Casini e Alfano: ipotesi gruppo unico parlamentare
Dopo le europee e soprattutto dopo le amministrative continuano le grandi manovre dentro il centrodestra. Ncd e Forza Italia, va detto, hanno provato ad aprire un dialogo per fermare i dissidi figli della scissione del Pdl, ma con scarsi risultati. A pesare nella trattativa è la grande agitazione dentro Forza italia guidata dall'ex lealista Raffaele Fitto. E' stato l'uomo più votato tra gli azzurri e subito dopo le europee si è messo al timone della fronda interna che chiede una nuova leadership del partito e primarie a tutti i livelli. Dal Cav è arrivato un "no" secco che ha incrinato e non poco il rapporto con l'ex ministro. Così Fitto prova a guardare verso il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano e studia un piano per creare un nuovo polo di moderati lontano dalle sponde di Forza Italia.
Asse Ncd-Udc - Con lui, a dargli una mano, ci sarebbe Angelino Alfano. Il ministro degli Interni ha tutta l'intenzione di allargare la sua coalizione di centro, forte anche del risultato delle europee. Secondo quanto racconta Dagospia dalle parti di Ncd si prepara una rivoluzione che se andasse in porto potrebbe ribaltare tutti gli equilibri del centrodestra. Il piano prevede la fusione dei gruppi parlamentari di Ncd e Udc di Pierferdinando Casini per dare vita ad un'alleanza in cui presto dovrebbe entrare (il condizionale in questi casi è d'obbligo) anche Raffaele Fitto. La settimana prossima nascerà infatti alla Camera dei Deputati un nuovo gruppo che si chiamerà appunto Coalizione Popolare e avrà come capogruppo D'Alia Giampiero. Stessa operazione al Senato con il ruolo di capogruppo affidato a Renato Schifani. L'obiettivo vero è quello di convincere Fitto ad entrare nel nuovo polo per portare con sè un centinaio di parlamentari in grado di allargare la maggioranza utili per mettere fuorigioco i dissidenti Pd e dunque aprire l'azione del governo verso il centro e non più verso sinistra.
Il ruolo di Lupi - Nelle prossime ore, e durante il week end, saranno definiti i dettagli per l'accordo Ncd-Udc, ma l'accordo politico è fatto. E nella partita diventa fondamentale il ruolo di Maurizio Lupi. Il ministro alle Infrastrutture sta decidendo in queste ore il suo percorso personale. Con la proclamazione ufficiale a deputato europeo avvenuta oggi ha 30 giorni di tempo per decidere se dimettersi o restare a Strasburgo. Secondo Dagospia resterà parlamentare europeo, allontanandosi dall'aria oggettivamente velenosa del Ministero delle Infrastrutture e sarà uno dei triunviri che guiderà il nuovo raggruppamento.