre giorni in un biennio; 3) ingiustificato rifiuto al trasferimento; 4) documenti falsi per assunzione o progressione di carriera; 5) condotte gravi, aggressioni o molestie; 6) condanna penale definitiva con interdizione dai pubblici uffici; 7) valutazione insufficiente del rendimento lavorativo per almeno due anni.
Il punto – come spiega ancora Il Messaggero – è che oggi nessun dirigente pubblico è disposto a correre il rischio di allontanare un suo dipendente poiché, nel caso in cui il licenziamento venisse ritenuto “illegittimo”, spetterebbe al dirigente stesso il risarcimento del danno erariale. Il ddl Madia potrebbe cercare di risolvere questo nodo semplificando l’iter, trasformando così la teoria in pratica.

Licenziamenti - Quanto ai licenziamenti economici, quelli “collettivi” sono stati “decisamente semplificati con le norme sulla mobilità del decreto Madia”, spiega al Messaggero Giuliano Cazzola, economista esperto di temi del lavoro. In base a queste norme, i lavoratori statali possono essere trasferiti liberamente, entro i 50 chilometri, all’interno di una stessa o più amministrazioni. Se un lavoratore messo in mobilità non accetta il trasferimento, ha diritto per due anni all’80% dello stipendio, poi può essere licenziato.

Giallo: la nave "dirottata" arriva da noi Una bomba in mare da 600 immigrati

Grecia, "uomini armati a bordo", una nave al largo di Corfù lancia l'allarme




Secondo il sito di rilevamento nautico Marine Traffic, si sta dirigendo verso le coste pugliesi la nave Blue Sky M, con centinaia di migranti (si parla di 700) siriani a bordo. Il cargo era inizialmente diretto in Croazia: nella tarda mattinata di oggi, dalla Blue Sky M, è stato lanciato un allarme, inizialmente si pensava per la presenza di uomini armati a bordo, ma secondo il Telegraph online, "l'allarme è stato lanciato per un'avaria ai motori". L’emittente statale Nerit non ha fornito ulteriori dettagli, comunicando solo che sono coinvolti "immigrati illegali": secondo i media greci circa 400 clandestini, oltre ad un numero imprecisato di persone armate, si troverebbero a bordo della nave. 

L'Aeronautica Militare in volo - Un elicottero HH-139 dell’Aeronautica Militare è decollato dalla base di Gioia del Colle, in Puglia, per raggiungere la Blue Sky M. A bordo dell’elicottero dell’Aeronautica Militare, oltre all'equipaggio, è presente anche il personale della Capitaneria di Porto. L’intervento è stato richiesto dalla Maritime Rescue Sub Center di Bari: gli uomini della Marina hanno preso il comando dell'imbarcazione.

Allarme multe: tutti gli aumenti La mappa delle città più colpite

Le multe aumentano del 987%: ecco la mappa delle città più tartassate




Siamo il Paese europeo con il più consistente incremento delle multe negli ultimi cinque anni: il 987%. Cifre da capogiro, riportate da Contribuenti.it. Fra divieti di sosta, passaggi in aree a traffico limitato e guida senza documenti siamo gli automobilisti più tartassati.

La classifica delle contravvenzioni - Ecco le dieci trasgressioni più multate. Al primo posto ci sono i divieti di sosta (da chi ha parcheggiato sulle strisce blu senza aver pagato a chi ha messo la macchina sulle strisce, o sul carico-scarico), a seguire l'uso del cellulare alla guida, l'eccesso di velocità (immortalato dai temibili autovelox), il passaggio col semaforo rosso, la guida senza casco, la guida senza casco, quella senza cinture di sicurezza, il passaggio nelle Ztl, il divieto di accesso, la guida senza patente e la guida senza documenti di circolazione o assicurazione. 

In Europa e in Italia - L'indagine commissionata da Contribuenti.it ha elaborato i dati delle Polizie locali e stradali dei singoli stati europei e stilato la classifica dei Paesi con il maggior incremento di contravvenzioni. Dopo l'Italia, nella lista nera figurano la Romania con il 124%, la Grecia con il 108%, la Bulgaria con il 102%, l'Estonia e la Slovacchia con il 94%, Cipro con il 91%. Fanalino di coda la Francia con il 30%, la Spagna con il 26%, il Belgio con 24%, l'Inghilterra con il 18%, la Germania con il 11% e chiude la Svezia con il 9%. A livello territoriale, in Italia le multe automobilistiche sono aumentate del 992% nel Nord Est, del 975% nel Centro, del 911% nel Nord Ovest, del 902% nel Sud e del 868% nelle Isole.

Le città - Dall'indagine è anche emerso che a Milano, Napoli e Aosta viene elevata una multa ogni 10 secondi; seguono Roma, Torino e Venezia con 12 secondi, Genova, Firenze e Bari con 13 secondi, Pescara, Bologna, Ancona e Perugia con 14 secondi, Caserta, Verona e Palermo con 18 secondi. Chiudono la classifica Potenza, Reggio Calabria Cagliari e Campobasso con 24 secondi. "Dai dati è emerso che solo 2 italiani su 10 pagano la multa senza contestazione", ha affermato Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it, "il restante 78% impugnano il verbale innanzi al Prefetto o il Giudice di pace".

martedì 30 dicembre 2014

"Nave dirottata da uomini armati" Allarme a Corfù: 'Immigrati coinvolti'

Grecia, "uomini armati a bordo", una nave al largo di Corfù lancia l'allarme




Una nave al largo di Corfù ha lanciato l’allarme per presunti uomini armati a bordo. Lo ha riferito la televisione di Stato greca. Secondo il ministero della Marina greca, sulla nave ci sono centinaia di passeggeri. L’emittente statale Nerit non ha fornito ulteriori dettagli, comunicando solo che sono coinvolti "immigrati illegali". 

Nave moldava - L'imbarcazione coinvolta sarebbe la Blue Sky M, una nave cargo di bandiera moldava, con a bordo sospetti immigrati clandestini, ad aver lanciato l’allarme mentre si trovava nelle acque al largo di Corfù. Lo ha riferito il ministero della Marina greca. Le autorità di Atene, secondo il sito greco Enikos, hanno inviato sul posto elicotteri militari Super Puma. Secondo le prime informazioni, si troverebbero circa 700 migranti siriani. Al momento si troverebbe a nord di Corfù, nel mar Jonio.