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mercoledì 9 aprile 2014

Europee, Viminale: Sì a 52 simboli su 64

Europee, Viminale: Sì a 52 simboli su 64


Il ministero dell'Interno ha ammesso 52 contrassegni sui 64 rappresentati per le prossime elezioni Europee. Otto sono stati ricusati. Tra questi. "Forza Juve - Bunga Bunga", e la "Lista del Grillo Parlante - No Euro". I movimenti politici interessati hanno da oggi 48 ore di tempo per sostituirli. Gli altri 4 sono stati esclusi definitivamente perchè non è stata fornita la documentazione completa. 

FMI: Italia arranca, peggio della Grecia

FMI: Italia arranca, peggio della Grecia


Renzi nel Paese delle meraviglie
La crescita dell'economia italiana arranca e il prossimo anno la nostra economia sarà superata dalla Grecia. Lo stima il Fmi nel World Economic Outlook indicando una chiave di volta nella maggiore offerta di credito che farebbe lievitare il Pil italiano del 2%. In Italia il tasso di sviluppo, tra i più bassi in Europa, è stimato in aumento di appena lo 0,6% (quest'anno in linea con la Grecia) e dell'1,1% nel 2015 quando invece Atene volerà del 2,9%. Nel 2014 è inoltre previsto un aumento del tasso di disoccupazione in Italia del 12,4%. Insomma, in Italia, mentre il Paese si fa incantare da Renzi,  terzo premier non eletto dal popolo, mentre lo stesso Renzi promette in busta paga i virtuali 80 euro per garantirsi "qualche voto in più" alle Europee, mentre bisognava riformare la legge elettorale ed invece di tutto si parla tranne della riforma elettorale, mentre la continuità delle balle si radica ancora una volta nei salotti buoni, l'Italia, questa Italia, l'Italia di Renzi sprofonda sempre di più superando addirittura la Grecia. 

martedì 8 aprile 2014

Berlusconi potrà fare Campagna elettorale per le Europee?

Berlusconi potrà fare Campagna elettorale per le Europee?




Mancano ormai solo tre giorni. Giovedì 10 aprile Silvio Berlusconi saprà come sconterà il residuo di pena che gli resta dopo la condanna a quattro anni per frode fiscale (di cui tre condonati per l'indulto del 2006). Stando a quello che trapela da Palazzo di Giustizia, il Tribunale di Sorveglianza dovrebbe accettare la richiesta di affidamento ai servizi sociali e, secondo quanto scrive Repubblica, dovrebbe avere delle restrizioni "compatibili con la sua preminente attività di uomo politico".

Servizi sociali - Gli avvocati di Berlusconi, contrariamente alle notizie circolate nei giorni scorsi, non hanno alcuna intenzione di chiedere il rinvio perché sostanzialmente non servirebbe, anzi si rischierebbe di avere fissata un'udienza ancora più a ridosso della scadenza elettorale per le europee. L'aria che tira è sostanzialmente quella dei servizi sociali dalle maglie larghe. I giudici terranno in considerazione il fatto che Silvio Berlusconi è leader di un partito alle prese con una campagna elettorale ed è possibile quindi che per Silvio si prevedano incontri periodici con un assistente sociale e che per il resto sia "libero" di svolgere la sua attività politica. Il giudice quindi deciderà quante volte l'ex premier potrà andare da Milano a Roma. Silvio Berlusconi potrà quindi fare la sua campagna elettorale in vista dell'appuntamento del 25 maggio. 







Riparte da Roma la Carovana Antimafia

Riparte da Roma la Carovana Antimafia


Parte da Roma e attraverserà tutta Italia terminando la prima parte del suo viaggio il 15 giugno simbolicamente in Sicilia, la Carovana Antimafia, di cui ricorre il ventennale. In autunno il cammino verso Serbia, Romania, Francia e, nel 2015, Malta. Tema dell'edizione la tratta degli esseri umani, "core business" delle mafie, che sfruttano i migranti. Nel percorso la Carovana incontra il progetto internazionale Cartt (Campaign for Awareness Raising and Training to fight Trafficking), articolando il tema della tratta nei diversi aspetti di sfruttamento del lavoro. 

lunedì 7 aprile 2014

Firenze, L'annuncio Choc su Ebay: "Cercasi baristi astenersi meridionali"

Firenze, L'annuncio Choc su Ebay: "Cercasi baristi astenersi meridionali"

di Giuseppe Crimaldi 


Questa volta sotto accusa il Paese del Premier Matteo Renzi

FIRENZE - L'annuncio parla chiaro: «Cercasi baristi a tempo indeterminato, astenersi meridionali». Sì, avete letto bene: niente meridionali. Non siamo in una riunione semicarbonara animata da «serenissimi» secessionisti che avvitano bulloni a un trattore da trasformare in improbabile carrarmato d'assalto; e nemmeno siamo tornati indietro di mezzo secolo, in una delle tante città del Nord che esibivano sulle vetrine di negozi e pensioni gli avvisi rivolti a chi emigrava in cerca di occupazione. No. Stavolta l'invito arriva nientemeno che da Firenze.

Sta scatenando polemiche e furiose reazioni tra il popolo del web l'annuncio choc che è comparso nelle pagine online di Ebay. A darne notizia è il sito www.nove.firenze.it che ha scovato tra le offerte di lavoro il messaggio dal sapore decisamente agro. Su internet ormai si cerca anche lavoro attraverso le piattaforme messe a disposizione da alcuni portali.

«Cercando in Toscana - si legge sul sito di news - su Firenze si può incappare in questo annuncio che offre un lavoro nella ristorazione a tempo indeterminato, tre posizioni libere come barista banconiere: "Per prestigiosa Location nel centro storico cerchiamo banconieri settore enogastronomico, richiesta conoscenza del settore. Indispensabile conoscenza lingua inglese". E fin qui ci siamo, sono i requisiti canonici: salvo l'opportunità per le giovani leve inesperte, per il resto è tutto chiaro».

