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giovedì 28 novembre 2013

Berlusconi: Giorno di lutto per la democrazia e cita Mameli: "Siam pronti alla morte"

Berlusconi: Giorno di lutto per la democrazia e cita Mameli: "Siam pronti alla morte". I figli: "Una vergogna per il Paese"



"Le parole di Mameli sono impegnative: siam pronti alla morte". Così Berlusconi al suo popolo in piazza nel giorno del voto della sua decadenza, "giorno amaro e di lutto per la democrazia". "E' da 20 anni, dal 94 che da quando la sinistra non riesce ad andare al potere con il voto, è compito della magistratura, che interpreta il diritto non in modo imparziale, fare andare al potere la sinistra". Poi: "Noi siamo democratici. Si sono scagliati contro questa manifestazione legittima e pacifica". Ma "noi non viviamo nell'invidia e nell'odio". "Non ci ritireremo in qualche convento. Noi siamo qui. Restiamo qui. Resteremo qui". "Oggi brindano perchè sono riusciti a portare l'avversario davanti al plotone di esecuzione. Sono euforici. Lo aspettavano da 20 anni. Ma non credo abbiano vinto la partita della democrazia e della libertà". "Noi siamo missionari di verità e libertà". Vi do appuntamento al primo giorno della prossima Campagna elettorale. Mi batterò anche fuori dal parlamento, come altri leader Grillo e Renzi". I figli: "Una vergogna per il Paese". "Con la violenta estromissione di mio padre dal Parlamento, avvenuta attraverso norme incostituzionali e palesi violazioni regolamentari, gli avversari politici si illudono di avere la strada spianata verso il potere". Lo afferma Barbara Berlusconi. "E' un'operazione politica che si ritorcerà contro chi l'ha messa in atto, nel momento in cui gli italiani torneranno a pronunciarsi con il libero voto", ha aggiunto la figlia di Silvio Berlusconi. All'intervento di Barbara, si è aggiunto anche quello di Marina Berlusconi: "Questa politica si dovrà pentire di essersi ancora una volta arresa a una magistratura che intende distruggere chiunque provi ad arginare il suo strapotere". "Questa democrazia - aggiunge Marina Berlusconi - deve vergognarsi. Mio padre decade da senatore, ma non da Leader. La vera decadenza è quella delle nostre istituzioni: sono loro e on mio padre a uscire umiliate dallo scempio cui oggi ci è toccato assistere". "E' stato allontanato per una condanna assurda senza prove. Una violenza, una macchia che peserà sulla storia del nostro Paese", conclude. 

mercoledì 27 novembre 2013

Berlusconi è decaduto da Senatore

Berlusconi è decaduto da Senatore


Silvio Berlusconi non è più senatore della Repubblica. L'assemblea di Palazzo Madama ha votato in favore della decadenza del Leader di Forza Italia da parlamentare. Il Senato ha respinto tutti gli ordini del giorno del Centrodestra presentati contro la decadenza di Berlusconi, già approvata in precedenza dalla Giunta delle elezioni di Palazzo Madama. I voti sulla decadenza sono stati a scrutinio palese. Il Centrosinistra e il M5S, si sono espressi per la decadenza. Il Centrodestra contro. Scelta Civica divisa. Bondi (Forza Italia): "Vergognatevi". Bondi, critica i senatori a vita in Aula nel giorno, appunto del voto sulla decadenza di Berlusconi. "Chiedo ai colleghi se ritengono opportuno e accettabile se coloro che sono stati di recente nominati senatori a vita, che non si sono contraddistinti per una loro presenza fattiva, siano oggi qui". Cosi anche Gasparri che aggiunge: "Renzo Piano non è mai venuto in Aula, si vergogni". 

martedì 26 novembre 2013

Forza Italia passa all'opposizione: "Legge di Stabilità irricevibile"

Forza Italia passa all'opposizione: "Legge di Stabilità irricevibile"


