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venerdì 7 marzo 2014

Forno Crematorio, Don Patriciello punta il dito contro l'ipotetico nuovo sito di raccolta rifiuti. Pronta la risposta del sindaco Caso

Forno Crematorio, Don Patriciello punta il dito contro "l'ipotetico" nuovo sito di raccolta rifiuti. Pronta la risposta del sindaco Caso



Don Maurizio Patriciello
Parroco Anti-roghi 
Sul forno crematorio che si vorrebbe costruire nel cimitero di Frattamaggiore – Frattaminore – Grumo Nevano, occorre fare molta attenzione. Un confronto democratico e civile con gli abitanti della zona è non solo costruttivo ma doveroso. Intanto occorre ricordare che, sebbene il cimitero è consortile, insiste per lo più in territorio di Frattaminore, a pochissima distanze dal paese. E’ più che logico che i residenti, dopo le mille menzogne loro raccontate in tema ambientale ( vedi il termovalizzatore di Acerra o la discarica di Chiaiano ) non è disposto ad accogliere con troppa facilità le rassicurazioni degli esperti interessati alla costruzione. Occorre, inoltre, studiare il problema da diversi punti di vista. Oltre a quello ambientale ( su cui è bene sentire al più presto il parere di esperti preparati e disinteressati ), bisogna tener conto dell’impatto psicologico che esso avrebbe sulle persone . Ho letto in un link che mi è stato inviato che la dispersione delle polveri nell’aria, qualora l’impianto sia ben funzionante, è minima. Non ho motivi per dubitare della correttezza di questa affermazione. Ma - mi chiedo - pur essendo in quantità minima quella polvere - che, non dimentichiamo, sono le ceneri dei nostri cari morti - dove si va a depositare? Credo sia logico pensare che va a depositarsi sui balconi e sui davanzali delle finestre delle civili abitazioni. Con quali conseguenze per bambini, ragazzi e anche adulti più impressionabili? Questo aspetto non è secondario. L’uomo non è solo economia. Inoltre: visto che non esistono in zona altri forni crematori, è prevedibile immaginare che il nostro forno richiamerà le salme di altri pesi. Ora, dato che il nostro cimitero non si trova allo sbocco di una autostrada né tantomeno in aperta campagna o in cima a una montagna, ma è incastonato tra case, scuole, negozi, pizzerie, eccetera, non sarebbe il caso di pensare che forse non è il luogo più adatto alla costruzione di un forno crematorio? Credo che il confronto sia possibile. Siamo persone educate e civili che si preoccupano per il bene del loro paese e dei loro cari.


La risposta del Sindaco di Frattaminore Vincenzo Caso: 

Vincenzo Caso
Sindaco di Frattaminore
Caro Don Maurizio Patriciello, mi dispiace che tu stia facendo un pò di confusione perchè la gente Ti stima e Ti dà ascolto e quindi hai grandi responsabilità anche quando comunichi le tue idee. Accomunare un "Tempio Crematorio" alla discarica di Chiaiano o al Termovalorizzatore di Acerra è veramente azzardato. Prima di tutto l'impianto (Forno Crematorio) NON RICADE nel territorio di Frattaminore come non ricade nel territorio di Frattaminore nemmeno un metro quadrato del Cimitero Consortile con relativo ampliamento. Inoltre il Comune di Frattaminore non ha mai avuto, aggiungo purtroppo, un proprio Cimitero. Mi va di chiarire che ho personalmente dato indicazione al progettista del nostro Piano Urbanistico Comunale perchè prevedesse un nuovo Cimitero nel nostro territorio convinto che abbiamo il diritto di onorare i nostri defunti in casa nostra. Se poi il Consorzio ha scelto di realizzare un Forno Crematorio che personalmente non ho mai votato non vuol dire che si stia commettendo un reato o un nuovo attentato alla salute dei nostri concittadini anzi, forse si sta guardando al futuro essendosi accorti che fra non molto i Cimiteri invaderanno le Città. Sii certo che nulla sarà consentito senza le necessarie autorizzazioni ambientali e sanitarie. A te e ai cittadini confermo che presto sarà convocato un incontro già da me sollecitato al Presidente del Consorzio (Sindaco di Frattamaggiore) per spiegare, progetto alla mano, tutte le caratteristiche tecniche dell'impianto in questione e rassicurare la popolazione. 
Con immutata stima,Vincenzo Caso.



Caserta, scandalo Asl: Gasparin si dimette da dirigente amministrativo

Caserta, scandalo Asl: Gasparin si dimette da dirigente amministrativo


Giuseppe Gasaprin si è dimesso questa mattina dal suo incarico di responsabile amministrativo dell'Asl, dopo la scelta di essere giudicato con rito abbreviato. Indagato nella maxi inchiesta sugli appalti all'azienda sanitaria, Gasparin si presenterà davanti al giudice di Napoli per essere processato, assieme a Roberto e Giuseppe Grillo, i due figli dell'imprenditore di Marcianise, Angelo Grillo. Questa è la linea difensiva di Gasparin, il primo degli indagati a parlare ai pm dell'Antimafia di Napoli dei meccanismi di «compravendita» degli appalti per la pulizia dei locali nell'Asl. Angelo Grillo, l'ex direttore generale dell'ospedale di Caserta, Franco Bottino, il consigliere regionale Angelo Polverino e altri, invece, saranno alla prima udienza del processo con rito ordinario il prossimo 14 marzo.

