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venerdì 8 novembre 2013

Caserta: L'ex Sottosegretario all'Economia, Nicola Cosentino, da luglio ai domiciliari, torna in libertà

Caserta: L'ex Sottosegretario all'Economia, Nicola Cosentino, da luglio ai domiciliari, torna in libertà


Nicola Cosentino
Ex Sottosegretario all'Economia
Torna un uomo libero
Torna un uomo libero, l'ex Sottosegretario all'Economia, Nicola Cosentino, ai domiciliari dal 26 luglio scorso nella sua abitazione di Caserta. Lo ha deciso, unanime, il collegio del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduto da Orazio Rossi. L'ex Sottosegretario, è accusato di reimpiego di capitali favorendo il clan dei Casalesi, in relazione alla costruzione, mai avvenuta, di un Centro Commerciale. L'ordinanza fa ben sperare in una giustizia a scoppio ritardato. Comunque, la revoca, riguarda il processo noto come "Il Principe e la Scheda Ballerina", in cui l'On. Cosentino, appunto è imputato. L'ex Coordinatore del Pdl, Cosentino, era entrato in carcere a Secondigliano (Napoli) il 15 Marzo scorso, e nè uscì dopo 131 giorni, il 26 luglio scorso, per andare a scontare i domiciliari in una Villa di Sesto Campano (Isernia). Ma già prima di essere scarcerato, il 27 Giugno, la Cassazione aveva spezzato una lancia a sua favore annullando in toto, con rinvio, la decisione del riesame di Napoli che nel Marzo precedente aveva confermato le ordinanze di arresto; per i supremi Giudici, i magistrati partenopei non avevano motivato adeguatamente circa la sussistenza delle esigenze cautelari non tenendo conto delle dimissione dalla carica politica. Insomma, Cosentino torna un uomo libero. Può, oggi, difendersi e far prevalere le sue ragioni, appunto, da uomo libero e non rinchiuso, ingiustamente, nella sua abitazione, peggio in carcere. Finalmente si smuove qualcosa. Chi commette errori è giusto che paghi il suo debito, ma che si aprano le porte del carcere a sentenza passata ingiudicato. Nel caso Cosentino, è stato rinchiuso in un carcere, calpestati i suoi diritti, tolto ad una famiglia, per poi? per poi dopo 5 mesi circa vedersi aprire le porte del carcere. Ci domandiamo, se assolto con formula piena, chi ripagherà l'On. Cosentino di quanto subito? 

Intervista a Enzo Falco, Segretario nazionale Sel, sulla "Terra dei Fuochi"

Intervista a Enzo Falco, Segretario nazionale Sel, sulla "Terra dei Fuochi"


Intervista a cura di Gaetano DANIELE


Enzo Falco
Segretario nazionale Sel
Già assessore Provinciale di Npaoli
Enzo Falco, Segretario cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà di Caivano, è da tempo impegnato sulla vicenda drammatica dei roghi tossici. Parteciperà prossimamente a diversi convegni come esperto in agricoltura e nella coltivazione della canapa, di cui ha già fatto una coltivazione nel 2009. Sel Caivano, insieme a Idv, sta organizzando uno spettacolo che si chiamerà Caivano Futura in Arte. Artisti Caivanesi per Caivano. 

Segretario Falco, "c'è un fiume in piena" che ha iniziato il suo percorso che culminerà nella manifestazione del 16 Novembre p.v. a Napoli. Cosa dice Sinistra Ecologia e Libertà? 

Ogni lotta non solo è sacrosanta, ma è un arricchimento "culturale" per tutti, singolarmente e collettivamente. Si costruisce intelligenza collettiva e consapevolezza di essere cittadini che partecipano alla vita e ai problemi della propria comunità. Merito di Don Maurizio Patriciello in primis e di tutte le associazioni che partecipano da tempo al Coordinamento Comitato fuochi. Sono migliaia di associazioni, migliaia di ragazzi e sabato 16 sarà davvero "un fiume in piena". 

Segretario Falco, intanto, la residua economia rimasta, l'agricoltura è in caduta libera? 

L'agricoltura campana è in una condizione sempre più critica. Le straordinarie eccellenze rischiano di essere piegate (ormai siamo a cadute vertiginose delle vendite e a disdette dei contratti da parte della GDO) dalle notizie di avvelenamento dei terreni e delle falde acquifere. Ma se 500 mila sono gli ettari di terreni coltivati, quanta parte di questo sconfinato territorio è realmente avvelenato? Nonostante il sacco edilizio, in quell'area tra Caivano e Caserta e Napoli operano 30.000 aziende agricole, che producono il 40% del valore della produzioni agricole della Campania. 

