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martedì 17 dicembre 2013

Caserta: Terremoto Asl, scattano le manette per 10 persone

Caserta: Terremoto Asl, scattano le manette per 10 persone


I carabinieri di Caserta hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 10 indagati, tra i quali Angelo Grillo, imprenditore nel settore delle pulizie, gia' colpito da provvedimento cautelare per concorso esterno al clan Belforte di Marcianise nell'ambito dell'inchiesta su appalti irregolari per l'Asl Caserta 1. Agli indagati contestato il delitto di intestazione fittizia di beni e societa' per conto di Grillo, con l'aggravante di agevolare la cosca. L'inchiesta, attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, riprese video, servizi di osservazione e pedinamenti, nonche' riscontri di natura documentale e accertamenti patrimoniali, e' nata dagli approfondimenti su quella che il 7 novembre scorso ha portato all'arresto di Grillo, di un consigliere regionale, imprenditori e dirigenti della Asl e dell'ospedale di Caserta. I destinatari della misura cautelare odierna sono gli intestatari di beni mobili e immobili, di societa', e di conti correnti bancari individuati in Italia e Lussemburgo, ora sottoposti a provvedimento di sequestro preventivo. Sigilli a societa' che operano sia nel settore della raccolta dei rifiuti sia nel settore della vigilanza privata a Caserta, Roma, Livorno, Sassari e in Lussemburgo ed hanno un valore stimato di circa 30 milioni di euro.

Cancellieri: Decreto carceri in CdM

Cancellieri: Decreto carceri in CdM


Tremila detenuti in meno nelle carceri e tagli per i processi penali e civili. Questo l'obiettivo del pacchetto di misure, un dl e 2 ddl, che oggi andrà in Consiglio dei ministri. "Provvedimenti molto importanti", ha commentato il ministro della Giustizia, Cancellieri, che ha confermato l'istituzione di un Garante nazionale dei detenuti e di una "cabina di regia sul mondo del lavoro dei carcerati". In CdM anche un decreto legge sui tossicodipendenti, gli extracomunitari colpevoli di reati e sull'uso di braccialetti elettronici. 

Calcio Scommesse: Presi i due "Mister X", indagati Gattuso e Brocchi

Calcio Scommesse: Presi i due "Mister X", indagati Gattuso e Brocchi. 30 partite sospette in serie A


Scoperti dalla Polizia i due anelli di collegamento tra mondo delle scommesse clandestine, calciatori e società. Si tratta di Salvatore Spadaro e Francesco Bazzani, definiti "Mister X" dai giocatori coincolti nelle prime fasi dell'inchiesta "Last Bet", avviata nel 2010. Arrestati anche il dirigente del Riccione calcio, Cosimo Rinci, e Fabio Quadri, considerato il factotum di Spadaro. Spadaro, secondo l'accusa, sarebbe legato al giro dei "Bolognesi" di Giuseppe Signori, mentre Bazzani a un leader del "gruppo degli zingari", Almir Gegic. Nel corso dell'inchiesta sono 54 gli arrestati e 120 gli indagati. Indagati anche l'ex giocatore del Milan e campione del mondo a Berlino, Gennaro Gattuso, e l'ex giocatore della Lazio, Cristian Brocchi. L'accusa ipotizzata dalla Procura di Cremona sarebbe associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Nei confronti di entrambi sono state eseguite perquisizioni dalla Polizia. Gattuso, dopo essere stato esonerato dal Palermo, è allenatore del Sion (Svizzera). Brocchi è allenatore delle giovanili del Milan. Intanto sono 30 le partite di serie A "in cui ci sono contatti tra Bazzani, detto (Civ) e calciatori o dirigenti collegati alla squadra che avrebbe giocato una o due giorno dopo. Quanto lo dice il Procuratore di Cremona, in merito appunto all'indagine sul Calcioscommesse. Bazzani e Spadaro, due degli arrestati, "offrivano pacchetti di partite da poter manipolare, spiega il Pm De Martino, "se la proposta veniva accettata, il dirigente della squadra dava il via libera ai calciatori, che solo allora potevano lucrare sulla partita truccata". Alcune delle perquisizioni effettuate "hanno avuto esiti positivi", sono stati infatti trovati "appunti che riguardavano partite". 

lunedì 16 dicembre 2013

Città in Tilt per scioperi trasporti. Milano, bloccate le linee del metrò

Città in Tilt per scioperi trasporti. Milano, bloccate le linee del metrò


Lo sciopero nazionale di 4 ore nel settore del trasporto pubblico locale sta creando disagi nelle principali città. A Milano ferme le linee metropolitane e possibili riduzioni per quelle di superficie, mentre a Roma sono gli autobus a essersi già fermati e funzionano invece le linee della metropolitana e quelle delle ferrovie leggere. Intasate le vie consolari, nell'orario in cui i pendolari vanno al lavoro. A Napoli ferma la Circumvesuviana e a piedi gli abitanti dell'area flegrea e vesuviana. Domani e mercoledì tornano a Roma le targhe alterne: domani dispari ferme. Intanto sono molto alte le adesioni allo sciopero di 4 ore a livello nazionale del trasporto pubblico locale, con punte del 95% a Torino dove l'astensione dal lavoro è di 8 ore. Lo riferisce la Filt-Cgil sulla base dei primi dati arrivati. A Venezia, sono stati fermi il 60% dei vaporetti, a Bologna l'adesione è stata dell'80%, a Napoli fermi il 90% dei bus, a Bari l'85% e a Palermo il 60%. A Firenze lo sciopero è nel pomeriggio. A Roma, secondo i dati dell'Agenzia della Mobilità l'adesione è del 20%. 