Torre del Greco: Stasera alle 19, appuntamento con Patrizio Rispo


Torre del Greco: Stasera alle 19, appuntamento con Patrizio Rispo 

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Le Figaro: Pompei abbandonata dallo Stato

Le Figaro: Pompei abbandonata dallo Stato


I calchi delle vittime di Pompei
''Lo Stato italiano lascia le rovine di Pompei all'abbandono'', questo il titolo di prima pagina del quotidiano francese, Le Figaro, che oggi dedica un ampio servizio alla situazione di Pompei. ''Pompei accelera la sua rovina'', scrive ancora Le Figaro, sottolineando che ''un'amministrazione impotente assiste al crollo dei tesori di una civiltà'. E ''le pesantezze della burocrazia bloccano l'attuazione di lavori urgenti''.

Caivano (Na): Comunicato Stampa Sel

Caivano (Na): Comunicato Stampa Sel


Donato Falco
Funzionario Arin
In merito alle notizie apparse su Dubito.it e altri organi dove, subdolamente, si voleva appalesare una cointeressenza tra l'esponente di Sel Caivano, Donato Falco, e Nicola Cosentino perchè ha partecipato alla iniziativa politica di presentazione di Forza Campania avvenuta a Napoli qualche tempo fa, mettendolo peraltro in relazione, in modo improprio e non comparabile, ad un altro evento che vide a suo tempo interessato Francesco Casaburo, all'epoca Capogruppo del PD in Consiglio Comunale, con un'organizzazione Caf vicino alla Pdl, il Circolo Sel Caivano "Ciccio Russo" precisa quanto segue: 

Non c'è alcun chiarimento da fare sulla partecipazione all'evento in questione, in quanto se per ragioni di lavoro, bisogna andare in alcuni luoghi dove si svolgono iniziative politiche, non significa che si partecipi a quegli eventi. Donato Falco è un funzionario tecnico dell'Arin, nonchè Presidente della Costituenda Banca di Credito Cooperativo legato alla Cassa Previdenza e Assistenza dei lavoratori Arin e quindi può e deve fare ciò che gli impone l'impegno lavorativo. 

Di Donato Falco parlano la storia familiare e personale e l'impegno costante a sinistra, prima nel PSI, poi nei Verdi e, oggi, in Sel in un percorso politico assolutamente trasparente, contrassegnato, anche nei momenti bui della vita politica e amministrativa caivanese, da comportamenti e azioni non scalfite neppure da un avviso di garanzia. 

Sel Caivano conferma, quindi, la massima fiducia a Donato Falco che, anche se non ha incarichi operativi all'interno del Circolo, rimane un importante esponente del Partito, e continuerà nello sforzo di ricostruire un centrosinistra coerente e vincente, che metta al bando la pochezza di una politica locale caratterizzata essenzialmente da un trasformismo legato a piccoli e bassi interessi personali. 

Questo e non altro andrebbe fatto oggetto di un'informazione attenta che dovrebbe concentrarsi sugli scandali veri di questo nostro martoriato Paese, analizzando sempre le fonti e sentendo preventivamente gli interessati, senza omologarsi ad uno scandalismo giornalistico avvezzo all'inciucio e non a descrivere e far comprendere ai lettori la difficilissima realtà che Caivano sta vivendo. 

La Segreteria
Mariella Donesi 

Truffe Derivati: Assolte 4 Banche, aveva ragione la Deutsche Bank

Truffe Derivati: Assolte 4 Banche, aveva ragione la Deutsche Bank


Ribaltata in appello la sentenza di primo grado a carico di 4 banche per la truffa dei derivati ai danni del Comune di Milano. La Corte d'Appello di Milano ha assolto i 4 istituti di credito, Ubs, Deutsche Bank, Depfa Bank e Jp Morgan, che erano state invece condannate al pagamento di un milione di euro di multa e alla confisca di 89 milioni. Per la Corte, "il fatto non sussiste". I giudici hanno assolto anche 9 funzionari accusati di aver violato la legge della responsabilità amministrativa degli enti. Insomma, una vittoria che schiaccia in un angolo definitivamente l'accusa che sedeva nel salotti buoni del comune di Milano. 

Gaetano Daniele: Solidarietà a Orellana e Battista

Gaetano Daniele: Solidarietà a Orellana e Battista


Gaetano Daniele
Amministratore "il Notiziario"
"Desidero rivolgere vicinanza e solidarietà a Luis Alberto Orellana e a Lorenzo Battista, per il "vile atto intimidatorio subito". Ferma è la mia condanna nei confronti di un gesto che mira a colpire e a indebolire l'azione di un rappresentante delle Istituzioni, che sia di centrodestra che sia di sinistra o che sia di centro o appunto come in questo caso del Movimento o ex Movimento 5 Stelle. Sono certo che Orellana e Battista, come ribadivo poc'anzi sopra i righi,  al di là del colore politico, proseguiranno il loro percorso con determinazione, senza alcun condizionamento, nell'assolvimento delle loro responsabilità verso la comunità intera. Credo che difronte a vili gesti la comunità tutta sarà sempre vicino a chi opera nella giusta direzione, cioè verso il sociale e la solidarietà, ma soprattutto contro chi vuole tenere sotto scacco questa terra.

Ricordiamo agli amici lettori che una busta con dei proiettili è stata intercettata al centro di smistamento di Roserio (Milano), indirizzata ai due senatori, Orellana e Battista, espulsi qualche giorno fa dal Movimento 5 Stelle.