Segretario Falco, ma cosa si può fare, ormai siamo alla psicosi, Pomì ha lanciato quella sciocca pubblicità?

Per non far travolgere l'intera produzione agricola campana bisogna agire in fretta e assumere decisioni dolorose. Intanto bisogna fare una serie di cose immediate, sul piano regionale e nazionale: 
1) Istituire velocemente una task force scientifica per una mappatura e delimitazione dei territori inquinati; moltissimi dati già ci sono;
2) Va istituito un fondo con risorse regionali, nazionali ed europee; in più va aggiunto il denaro confiscato alla camorra; 
3) Bisogna incrementare le dotazioni i mezzi e l'organico della neonata Procura di Napoli Nord, competente su quel territorio per i reati ambientali, e dalla polizia giudiziaria specializzata (Nas, Forestale, Noe, Guardia di Finanza) che opera nel settore ecomafie sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia. 
4) Il piano di risanamento dell'area delineata va fatto con il coinvolgimento delle imprese agricole presenti nel territorio; un grande ruolo devono avere le bonifiche naturalistiche fatte attraverso le colture no food tipo la canapa sativa e altre colture di concerto con gli istituti universitari di ricerca in materia di fitoriparazione e bioriparazione. 

Su Pomì è meglio stendere un velo pietoso 

Segretario Falco, ma come si fa a dire che un prodotto agricolo è buono?

In un momento nel quale le Istituzioni hanno perso credibilità, lo so, è difficile dare certezze, ma i controlli ci sono e sono anche accurati. In ogni caso: 
1) Vanno effettuati ulteriori controlli mirati su tutte le produzioni agricole dell'area; 
2) Bisogna dare attuazione al Marchi di Qualità Salute Comunale, recentemente approvato dal Consiglio regionale della Campania; un sistema certificato per valutare il livello di salute e di sicurezza dei territori comunali, per poter creare una sorta di tracciabilità di tutti i prodotti e i processi di produzione dell'industria agroalimentare (articolo 1 comma 56 della legge regionale della Campania n.5 del 2013). 
3) Bisogna mettere in atto una vera riconversione agricola in termini di sostenibilità, che dovrà avvenire attraverso più coltivazioni arboree (più ossigeno e transizione per le zone da bonificare che non possono essere "food"; il rilancio delle colture leguminose per l'importante apporto di azoto e quindi di fertilizzazione naturale dei terreni; l'agrohousing e serre a zero emissioni e più energia da fonti rinnovabili; il recupero dell'acqua piovana per uso agricolo; e da più biodiversità vegetale e animale. 

Segretario Falco, e a livello locale? Possibile che le amministrazioni non facciano niente?

Sul piano locale, in sinergia con le cose di cui sopra, bisogna fare le seguenti altre cose: 
1) In accordo con gli agricoltori, chiudere i varchi di accesso alle strade vicinali di campagna rendendoli accessibili solo ai conduttori dei fondi e alle forze di polizia, previo un intervento/accordo con la Prefettura;
2) Istituire un numero verde per le chiamate 24 ore su 24 per il pronto intervento di una squadra di vigili urbani che potrà all'occorrenza chiedere l'intervento delle forze dell'ordine previo intervento/accordo con la Prefettura; il pronto intervento deve essere capace di attivare immediatamente le aziende che effettuano il servizio di igiene del Comune e/o aziende specializzate per rifiuti pericolosi e speciali, per ripulire immediatamente le aree; 
3) Videosorveglianza sulle strade di accesso alle aree meno controllate che vanno verso la campagna, ma anche utilizzo di tantissimi lavoratori "socialmente utili", già pagati a vario titolo, per effettuare sorveglianza nei punti cruciali, anche al fine di attivare il pronto intervento del numero verde di cui al punto 2;
4) Sostegno all'agricoltura e agli agricoltori, soprattutto dove si renderà necessaria la riconversione a colture "no food" e anche la riconversione a "lotta integrata" e "biologica"; 
5) Rimettere sotto controllo, facendo rispettare le leggi in materia, i rifiuti, i rifiuti industriali, le emissioni in fogna e quelle in atmosfere; 
6) Registro tumori e studio epidemiologico sul nesso inquinamento/malattie. 

Segretario Falco, quale territorio lasceremo ai nostri figli? 

