Conte, i dettagli dell'accordo economico
Uno stipendio troppo alto: è questa l’accusa che viene sollevata contro il nuovo ct dell’Italia Antonio Conte. In un articolo del Sole 24 Ore sono elencati tutti i dettagli dell’accordo che tanto ha fatto discutere. Oltre alla carica di ct dell’Italia fino agli Europei del 2016 , Conte assumerà anche il ruolo di coordinatore delle squadre giovanili, posizione già ricoperta da Arrigo Sacchi.
Nel comunicato diffuso dalla Figc si legge che il contratto prevede una "compenso allineato ai costi della precedente gestione" e con tre bonus: due semplici da raggiungere ancorati alla qualificazione a Euro 2016 e al miglioramento del ranking Fifa di almeno 5 posizioni (attualmente l'Italia è quattordicesima) e un terzo, più difficile, legato alla partecipazione alla finale di Euro 2016. Il comunicato non aggiunge altri dettagli ma, come scrive il Sole 24ore: Conte percepiva alla Juventus 3,5 milioni netti a stagione (pari a un lordo di circa 7 milioni), mentre l'ex ct Cesare Prandelli aveva un contratto di 1,7 milioni netti (3,2 lordi). La trattativa Tavecchio-Conte avrebbe portato a un accordo complessivo che prevede un compenso minimo, inclusi i bonus facili, analogo a quello percepito alla Juventus di 3,5 milioni. La Figc pagherà una cifra vicina al tetto massimo che si è imposta (1,6/1,7 milioni, vale a dire di quasi 3,2 milioni lordi), mentre la somma restante di poco meno di 2 milioni netti all'anno sarà coperta dagli sponsor, con Puma in prima fila (per assicurare i quali occorrerà una spesa pari al doppio)”.
Gli sponsor - Per un primo biennio l’esborso per la Figc si aggirerà attorno ai 14 milioni e – fa notare il Sole 24 Ore – l’intervento degli sponsor per finanziare l’ingaggio del ct di una Nazionale non è una notività all’estero e deriva “ in particolare per la Puma che ha un contratto con la Nazionale fino al 2018, dalla necessità di salvaguardare gli investimenti compiuti e programmati. La Figc incassa, infatti, da sponsor e pubblicità circa 40 milioni all'anno, un terzo del budget totale costituito inoltre dal contributo Coni da 60 milioni e da altre entrate connesse ai diritti tv e al botteghino”. La speranza per la Federazione è quella di non perdere partener come Tim, Compass,. Fiat, Uliveto, Dole e Gabbana, Generali, Pai, Nutella, Alitalia e Garnier Fructis con cui aveva siglato degli accordi anche in vista dei Mondiali.