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venerdì 6 dicembre 2013

Caivano (Na): Come volevasi dimostrare Falco ritira le proprie dimissioni e torna in sella al cavallo bianco

Caivano (Na): Come volevasi dimostrare Falco ritira le proprie dimissioni e torna in sella al cavallo bianco 

di Mario Setola



Come volevasi dimostrare. Il Sindaco di Caivano Antonio Falco ritira le proprie dimissioni e torna in sella. Quale atto di responsabilità? La situazione politica non è affatto mutata. La crisi c'è ed è evidente. La politica a Caivano latita, come la cura da parte di questa amministrazione nei confronti della città. Pessima. Come pessimo è il livello di tutta questa amministrazione. Incompetente ed incapace di rispondere solo ad uno dei fabbisogni di una città che annega. Con le dimissioni del Sindaco Falco si è pensato, anche se solo per un momento, che la parola potesse, finalmente tornare agli elettori, che sarebbero stati liberi di togliere la fiducia a questa inconcludente amministrazione comunale. Nulla di tutto ciò. Con una nota al Protocollo 20392 del giorno 2 dicembre, il Sindaco Falco ha ritirato per la seconda volta nell'arco dei 3 anni del suo mandato, le proprie dimissioni asserendo che "... considerato il risultato degli incontri, tenutisi successivamente dai quali è emersa la possibilità di proseguire la regolare attività amministrativa, nell'esclusivo interesse della cittadinanza caivanese ritiro le dimissioni". Tutto qui. Ed esplode la polemica. Non si attacca neppure più il sindaco, da tutti considerato un povero burattino nelle mani dei vecchi volponi della politica locale. Dove per vecchi volponi non si intende esperienza al servizio della città, ma solo spasmodico, quasi ossessivo attaccamento agli scanni del potere. Un potere personale che sta mandando in frantumi la città, incapace ormai di rialzarsi. L'attacco più duro è arrivato dal Leader cittadino dell'Mpa, Alessio Vanacore, che ha dichiarato: "Ad un atto del genere c'è solo una risposta, vergognati!" "Non si capisce più - aggiunge ovviamente riferendosi al Sindaco - se sei ostaggio dei "mercenari" oppure i "mercenari" sono tuoi "ostaggi". Ora cosa dirai ai Caivanesi che i partiti non vogliono che tu vada a casa? Una bugia in più, tanto ci hai fatto la faccia". Parole dure, che fanno solo da preludio al resto. Dici che è nell'esclusivo interesse della cittadinanza Caivanese? no caro Sindaco questa te la potevi risparmiare, "nell'esclusivo interesse tuo e del tuo partito", questa era la formula giusta da scrivere nelle motivazioni del ritiro delle dimissioni. Quali sono i tuoi interessi? a breve lo sapranno i cittadini caivanesi stai tranquillo. Quali quelli del tuo partito? divulgheremo anche quelli". Insomma un clima avvelenato in città, e non si escludono colpi di scena finali. Tutto, mentre la città affonda. 

