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sabato 22 marzo 2014

Cosentino risponde alla Pascale: Aver trasformato la Campania la più forte regione d'Italia, non può provocare nessun imbarazzo"

Cosentino risponde alla Pascale: Aver trasformato la Campania la più forte regione d'Italia, non può provocare nessun imbarazzo"


Le cronache politiche continuano a indicarmi come il convitato di pietra a riunioni e tavoli politici. Ribadisco, ancora una volta, di non essere interessato a una candidatura alle Europee. Così l'ex sottosegretario all'economia, Nicola Cosentino. E aggiunge: Non ho chiesto direttamente né per interposta persona alcuna candidatura perché resto fedele all’impegno di non avere ruoli politici attivi o istituzionali finché non avrò risolto la mia pendenza giudiziaria. Purtroppo, però, malgrado l’adozione di una strategia processuale finalizzata a definire il tutto in tempi brevi, con la mia richiesta di giudizio immediato e gli accordi acquisitivi per sfoltire il numero delle udienze, siamo già arrivati a tre anni di dibattimento, e chissà quanto tempo ancora dovrà passare per sentire i 250 testimoni dell’accusa. Quanto poi ad alcune odierne dichiarazioni alla stampa della sig.na Pascale, fidanzata del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, mi chiedo e le chiedo: qual'è l’imbarazzo che io starei provocando al partito in Campania? Si riferisce forse all’imbarazzo di aver portato, sotto la mia guida, Forza Italia prima e il Pdl poi a traguardi elettorali mai raggiunti in precedenza? O forse allude al fatto che, dopo vent’anni di bassolinismo, siamo finalmente riusciti a smantellare un network di potere rosso conquistando, in successione, Comuni, Province e Regione? O può essere un imbarazzo aver trasformato la Campania, durante il mio coordinamento, nella più forte regione del centrodestra d’Italia?. Se poi l’imbarazzo riguarda il fatto che io sono indagato, allora cominciamo a guardare anche a quelli che hanno sentenze passate in giudicato. Perché in quel caso ci sarebbe, sì, l’imbarazzo della scelta.

Acqua, Onu: "E' emergenza acqua/Energia

Acqua, Onu: "E' emergenza acqua/Energia 


"L'acqua e l'energia sono tra le sfide più importanti del mondo" e tra i punti chiave della Giornata Mondiale dell'acqua, promossa oggi dall'Onu. Lo sostiene Michel Jarraud, segretario generale dell'Organizzazione meteorologica mondiale, alla conferenza a Tokyo che dà il via alle celebrazioni. Le Nazioni Unite descrivono una vera emergenza di acqua/cibo/energia. Entro il 2030 la popolazione mondiale avrà bisogno di per il 35% di più cibo, per il 40% di più acqua, per il 50% di più energia. Già oggi 768 milioni di persone non hanno accesso all'acqua potabile. L'Unicef denuncia: "La mancanza di acqua causa ogni giorno la morte di 1.400 bambini sotto i 5 anni". 

Papa ai mafiosi: "Per favore, convertitevi"

Papa ai mafiosi: "Per favore, convertitevi" 


Un abbraccio tra Papa Francesco e Don Ciotti, che sono entrati insieme nella chiesa romana di San Gregorio VII per la veglia di preghiera organizzata ieri dall'Associazione "Libera" nel ricordo delle vittime di mafia. Tra le autorità presenti, la presidente della Commissione antimafia Bindi, il Sindaco di Roma capitale, Marino e il presidente del Senato, ed ex Procuratore Antimafia, Grasso. Questa di quest'anno è la 19esima Giornata della Memoria e dell'impegno: 900 i familiari presenti, per i 15 mila che hanno perso un parente per mafia: tra gli uccisi, anche 80 bambini. "Il vostro potere è insanguinato. Per favore, cambiate vita, convertitevi": parla direttamente agli "uomini e donne mafiose" Papa Francesco, alla veglia di preghiera per le vittime di mafia. Ai familiari delle vittime, Francesco aveva detto poco prima: "Vi sarò vicino in questo cammino che richiede tenacia e perseveranza". E ancora: "Grazie, perchè non vi siete chiusi ma vi siete aperti e siete usciti per raccontare la vostra storia di dolore e di speranza. E' tanto importante per i giovani". Poi la speranza "che il senso di responsabilità, piano piano, vinca sulla corruzione in ogni parte del mondo". 

venerdì 21 marzo 2014

Cardito (Na): Ci lascia Pietro Gervasio, la fatalità lo ha sottratto all'affetto dei cari