Legge di Stabilità: Maratona notturna alla Camera

Legge di Stabilità: Maratona notturna alla Camera 


Maratona notturna per la Commissione Bilancio della Camera, riunita in seduta domenicale dalle 23 per esaminare gli ultimi emendamenti del governo, attesi per sabato e poi slittati a ieri mattina. Scaduto anche il termine per i subemendamenti dei gruppi. I lavori della Commissione sono iniziati 10 giorni fa, quando il testo licenziato dall'Aula di Palazzo Madama è approdato a Montecitorio con oltre 3 mila emendamenti prodotti dalle forze politiche, metà della maggioranza e metà dell'opposizione. La Commissione si riunirà appunto stamane alle 12.30 per chiudere i lavori in giornata e mandare la manovra domani all'aula di Montecitorio. 

Renzi: Grillo o le riforme o sei buffone, ma Grillo respinge la sfida: "Subito al voto"

Renzi: Grillo o le riforme o sei buffone, ma Grillo respinge la sfida: "Subito al voto" (Renzie come Fonzie): restituisca agli italiani 1 miliardo di euro 


Satira
"Restiamo ribelli e cambiamo l'Italia". Così Renzi dal palco dell'assemblea del Pd che lo ha incoronato "reginetta dell'anno".  "Essere ribelli - ribadisce Renzi - è soprattutto una sfida con se stessi". Dobbiamo "avere la consapevolezza che il Pd è parte integrante di questo governo", "se balbetta il governo la colpa non ricadrà su Grillo o Berlusconi, ma ricadrà sulle nostre spalle". E aggiunge: "Dobbiamo aiutare Letta nel semestre europeo. Senza l'Italia l'Ue non va da nessuna parte". Troppi "sfascisti vogliono mandare a casa il Parlamento". "Nel patto di coalizione serve l'impegno a modificare la Bossi-Fini". E poi: non più Senato elettivo alle prossime elezioni: non più 315 senatori. "Entro fine gennaio si approva alla Camera la riforma o la politica perde faccia". Poi la proposta a Letta: un patto per i prossimi 12-15 mesi. "Entro un mese una legge per semplificare le regole sul lavoro". E sulle unioni civili: "Tema che metteremo nel patto di coalizione". Renzi inoltre ha sfidato Grillo  sulla legge elettorale e sulle riforme dei partiti: "Firma o sei un  "buffone". Ma Grillo non si lascia intimorire dalle chiacchiere di Renzi. In politica ci sono modi e modi per esprimere una propria opinione, per Renzi chi firma è giusto chi non firma è un "buffone", questa provocazione assomiglia tanto al gioco: ti offendo proprio per indurti a non firmare. Ma appunto Grillo non cade nella trappola del Pd e rimarca: "Si sciolga il Parlamento e al voto con il Mattarellum". "Le riforme le farà il prossimo Parlamento", (Renzi come Fonzie) è tutto chiacchiere e marketing. "I rimborsi elettorali sono stati incassati dai partiti aggirando il referendum del 1993 e la Corte dei Conti". "Il Pd deve restituire agli italiani, non a noi, 1 miliardo di euro preso in 20 anni. Renzie, caccia la grana e tutta", conclude. 

sabato 14 dicembre 2013

Famiglia: Il decreto rende i figli uguali

Famiglia: Il decreto rende i figli uguali


E' legge la norma che mette fine a ogni distinzione e discriminazione tra figli naturali e legittimi. Tolta quindi dal Codice Civile qualunque aggettivazione alla parola figli. Come spiegato dal presidente del Consiglio, da ora in poi saranno tutti figli uguali. Il testo, predisposto nell'ambito della Commissione istituita presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, presieduta dal Professore Cesare Massimo Bianca, stabilisce: "l'introduzione del principio dell'unicità dello stato di figlio, anche adottivo, e conseguentemente l'eliminazione dei riferimenti presenti nelle norme ai figli "legittimi" e ai figli "naturali" e la sostituzione degli stessi con quello di "figlio"; il principio per cui la filiazione fuori dal matrimonio produce effetti successori nei confronti di tutti i parenti e non solo con i genitori; la sostituzione della notizia di "potestà genitoriale" con quella di "responsabilità genitoriale"; la modifica delle disposizioni di diritto internazionale privato con previsione di norme di applicazione necessaria in attuazione del principio dell'unificazione dello stato di figlio. Inoltre, nel recepire la giurisprudenza della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione, si è deciso di: limitare a 5 anni dalla nascita i termini per proporre l'azione di disconoscimento della paternità; introdurre il diritto degli ascendenti di mantenere "rapporti significativi" con i nipoti minorenni; introdurre e disciplinare l'ascolto dei minori, se capaci di discernimento, all'interno dei procedimenti che li riguardano; portare a 10 anni il termine di prescrizione per l'accettazione dell'eredità per i figli nati fuori dal matrimonio; modificare la materia della successione prevedendo la soppressione del "diritto di commutazione" in capo ai figli legittimi fino ad oggi previsto per l'eredità dei figli naturali.