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martedì 10 giugno 2014

Tempesta su Bruti Liberati, procedimento disciplinare per la gestione del caso Ruby

Tempesta su Bruti Liberati, procedimento disciplinare per la gestione del caso Ruby


di Luca Fazzo



Il Consiglio superiore della magistratura trasmette alla Cassazione gli atti a carico del procuratore capo di Milano: avrebbe tolto l'inchiesta a Robledo senza fornire spiegazioni e violando le regole


Va aldilà del previsto la pesantezza dell'intervento del Consiglio superiore della magistratura sulla Procura della Repubblica di Milano, attraversata da lacerazioni profonde venute alla luce solo due mesi fa con l'esposto del procuratore aggiunto Alfredo Robledo contro il suo capo Edmondo Bruti Liberati. Oggi trapela il testo integrale delle risoluzioni che la settima commissione del Csm, quella che si occupa del regolare funzionamento degli uffici, trasmetterà al plenum del Consiglio, dopo il lungo lavoro di indagine su quanto accade nella procura milanese. Ed è una conclusione che candida all'impeachment Bruti Liberati per la sua gestione del fascicolo Ruby, sottratto senza spiegazioni al suo destinatario naturale, cioè Alfredo Robledo. Se il plenum farà propria la decisione della commissione, per il procuratore di Milano si apre un periodo critico, che potrebbe portare addirittura alla sua rimozione dell'incarico.

Su quasi tutti gli elementi contenuti nell'esposto di Robledo, la commissione evita di prendere posizioni troppo nette, e dà atto comunque che dalle lacerazioni interne alla Procura milanese non è derivato pregiudizio alle indagini. Ma il Csm sa bene che in questione non c'è solo l'efficacia delle inchieste, ma anche la garanzia della loro imparzialità, messa in discussione - secondo l'esposto - dalla scelta di pm «affidabili» da parte di Bruti, tutti più o meno dell'aria di Magistratura democratica. E su questo il Csm dà ragione a Robledo: l'assegnazione del fascicolo a Ilda Boccassini e a Piero Forno è avvenuta da parte di Bruti prima a voce e poi con un provvedimento formale «privo di motivazione della cui opportunità (se non addirittura necessità) non può dubitarsi». D'altronde il regolamento interno della Procura «pur consentendo deroghe ai criteri di assegnazione per motivi di collegamento o connessione tra procedimento disciplina tuttavia la distribuzione degli affari all'interno di un medesimo Dipartimento e non giustifica il superamento delle competenze specialistiche».

E non è tutto: la commissione chiede che vengano trasmessi gli atti ai titolari dell'azione disciplinare anche per i casi Sea ed Expo. Nel primo caso nel mirino c'è ancora Bruti, che ha ammesso di avere dimenticato il fascicolo di inchiesta per due mesi nella propria cassaforte. Per l'affare Expo, invece, a rischiare l'azione disciplinare potrebbe essere Robledo, il procuratore aggiunto che ha dato il via con il suo esposto a questo caso, e che potrebbe pagare con una sanzione avere rivelato (secondo Bruti) l'esistenza di una inchiesta e di richieste di arresti ancora segreti. Alla fine, insomma, entrambi i contendenti potrebbero venire travolti.

Stato maggiore del Fatto fa festa al circolo. Con Veltroni

Lo stato maggiore del Fatto fa festa al circolo. Con Veltroni



La strana cena a Reggio Emilia: ci sono il direttore Padellaro, il vice Travaglio, il giornalista di punta Scanzi, la deputata M5S Giulia Sarti. Veltroni che c'azzecca?


Una bella tavolata. Francesco Aliberti, titolare della Aliberti Editore, nonché editore di riferimento del Fatto quotidiano, ha organizzato una bella cenetta (nella foto) per gli amici del Fatto al circolo Arci Fuori Orario, di Taneto di Gattatico (Reggio Emilia) dove ha invitato il direttore Antonio Padellaro, il vice Marco Travaglio, il giornalista di punta Andrea Scanzi, la deputata M5S Giulia Sarti e ancora, non si sa bene a che titolo, Walter Veltroni. Tutti insieme a magiare appassionatamente. Un locale che già nel 2010 aveva ospitato la festa del Fatto. Amici di Wingsbert House, come la chiama lo stesso Francesco Aliberti, traduzione letterale in inglese della sua casa editrice. Il motivo di questa cena non è ancora chiaro, ma una domanda se la pongono tutti: Veltroni che c'azzecca?

