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mercoledì 18 dicembre 2013

Berlusconi a vertice PPE, ma arriva il no dei magistrati

Berlusconi a vertice PPE, ma arriva il no dei magistrati 


No dei magistrati al nulla osta a Berlusconi per il rilascio del passaporto che gli avrebbe consentito di partecipare al vertice del Ppe, in programma domani a Bruxelles e al quale il leader di Forza Italia era stato invitato dal presidente Daul. A questo si apprende, lunedì scorso i magistrati dell'esecuzione della Procura di Milano hanno notificato ai difensori di Berlusconi l'istanza con la quale hanno respinto la loro richiesta. Per i difensori ci sarebbe ancora la possibilità di chiedere un incidente di esecuzione davanti al tribunale, cioè di opporsi al "No", ma la decisione non arriverebbe prima di diversi giorni. 

Solidarietà a Don Maurizio Patriciello

Padre Maurizio Patriciello
Parroco Anti-Camorra e Anti-Roghi
Caro don Maurizio,
leggo con qualche apprensione notizie di stampa circa atteggiamenti intimidatori nei confronti della tua persona da parte di (non ben precisate) organizzazioni criminali tale da ipotizzare l'utilizzo della scorta. Oltre ad esprimerti tutta la nostra personale vicinanza e solidarietà  anche a nome dei tanti cittadini vesuviani che ti hanno conosciuto ed apprezzato, chiediamo a chi di competenza di agire con immediatezza a verificare la veridicità di tali minacce che costringerebbero don Patriciello ad una esposizione pubblica ridotta che corrisponde esattamente alle intenzioni di chi profferisce tali minacce. E di un don Patriciello "dimezzato" o addirittura ridotto al "silenzio" l'intero movimento civico della Campania non se lo può permettere proprio in questo momento di possibile capitalizzazione, con interventi legislativi di un certo peso, i tanti anni di lotte sui territori per portare alla ribalta nazionale lo scempio ambientale dell'intera Campania. Ecco perché è importante capire e agire immediatamente. Isolare, in qualunque modo, seppur a fine di salvaguardia della propria incolumità,  il simbolo della speranza della riscossa dei martoriati territori inquinati ridurrebbe di molto il risultato, a nostro modesto avviso a portata di mano, di avviare concretamente azioni di salvaguardia ambientale e della salute dei cittadini. Ecco perché da qui in avanti ci sentiremo ancora più vicini e legati a padre Maurizio e al suo Vescovo e saremo maggiormente vigili a denunciare qualsivoglia azione, da qualunque parte provenga,  che tenti di spegnere voci di tale autorevolezza.

Per il bene di tutti!
Grazie don Maurizio per tutto il tuo coraggio e il tuo impegno.

Franco Matrone
Rete dei Comitati vesuviani/Zero Waste Italy

Istituito Garante per detenuti. Cancellieri: "Non è indultino"

Istituito Garante per detenuti. Cancellieri: "Non è indultino"


Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge sulle carceri e un disegno di legge sul processo civile. "Il decreto è una prima importante risposta alla terribile emergenza" della situazione carceraria, e "non contiene nessun elemento di pericolosità per i cittadini", ha detto il Premier Letta. Ed è anche "una prima risposta all'appello del Capo dello Stato al Parlamento" sul tema. Il dl introduce "la figura del garante dei detenuti". Letta ha poi detto che non c'è un testo sulla custodia cautelare: c'è già ddl alla Camera. Il ddl sul processo civile "smaltirà l'arretrato e snellirà i processi". Nella scarcerazione anticipata, che viene incentivata "non si introduce nessun automatismo, resta ferma la decisione del giudice", quindi "è inutile parlare di indulto o indultini", ha poi rimarcato il ministro della Giustizia Cancellieri, che annuncia "nei prossimi mesi potrebbero uscire 1700 detenuti, scaglionati". Il Guadasigilli ha poi spiegato "che il braccialetto elettronico sarà usato solo per la detenzione domiciliare". E aggiunge che il dl "da voce a chi non l'aveva nel carcere" con l'introduzione appunto del Garante dei detenuti. Inoltre prevede "più possibilità di cure" per i tossicodipendenti, la "messa alla prova" per condanne fino a 4 anni, e domiciliari verso fine pena. 

martedì 17 dicembre 2013

Caserta: Terremoto Asl, scattano le manette per 10 persone

Caserta: Terremoto Asl, scattano le manette per 10 persone


I carabinieri di Caserta hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 10 indagati, tra i quali Angelo Grillo, imprenditore nel settore delle pulizie, gia' colpito da provvedimento cautelare per concorso esterno al clan Belforte di Marcianise nell'ambito dell'inchiesta su appalti irregolari per l'Asl Caserta 1. Agli indagati contestato il delitto di intestazione fittizia di beni e societa' per conto di Grillo, con l'aggravante di agevolare la cosca. L'inchiesta, attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, riprese video, servizi di osservazione e pedinamenti, nonche' riscontri di natura documentale e accertamenti patrimoniali, e' nata dagli approfondimenti su quella che il 7 novembre scorso ha portato all'arresto di Grillo, di un consigliere regionale, imprenditori e dirigenti della Asl e dell'ospedale di Caserta. I destinatari della misura cautelare odierna sono gli intestatari di beni mobili e immobili, di societa', e di conti correnti bancari individuati in Italia e Lussemburgo, ora sottoposti a provvedimento di sequestro preventivo. Sigilli a societa' che operano sia nel settore della raccolta dei rifiuti sia nel settore della vigilanza privata a Caserta, Roma, Livorno, Sassari e in Lussemburgo ed hanno un valore stimato di circa 30 milioni di euro.

