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lunedì 24 marzo 2014

Roma: In 100mila per la Maratona, vincono 2 Etiopi

Roma: In 100mila per la Maratona, vincono 2 Etiopi


Doppietta etiope alla maratona di Roma che si è svolta sotto la pioggia. In campo maschile successo di Shume Haili Legese con il tempo di 2h34'47', mentre tra le donne successo di Geda Ayeluà Lemma in 2h34'49'. Alex Zanardi si aggiudica, invece, la prova handbike. Per l'ex pilota di Formula Uno si tratta del quarto successo in questa manifestazione. Alla gara hanno partecipato quasi 20mila atleti, mentre alla "RomaFun" (corsa di 5 Km) si è registrato un autentico boom di presenza ( 80mila persone). 

Maltempo, allerta della Protezione Civile: Pioggia e freddo sulla primavera

Maltempo, allerta della Protezione Civile: Pioggia e freddo sulla primavera


Vento e pioggia stanno investendo l'Italia e con la neve in montagna torna anche il rischio valanghe. Avviso di condizioni meteorologiche avverse diffuso dalla Protezione Civile per l'arrivo sulla Penisola della perturbazione atlantica Artemide. E' scattata l'allerta Meteo in Sardegna, Campania e Lazio per rovesci e temporali di forte intensità. Le precipitazioni si sono estese su Basilicata e Sicilia. Attesi anche grandine e vento da ovest sul centro. Neve sulle Alpi centro-orientali a quota 800-1000 metri e sull'appennino ligure e emiliano. 

Caso Aldo Moro: Ex poliziotto accusa..

Caso Aldo Moro: Ex poliziotto accusa..
"I servizi fra le Br"


Enrico Rossi, ispettore di polizia in pensione, racconta all'ansa la sua inchiesta sulla Honda dove ci sarebbero state due persone dei servizi segreti al momento del rapimento di Aldo Moro. "Tutto è partito da una lettera anonima del 2009 scritta dall'uomo che era sul sellino posteriore della moto in via Fani, quando fu rapito Moro. Diede riscontro per arrivare all'altro uomo che conduceva la moto. Dovevano proteggere le Br da ogni disturbo. Dipendevano dal colonnello del Sismi che era lì". Testimone di quel giorno, l'ingegnere Marini che si trovò sulla scena del rapimento e fu allontanato dall'uomo sulla moto che gli sparò dei colpi di mitraglietta. Ancora al vaglio degli inquirenti altre dichiarazioni. 



Stipendi, Della Valle: Moretti vada pure. "Sulle Fs giudicano i pendolari"

Stipendi, Della Valle: Moretti vada pure. "Sulle Fs giudicano i pendolari"


Diego Della Valle
"Se Moretti avesse il coraggio e la dignità di andarsene, troverebbe milioni di italiani pronti ad accompagnarlo a casa: sono tutti i viaggiatori costretti a viaggiare con tanti disagi sui treni delle Ferrovie italiane... Spetta a loro il diritto di giudicare come le Ferrovie dello Stato sono gestite". Così il Padron di Tod's, Diego Della Valle, commenta la minaccia dell'Ad di Ferrovie, Moretti, di lasciare il Paese in caso di tagli significativi agli stipendi dei manager. L'imprenditore marchigiano è anche socio di Ntv, l'impresa legata al trasporto ferroviario ad alta velocità, tra cui il treno Italo. 

domenica 23 marzo 2014

Berlusconi: Miei figli non si candidano perchè..

Berlusconi: Miei figli non si candidano perchè..


Per Berlusconi, la minaccia di Squinzi di portare all'estero la sua azienda fa capire che c'è bisogno di cambiamento e che "questo deve avvenire non andando in Ue a ricevere sorrisi e pacche sulle spalle ma andando decisi e consapevoli dei propri diritti e se qualcosa non va", continua Berlusconi, si deve mettere "il veto". L'ex Premier Berlusconi, parlando a un'iniziativa a Roma dei Club di Forza Italia, ha poi escluso che i figli saranno candidati per le europee, "sono tutte invenzioni, ha aggiunto. Infine ha affermato che occorre cambiare l'assetto istituzionale del Paese. 

sabato 22 marzo 2014

Berlusconi: Puntiamo sui Club per recuperare 24 milioni di voti

Berlusconi: Puntiamo sui Club per recuperare 24 milioni di voti

Ampi brani dell'intervento dei Club Forza Silvio di Roma

"Secondo gli ultimi sondaggi alle europee andranno a votare il 46-47% degli italiani. 