Giampaolo Pansa: dopo l'Expo, il Mose. A mali estremi... legalizzare le mazzette

Giampaolo Pansa: dopo l'Expo, il Mose. A mali estremi... legalizzare le mazzette

di Giampaolo Pansa


Un vecchio adagio inglese ci regala un buon frammento di schiettezza. Chiede di immaginare una stanza nella quale sta appeso un cartello che dice: «Vietato fumare». Se sotto quel cartello due signori si accendono la sigaretta, vengono subito multati. Ma se a fumare sono in venti, è il cartello che deve essere tolto. Forse in Italia dovremmo fare la stessa scelta per le leggi contro la corruzione. Potevano servire quando le persone beccate a intascare o dare tangenti erano poche. Ma oggi a che cosa servono quelle norme? A niente, come ci spiegano la grande abbuffata attorno al Mose di Venezia e, pochi giorni prima, quella dell’Expo 2015 a Milano. In tutte le democrazie un minimo di corruzione è accettabile e quasi fatale. Se a comandare sono i partiti politici e non un dittatore, nero o rosso che sia. Del resto come potrebbero mantenere le loro strutture, diventate anno dopo anno sempre più gigantesche e voraci? Nella prima Tangentopoli, iniziata nel febbraio 1992 con l’arresto del socialista Mario Chiesa, un altro socialista, il leader del Psi, Bettino Craxi, il 3 luglio di quell’anno pronunciò alla Camera dei deputati un discorso di grande franchezza. Disse: «Tutti i partiti ricorrono a un finanziamento irregolare o illegale. Chi lo nega è uno spergiuro».

Gli altri politici lo negarono. I più ferrei nel respingere la verità persino banale esposta da Craxi furono gli eredi del Pci. Le Botteghe oscure si erano sempre mantenute a forza di tangenti vecchie e nuove. In un Bestiario di questo maggio ho ricordato la mazzetta colossale, oltre dodici milioni di dollari, versata dall’Eni al Partitone rosso per favorire la fornitura di gas metano dall’Unione sovietica. Come persona, Enrico Berlinguer aveva di certo le mani pulite, ma la sua parrocchia no. Mi illudo che nel 2014 nessun figlioccio del Pci osi negarlo.

Se tutto l’arco costituzionale, ossia l’intero schieramento politico con l’unica eccezione del Movimento sociale, si fosse trovato d’accordo con la sacrosanta denuncia di Craxi, forse qualcosa sarebbe cambiata nel rapporto sempre più malato tra i partiti e la corruzione. In realtà, accadde tutto il contrario. Il leader socialista venne bollato come l’unico tangentaro della politica italiana. Dopo il luglio 1992, ebbe inizio una caccia all’uomo che non gli risparmiò nulla. A cominciare dalla tempesta di monetine che una sera lo accolse mentre usciva dall’Hotel Raphael. Una scena ripugnante, da repubblica sudamericana, che i giornalisti italiani, compreso me, accettarono come un evento normale.

a quel giorno sono trascorsi ventidue anni, ma in Italia la corruzione politica non si è attenuata, anzi è diventata un mostro che nessuno riesce a contenere e meno che mai a sconfiggere. Di conseguenza, anche la reazione dell’italiano senza potere si sta rivelando sempre più rabbiosa. Il nostro è un paese in crisi profonda, manca il lavoro e per molti diminuiscono le risorse per campare in modo decente. L’ira senza prospettive è un pericolo che può sfociare in esiti drammatici. E anche in questo caso ci soccorre il confronto con il 1992-1993.

Le urne hanno spaccato il Pd: "Abbiamo perso per colpa dei vecchi" Riparte la caccia agli anti-renziani

Ballottaggi, le sconfitte pesanti del Pd: Renzi alla resa dei conti con Bersani e la vecchia guardia


Uno choc. O meglio, un risveglio traumatico dopo una notte di bagordi. Matteo Renzi e il "suo" Pd hanno accolto con stupore e rabbia i risultati dei ballottaggi. Se è vero che il risultato complessivo è buono, con 19 Comuni vinti (8 al centrodestra, uno al Movimento 5 Stelle), è vero anche che il premier puntava come suo solito al record tondo di 20 successi. E soprattutto quell'unica vittoria grillina, a Livorno, con Marco Ruggeri battuto dall'ingegnere aerospaziale Filippo Nogarin, pesa come un macigno. Nella città toscana dove è nato il Partito comunista, e dove da 68 anni governava senza soluzione di continuità la sinistra, è finito l'effetto Europee, che pure il 25 maggio aveva lasciato il segno: quando si è votato per Strasburgo, il Pd trainato da Renzi aveva preso il 53%, quando si è votato per il sindaco i dem si sono fermati al 46%. Qualcosa vorrà pur dire. E pesa la sconfitta di Padova, dove il centrodestra di nuovo unito con il leghista Bitonci ha superato Ivo Rossi. Stesso discorso a Perugia, altra roccaforte rossa espugnata da Forza Italia e i suoi alleati. 

I bersaniani sconfitti - Tre ko che il Pd renziano scarica sulle spalle dell'apparato, dei rottamati, dei vecchi dirigenti insomma. "Perdiamo dove siamo chiusi, dove ha prevalso la logica del vecchio. Vinciamo dove ci siamo presentati con nuovi volti e nuovi programmi", è la linea dei fedelissimi del premier. Il riferimento è un po' a Livorno (più o meno, sono le stesse parole usate dal grillino Nogarin per spiegare il clima che si respirava in città) ma soprattutto a Padova, dove Ivo Rossi era il candidato "naturale" di un bersaniano Doc come Flavio Zanonato. Non è un caso che a tirare la volata al delfino dell'ex ministro nel governo Letta sia stato Pierluigi Bersani, con tanto di video-spot "Vota Rossi" girato direttamente a cena in casa di Zanonato e postato su Twitter. Renzi, invece, è rimasto alla larga, non si è fatto mai vedere dalle parti del Brenta. Tanto che Rossi, uomo della continuità in una città che dal 1993 ha vissuto all'ombra del centrosinistra, ha dovuto ammettere sconsolato: "Si perde da soli...". E pure Perugia, feudo rosso da decenni, è sfuggita e il dito dei renziani è puntato contro il candidato Wladimiro Boccali, cuperliano e sindaco uscente  