Forza Italia esce dalla maggioranza di larghe intese e passa all'opposizione. "Non ci sono più le condizioni per proseguire la collaborazione con questo governo", annuncia Romani in una recente Conferenza Stampa. "Il maxi emendamento alla Legge di Stabilità è assolutamente irricevibile", precisa poi il Capogruppo di Forza Italia al Senato. No, dunque, al voto di fiducia sulla manovra economica chiesto dal Governo a Palazzo Madama. E aggiunge: "Abbiamo chiesto più volte incontri con il governo", ma senza risultati, "ci siamo sentiti buttati fuori dalla maggioranza". Napolitano e Letta, spiega, sono stati informati delle decisioni. Intanto, Brunetta e Romani, invitano Letta a recarsi dal presidente della Repubblica a rassegnare le dimissioni. "Oggi si apre la crisi di Governo, le larghe intese sono finite", dicono i capigruppo parlamentari di Forza Italia. "La prassi istituzionale vuole che il presidente del Consiglio salga al Colle e rassegni le dimissioni", sostengono. Con "la fine del Governo di larghe intese si chiude una fase e si apre un nuovo capitolo nella politica italiana", osservano. Berlusconi, da un parere negativo sulla Legge di Stabilità. E nota: "L'esecutivo Letta ha fallito le sue missioni". "Il Governo Letta che io ho fortemente voluto" ha "fallito su tre obiettivi", dice Berlusconi. Ed elenca i fallimenti: la pacificazione nazionale, le grandi riforme istituzionali, la ripresa economica. Berlusconi ha presieduto una riunione con i parlamentari di Forza Italia per decidere se votare o no la fiducia chiesta dal Governo sulla manovra economica che si vota stasera. Il Cavaliere avrebbe detto ai suoi parlamentari, da indiscrezioni a noi pervenute: "Questa è la Legge di Stabilità delle poltrone". 

Caivano (Na): Gli ultimi giorni del Condor? L'amministrazione Falco è al capolinea....?

Caivano (Na): Gli ultimi giorni del Condor? L'amministrazione Falco è al capolinea...? 

di Alessio Tartaglione

Dott. Antonio Falco
Sindaco dimissionario di Caivano 
Caivano è a terra. Il Paese è in ginocchio. I cittadini non sanno più a chi credere. Da un lato vi è la politica del tirare a campare voluta fortemente dall'Amministrazione Falco (mi dimetto non mi dimetto, mi dimisi ma sono ancora qui a discutere delle nuove dimissioni etc etc). Dall'altra parte, il famosissimo problema "Ambiente", di cui grazie all'intervento del parroco anti-roghi, Padre Maurizio Patriciello, si intravede un minimo di speranza per i cittadini di tutta l'are a Nord di Napoli e non solo. Caivano risorge grazie ad un parroco e non grazie alla politica che, soprattutto in questi ultimi giorni è in continua evoluzione, proprio come l'Ikea, quella del "fai da te". Tu proponi e Falco unitamente a quei pochi rimasti dell'entourage valuta le proposte. Al momento, il Sindaco Falco ha in suo possesso le dimissioni di tutti gli assessori. Dimissioni verbali e non protocollate all'ufficio protocollo, come di solito si fa nei grandi Paesi democratici. Insomma, dimissioni presentate ma solo verbalmente. Dalle fila dell'opposizione è stato nominato portavoce unico, Oreste Califano che, grazie alla sua esperienza è riuscito a scorgere la furbesca intenzione "politica" del Sindaco Falco: io ti do se tu mi dai. Infatti, da indiscrezioni, pare che Califano abbia dato 48 ore di tempo a Falco per ricevere sulla sua scrivania fatti e non chiacchiere: "Si azzerino tutte le cariche istituzionali. Solo così si può ottenere un incontro ufficiale per discutere dei punti programmatici nell'esclusivo interesse del Paese". Cosi, pare abbia affermato Oreste Califano. Manca veramente poco. L'Amministrazione Falco è al capolinea? 

