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giovedì 31 luglio 2014

Buffon-D'Amico, baci al calar del sole sulla nave dell'amore

Buffon-D'Amico, baci al calar del sole sulla nave dell'amore



Un mondiale deludente, il cambio repentino di allenatore, un nuovo corso juventino che non sembra essere partito col piede giusto eppure Gianluigi Buffon sembra non preoccuparsene. Si gode la sua bella Ilaria D'Amico, finalmente allo scoperto, in chiaro per usare un termine caro alla conduttrice. I due sono stati pizzicati ancora una volta dal settimanale Chi durante la loro vacanza romantica in Grecia. Si sono scambiati baci appassionati e coccole al calar del sole. Ora però per il portierone della Juve è tempo di tornar in ritiro a Vinovo e dare una mano ai suoi compagni in difficoltà.

Sgarbi, che show dopo l'incidente: "Renzi come Craxi e Mussolini. Loro li hanno uccisi, lui... Ruby? Io beccavo l'ergastolo. E la Boccassini deve..."

Vittorio Sgarbi: "Renzi come Craxi e Mussolini. Loro li hanno uccisi, lui... Ruby? Io beccavo l'ergastolo. Boccassini deve pagare"


di Leonardo Filomeno 



E' quasi l'una di notte. Vittorio Sgarbi ha appena presentato a Ceglie Messapica il suo nuovo libro Il punto di vista del cavallo. Caravaggio. Qualche ora prima la sua Lancia Thesis è andata distrutta. Tutta colpa di un cortocircuito che, a pochi chilometri dalla bellissima cittadina pugliese, ha mandato in fiamme l'auto. Tanta paura ma tutti illesi, per fortuna. Solo un ritardo di due ore. Corsi e ricorsi, visto che sempre qui, 15 anni fa, Sgarbi fu protagonista di un imprevisto, quindi di un altro ritardo. E, come sappiamo, il professore non è nuovo nemmeno agli incidenti stradali. Dovrebbe essere sfinito, in ogni caso, il Vittorio nazionale. E invece no. Le fasi della nuova disavventura le racconta con un'ironia che annulla il peso dell'attesa: "L'incendio è poi diventato una festa di pompieri. Vitale, un ispettore originario di Ceglie Messapica, mi ha confessato: Sgarbi, io questa notte l'ho sognata. Era rimasto senza macchina e venivo ad aiutarla. Cavolo, sei proprio un profeta...". 

L'energia è quella di sempre, la precisione chirurgica nel racconto di "un libro che si è scritto da solo" pure. E quel suo carattere un po' fumantino esplode non appena ci avviciniamo a lui per parlare di parla di politica, di Renzi, di riforme nel pantano. Sgarbi, ça va sans dire, ne ha per tutti. Finanche per il povero Dudù. Esiste davvero il rischio di una dittatura renziana? "Lui ha sicuramente dato l'esempio di uno che vuole fare - replica secco Sgarbi -. Resta indifferente, però, alla sostanza. Per esempio: cosa gli sarebbe costato mettere le preferenze per la legge elettorale e fare il senato elettivo? Non si capisce. Ciò che non convince di Renzi è quella la volontà di fare le cose... pur di farle!". E' una bocciatura sonora, la sua. "Queste riforme non mi piacciono per niente". Le riforme come autogol per Matteo? "Fatte così, sono sbagliate. Se uno deve fare le riforme e le fa male, è meglio che stia fermo". Allora si torna presto al voto... "Questo lo dice lei". Ieri si ipotizzava un eventuale rimpasto con Forza Italia nel governo. "Lo trovo improbabile. Oltre che inutile. Renzi ha dato vita ad un governo perfetto. Dopo Mussolini, sono stati tre gli statisti che sono riusciti a superare la palude democristiana, che era quella della ricostruzione: Craxi, Berlusconi, Renzi. Craxi è stato ucciso dai partiti. Berlusconi è stato ucciso dai suoi stessi alleati come Fini o Bossi. Mentre Renzi per governare ha messo in campo dei camerieri, delle badanti, delle figurine di nessun peso. 