Verso il repulisti - Alla fine hanno pesato i dissidi interni, le faide tra correnti, la logica del "noi contro voi" dove "noi" sono i renziani e "voi" i bersaniani, dalemiani e compagnia rottamanda. E ora si apre la contesa anche a livello nazionale, una resa dei conti al veleno anche se è Renzi stesso a frenare: non si può rischiare di spaccare il Pd proprio ora che stanno per arrivare riforme pesanti come quelle della Pubblica amministrazione e il decreto anti-corruzione. A meno che proprio l'emergenza Expo e Mose non porga al premier l'occasione di un repulisti.

Silvio dopo il ballottaggio pensa alla rivoluzione interna Forza Italia, giro di vite: "Facce nuove, via le mele marce"

Silvio Berlusconi pronto al colpo di spugna: "Facce nuove e fuori le mele marce"



I risultati ai ballottaggi lo dicono chiaro e tondo: il centrodestra vince a Padova, Potenza, Perugia e in tutte quelle città dove ha corso unito e rinnovato. L'analisi del voto il giorno dopo il secondo turno delle amministrative vede un agguerrito Silvio Berlusconi, descritto da chi ha potuto parlarci un po' a metà tra il rabbioso e il determinato a resettare tutto - altro che formattazioni - per ripartire con una sorta di "rivoluzione interna" in tempi brevi.

Fare presto - In Forza Italia sembra convinzione diffusa che una soluzione alla situazione di empasse vada trovata al più presto. Il come è però quel che continua a creare le divisioni interne sempre più evidenti fuori dal partito. Per Raffaele Fitto e gli azzurri a lui vicini (tra cui Mara Carfagna e Renata Polverini) l’unica strada percorribile è rinnovare partendo dal basso, attraverso primarie a tutti i livelli. Per il cerchio magico berlusconiano (Giovanni Toti, Francesca Pascale e Maria Rosaria Rossi su tutti), invece, le primarie sono solo la scusa per lanciare l'Opa sul partito e rottamare Berlusconi.

Guardate Renzi - Dipendesse dal leader di FI, secondo più di un fedelissimo, l'unica cosa da fare sarebbe un drastico colpo di spugna, tanto più dopo i ballottaggi che, in base ad un’analisi a largo spettro, penalizzano Forza Italia soprattutto al nord, dove le ultime inchieste della magistratura hanno coinvolto anche alcuni forzisti. Per l'ex premier il vaso è talmente colmo da convincersi che sia necessaria una linea più dura sul fronte dei corrotti o presunti tali. Nessuna sterzata giustizialista naturalmente, la battaglia garantista rimane la bandiera da seguire così come successo dalla discesa in campo del '94. Si parla più di un giro di vite, che ripulisca l'immagine "offuscata" del partito. L'idea di Berlusconi, raccontano i più vicini, è fare come Matteo Renzi: anche il Pd è coinvolto negli scandali, sostiene la tesi berlusconiana, ma il Presidente del consiglio è stato abile ad apparire come "altro".

Fuori le mele marce - É un clima da "questione morale", esclusiva della sinistra fino a poco tempo fa, ora tema invocato da buona parte della base e da chi se ne fa interprete e vorrebbe mettere ai margini di FI le "mele marce". Una linea sposata per esempio dal Mattinale, il bollettino del capogruppo alla Camera Renato Brunetta: "Il garantismo, da cui non deroghiamo - si legge nella newsletter dell'ex ministro - non è un riparo per corrotti e ladri, ma tutela dei diritti senza cui non c’è civiltà". Sulla questione unitaria dice Daniela Santanchè: "Le elezioni amministrative sono state lo specchio del pensiero degli italiani. Non è un caso - ricorda - che i partiti che sono rimasti lontani dalla vicenda Mose siano stati i più avvantaggiati. E sono stati premiati nei territori in cui essi hanno messo da parte le diatribe interne".

Finita la campagna pacificata - Passati i ballottaggi, la tregua armata tra Fitto e Berlusconi è ormai agli sgoccioli: l'ex governatore pugliese ha fatto un passo indietro a Napoli, dove in nome dell'unità ha annullato una manifestazione, dopo che i vertici azzurri ne avevano prontamente organizzata un’altra con Toti in contemporanea. Passi per la manifestazione, ma Fitto non cederà su primarie e cambio di passo nel partito. Berlusconi non ha nessuna intenzione di arrivare allo scontro e alla conta interna. Non ha intenzione neanche di creare occasioni utili a imboscate, quindi potrebbe anche disertare le riunioni previste per martedì 10 giugno, prima del parlamentino dell'ex Pdl, per chiudere il bilancio, e poi dell'ufficio di presidenza di FI, che all'ordine del giorno ha rigorosamente l'approvazione del bilancio 2013.