Quello che risulterà da questa battaglia. Il territorio è come è come una persona che deve decidere collettivamente cosa vuole essere da grande. L'agricoltura ci ha salvato nel passato, l'agricoltura ci dovrà salvare per il futuro. Bisogna rilanciare, però, l'agricoltura di qualità attraverso l'istituzione di un parco agricolo dei Regi Lagni per le colture ortofruticole a est dell'asse autostradale Caserta Napoli e un "Distretto agroalimentare di qualità", ad ovest, incentrato sulla filiera bufalina, quella previsto dall'articolo 3 del DL.vo 228/2001 "legge di orientamento in agricoltura"; senza queste scelte strategiche non ci potrà essere futuro. 

Segretario Falco, sembra un'opera Titanica?

Sì, è un'opera titanica, ma si può fare. Quello che c'è da fare nelle nostre terre si sa. Si sa pure chi deve fare cosa. Meno comprensibile è capire cosa succede se c'è qualcuno che non lo fa o che lo fa male. Ciò che però è assolutamente inaccettabile è che la regia, attraverso la legge speciale proposta dal Pdl, (Cesaro) sia nelle mani di chi, direttamente o indirettamente, ha contribuito al saccheggio e all'inquinamento del nostro territorio. In ogni caso tutto quello che verrà fatto, data la non credibilità delle Istituzioni, nessuna esclusa, dovrà essere trasparente e sotto il controllo diretto e indiretto dei cittadini e dei loro comitati. 

Segretario Falco, e dell'Amministrazione "Tonino Falco" di Caivano, cosa dite voi di Sinistra Ecologia e Libertà?

Stendiamo un velo pietoso. Come con Pomì


Droga: Tre poliziotti arrestati a Milano

Droga: Tre poliziotti arrestati a Milano 


Tre agenti della Polfer di Lambrate sono stati arrestati a Milano con le accuse di associazione per delinquere, peculato e detenzione di stupefacenti. Secondo le accuse, avrebbero messo in atto una serie di blitz fuori dalle regole portando via soldi e droga a piccoli spacciatori. Il sospetto è che la droga sequestrata senza verbalizzazioni venisse usata dagli agenti. Due sono finiti in carcere e un altro è stato messo agli arresti domiciliari, mentre altri due agenti della Polfer di Lambrate sono indagati a piede libero. Gli investigatori avrebbero trovato droga e soldi nella loro disponibilità.

Stato-Mafia: "Dopo Maxiprocesso uccidere i politici". Così il pentito Onorato al processo

Stato-Mafia: "Dopo Maxiprocesso uccidere i politici". Cosi il pentito Onorato al processo 


di Gaetano Daniele


I politici volevano uccidere Dalla Chiesa, dice il pentito Onorato deponendo alla Corte d'Assise di Palermo. Riina, se avesse potuto, i politici, "li avrebbe uccisi tutti", e in cima alla lista Andreotti. Ma anche Lima, Mannino, Vizzini, i cugini Salvo, Martelli, Ferruzzi e Gardini". "I politici ci fecero metter in giro la voce che la bomba all'Addaura se la mise da solo il Giudice Falcone per farlo passare per bugiardo", dice il pentito parlando del fallito attentato nella villa al mare del magistrato Falcone. Insomma, piano piano, vengono a galla risvolti inquietanti. Risvolti che, ognuno di noi, all'epoca dei fatti, aveva iniziato a supporre. La politica al centro di ogni azione. La politica che detta legge. La politica che scende a compromessi con il malaffare. E, fin quando siederanno in parlamento uomini che per propri interessi personali mettono a repentaglio l'incolumità di una nazione, ci ritroveremo, purtroppo,  a parlare anche tra 30 anni di altri accordi sottobanco. Di altre morti. Perchè? perchè il patto Stato-Mafia, lo si sapeva all'epoca dei fatti come lo si sa oggi, solo che a vincere è stata l'omertà! bisogna tacere, negare, altrimenti lo Stato perde.. E lo Stato non può perdere. E' un po come dire domani a milioni di discepoli che pregano in Chiesa che, Gesù non esiste. Comunque all'interno della Chiesa oggi, di tanto in tanto, fuoriescono scandali basati sulla pedofilia e scandali basati sull'economia della Chiesa stessa. Anche in questa circostanza se fosse vero, e lo è, Gesù non sarebbe mai sceso a compromessi con il malaffare eppure........ i rappresentanti della Chiesa hanno fatto gridare allo scandalo...



