Politica. Renzi disponibile a guidare il Pd: Si decidano date e regole del Congresso
"Il punto non è cosa faccio io da grande, ma cosa farà il Pd, che deve tornare a essere un Partito che vince, e farò tutto il possibile per raggiungere questo obiettivo". In un'affolata sala al Porto Antico di Genova, per la festa del Pd, Matteo Renzi ha risposto alle domande di Enrico Mentana. "Io segretario? Che io ci stia facendo un pensierino si era capito". "E' ora che Epifani fissi il Congresso e si decidano le regole". "Sono disponibile a guidare il partito, ma decidono gli elettori". Poi la stoccata a Bersani: "Se avessimo pensato meno a smacchiare il giaguaro e più a dare lavoro al governo ci saremmo noi, ora". E aggiunge: "Se il Pd parla dell'Italia vince, se parla del Pd perde", "Con il confronto in tv, abbiamo dato l'idea di un partito aperto". "Se le primarie fossero state aperte, avrei perso lo stesso ma il Pd non avrebbe perso, perchè abbiamo mandato via - aggiunge Renzi - delle persone che avrebbero voluto votarci". Su Prodi: "Immorale l'atteggiamento dei 101. Io per la candidatura di Marini sono stato chiaro". Poi ancora sul suo futuro: "Basta con le correnti. Al Congresso non voglio i voti dei renziani ma di uomini liberi che hanno a cuore l'Italia. "L'importante e partecipare? rottamiamo anche De Coubertin". Il Sindaco di Firenze ha poi aggiunto che, "vanno rottamati anche tanti personaggi dell'economia. In Italia ci sono tante finte realtà imprenditoriali, che, con patti parasociali e sociali, con partecipazioni da 0,12% o 0,15%, controllano i grandi gruppi editoriali, industriali e i giornali". Infine su Berlusconi: "I suoi elettori vanno rispettati, non dobbiamo avere la puzza sotto il naso. Il Pd però ora cominci a parlare di altro, non di Berlusconi".