"Berlusconi schiavo di Matteo" - "I ministri - continua Sgarbi - hanno paura della sua ombra, non fiatano senza il suo permesso. L'unico con con una storia politica è Franceschini. Tolta la componente ricattatoria di Alfano, utile per avere la maggioranza, forse potrebbe tornare alle urne, se vuole". Chi è il peggior ministro? "Non ci sono peggiori e migliori. Come detto, sono solo dei cagnolini che obbediscono. Non sono niente". Forza Italia è davvero finita? "Beh, già ha fatto fatica a nascere. Adesso, poi, è nella mani della Pascale, di Dudù...". E Berlusconi? "Berlusconi è diventato in qualche modo ostaggio di Renzi. L'ex sindaco di Firenze lo ha assolto, ha negoziato con lui, gli ha tolto di dosso l'etichetta di uomo nero. E' stato furbissimo". 

"Ruby? A me davano l'ergastolo..." - L'assoluzione in secondo grado nel processo Ruby non è stata una sorpresa. "Se uno viene condannato perché scopa, finisce che a me danno l'ergastolo". Il Ruby-ter potrebbe riservare qualche sorpresa amara a Silvio? "A lui no. Ma a qualcun altro, forse, sì". Ecco. "Un vero Csm, una persona capace, presenterà alla Boccassini il conto di aver inventato un reato che per me non esiste. La concussione non può essere una telefonata. Quella si chiama raccomandazione, favore. Se tu scambi un reato per un altro, dovrai pur pagare, o no? A me, a noi, quel processo, è costato un milione è passa di euro... di stronzate! Credo che la Boccassini abbia giocato una partita sbagliata". 

"Celant? Farò una denuncia alla Procura" - Che voto dà a Dario Franceschini? "Sicuramente un otto". Su Germano Celant e il pasticcio dell'Expo un'ultima battuta. "Farò una denuncia alla procura perché uno non può prendere tutti quei soldi attraverso una commessa diretta per gestire una mostra. Non è mai esistita al mondo una cosa del genere. C'è una specie di abuso di ufficio da parte di un critico arte che a mio avviso ignora la materia a lui affidata".

Antonella Clerici viene paparazzata e il suo compagno sbrocca con la giornalista: "Fatti tr...". Pioggia di insulti sul web

Eddy Martens e il tweet al veleno contro Novella 2000 per le foto alla Clerici



Facce tirate in una foto e ci scappa un bel servizio paparazzato.  Antonella Clerici è finita tra le pagine di Novella 2000 con qualche scatto rubato da un fotografo che la ritraeva giù di corda insieme al compagno Eddy Martens in vacanza in Sicilia, a Taormina. Il settimanale ha messo in dubbio la solidità del rapporto tra Antonella ed Eddy parlando anche di una probabile crisi. La reazione però del compagno della Clerici è stata furiosa ed è arrivata via twitter: "Marika Tronchetti di novella 2000 visto che leggi twitter. Trovati uno che ti po trombare come si deve. Cosi smetti di scrivere stronzate".

I pm contro il figlio del giudice anti-Cav: "La Procura di Milano sospenda Esposito"

Pm Brescia contro Ferdinando Esposito: "Induzione indebita, la Procura di Milano deve sospenderlo"



Il figlio di Antonio Esposito rischia la sospensione dal servizio nella Procura di Milano. Sarà questa la richiesta che presenteranno al gip i pm di Brescia, che stanno indagando su Ferdinando Esposito, pubblico ministero a Milano. Esposito è il figlio di Antonio, il giudice della Cassazione che nell'agosto 2013 ha condannato Silvio Berlusconi a 4 anni per il processo Mediaset (e che qualche settimana dopo fu protagonista di una conversazione, registrata, con un giornalista del Mattino di Napoli in cui esprimeva giudizi decisamente negativi sullo stesso Berlusconi), nonché nipote di Vitaliano, ex procuratore generale della Cassazione. Il giovane Esposito è stato accusato da un amico, Michele Morenghi, di avergli fatto pressioni per pagargli l'affitto di un appartamento a Milano. Per questo i pm bresciani sosterrebbero la tesi di "induzione indebita", reato commesso da un pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, induca taluno a dare o promettere indebitamente utilità. 