Chi ha postato l'annuncio specifica anche che chi fa domanda di assunzione deve essere animato da «grande voglia e passione per il lavoro»: e anche questo, ovviamente ci sta tutto. Poi arriva, come un cazzotto in pieno stomaco, un passaggio che fa sobbalzare: «No stranieri o Sud Italia».

Se non è uno scherzo, allora la cosa si fa seria. L'annuncio sta facendo anche il giro dei social network, provocando indignazione, a cominciare proprio dai fiorentini e dai toscani. Certo, resta il rammarico e l'amarezza nel constatare che mentre si parla di unità tra i popoli d'Europa ci sia ancora qualcuno convinto che l'accesso al lavoro possa essere regolato delle latitudini o, peggio ancora, agevolato dai certificati di nascita. Ma d'altronde lo aveva già detto Konrad Adenauer sessant'anni fa: «Pare che certa gente abbia fatto la fila per tre volte quando il buon Dio ha distribuito la stupidità».

Napoli: Il Giornalista de "Il Mattino" Antonio Parrella verso il grado di Tenente della Croce Rossa Italiana

Napoli: Il Giornalista de "Il Mattino" Antonio Parrella verso il grado di Tenente della Croce Rossa Italiana 

di Gaetano Daniele


Antonio Parrella
Giornalista de "Il Mattino"
Sottotenente Croce Rossa Italiana 


Promozione dietro l'angolo per il Giornalista de "Il Mattino", Antonio Parrella, uno dei volti più noti del giornalismo Campano. Nominato sottotenente della Croce Rossa Italiana nel Marzo 2011, con decreto del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si avvia ora al grado di Tenente. Parrella, iscritto all'albo dei Giornalisti, ha conseguito la laurea Magistrale in Scienze della Comunicazione Pubblica ed in Scienze Motorie con il massimo dei voti. Alle spalle ha anche un Master in Scienze della Comunicazione Pubblica. Inoltre, ha diretto varie testate giornalistiche e ha ideato e condotto svariate trasmissioni televisive su Napoli Tv, Telecapri News e Capri Event. L'Ufficiale della Croce Rossa Italiana ha partecipato tra l'altro nell'ambito del Corpo militare della CRI, superando i relativi esami finali. Tra questi: Etica Militare, Protezione Civile e Primo Soccorso, Psicologia dell'Emergenza, Radiocomunicazioni per il personale del Corpo militare della CRI, Cartografia, Ruolo del soccorritore Sanitario sulla scena del crimine e vari corsi di aggiornamento tecnico professionale per Ufficiali del Corpo militare della CRI. Al dott. Parrella, originario di Caivano, città a nord di Napoli, vanno le congratulazioni della nostra redazione per una brillante carriera, sempre densa di successi sia nell'ambito del giornalismo che nell'ambito militare della prestigiosa Croce Rossa Italiana.


La Grande Bruttezza

La Grande Bruttezza


di Alessandro Sallusti


A una settimana dall'avvio della campagna elettorale togliere di mezzo l'unico leader in grado di contrastare la sinistra è una porcata

Inizia una settimana decisiva per la democrazia italiana. Giovedì infatti il tribunale di Milano potrebbe togliere l'agibilità fisica, e quindi politica, a Silvio Berlusconi rendendo da subito esecutiva la condanna del caso Mediaset. Ancora una volta l'orologio della magistratura segna l'ora dell'interferenza nella vita politica.

A una settimana dall'avvio ufficiale della campagna elettorale togliere di mezzo l'unico leader in grado di contrastare la sinistra è una porcata. Anzi, questa volta va detto senza peli sulla lingua: è da figli di puttana, pronunciato con rispetto verso quelle disgraziate signorine che esercitano la professione più antica del mondo.

Se giovedì Berlusconi sarà silenziato, non in forza della legge ma dell'arbitrio che ha gestito prima il processo, poi la decadenza retroattiva e ora l'arresto a orologeria, io non credo che potremo girarci dall'altra parte come se niente fosse. Il problema riguarda innanzitutto noi, milioni di moderati imbrogliati dai magistrati e dal capo dello Stato, probabile mandante di tutta l'operazione. Noi non siamo Alfano, Cicchitto, Schifani e soci che, dopo aver tradito, ora girano come avvoltoi sopra Forza Italia sperando di nutrirsi di avanzi di berlusconismo. Non ci sarà alcun avanzo. Lo deve aver chiaro anche Renzi, il più furbo di tutti. Lui non attacca, aspetta. Ma il suo silenzio sulla questione è ancora più vigliacco. Vuole affrontare la prima conta vera della sua vita senza l'avversario in campo, senza neppure sporcarsi le mani. Di gente così non c'è da fidarsi, non è da campione, ma da imbroglione.

Mi chiedo con che coraggio il presidente della Repubblica possa assistere a tutto questo, avendo lui, e solo lui, la possibilità di ripristinare legalità e democrazia, senza sentirsi marcio dentro. Da una parte c'è un processo farsa senza reato, dall'altra un uomo quattro volte presidente del Consiglio che ancora oggi, nonostante tutto, si sta battendo in modo decisivo per riformare il Paese. E da che parte sta l'arbitro? Dalla sua, perché, come raccontiamo, lui è parte. Anzi, è l'attore principale di un assalto iniziato nel 2010 con l'operazione Fini. Di fallimento in fallimento, si arriva all'oggi. Pensano di stare per scrivere la parola fine. Ma, sono certo, ancora una volta non hanno fatto i conti con il sentire degli italiani