Facce nuove - Insiste Berlusconi che sia indispensabile un rinnovamento radicale della classe dirigente del partito. Da un po' è a caccia di volti nuovi e chi gli ha parlato poco dopo i ballottaggi delle ultime elezioni amministrative lo ha sentito più volte citare l'esempio di Andrea Romizi, il giovane avvocato che ha espugnato il comune di Perugia, storicamente roccaforte rossa.

lunedì 9 giugno 2014

Mediaset: La Storia che fa la differenza

Mediaset: La Storia che fa la differenza 


di Gaetano Daniele 




1978 La storia del Gruppo Mediaset inizia trent'anni fa, quando viene fondata una Tv locale di nome Telemilano. Due anni dopo, nel 1980, si trasforma in Canale 5 e inizia le trasmissioni su tutto il territorio nazionale. A Canale 5 si affiancano poi Italia 1 (acquisita dall'editore Rusconi nel 1982) e Retequattro (acquisita dall'Arnoldo Mondadori Editore nel 1984).

1984 Il polo televisivo viene denominato Rti e si stabilizza con tre reti nazionali analogiche, affiancate da una concessionaria pubblicitaria esclusiva denominata Publitalia '80 e da due ulteriori società: Videotime, che esercita tutta l'attività tecnologica e di produzione Tv, ed Elettronica Industriale che garantisce la diffusione del segnale televisivo attraverso la gestione della rete di trasmissione.

1996 Rti, Videotime, Publitalia ed Elettronica Industriale sono riunite in un unico gruppo denominato Mediaset che viene quotato alla Borsa di Milano, aprendo l'azionariato a importanti investitori istituzionali e a piccoli azionisti (circa 300.000).

1997 Mediaset si espande all'estero, acquisendo una partecipazione del 25% dell'emittente privata spagnola Telecinco.

1999 Il Gruppo Mediaset allarga la sua attività al mondo web con Mediaset.it (portale televisivo dedicato a Canale 5, Italia 1 e Retequattro) e Mediaset Online (nel 2001 diventerà TgCom) , quotidiano d'informazione on line, fruibile da diversi mezzi di comunicazione (internet, televisione, radio, teletext Mediavideo e telefonia mobile).

2003 Mediaset aumenta la propria partecipazione in Telecinco e ne diventa azionista di riferimento con il 50,1% di azioni. L'anno successivo la Tv spagnola viene quotata alla Borsa di Madrid. 2004 Debutta in Italia il digitale terrestre, un innovativo sistema di diffusione del segnale ricevibile con la normale antenna televisiva e un piccolo apparecchio per la decodifica del segnale.
Mediaset lancia Boing, una rete interamente destinata ai bambini, e Mediashopping, un canale di vendita a domicilio.

2005 Il Gruppo lancia Mediaset Premium: servizio a pagamento per la televisione digitale terrestre che permette di vedere le partite di calcio di Serie A in diretta Tv, con carta prepagata, senza abbonamento. Mediaset Premium offre anche cinema in prima visione, teatro ed eventi live in pay-per-view.

2006 Mediaset costruisce la prima rete europea per la Mobile Tv in digitale terrestre con tecnologia DVB-H (Digital Video Broadcast Handheld).

2007 È l'anno delle acquisizioni e dell'espansione internazionale. Mediaset assume la fisionomia di una major, l'unica presente in Europa:

in consorzio con Cyrte Found e Goldhman Sachs, rileva da Telefonica il controllo di Endemol, la casa olandese di produzione di format leader nel mondo; acquisisce Medusa, la principale società di produzione e distribuzione cinematografica italiana; stipula l'accordo per l'acquisizione nel 2008 di Taodue, azienda leader in Italia nella fiction di qualità; sbarca in Cina, dove nel 2008 si disputano i Giochi Olimpici. Mediaset ottiene la concessione per la raccolta pubblicitaria del Gruppo China Global Media che a ottobre lancia il canale sportivo China Sport Network, un consorzio di sette emittenti regionali con un bacino di 400 milioni di telespettatori. Publieurope raccoglierà la pubblicità del canale su base internazionale; lancia un nuovo canale gratuito in digitale terrestre: Iris, rete del grande cinema d'autore, della musica, della letteratura e del teatro.

2008 Nasce Premium Gallery, la nuova offerta di contenuti pregiati acquistabili con carta prepagata sul digitale terrestre. Tre nuovi mondi, Joi, Mya, Steel, in cui è possibile vedere, in anteprima italiana e in esclusiva assoluta, il meglio delle serie e del cinema americano di Time Warner e NBC-Universal. Telecinco entra nel mercato nord americano acquistando una quota del 29,2% di Caribevision, emittente per la comunità statunitense di madre lingua spagnola. A luglio, alla famiglia Gallery si aggiunge Disney Channel e parte anche Premium Calcio 24.

A fine 2008 l'arricchimento dell'offerta Premium prosegue con il lancio di Premium Fantasy: quattro proposte dedicate a bambini e ragazzi. Oltre a Disney Channel e Disney Channel +1, fanno parte della nuova offerta: Playhouse Disney, Cartoon Network, Hiro.
Nel corso del 2008 è stata creata la joint venture tra Medusa Film e Taodue, leader della fiction di qualità. L'unione delle due società darà vita a un polo italiano di produzione in grado di competere con le principali major sui mercati internazionali.

2009 Il 19 febbraio nasce www.tv.mediaset.it, la nuova sezione di Mediaset.it interamente dedicata al mondo tv e a tutte le trasmissioni di intrattenimento delle Reti Mediaset.