L'accusa: pressioni per farsi pagare l'affitto - La storia, incerta, la riporta Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera. L'avvocato piacentino Morenghi 5 mesi ha presentato un esposto contro Esposito, sostenendo di avergli pagato l'affitto di casa senza che quei soldi gli siano stati mai restituiti. Accusa peraltro sostenuta anche da altri due imprenditori, che avrebbero prestato soldi al pm e di averli riavuti indietro solo dopo l'apertura del fascicolo a suo carico. L'inchiesta ha poi verificato come un altro appartamento milanese, tra 2009 e 2013, sia stato pagato ad Esposito prima da una società di un imprenditore poi arrestato, poi da una società di un consulente di sicurezza cui il pm avrebbe in cambio presentato potenziali clienti. Esposito nega con forza che ci siano state pressioni, e che tutto, prestiti compresi, sia nato in ambienti "amicali". A convincere chi indaga del reato di "induzione indebita" sarebbe però un passaggio dell'esposto di Morenghi (definito "falsità calunniose" da Esposito) in cui si fa cenno a una frase sibillina che avrebbe pronunciato lo stesso pm milanese: Esposito avrebbe consigliato all'amico di stare attento a come può andare a finire un'azienda nel caso capiti dentro una inchiesta sbagliata. Parole che lasciano intravedere, secondo gli inquirenti bresciani, una indebita pressione psicologica. In altre parole, questa è la tesi dell'accusa, Esposito si sarebbe fatto pagare l'affitto con la promessa di non far trovare intralci giudiziari sulla strada dell'amico.

Un Esposito a casa Berlusconi - Dall'inchiesta sono emerse anche le frequentazioni di Esposito con Arcore. In cinque occasioni, a partire dal 2009 (mai dopo che nell'estate 2013 il padre divenne titolare del processo Mediaset), il pm si sarebbe recato a casa Berlusconi, in un caso accompagnato da Michela Vittoria Brambilla. L'obiettivo, ha spiegato egli stesso ai colleghi bresciani, era discutere un proprio possibile incarico in politica, magari anche all'interno del Ministero della Giustizia, per tornare a Roma. Chissà se papà Antonio, che con gli amici si dipingeva come anti-berlusconiano di ferro, l'ha mai saputo.

Ebola, l'epidemia adesso è "fuori controllo": Scatta l'allarme rosso: non rischia più solo l'Africa

Ebola, l'allarme di Medici Senza Frontiere: "Epidemia senza precedenti, fuori controllo. Rischio per altri paesi"



Bart Janssens è il direttore di Medici Senza Frontiere e sta mattina ha rilasciato un virgolettato piuttosto inquietante. "L'epidemia di Ebola in Africa occidentale è senza precedenti, assolutamente fuori controllo e la situazione non fa che peggiorare. Si sta nuovamente estendendo, soprattutto in Liberia e Sierra Leone, con focolai molto importanti". Per il momento sono 1.201 i casi accertati e le vittime 672. Il primo caso è stato registrato in Guinea, si è poi rapidamente estesa in Liberia e Sierra Leone. Nei giorni scorsi è morto per il contagio uno dei medici esperti che stava coordinando la battaglia al virus.

In Gran Bretagna - Nell'intervista rilasciata a Libre Belgique, Janssens ha poi aggiunto: "Se la situazione non dovesse migliorare abbastanza rapidamente, c'è il rischio reale di vedere nuovi paesi colpiti". A questo proposito in Gran Bretagna, il governo è stato costretto ad annunciare un Cobra Meeting, e cioè un tavolo interministeriale per decidere come affrontare l'urgente pericolo.

In Italia - Da noi la situazione pare sotto controllo, almeno per il momento, come sembra confermare il ministro Lorenzin all'Huffington Post: "In Italia il pericolo non c'è. Il livello di allerta è già alto fin dal principio dell'epidemia. Negli aeroporti e nei luoghi di transito vengono già effettuate visite mediche nei casi che vengono ritenuti necessari". Il che ci tranquillizza, ma è chiaro che non si tratta del solito. L'autorevolezza di chi parla non è assolutamente in discussione. Medici Senza Frontiere si occupa da anni, come organizzazione internazionale privata di portar soccorso sanitario ed assistenza medica nelle zone del mondo disagiate e non ha perciò alcun interesse ad alimentare focolai o peggio, far del terrorismo psicologico. A questo proposito è difficile pure far previsioni. Chiosa Janssens: "Proprio perché non abbiamo mai visto una tale epidemia, è uno scenario difficile da prevedere".

mercoledì 30 luglio 2014

Vendola spacca la sinistra: Renzi trema Il piano di Silvio per salvare Matteo...