Un terzo dei voti sarà per noi e i nostri alleati, un terzo per Grillo e un terzo per il Pd e i comunisti. I sondaggi dicono che alle europee andranno a votare il 46-47% degli italiani. Un terzo dei voti sarà per noi e i nostri alleati, un terzo per il Pd e i comunisti e un terzo per Grillo. Il 50% non andrà a votare o é ancora indeciso perché deluso o disgustato. Come facciamo a conquistarli? Non con la tv, perché gli ascolti sono calati tantissimo. E gli italiani sono così schifati dalla politica che non guardano più i telegiornali e quegli orribili pastoni dove ogni partito manda la sua faccia che smentisce quella successiva.

Nemmeno i giornali servono, perché li legge solo chi già sa per chi andrà a votare. Il 46% degli elettori dei 5 Stelle sono delusi e disgustati da chi hanno eletto e mandato a Roma. E allora abbiamo 24-26 milioni di elettori che si possono convincere: i giovani con i social network, quindi dobbiamo irrobustire la nostra presenza sui social network. Poi ci sono gli anziani da convincere, che sono il 33% e l’unico modo per arrivare a convincerli e’ il contatto diretto e non c’e’ altro modo che i club e le sentinelle del voto contro i brogli della sinistra".

“La politica in Europa non si fa ricevendo e facendo pacche sulle spalle e sorrisini, ma facendo valere con decisione, tutte le volte che é necessario,  il proprio diritto di veto durante i vertici con i capi di Stato e di governo”


"Molte volte sono stato criticato e sbeffeggiato per questa mia continua presa di posizione contro l’ideologia del comunismo, la più criminale e disumana della nostra storia con 120 milioni di morti. Il comunismo si presenta come un bene ma e’ esattamente il male. Il comunismo per i comunisti é la Gerusalemme celeste portata in terra. Non ci sono classi sociali, per loro é il bene assoluto. Quindi chi si oppone é un nemico dei cittadini che aspirano al bene e deve essere eliminato fisicamente. Questo ha portato alle dittature. Io ancora oggi posso dire che pur aver cambiato molte volte nome, non ho ancora potuto sentore loro rinnegare la loro storia , la loro ortodossia ideologia che si é trasformata in invidia e tante altre cose deteriori che sempre caratterizza le loro azioni e dichiarazioni quindi dobbiamo far sì che restino minoranza, una minoranza critica che stimoli il Paese a fare meglio, ma minoranza. Quindi abbiamo la carta da giocare: convincere gli indecisi e i delusi,dobbiamo avere il vento della libertà che gonfia le nostre vele e che ci fa andare verso il bene dell’Italia"

Cosentino risponde alla Pascale: Aver trasformato la Campania la più forte regione d'Italia, non può provocare nessun imbarazzo"

Cosentino risponde alla Pascale: Aver trasformato la Campania la più forte regione d'Italia, non può provocare nessun imbarazzo"


Le cronache politiche continuano a indicarmi come il convitato di pietra a riunioni e tavoli politici. Ribadisco, ancora una volta, di non essere interessato a una candidatura alle Europee. Così l'ex sottosegretario all'economia, Nicola Cosentino. E aggiunge: Non ho chiesto direttamente né per interposta persona alcuna candidatura perché resto fedele all’impegno di non avere ruoli politici attivi o istituzionali finché non avrò risolto la mia pendenza giudiziaria. Purtroppo, però, malgrado l’adozione di una strategia processuale finalizzata a definire il tutto in tempi brevi, con la mia richiesta di giudizio immediato e gli accordi acquisitivi per sfoltire il numero delle udienze, siamo già arrivati a tre anni di dibattimento, e chissà quanto tempo ancora dovrà passare per sentire i 250 testimoni dell’accusa. Quanto poi ad alcune odierne dichiarazioni alla stampa della sig.na Pascale, fidanzata del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, mi chiedo e le chiedo: qual'è l’imbarazzo che io starei provocando al partito in Campania? Si riferisce forse all’imbarazzo di aver portato, sotto la mia guida, Forza Italia prima e il Pdl poi a traguardi elettorali mai raggiunti in precedenza? O forse allude al fatto che, dopo vent’anni di bassolinismo, siamo finalmente riusciti a smantellare un network di potere rosso conquistando, in successione, Comuni, Province e Regione? O può essere un imbarazzo aver trasformato la Campania, durante il mio coordinamento, nella più forte regione del centrodestra d’Italia?. Se poi l’imbarazzo riguarda il fatto che io sono indagato, allora cominciamo a guardare anche a quelli che hanno sentenze passate in giudicato. Perché in quel caso ci sarebbe, sì, l’imbarazzo della scelta.