Cardito (Na): Ci lascia Pietro Gervasio, la fatalità lo ha sottratto all'affetto dei cari

di Mario Setola 


Pietro Gervasio
scomparso tragicamente
in un incidente stradale 
La fatalità lo ha sottratto all’affetto dei propri cari, la burocrazia, a volte fin troppo cavillosa, per poco non gli consentiva neppure i funerali al proprio paese. Stiamo parlando del 45 enne carditese  Pietro GERVASIO, coinvolto in un sinistro letale sull’Autostrada del Sole, lo scorso 6 marzo. L’uomo, che viaggiava in qualità di trasportato a bordo dell’ autotreno Scania di proprietà di DEL PRETE Tommaso di Frattamaggiore e condotto da Vitale Pasquale di Crispano, per cause ancora da accertarsi, è rimasto schiacciato nell’abitacolo, dopo che il grosso mezzo si era completamente ribaltato a seguito di continui e ripetuti urti contro il guardrail dell’autostrada. L'autotreno infatti, (con rimorchio) per cause ancora al vaglio degli inquirenti, andava a sbattere con la sua fiancata sinistra  prima sulla barriera centrale e poi per l'urto e per il peso si rovesciava sul lato destro strisciando per metri lungo la carreggiata dell'A1. Già durante i primi soccorsi, le condizioni del Gervasio erano apparse gravissime. Il 45 enne infatti, restava incastrato tra le lamiere del tir, e solo grazie all'intervento dei Vigili del fuoco e della P.S di Fiano Romano,  riusciva ad essere estratto. Trasportato d’urgenza all'Ospedale GEMELLI di Roma, nonostante i tentativi estremi e lunghissimi per tenerlo in vita, è deceduto la sera del 14 marzo. Ben otto giorni dopo lo schianto. La Procura di RIETI aveva aperto un  fascicolo per accertare le responsabilità, e quindi, l’Ospedale romano Gemelli, metteva la salma a disposizione del P.M. dr.ssa Cambi,  per gli accertamenti. Da lì gli assurdi problemi fatti di competenze, burocrazia e carte bollate, che hanno reso un momento già drammatico di per sé, una vera e propria odissea per la sfortunata famiglia Gervasio. Il problema era: come "liberare" la salma per i solenni funerali in paese? Eh si, perché il problema era legato alla competenza. da una parte vi era la competenza territoriale della Procura di Rieti per il sinistro e dall'altra la competenza dell'Ospedale Gemelli di Roma. Solo dopo svariate peripezie, e grazie all’intervento del legale Paolo Granato del foro di Napoli, la famiglia del Gervasio per accorciare i tempi è riuscita a chiedere alla Procura di Rieti di effettuare una rogatoria presso la Procura di Roma, dove finalmente il P.M. di turno incaricato,  in data 19 marzo affida l'incarico per l'autopsia al medico-legale dr. De Giorgio dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, Istituto di Medicina legale. Quindi, soltanto oggi (21 Marzo), la famiglia Gervasio molto conosciuta in paese per la generosità che l’ha sempre contraddistinta e la dedizione al lavoro (autotrasportatori da generazioni), potranno salutare per l’ultima volta il povero Pietro, che lascia la moglie Del prete Rosa e tre figli. “è stato un esempio come figlio, marito e padre. Ha sempre lavorato per crescere nel miglior modo i figli” così lo ricordano gli amici, che aspettavano da settimane la possibilità di tributargli l’ultimo saluto, alla presenza delle autorità cittadine ed in una gremita chieda si Sant’Eufemia durante il rito che sarà officiato da Don Vincenzo Marfisa.


Consiglio Europeo: Battaglia sui vincoli. Barroso:"Italia rispetti gli impegni"

Consiglio Europeo: Battaglia sui vincoli. Barroso: "Italia rispetti gli impegni"


Si è aperto con un secco botta e rispetto a distanza tra il Premier Renzi e il presidente della Commissione Ue Barroso, il vertice Europeo di Bruxelles. "E' fondamentale rispettare gli impegni presi", aveva detto Barroso, prima del bilaterale con Renzi". "L'italia rispetta tutti i vincoli", aveva subito replicato Renzi. Il clima si è fatto meno teso, dopo il faccia a faccia. "L'incontro è stato molto positivo. L'Europa sosterrà le riforme in Italia", ha twittato Barroso, dopo che già Renzi aveva detto "bene, molto bene", al termine del colloquio, durato oltre un ora. Insomma, il premier Renzi ha una grande responsabilità, rispettare gli impegni con l'Europa ma soprattutto, rispettare gli impegni presi con gli Italiani. Gli obblighi dati da Renzi in prossimità delle elezioni Europee fanno pensare nuovamente ad una promessa da marinaio, l'Italia come l'Europa sperano, almeno questa volta, che si rispetti quanto detto. 


giovedì 20 marzo 2014

Baby Squillo: Mille contatti telefonici

Baby Squillo: Mille contatti telefonici


Sono almeno mille i contatti telefonici all'esame della procura di Roma che indaga sull'attività di prostituzione delle due studentesse minorenni che usavano un appartamento ai Parioli per incontrare i clienti. Quei contatti, ricavati dai cellulari in uso alle due ragazzine, servono ad identificare quei clienti, su cui grava il sospetto che abbiano pagato per avere un rapporto sessuale appunto con minorenni. In corso l'elezione di domicilio degli oltre 50 clienti individuati. 