Riforme, Silvio Berlusconi e il piano per aiutare Renzi e il governo composto anche da NCD



La chiusura di Sel sulle riforme inguaia e non poco Matteo Renzi. Il governo al Senato teme il voto segreto e le minacce dei vendoliani incrinano gli equilibri a sinistra. Dopo il secco no di Sel al ritiro degli emendamenti scoppia la bufera. Il sottosegretario Lotti sbotta: "Non saremo mai più alleati con il Pd". Insomma tensione alle stelle. Tensione questa di palazzo Madama che può far detonare la situazione e portare al voto anticipato. Uno spauracchio che in molti vorrebbero evitare. Tra tutti Silvio Berlusconi. Forza Italia è in ripresa dopo l'assoluzione del Cav ne processo Ruby, ma il centrodestra va ricostruito per bene prima di approdare alle urne. Così il Cav tenendo fede ai patti del Nazareno prova ad aiutare Renzi. Berlusconi pensa soprattutto agli italiani: "Le riforme vanno fatte: i cittadini questo si aspettano e noi dobbiamo contribuire a sbloccare la situazione".

Il piano di Silvio - Questo l'input che arriva da Arcore anche se non è ancora chiaro come si può sciogliere il fronte ostruzionistico. A lavorarci, in prima linea, l'uomo cinghia di trasmissione con Matteo Renzi, Denis Verdini. È lui che ha gestito la faticosa partita della legge elettorale, argomento che per forza di cosa rientra nel capitolo riforme come paragrafo che potrebbe sbloccare la situazione di stallo. Che sia Verdini l'uomo chiave e che in queste ore sia lui a gestire la patata bollente in stretto contatto con il governo non è un mistero. L'ex coordinatore del Pdl è lì, in Aula, a condividere l'agonia di una maggioranza che cerca in tutti i modi di evitare voti segreti e prova a parare i colpi ostruzionistici che arrivano da tutte le parti. Si cerca di sbloccare la situazione. Il nodo resta quella della legge elettorale.

Legge elettorale - I piccoli partiti, Sel in testa, potrebbero ritirare gran parte degli emendamenti se avessero la certezza che le soglie di sbarramento previste dall'Italicum venissero riviste al ribasso. Per loro sarebbe una questione di vita o di morte. Ma fino a che punto l'asticella potrebbe calare? E soprattutto: il timore di Berlusconi - ma anche quello di Renzi - è che abbassandole troppo si stravolgerebbe il senso che sta alla base del patto: evitare che in futuro i piccoli partiti possano proliferare e tenere sotto scacco la maggioranza con il loro potere di veto. Un punto su cui Silvio e Matteo da tempo convergono. E che potrebbe essere quello decisivo per chiudere la partita sulla legge elettorale. 

Nodo canguro - Intanto a Palazzo Madama si litiga sul "canguro". La prassi che consente di saltare in un colpo solo tutti gli emendamenti simili ad un altro che viene bocciato dall’aula ha scatenato l’ira dei gruppi di opposizione che contestano l’applicazione drastica di questo metodo su una materia importante come quella costituzionale. In particolare, viene criticata al presidente Pietro Grasso la disinvoltura con cui la procedura, prevista dal regolamento del Senato, è stata adottata e che nella prima giornata di applicazione, martedì, ha consentito il superamento in blocco di 1.400 emendamenti a fronte di sole 5 votazioni. Per questo motivo alla ripresa della seduta, questa mattina, le minoranze sono insorte (ma non solo loro: tra gli interventi più critici va segnalato anche quello del senatore Pd, Massimo Mucchetti) e hanno ottenuto la sospensione dei lavori per consentire alla giunta per il regolamento di riunirsi per fare chiarezza e dare un’interpretazione «autentica» sulla norma. Doveva essere uno stop di un’ora, giusto per chiarire i dettagli. Invece il tema è talmente dibattuto che i lavori non riprenderanno prima delle 15, secondo l’ultima comunicazione.

Estate amara per Briatore. Flavio ora perde il posto da "boss" e "scompare" dalla Sardegna. Ecco perché...

Flavio Briatore, "Chi": Sky toglie dai palinsesti "The Apprentice"



Estate triste alla per Flavio Briatore. Sembra esserci qualche “cambiamento” per l'ex team manager di Formula Uno. Almeno stando a quanto racconta “Chi”. “Colpo di scena a Porto Cervo – fa sapere la rivista - Flavio Briatore, dopo dieci anni, ha fatto rimuovere la sua gigantografia sulla statale di Porto Cervo, a pochi metri dal Billionaire. "Chi" ha chiesto spiegazioni al boss, che ha risposto dicendo che era arrivato il momento di slegare il marchio del locale dal suo volto. Inoltre "Chi" anticipa che Flavio, nella prossima stagione, non sarà più il boss della trasmissione The Apprentice, programma non confermato da Sky dopo due edizioni”.