Il 6 aprile Mediaset porta la tv in rete e presenta il nuovo portale Mediaset.it . A maggio, Mediaset Premium raddoppia la sua offerta di cinema con la nascita di Premium Cinema e la ripartenza di Studio Universal.

Il 1 luglio nasce Qui Mediaset, nuova sezione di Mediaset.it, gestito direttamente dalla Direzione Comunicazione del Gruppo.

Il 22 luglio, Publitalia '80 e Mondadori Pubblicità definiscono un accordo per la realizzazione di un'iniziativa congiunta finalizzata alla raccolta di pubblicità online e, in base a questo accordo, il 30 luglio viene costituita una nuova società partecipata pariteticamente, Mediamond.

Il 31 luglio nasce TivùSat, la prima piattaforma digitale satellitare gratuita italiana, realizzata da Tivù s.r.l. (la società partecipata da Rai al 48,25%, Mediaset al 48,25% e da Telecom Italia Media al 3,5%). TivùSat è una piattaforma complementare a quella del digitale terrestre, in grado di raggiungere le aree del territorio non coperte dalle reti terrestri.

Il 20 novembre Mediaset Premium lancia una novità rivoluzionaria nel panorama televisivo italiano: Premium On Demand, un servizio che nessun broadcaster ancora offre. Una vera e propria library digitale sempre disponibile con 50 film aggiornati quotidianamente e con le più celebri serie tv americane.
Sempre il 20 novembre Premium, lancia anche due nuove offerte dedicate al cinema: in onda 24 ore su 24: PremiumCinema Emotion e PremiumCinema Energy.

Il 18 Dicembre 2009 Mediaset S.p.A., Gestevision Telecinco S.A. e Promotora de Informaciones S.A. (Gruppo Prisa) approvano e sottoscrivono un accordo che prevede, subordinatamente all'avverarsi di determinate condizioni, l'acquisizione da parte di Telecinco di una società di nuova costituzione, che include il ramo d'azienda di Cuatro (rete televisiva spagnola in chiaro di Sogecable S.A,) e della la quota di partecipazione del 22% in Digital Plus. 2010 Dall'11 gennaio è attiva www.video.mediaset.it la nuova area video del portale Mediaset.it: programmi tv integrali visibili a schermo intero per una migliore fruizione dei video delle principali trasmissioni delle reti Mediaset. 

Il 21 gennaio, si conclude il collocamento del prestito obbligazionario unrated riservato a soli investitori qualificati per un importo nominale complessivo di 300 milioni di euro, della durata di 7 anni, deliberato dal CdA Mediaset il 15 Dicembre 2009. L'importo delle richieste è stato pari a circa 1,3 miliardi di euro, oltre 4 volte l'offerta.

Da lunedì 1 marzo è completamente operativa la nuova testata NewsMediaset, diretta da Mario Giordano: una vera agenzia interna che fornisce immagini, notizie e servizi a tutte le strutture informative Mediaset.
Mercoledì 12 maggio Mediaset lancia La5, nuova rete gratuita del digitale terrestre in onda 24 ore su 24, dedicata alle donne (ma non solo) e diretta da Massimo Donelli.

Martedì 18 maggio, nasce Premium Cinema HD: in alta definizione tutti i film in anteprima esclusiva, gli attori più amati, i cult impedibili di Premium Cinema.

Il 26 maggio, Mediaset si aggiudica il pacchetto di oltre 500 film messo all'asta dal curatore fallimentare della Finmavi, ex società di Vittorio Cecchi Gori.

Dal 16 giugno, La5 è visibile anche via satellite grazie alla piattaforma TivùSat.

Martedì 3 agosto arriva nei negozi la "Premium Cam Mediaset", disponibile sia in versione standard sia in versione HD, che consente, nei televisori con decoder integrato, di ricevere i contenuti e i servizi Mediaset Premium senza alcuna connessione esterna.

Dal 15 agosto, Tgcom è disponibile gratuitamente su iPad e, con l'inizio del Campionato di Calcio il 28 agosto, lo sarà anche Sportmediaset.

Da lunedì 27 settembre, Auditel pubblica anche i dati d'ascolto di LA5, completando l'ascolto complessivo dei canali del Gruppo Mediaset.

Da venerdì 1° ottobre Mediaset Premium manda in onda con modalità on demand (puoi vederlo quando vuoi) film in versione tridimensionale. Per vederli è necessario essere dotati di una tv 3D e di un normale decoder Premium On Demand HD che, oltre al segnale in alta definizione, è anche abilitato a ricevere quello in tre dimensioni.

La Commision Nacional de la Competencia (l'autorità antitrust spagnola), con risoluzione datata 28 ottobre 2010, ha autorizzato l'acquisto da parte di Gestevision Telecinco S.A. del controllo esclusivo di Sociedad General De Television Cuatro S.A.U. attraverso l'acquisto del 100% del suo capitale sociale, subordinandola ad alcune condizioni.

Venerdì 26 novembre nasce Mediaset Extra, nuovo canale tematico gratuito diretto da Massimo Donelli, dedicato al meglio del meglio dei programmi di intrattenimento di ieri e di oggi delle reti Mediaset.