Morto Mandela, eroe lotta ad Apartheid: Nobel per la pace, aveva 95 anni

Morto Mandela, eroe lotta ad Apartheid: Nobel per la pace, aveva 95 anni

Il Sud Africa piange Nelson Mandela 

Nelson Mandela 
Il Sudafrica piange Nelson Mandela. Con un commosso discorso, il presidente Zuma ha annunciato la morte "serenamente nella sua casa di Johannesburg". Il padre del moderno Sudafrica e Leader della lotta alla segregazione razziale, aveva 95 anni e soffriva da tempo di un'infezione polmonare. "Voglio ricordare con semplici parole la sua umiltà, la sua grande umanità per la quale il mondo intero avrà grande gratitudine per sempre", ha detto ancora Zuma che ha dichiarato il lutto nazionale. Nelson Mandela è stato il fautore della lotta contro le discriminazioni razziali e il simbolo dell'intera Africa nel cammino verso l'emancipazione. Proveniente da una Tribù altolocata nel sistema sudafricano di caste, inizia le sue battaglie per l'uguaglianza razziale già da studente di giurisprudenza. Nel 1944, è tra i fondatori della Lega giovanile dell'African National Congress, il movimento che si batte per l'uguaglianza e i diritti civili. Quando nel 1948, il governo dell'oligarchia di origine olandese impone il regime di apartheid, Mandela assurge a leader della contestazione non violenta. La svolta giunge nel 1960. Uscito indenne dal massacro di Shaperville, che costa la vita a 69 militanti dell'Anc, Mandela abbraccia la lotta armata. Arrestato per banda armata, cospirazione e sabotaggio nel 1963, viene condannato all'ergastolo. Confinato a Robben Island, al largo della Città del Capo, diventa la bandiera dell'Anc, che continua la sua lotta clandestina, e diviene definitivamente un mito quando rinuncia alla grazia, propostagli dal governo in cambio della rinuncia alla lotta armata. Le cose cambiano quando anche gli Usa si uniscono alle pressioni internazionali contro il regime dell'apartheid. 

Il crollo del comunismo, vicino all'Anc e nemico giurato dei boeri, nonchè il completo isolamento del Paese, convincono il presidente Sudafricano De Klerk a rilasciare Mandela nel 1991. Tre anni dopo, il dialogo istituzionale tra le etnie sancisce la fine dell'apartheid. Il primo voto libero nella storia del Sudafrica porta Mandela alla presidenza. Suo vice è De Klerk, che un anno prima proprio assieme a lui era stato insignito del Nobel per la Pace. Mandela resta in carica fino al 1998; il suo mandato è tutto proiettato verso una laboriosa riconciliazione nazionale. Nel 2004, si ritira a vita privata. 

Obama, presidente degli Stati Uniti d'America si commuove: Mandela, un esempio. "Non posso immaginare - nota Obama - la mia vita senza l'esempio di Nelson Mandela". "Sono stato uno dei milioni di persone che è stato ispirato da Mandela". "Abbiamo perso - ha ricordato - uno degli uomini più coraggiosi e influenti dell'umanità". Aprendo il suo intervento, Obama ha citato le parole pronunciate dallo stesso Mandela durante il processo nel 1964: "Ho amato l'ideale di una società democratica e libera in cui tutti possono vivere in armonia e con pari opportunità". "Mandela ha vissuto per questo ideale e lo ha reso reale", ha poi concluso Obama. 

giovedì 5 dicembre 2013

Porcellum: La palla passa alla Camera ed è subito scontro Boldrini-M5S

Porcellum: La palla passa alla Camera ed è subito scontro Boldrini-M5S

Forza Italia e Movimento 5 Stelle contro la maggioranza


Nuova bagarre alla Camera tra Movimento 5 Stelle e la presidente Boldrini. I deputati grillini sono tornati a denunciare la totale "illegittimità" del Parlamento e al grido di "siamo tutti illegittimi" sono scattati applausi dai compagni di partito e le contestazioni dai banchi delle altre forze politiche hanno subito trovato contrapposizione. Immediata la replica della presidente Boldrini: "La Camera è pienamente legittima e legittimata a operare". I deputati del Movimento 5 Stelle hanno subito abbandonato l'aula in seguito al voto negativo di sospendere i lavori per calendarizzare la riforma elettorale. E intanto dopo il no della maggioranza ad una conferenza dei Capigruppo della Camera per mettere appunto, in calendario la riforma elettorale, i deputati del M5S, potrebbero dimettersi per protesta. Villarosa, Capogruppo del M5S, nota: "Avevamo chiesto la riunione della Capogruppo per calendarizzare subito il ritorno al "Mattarellum" e rimandare subito dopo il Paese a votare con una nuova legge elettorale". E sostiene: "Ci hanno detto di no. Qui siamo tutti illegittimi. Noi siamo pronti a dimetterci". Successivamente Villarosa precisa: "E' giusto dimettersi e noi siamo pronti a farlo, ma solo dopo l'approvazione del Mattarellum". A fare battaglia unitamente al Movimento 5 Stelle anche Forza Italia che sostiene anche non approvando il Mattarellum ad approvare nell'immediato una nuova legge elettorale e subito dopo dare la parola ai cittadini. Insomma, Letta e Napolitano tengono ancora banco, anche se lo stesso presidente Napolitano sollecita il Parlamento a modificare la legge elettorale. "Il Parlamento è pienamente legittimo - dice - e la Corte Costituzionale stessa che non lo mette in dubbio". Anche se da Napoli, dove Napolitano ha tenuto la conferenza "Beni Culturali e terzo settore" è stato fortemente contestato da migliaia di cittadini. 

