Grasso: "Super partes, no persecuzione". I senatori di Forza Italia lasciano l'aula: "Vergogna"
"Io non sono un vigliacco, sono in aula per ascoltare quanto c'era da dire su questo tema". Cosi il presidente del Senato Grasso replica alle critiche mossegli giustamente dai senatori di Centrodestra per aver deciso di far costituire Palazzo Madama come parte Civile nel processo a Berlusconi. "Non volevo offendere nessuno, nè tacciare di immoralità, chi non era d'accordo con me - aggiunge - nessun pregiudizio e nessuna persecuzione verso le persone coinvolte". Poi: "E' stata una scelta super partes, nessuna pressione, l'aula se vuole revochi la decisione". Ma i senatori di Forza Italia lasciano l'aula al grido di "Vergogna", vergogna". Il dibattito principale si apre appunto quando il presidente del Senato Grasso, ha dato incarico all'avvocatura dello Stato di rappresentare lo Stato quale parte civile nel processo sulla "compravendita di senatori" che vede Berlusconi imputato a Napoli. Una decisione che era nella direzione opposta al parere consultivo dell'ufficio di presidenza: 10 voti contrari e 8 favorevoli. Il presidente ha ritenuto che l'identificazione del Senato quale "persona offesa" di fatti asseritamente avvenuti all'interno e comunque relativi alla dignità dell'istituzione, ponga un ineludibile dovere morale di partecipazione all'accertamento della verità, in base alle regole processuali".