Il 28 dicembre, Telecinco, soddisfatte le condizioni sospensive cui era soggetta, ha acquisito il 22% di "DTS Distribuidora de Televisión Digital SA" ("Digital+") e il 100% del capitale azionario di "Four Television SAU" ("Sogecuatro"), titolare, tra gli altri, del canale free tv "Cuatro". Il Gruppo Mediaset raggiunge così le dimensioni di primo operatore televisivo in Spagna. 2011 Mercoledì 23 febbraio, debutta Premium Net Tv, un nuovo sistema di tv non-lineare che garantisce una quantità e una qualità di prodotto che nessuno è in grado di offrire. Premium Net Tv offre più di 1.000 diversi contenuti, anche in HD: cinema, serie tv, cartoni, documentari, calcio; oltre ai programmi delle reti Mediaset degli ultimi sette giorni e tutta l'offerta è visibile ovunque, anche su pc con la stessa qualità della tv. Premium Net Tv è un sistema network independent, completamente aperto, visibile con un decoder digitale terrestre abilitato con Bollino Gold e una connessione Adsl di qualsiasi operatore telefonico ed è un'innovazione inclusa nel normale abbonamento a Mediaset Premium, senza costi aggiuntivi.

Martedì 1° marzo, Mediaset Premium allarga la propria offerta alla documentaristica con due nuovi canali, Bbc Knowledge e Discovery World, che fanno parte del pacchetto Gallery. Specializzati in factual entertainment, un giusto mix di scienza, tecnologia, natura, storia e attualità, i due nuovi canali hanno una programmazione studiata per il pubblico italiano.

Martedì 1 marzo, debutta anche Me, il nuovo canale tv semigeneralista digitale terrestre. Mediaset rafforza così la propria presenza nel settore delle vendite a distanza con un nuovo marchio e una nuova filosofia. Me, presente anche su internet (www.byme.com), propone prodotti di celebri marche italiane e internazionali. 

L'8 marzo Tgcom, il tg online di Mediaset, compie 10 anni, si rinnova e si arricchisce di nuovi spazi informativi sempre più all'avanguardia per un'informazione più tempestiva e puntuale.

Venerdì 1 luglio Mediaset lancia due nuovi canali che arricchiscono ulteriormente l'offerta pay del digitale terrestre Mediaset Premium: Premium Crime dedicato a tutti gli appassionati del giallo e del poliziesco e Premium Cinema Comedy a chi ama la commedia brillante italiana ed americana.

Lunedì 4 luglio debutta Mediaset Italia 2, nuova rete gratuita del Digitale Terrestre diretta, come Italia 1, da Luca Tiraboschi. Mediaset Italia 2 rappresenta una sorta di "rivoluzione" televisiva: palinsesto orizzontale anziché verticale; telefilm, film, documentari, cartoon, sport, intrattenimento declinati in "Zone" ad hoc; prime time che si accende alle ore 22.00.

Lunedì 22 agosto debutta Cartoonito, rete digitale terrestre gratuita per bambini in età prescolare (fino ai 6 anni). Cartoonito, frutto come Boing di una joint - venture Mediaset - Turner Broadcasting System Europe Limited, allarga l'offerta gratuita di Mediaset per la fascia bambini e ragazzi, offre al mercato un nuovo target pubblicitario e soprattutto garantisce alle famiglie 24 ore al giorno di contenuti sicuri ed educativi.

Lunedì 3 ottobre esordio Auditel per Cartoonito. Diventano così sei le reti tematiche gratuite Mediaset rilevate da Auditel: La5, Mediaset Extra, Mediaset Italia 2, Iris e Boing.

Venerdì 14 ottobre, l'Assemblea straordinaria di Digital Multimedia Technologies S.p.A. (DMT) e l'Assemblea straordinaria di EI Towers S.p.A. (Ei Towers) hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di EI Towers in DMT. L'attuazione della fusione resta condizionata soltanto al rilascio da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato del nulla osta incondizionato alla fusione.

Dal 18 novembre è disponibile per i telespettatori italiani Premium Play, il nuovo servizio di tv che per livello tecnologico, facilità d'uso, qualità e freschezza di contenuti rappresenta un'innovazione senza precedenti con 2.000 contenuti da gestire in prima persona.

Lunedi 28 novembre debutta TgCom24, il canale all news in chiaro in diretta sul canale 51 del digitale terrestre, sul satellite al canale 24 e online in diretta streaming sul il sito TgCom24.it, su smartphone e tablet grazie alle applicazioni scaricabili gratuitamente.

Mercoledì 21 dicembre, DMT e EI Towers comunicano che - preso atto del provvedimento dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato del 14 dicembre 2011 - procederanno alla stipula dell'atto di fusione entro la fine dell'anno 2011 e la fusione avrà attuazione nei termini e nei modi deliberati dalle rispettive assemblee.

Venerdì 30 dicembre, DMT e EI Towers comunicano che, in data odierna, è stato stipulato l'atto di fusione per incorporazione di EI Towers in Dmt. 2012 In data 2 gennaio è stato iscritto al Registro delle Imprese di Monza e Brianza l'atto di fusione per incorporazione di EI TOWERS S.p.a (società precedentemente detenuta al 100% dal gruppo Mediaset attraverso Elettronica Industriale S.p.a.) in Digital Multimedia Technologies S.p.a. ("DMT") holding del Gruppo DMT. Da tale data decorrono pertanto gli effetti giuridici della fusione. In pari data, DMT ha modificato la propria denominazione in "EI TOWERS S.p.a." e le azioni della società sono state regolarmente negoziate sul Mercato telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.a. 