Cardito (Na): "Ridicolizzato il Sindaco Giuseppe Cirillo"

Cardito (Na): "Ridicolizzato il Sindaco Giuseppe Cirillo"

di Mario Setola


Giuseppe Cirillo
Sindaco di Cardito 
"Cambiamo verso... Cardito" ridicolizzano il Sindaco Giuseppe Cirillo. Stavolta Cardito fa sul serio. Il Sindaco dei record (negativi) targato Pd barcolla. A mandarlo a casa, probabilmente l'altra fetta del Pd. Quella che ha capacità e numeri. Quella del fare e non del dire. Quella che ha messo a nudo, con manifesti e volantini ciò che, purtroppo per la città e per i Cardi-tesi, era già sotto gli occhi di tutti: la pochezza di questa inconcludente amministrazione, che sin dal suo insediamento ha fatto poco o niente. E male. Indice puntato sulla mala gestione dell'argomento rifiuti. "Nonostante le nostre ripetute sollecitazioni l'Amministrazione Cirillo continua illegittimamente ad affidare con varie proroghe la raccolta dei rifiuti ad una società che non ha vinto la gara d'appalto - scrivono -. Infatti, la ditta che svolge il servizio della raccolta già 1.500.000 euro (pari a 3 miliardi delle vecchie lire) e continuerà ancora!. Inoltre, in un momento di emergenza ambientale dobbiamo assistere ad un calo della percentuale della raccolta differenziata ed allo svolgimento del servizio con ulteriori autocarri presenti nel centro storico, che potrebbero arrecare ulteriori danni agli edifici. Questo scandalo deve finire, unitamente ad altri che tratteremo nei prossimi giorni! Questa storia è l'ennesimo esempio della incapacità politica ed amministrativa del Sindaco e dell'attuale maggioranza! Noi intendiamo porre fine a tali illegittimità, non avendo fiducia nel Sindaco Cirillo, nell'Assessore e nella sua maggioranza, ci rivolgiamo, quindi, ai Responsabili di servizio dei quali non dubitiamo di etica e professionalità". Fate la gara! Ma non è solo questo. Un altro volantino, seguito al manifesto sui rifiuti, è stato distribuito in città, ed erano elencate tutte le "bufale" dell'amministrazione. 


Ecco cosa si legge: 1°, Refezione scolastica, in un primo momento in fase di bilancio non l'avevano proprio prevista, poi, si sono accorti che era indispensabile, poi hanno fatto la gara in ritardo. Risultato? Ancora non è partita, causando un grandissimo disagio a bambini e genitori. Purtroppo quando le cose non vengono fatte alla luce del sole, può capitare il protrarsi di tutto questo tempo. 2°, Trasporto scolastico, stessa storia della refezione, con un risultato ancora peggiore, infatti molti genitori quando piove, sono costretti a fare i salti mortali per mandare i figli a scuola o in alcuni casi devono farli restare a casa. 3°, Deposito dei Camion dei rifiuti nella scuola di Via Marconi, ma come si può? stavolta la loro incapacità ha superato se stessi. Infatti, li hanno tolti dal capannone del palazzetto dello sport (al coperto e distante dai fabbricati) e li hanno messi nella scuola (nel centro storico e all'aperto). Ma la scuola non era pericolante?? E' questa la soluzione che hanno trovato per la scuola: quella di deposito dei camion della spazzatura? Quest'amministrazione ogni volta che tenta di risolvere un problema ne crea tre, per essere modici, meglio se continuassero come da un anno e mezzo a non far nulla, almeno non creerebbero danni. Incapaci e ridicoli, solo così si può definire un'amministrazione che non riesce a garantire ai propri cittadini neppure queste "ordinarie pochezze". Poichè non abbiamo i numeri per mandare queste "scartine" a casa, ci attiveremo affinchè vengano posti in essere quanto prima, tutti gli atti per risolvere queste "bufalate". Insomma, ce n'è di carne al fuoco per infuocare il dibattito politico dell'intera settimana. Forse la più rovente per Cirillo e soci. 