Forza Italia, primi candidati. Ma è rebus sui figli in lista

Forza Italia, primi candidati. Ma è rebus sui figli in lista


La Gelmini: "Favorevoli alla discesa in campo di Marina o Barbara". L'ipotesi Pier Silvio. Poi la frenata: "Ancora nulla di deciso". Già pronto il logo tricolore col nome del fondatore


Il rebus resta insoluto. Ci sarà un Berlusconi in lista alle prossime Europee? Oppure il cognome del fondatore di Forza Italia apparirà soltanto all'interno del simbolo? Dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato l'interdizione per due anni dai pubblici uffici per il leader del centrodestra (che non potrà né votare né essere eletto), la questione della continuità storica e dello sfruttamento del valore aggiunto rappresentato dalla presenza sulla scheda di un membro della famiglia Berlusconi continua a tenere banco.

Il nodo non è ancora stato sciolto e forse rimarrà aperto fino al termine ultimo per la chiusura delle liste. Per Mariastella Gelmini la candidatura di famiglia è una ipotesi in campo. «La scelta verrà fatta nei prossimi giorni - spiega - se Barbara o Marina o entrambe sceglieranno di scendere in campo si tratterà di una scelta ponderata per difendere il percorso intrapreso da Silvio Berlusconi. In ogni caso sarebbero candidature che verrebbero accolte favorevolmente da Forza Italia». E qualcuno arriva anche a ipotizzare la carta a sorpresa rappresentata da Pier Silvio. Chi, invece, è molto meno possibilista è Giovanni Toti. «La famiglia ha sempre smentito e a me non risulta».

Quel che è certo è che, in attesa di una decisione definitiva, la mappa delle candidature inizia comunque a delinearsi. A Palazzo Grazioli, ieri nel primo pomeriggio, è andata in scena una riunione per discutere della questione delle liste. Un incontro in formato ristretto - presenti oltre a Silvio Berlusconi, Paolo Romani, Renato Brunetta, Giovanni Toti, Antonio Tajani e Mariastella Gelmini - convocato per sciogliere un nodo fondamentale: consentire o meno la presenza di parlamentari tra i candidati per Strasburgo.

La decisione è quella di una sorta di compromesso, un nulla osta limitato a coloro che da tempo hanno espresso il desiderio di cimentarsi nella corsa verso Strasburgo. Una sorta di selezione all'ingresso per evitare di trasformare l'appuntamento in primarie interne per la futura leadership. In realtà non tutti i presenti sono d'accordo su questa linea, ma alla fine si decide di procedere.

La selezione dei capolista che dovranno trainare Forza Italia sul territorio è basata soprattutto sul radicamento dei vari dirigenti. Un fattore, quello del legame con il collegio, che diventa fondamentale per compensare l'assenza di Silvio Berlusconi dalla corsa. I nomi selezionati sono quelli di Giovanni Toti nella circoscrizione Nord Ovest; di Renato Brunetta nel Nord Est; di Antonio Tajani al Centro. Resta da decidere il capolista per le Isole ma il nome in pole position è quello di Gianfranco Miccichè. Non c'è, però, ancora ufficialità, tanto che una nota di Forza Italia prova a stoppare le voci. «Nessuna decisione è stata presa in merito alle candidature» scrive l'ufficio stampa. In realtà molto dipenderà dal «fattore Marina» e dal «fattore Barbara». Se si deciderà per un loro ingresso in lista i loro nomi verranno piazzati al vertice in tutte le circoscrizioni, con conseguente rivoluzione delle gerarchie. L'esclusione dall'Europa di Berlusconi non avrà, comunque, ricadute sul simbolo elettorale. Il problema di mantenere il nome Berlusconi sembra ormai risolto. Il 6-7 aprile gli avvocati dell'ex premier presenteranno il logo di Forza Italia con il tricolore in primo piano e la dicitura Berlusconi in calce. Con questo escamotage il leader azzurro potrà anche non essere in lista ma conserverà il suo «brand» da sempre arma preziosa in chiave elettorale.