In data 6 luglio Mediaset e Sky Italia hanno raggiunto un accordo avente ad oggetto uno scambio dei diritti televisivi relativi alle prossime due stagioni della Champions League e dell'Europa League precedentemente acquisiti separatamente dalla Uefa. L'accordo consente a entrambi gli operatori di rendere visibili ai propri telespettatori sulle rispettive piattaforme tutti gli incontri delle squadre italiane impegnate in Europa nelle prossime due stagioni. In particolare per effetto di tale accordo e di quelli precedentemente stipulati con la UEFA, Mediaset Premium potrà offrire tutte le partite di Champions League ed Europa League delle stagioni 2012-13 e 2013-14, mentre Italia 1 trasmetterà in esclusiva free il miglior match italiano di Champions League del mercoledì e il miglior incontro di Europa League del giovedì. 

In data 26 luglio e 31 luglio i Consigli di Amministrazione delle società Mediaset Investimenti S.p.s., cui fa capo la quota di controllo di Mediaset Espana S.A. e Mediaset s.p.a. hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione della società Mediaset Investimenti S.p.a. nella controllante Mediaset s.p.a. che ne detiene il controllo totalitario. La fusione si è perfezionata in data 31 dicembre 2012.

In data 3 agosto 2012 Mediaset Espana ha notificato formalmente a Prisa la rinuncia a continuare il processo di revisione con l'autorità Antitrust spagnola, dopo aver esercitato  l'opzione concessa nell'ambito degli accordi sottoscritti alla fine del 2010, avente ad oggetto alcuni diritti di governance esercitabili in Digital Plus, società in cui Mediaset Espana detiene una quota di partecipazione del 22%. 

In data 7 agosto la controllata Videotime ha ceduto il ramo d'azienda costituito da 10 sedi regionali distribuite sul territorio nazionale cui facevano capo 74 dipendenti che fornisce servizi di ripresa audiovisiva in esterna. Contestualmente Videotime ha stipulato con la società terza di nuova costituzione acquirente del ramo appositi accordi per la fornitura dei servizi in oggetto. 

In data 31 ottobre 2012 Medusa Film ha siglato un accordo con la società Warner Bros. Entertainment Italia per la cessione dell'attività home video. Tale operazione, svoltasi tramite il trasferimento del relativo Ramo d'Azienda, si è resa indispensabile al fine di ottimizzare la distribuzione del prodotto home video sfruttando le sinergie con un primario operatore del mercato. Il settore è da tempo soggetto a forti pressioni competitive sia sul fronte televisivo (in generale tutti i canali a pagamento), sia sul fronte della pirateria: un consolidamento del mercato tramite la riduzione dei soggetti operanti, è frutto di una strategia adottata anche da altri produttori/distributori. L'operazione non ha comportato la cessione dei relativi diritti ma la sola mera distribuzione degli stessi: Medusa Film sarà remunerata con un sistema di royalties basate sui ricavi netti. 

In data 15 marzo 2013, è stato firmato l'accordo per la cessione, con efficacia dal 1°Aprile 2013, del ramo d'azienda detenuto dalla controllata R.T.I. S.p.a. (avente ad oggetto il personale e la library di diritti televisivi e programmi di intrattenimento riservata al pubblico bambini) alla joint venture Boing S.p.a., ivi incluso l'aggiornamento degli accordi relativi al fuinzionamento della JV con il gruppo Turner per la stessa Boing S.p.a..

Nel corso del mese di giugno, Mediaset ha lanciato il nuovo canale tematico "TopCrime" dedicato al genere investigativo e poliziesco.

Nel mese di giugno Mediaset Espana si è assicurata i diritti di trasmissione "free" relativi a 25 partite del Campionato  Mondiale di calcio, tra cui anche quelli relativi alla nazionale di calcio spagnola, che si svolgerà in Brasile dal 12 giugno al 13 luglio 2014.

In data 27 giugno 2013 il Ministero dello Sviluppo Economico, a seguito del parere positivo dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha autorizzato Elettronica Industriale alla conversione della tecnica DVB-H alla tecnica DVB-T del multiplex denominato "Mediaset 3".

In data 29 luglio 2013 Mediaset e Fox International Channels Italy hanno concluso un accordo per la distribuzione nel bouquet Mediaset Premium del nuovo canale "Fox Sports", che trasmette in esclusiva la diretta delle partite dei principali campionati di calcio d'Europa, Premier League e Fa Cup inglesi, Liga spagnola e Ligue 1 francese. "Fox Sports" è presente senza costi aggiuntivi nel pacchetto "Calcio" dell'offerta Premium. In data 1 agosto 2013 Mediaset e il Gruppo Eurosport hanno concluso un accordo per la distribuzione nel bouquet Mediaset Premium dei canali "Eurosport" ed "Eurosport2" che consente un allargamento strategico dell'offerta della pay tv di Mediaset ai grandi eventi dei principali sport diversi dal calcio. I due canali "Eurosport" costituiscono infatti il network sportivo leader in Europa e trasmettono in diretta e in lingua italiana tutti i principali eventi sportivi nazionali e internazionali delle discipline più prestigiose: i migliori tornei di tennis, le grandi corse a tappe e le classiche di ciclismo, gli sport invernali, gli sport motoristici, l'atletica, il nuoto, senza dimenticare gli sport a squadre come il basket, la pallamano e l'hockey e numerosi altri sport emergenti. 