Prato, false residenze a Cinesi: diversi arresti

Prato, false residenze a Cinesi: diversi arresti


Scoperta dalla Guardia di Finanza una banda composta da italiani e cinesi che a Prato favoriva il rilascio di falsi certificati di residenza a immigrati di origine cinese. Undici gli arresti. Coinvolto anche un Pubblico Ufficiale. Secondo gli inquirenti, il gruppo con la complicità del pubblico ufficiale, riusciva ad avere illecitamente, in cambio di denaro e altre utilità, le iscrizioni all'anagrafe di cittadini cinesi senza requisiti, entrati in Italia illegalmente. Almeno 300 i cinesi che, pagando dai 600 ai 1.500 euro, hanno ottenuto nel corso del tempo i documenti. Alcuni connazionali requisivano agli immigrati il passaporto, girando ai soci italiani parte del compenso. 

Allevatori oggi a Roma con i maiali

Allevatori oggi a Roma con i maiali 


La protesta degli agricoltori italiani contro il falso Made in Italy dal Brennero si sposta oggi a Roma. A partire dalle 09.30, migliaia di allevatori si raccoglieranno davanti al Parlamento, con al seguito alcuni maiali. Ieri l'avvio della protesta, promossa dalla Coldiretti al valico altoatesino, tra Italia e Austria. Bloccati alcuni Tir carichi di alimentari provenienti dall'estero. Presente anche il ministro De Girolamo: "Ci batteremo per tutelare i prodotti italiani". Critiche da Confindustria: "Il ministro ha dimostrato di non tenere in considerazione le norme Ue che regolano l'originalità dei prodotti agroalimentari". Insomma, tra maiali provenienti dall'estero e Porcellum è tutta una porcata...

Berlusconi: Aspetto grazia "motu proprio"

Berlusconi: Aspetto grazia "motu proprio"


"Se ci sarà un minimo di saggezza, dovrebbe arrivare una grazia motu proprio dal Capo dello Stato". Lo ha ribadito Silvio Berlusconi. "Non credo che in Parlamento si approverà un indulto o un'amnistia per il semplice fatto che giova a Berlusconi", aggiunge. "E' una cosa ridicola" che "un'imprenditore come me, un uomo di Stato, debba sottoporsi a colloqui con assistenti sociali per riabilitarsi", afferma Berlusconi. E sulla legge elettorale: "Se resterà questa e si dovranno fare le coalizioni", il futuro leader del Centrodestra nazionale "si sceglierà con le primarie". E nota: "Non ho mai pensato di candidarmi all'estero e ho visto con stupore la notizia sui giornali". "Con il Mattarellum è possibile correre da soli". E Forza Italia "potrebbe partecipare" alle riforme se vi fosse la "certezza che la prima fosse una riforma completa e profonda della Giustizia". La Corte Costituzionale, ribadisce Berlusconi, "è un organismo politico della sinistra". Si dice "adeguatissimo a fare politica" e racconta di "aver molto sofferto" per la scissione. Contro di me - conclude Berlusconi - "un colpo di Stato Pd-Magistratura".