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mercoledì 16 gennaio 2013

Stato-Mafia: Consulta, demolire registrazioni

Stato-Mafia: Consulta, demolire registrazioni



L'inutilizzabilità delle intercettazioni del capo dello Stato"può connettersi anche a ragioni di ordine sostanziale, espressive di un'esigenza di tutela "rafforzata" di determinati colloqui in funzione di salvaguardia di valori e diritti di rilievo costituzionale. Cosi la Consulta nella sentenza depositata ieri che si compone di 49 pagine. Il conflitto, sollevato dal capo dello Stato, era sorto attorno a alcune intercettazioni disposte nell'ambito dell'inchiesta Stato-Mafia. Per la Consulta le intercettazioni sono da distruggere immediatamente "in ogni caso, sotto il controllo del Giudice". 

Politica. Ingroia a Bersani: "Accordo? Parliamone"

Politica. Ingroia a Bersani: "Accordo? Parliamone"



"Caro Pierluigi, vuoi il voto utile? il nostro è il voto utile. Parliamone". Cosi, Ingroia, leader di Rivoluzione Civile, si rivolge a distanza a Bersani, durante "un giorno da pecora" a Radio 2. "A proposito di voto utile, senza di noi il tuo voto diventa inutile", aggiunge Ingroia. Un eventuale accordo al Senato, dice Ingroia, deve essere "vantaggioso" in termini di eletti e bisogna "parlare anche di contenuti. Non siamo al mercato". "Comunque a me non è venuto a chiedere niente nessuno. Nessuno mi cerca". Se lo fanno, la risposta è: "Parliamone". 

Politica. Bersani Pd: No a patti desistenza con Ingroia

Politica. Bersani Pd: No a patti desistenza con Ingroia



"Non facciamo nessun patto con posizioni politiche che vanno in diverse direzioni", dice il leader del Pd, Bersani, rispondendo ai giornalisti che gli chiedono di un accordo di desistenza con la lista guidata dall'ex Magistrato Ingroia. "Ciascuno deve prendersi le proprie responsabilità". E ricorda che è una questione "matematica": "Chi non sostiene il Pd, fa un regalo a Berlusconi", in Italia come in Lombardia. Quanto all'alleanza Berlusconi-Lega, "credo abbia creato all'Italia un danno cosmico", commenta Bersani. Draghi alla presidenza della Repubblica, come proposta da Berlusconi? "Quanta fantasia", conclude Bersani. 

Politica. Grillo M5S: Su Simbolo prevalso il buon senso

Politica. Grillo M5S: Su simbolo prevalso il buon senso



"Ha prevalso il buon senso". Cosi il leader del Movimento 5 Stelle, Grillo, sulla bocciatura del simbolo Civetta in favore dell'originale. Al Comizio di Pistoia ha scherzato: "Sono 169 le liste ammesse, pensavo qualcosina di più, perchè sono poche". "Il mio programma? Tutti fuori, destra sinistra e centro", ha ribadito. "Il programma siamo noi. Io non sono candidato Premier, in Italia non esiste il premierato, basta con i leader, invece di un leader prendetevi un gps". "Non ci vogliono nel Parlamento - continua Grillo - perchè noi sveleremo tutti gli inciuci". Poi la battuta: "Non si era mai visto Santoro ospite di Berlusconi". 

Il Viminale ammette 169 simboli su 219

Il Viminale ammette 169 simboli su 219



Su un totale di 219 simboli presentati, 169 sono stati ammessi e 34 sono stati ricusati, ovvero i depositanti sono invitati a sostituirli o modificarli entro 48 ore. Altri 16 simboli non hanno i requisiti per partecipare alla competizione elettorale per carenza di documentazione. E' quanto rende noto il Viminale. Il Ministero dell'Interno ha deciso di ricusare il "Simbolo Civetta" clone di quello del Movimento 5 Stelle di Grillo, depositato dall'ex grillino Foti. 

martedì 15 gennaio 2013

Fiom: La Fiat chiede due anni di Cigs a Melfi

Fiom: La Fiat chiede due anni di Cigs a Melfi 



La Fiat ha chiesto per lo stabilimento di Melfi (Potenza) la Cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione aziendale dal prossimo 11 febbraio al 31 dicembre 2014. Lo ha segnalato la Fiom-Cgil esprimendo "forte preoccupazione perchè ad oggi ancora non si conoscono i dettagli degli investimenti per lo stabilimento e i tempi per la realizzazione del nuovo progetto". Intanto, cresce l'ansia fra i lavoratori dell'Azienda. 

TAR: Lazio voterà per 50 consiglieri

TAR: Lazio voterà per 50 consiglieri



Alle regionali del 24 e 25 Febbraio, nel Lazio si voterà per eleggere 50 e non 70 consiglieri. Il Tar ha infatti respinto la richiesta di sospendere il decreto della governatrice dimissionaria della regione, Polverini, che riduce il numero di consiglieri. Il ricorso era stato presentato dai radicali, Verdi, Socialisti Riformisti e Movimento dei cittadini e dei lavoratori. L'udienza per la discussione nel merito del ricorso è stata fissata dai Giudici per il 17 Marzo.