L'11 dicembre 2013 il Gruppo Mediaset ha lanciato Infinity: un innovativo servizio di contenuti a pagamento che offre ai suoi clienti la possibilità di accedere in streaming ad un catalogo di più di 5.000 titoli tra Film, Fiction e Programmi TV. 

In data 18 dicembre, i Consigli di Amministrazione di Mediaset e di Mediaset Espana hanno dato il via alla valutazione del progetto di integrazione e sviluppo delle attività pay-tv del Gruppo in un'unica struttura societaria. L'operazione prevede di far confluire in una Newco il 100% delle attività di Mediaset Premium e la quota di partecipazione del 22% - con tutte le opzioni e i diritti annessi- detenuta nell'operatore spagnolo Digital Plus. 2014 In data 10 febbraio la Uefa, al termine di una gara aperta a tutti gli operatori, ha assegnato a Mediaset i diritti esclusivi per l'Italia su tutte le piattaforme di tutti i match in diretta e gli highlights di Champions League per il triennio 2015-2016, 2016-2017, 2017-2018.

Mediaset potrà pertanto disporre in esclusiva sia dei diritti per la trasmissione in diretta di tutti i match in pay tv sia quelli per una partita per turno visibile gratuitamente, oltre alla possibilità di trasmettere tutti i match anche in differita, gli highlights, tutti i gol visibili la sera stessa, oltre alla diretta streaming degli incontri su tutti i dispositivi fissi e mobili. Già dalla prossima edizione di Champions League 2014-2015 ci sarà una novità: per la prima volta da 14 anni, la partita più importante del turno del mercoledì sarà trasmessa in esclusiva e gratuitamente in HD solo sulle reti Mediaset. Non sarà quindi visibile sulle reti a pagamento, nè digitali nè satellitari. Dopodichè, dall'edizione successiva e per tre anni fino al 2018, tutte le partite del torneo calcistico più importante d'Europa, compresa la Supercoppa Europea, saranno visibili solo su Mediaset, attraverso le reti free e pay e i servizi online del Gruppo. 

Salvini: "Un sondaggio mi dà al primo posto tra i leader"

Salvini: "Un sondaggio mi dà al primo posto tra i leader"


Il giorno dopo le amministrative si cerca di analizzare i dati. Di dare una lettura politica ai numeri che nella serata di ieri hanno travolto i partiti, di capire dove si è sbagliato e cosa poteva essere fatto diversamente. Il clima in via Bellerio, sede storica della Lega Nord, è molto positivo. E' certamente soddisfatto Matteo Salvini per la vittoria di Massimo Bitonci a Padova, nella città veneta ha debuttato l'asse del Nord" in quanto il candidato padano era appoggiato da Ncd, Forza Italia e Fratelli d'Italia. Una risultato che il segretario legge come una vittoria della Lega, per questo si "candida" a leader di un nuovo centrodestra. Cita un sondaggio condotto da Swg e commissionato dalla Lega Nord, in cui è in cima al gradimento nell’elettorato di centrodestra. "Immeritatamente l’attuale segretario della Lega, secondo un sondaggio, gode della maggiore fiducia nell’elettorato di centrodestra, prima ancora di Renzi e dello stesso Berlusconi", ha affermato il capo del Carroccio, nel corso di una conferenza stampa, convocata al termine del consiglio federale, in via Bellerio a Milano. In base all’indagine il 49% degli elettori di centrodestra intervistati pone "molta o abbastanza" fiducia in Salvini; il 48% in Matteo Renzi; il 45% in Silvio Berlusconi e solo il 15% in Beppe Grillo. 

L'analisi del segretario - Salvini va oltre la freddezza dei numeri del sondaggio e "si mette a disposizione di un centrodestra che, anche le ultime elezioni, hanno dimostrato essere un pò tanto in difficoltà". "Ci mettiamo a disposizione - ha detto - per discutere di contenuti e proposte da fare al centrodestra senza però ripensare a minestroni e ad amarecord del passato". In pratica Salvini ha detto di non avere "alcuna intenzione di tornare ad un accorpamento delle sigle del centrodestra, ma di voler quindi mantenere la propria identità. "I risultati dei ballottaggi ci dicono -ha aggiunto- che si deve avere la forza di cambiare perché il vecchio ha ormai stufato". Il segretario ha rivelato che nell'incontro di venerdì scorso con Silvio Berrlusconi ha parlato, ma "una cosa è parlare, un'altra è riempire i contenuti con una formazione che, fino all’altro giorno, era dalla parte opposta della barricata. Il centrodestra -ha concluso- è davvero messo male. Ora si deve inventare qualcosa". Salvini annuncia poi che proprio a Padova, città simbolo della rinascita leghista, il 20 luglio si terrà il congresso della Lega.