Cancellieri: Decreto carceri in CdM

Cancellieri: Decreto carceri in CdM


Tremila detenuti in meno nelle carceri e tagli per i processi penali e civili. Questo l'obiettivo del pacchetto di misure, un dl e 2 ddl, che oggi andrà in Consiglio dei ministri. "Provvedimenti molto importanti", ha commentato il ministro della Giustizia, Cancellieri, che ha confermato l'istituzione di un Garante nazionale dei detenuti e di una "cabina di regia sul mondo del lavoro dei carcerati". In CdM anche un decreto legge sui tossicodipendenti, gli extracomunitari colpevoli di reati e sull'uso di braccialetti elettronici. 

Calcio Scommesse: Presi i due "Mister X", indagati Gattuso e Brocchi

Calcio Scommesse: Presi i due "Mister X", indagati Gattuso e Brocchi. 30 partite sospette in serie A


Scoperti dalla Polizia i due anelli di collegamento tra mondo delle scommesse clandestine, calciatori e società. Si tratta di Salvatore Spadaro e Francesco Bazzani, definiti "Mister X" dai giocatori coincolti nelle prime fasi dell'inchiesta "Last Bet", avviata nel 2010. Arrestati anche il dirigente del Riccione calcio, Cosimo Rinci, e Fabio Quadri, considerato il factotum di Spadaro. Spadaro, secondo l'accusa, sarebbe legato al giro dei "Bolognesi" di Giuseppe Signori, mentre Bazzani a un leader del "gruppo degli zingari", Almir Gegic. Nel corso dell'inchiesta sono 54 gli arrestati e 120 gli indagati. Indagati anche l'ex giocatore del Milan e campione del mondo a Berlino, Gennaro Gattuso, e l'ex giocatore della Lazio, Cristian Brocchi. L'accusa ipotizzata dalla Procura di Cremona sarebbe associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Nei confronti di entrambi sono state eseguite perquisizioni dalla Polizia. Gattuso, dopo essere stato esonerato dal Palermo, è allenatore del Sion (Svizzera). Brocchi è allenatore delle giovanili del Milan. Intanto sono 30 le partite di serie A "in cui ci sono contatti tra Bazzani, detto (Civ) e calciatori o dirigenti collegati alla squadra che avrebbe giocato una o due giorno dopo. Quanto lo dice il Procuratore di Cremona, in merito appunto all'indagine sul Calcioscommesse. Bazzani e Spadaro, due degli arrestati, "offrivano pacchetti di partite da poter manipolare, spiega il Pm De Martino, "se la proposta veniva accettata, il dirigente della squadra dava il via libera ai calciatori, che solo allora potevano lucrare sulla partita truccata". Alcune delle perquisizioni effettuate "hanno avuto esiti positivi", sono stati infatti trovati "appunti che riguardavano partite". 

lunedì 16 dicembre 2013

Città in Tilt per scioperi trasporti. Milano, bloccate le linee del metrò

Città in Tilt per scioperi trasporti. Milano, bloccate le linee del metrò


Lo sciopero nazionale di 4 ore nel settore del trasporto pubblico locale sta creando disagi nelle principali città. A Milano ferme le linee metropolitane e possibili riduzioni per quelle di superficie, mentre a Roma sono gli autobus a essersi già fermati e funzionano invece le linee della metropolitana e quelle delle ferrovie leggere. Intasate le vie consolari, nell'orario in cui i pendolari vanno al lavoro. A Napoli ferma la Circumvesuviana e a piedi gli abitanti dell'area flegrea e vesuviana. Domani e mercoledì tornano a Roma le targhe alterne: domani dispari ferme. Intanto sono molto alte le adesioni allo sciopero di 4 ore a livello nazionale del trasporto pubblico locale, con punte del 95% a Torino dove l'astensione dal lavoro è di 8 ore. Lo riferisce la Filt-Cgil sulla base dei primi dati arrivati. A Venezia, sono stati fermi il 60% dei vaporetti, a Bologna l'adesione è stata dell'80%, a Napoli fermi il 90% dei bus, a Bari l'85% e a Palermo il 60%. A Firenze lo sciopero è nel pomeriggio. A Roma, secondo i dati dell'Agenzia della Mobilità l'adesione è del 20%.