Sì definitivo a decreto sulla Scuola-Istruzione

Sì definitivo a decreto sulla Scuola-Istruzione


Via libera del Senato al decreto Istruzione che, varato in seconda lettura e senza modifiche, ora diventa legge. Il provvedimento stanzia 450 milioni di euro a regime per interventi nei settori scuola, università e ricerca. Il testo è stato approvato con 150 sì, 15 no e 61 astenuti. Ha votato a favore la maggioranza Pdl e Pd, contro la Lega Nord. Astensione da parte di Sinistra Ecologia e Libertà e Movimento 5 Stelle. 

giovedì 7 novembre 2013

Dalla Politica alla Politica

Dalla Politica alla Politica

di Alberto Acquaro
per il Notiziario sul Web, diretto da Gaetano Daniele


Alberto Acquaro
Fisico
Dalla minuscola alla Maiuscola, questo è il salto che l'Italia attende per passare dallo Stato miserevole degli ultimi tempi a quello che la sua storia le consente, di leader non solamente europeo. Lo stato attuale è ben rappresentato da due persone, Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. Il primo che spera di sopravvivere proprio grazie al secondo, che sta snaturando il Partito Democratico, che in futuro potrebbe perdere molti consensi; ad esempio, io, con Renzi segretario, non lo voterei più. Caratteristiche comuni ai due "finti avversari": priorità al proprio interesse; ambizione illimitata; nessun interesse per l'arte e per la cultura; vocazione alla furbizia (che comporta intelligenza mediocre). Cosa dicono di Renzi? Piero Pelù: "E' il Sindaco più latitante della storia di Firenze"; Emma Bonino: "Se questo è il nuovo, preferisco il vecchio". 

Il mio sogno: le seguenti persone nella prossima politica italiana, persone che hanno caratteristiche opposte a quelle negative appena citate. Per ognuna di tali persone indicherò il ruolo che, a mio avviso, potrebbero coprire. 

Rita Borsellino: Presidenza della Repubblica. L'essere siciliana e sorella di Paolo Borsellino, aiuterebbe, non solo simbolicamente, i due temi importanti per l'Italia: La lotta alla criminalità organizzata; la migliore disposizione ad aiutare il destino riservato all'Italia (sconosciuto ai più): divenire nazione leader, nonsolamente in Europa. 

Enrico Letta: Presidenza del Consiglio. La scelta coincide con quella fatta dal presidente della Repubblica, Napolitano, il miglior presidente che la Repubblica abbia mai avuto, scelta che si è dimostrata estremamente saggia. 

Gianni Cuperlo: Segretario del Partito Democratico. La sua referenza migliore è il sembrare l'esatto contrario di Renzi: riservato, autenticamente di sinistra, molto colto dell'arte, laureato in "Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo"; è la persona più adatta a valorizzare la grande ricchezza del nostro Paese, il patrimonio artistico.

Debora Serracchiani: Ministro degli Esteri. Classico esempio di persona bella, con una carica di simpatia eccezionale. Questo suo essere e la sua esperienza come Parlamentare Europeo rendono Debora la persona più adatta a coprire il ruolo indicato. Chi si sentirebbe di dire no a Lei?. 

Caso Decadenza: Scontro in Senato Pdl-Grasso

Caso Decadenza: Scontro in Senato Pdl-Grasso 


Renato Schifani
Presidente senatori PDL
E' scontro nel Consiglio di presidenza del Senato, chiamato a valutare l'irregolarità del voto della Giunta sulla decadenza di Berlusconi. I senatori Pdl-Gal-Lega, hanno lasciato la riunione facendo mancare il numero legale. Secondo quanto si apprende da fonti della presidenza del Senato, il voto della Giunta delle elezioni sulla decadenza di Berlusconi è valido e la questione è chiusa. Non ci sono, infatti, per Grasso, i presupposti per invalidare il risultato a cui si è giunti, sulla base di una violazione del regolamento. Il Pdl, intanto, chiede formalmente che l'Ufficio di presidenza del Senato "si pronunci sulla vicenda per cui è stato convocato a distanza di 24 ore" dalla richiesta di approfondire il nodo della asserita violazione della Camera di consiglio, durante la seduta della Giunta, in merito alla decadenza di Berlusconi. Quanto, lo ha sottolineato il presidente dei senatori del Popolo della Libertà, Schifani, nell'Aula di Palazzo Madama. "Su questo argomento - conclude Schifani - non arretriamo di un millimetro".