Berlusconi: "Non indietreggio", chiederò revisione del processo

Berlusconi: "Non indietreggio", chiederò revisione del processo. Documenti Usa e 7 nuovi testimoni. Ieri appello a Pd e M5S per rinvio 


Silvio Berlusconi determinato più che mai non indietreggia di un solo centimetro, costi quel che costi, prima del voto sulla decadenza. "Gli italiani che mi hanno dato la fiducia guardano a me come Leader del Centrodestra nazionale". Lo ha affermato il Cavaliere ai microfoni di Canale5. "Nei miei confronti c'è un odio assoluto da parte della Magistratura che mi ha mosso contro 57 processi", ha aggiunto. "La missione della Magistratura è di realizzare la via giudiziaria al socialismo". Quanto alla Legge di Stabilità, "stasera i gruppi di Forza Italia si riuniscono per esaminare il testo e decidere sul voto". Mister Agrama. Berlusconi cita le testimonianze americane per la revisione del processo Mediaset e parla ripetutamente Mister Agrama: "Queste testimonianze smentiscono categoricamente la tesi della Procura che io fossi il socio occulto di Mister Agrama". Berlusconi parla dei rapporti con Napolitano e dei colloqui quando nacque il Governo Letta di larghe intese. "Non solo non c'è stato alcun patto su un salvacondotto. Non c'è stata contrattazione alcuna", sostiene Berlusconi. E alla domanda, rivoterebbe per Napolitano alla presidenza della Repubblica? Berlusconi risponde: "Non faccio nessuna valutazione". Intanto, Berlusconi chiederà la revisione del processo Mediaset alla Corte di Appello di Brescia. Il leader di Forza Italia, in una conferenza Stampa, parla con forza delle nuove carte Usa in base alle quali impugnerà la condanna subita in Cassazione per frode fiscale. "Sono arrivati - aggiunge Berlusconi - una serie di documenti, oltre ai 7 che ci consentiranno, appunto, di chiedere la revisione del Processo. Contiamo di avere 12 testimonianze di cui 7 completamente nuove ed altre che erano state respinte dai Giudici di primo e secondo grado". E torna a contestare la proposta della sua decadenza da Senatore: "E' stato calpestato il diritto" e la Costituzione. E infine l'appello a Pd e a M5S: "Vi chiedo di riflettere nell'intimo della vostra coscienza" sul voto per la decadenza da senatore. "A maggior ragione visto lo scrutinio palese". "Valutate le nuove prove e i documenti che stanno arrivando". Berlusconi chiede il rinvio del voto: li invita a rispettarlo e a non assumere "una responsabilità dalla quale in futuro dovreste vergognarvi difronte a tutti gli italiani". 

Decadenza Berlusconi domani al Senato: come in agenda, il voto dalle 19

Decadenza Berlusconi domani al Senato: come in agenda, il voto dalle 19


Il Senato, in seduta unica, discuterà e voterà domani la proposta della Giunta delle elezioni sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. Lo annuncia il presidente Piero Grasso, riferendo l'esito della conferenza dei capigruppo. Il voto sugli ordini del giorno comincerà alle 19 di domani. Il Leader Udc, Casini, aveva proposto una "pregiudiziale" affinchè il voto sulla decadenza si svolgesse solo dopo la sentenza definitiva della Cassazione sulla durata dell'interdizione dai pubblici uffici. Annuncia voto contrario alla pregiudiziale il Partito Democratico, mentre plaude all'iniziativa di Casini il Senatore di Forza Italia Bondi: "Sarebbe saggio e responsabile". 


Forza Italia. Paolo Romani Capogruppo al Senato

Forza Italia. Paolo Romani Capogruppo al Senato 

Paolo Romani
Presidente Gruppo al Senato (FI)
E' il Senatore Paolo Romani, il nuovo presidente del gruppo di Forza Italia a Palazzo Madama. Vicepresidente vicario, Anna Maria Bernini. Entrambi sono stati eletti durante la riunione del gruppo del Senato. Già ministro allo Sviluppo Economico, Paolo Romani è un fedelissimo uomo di Forza Italia, difatti fu eletto nel 1994 proprio con Forza Italia (XII Legislatura).