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giovedì 27 ottobre 2016

Un secolo di Giro d'Italia: ecco tutte le prossime tappe

Un secolo di Giro d'Italia: ecco tutte le prossime tappe



Cent’anni e non sentirli per il Giro d’Italia. Il 5 maggio la partenza dalla Sardegna con rientro sulla terraferma dopo due tappe in Sicilia. Il 28 l’arrivo finale a Milano per la 76/a volta. Prima le due isole con la prima scalata sull’Etna, il 9 maggio, e poi un viaggio attraverso lo Stivale. Omaggio a tanti campioni (Bartali, Coppi, Pantani per citarne alcuni) durante la corsa rosa. In programma sei tappe per velocisti, otto di media difficoltà, cinque di alta difficoltà e due a cronometro (67,2 chilometri totali) compresa quella che chiuderà il Giro, dall’Autodromo di Monza al Duomo di Milano. Lo Stelvio sarà la Cima Coppi. Oggi la presentazione al Palazzo del Ghiaccio, in via Piranesi. In platea, tra gli altri, tanti vincitori del Giro, oltre al presidente dell’Uci, Brian Cookson. Ad aprire la presentazione il saluto di Urbano Cairo, presidente e ad di Rcs. Dalla Sardegna a Milano attraverso città, luoghi e persone che hanno fatto la storia dell’Italia e della corsa rosa. Il Giro d’Italia edizione 100 - organizzato da Rcs Sport/’La Gazzetta dello Sport’ - ha anche un’anima solidale con iniziative a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto scorso. ’Amore infinitò è il nuovo claim che guiderà tutte le iniziative di comunicazione del Giro.

Il percorso - Si parte il 5 maggio dalla Sardegna con tre tappe in linea adatte alle ruote veloci del gruppo e ai velocisti. È la terza volta dopo quelle del 1991 e del 2007. Trasferimento in Sicilia con il primo giorno di riposo, lunedì 8 maggio. Martedì 9 ecco il primo arrivo in salita sull’Etna, con partenza da Cefalù. Mercoledì altra tappa adatta ai velocisti con traguardo a Messina, città natale di Vincenzo Nibali, con il via da Pedara alle falde dell’Etna. Tre tappe tra Calabria e Puglia. Si comincia con la Reggio Calabria - Terme Luigiane per proseguire con la Castrovillari - Alberobello (la cittadina dei trulli. E ancora: ripartenza da Molfetta e arrivo a Peschici attraverso la strada panoramica del Gargano. La Montenero di Bisacce - Blockhaus (secondo arrivo in salita della corsa) chiude il secondo finesettimana del Giro.

La prima crono e le montagne - La prima tappa a tempo individuale, tra i vigneti del Sagrantino, da Foligno a Montefalco di 39,2 km, è in programma martedì 16 maggio, preceduto da un giorno di riposo a Foligno, con iniziative ed eventi a favore delle zone colpite dal terremoto del 24 agosto scorso. Tappa molto insidiosa attraverso l’Appennino tosco-emiliano mercoledì 17, in ricordo di un’icona del ciclismo come Gino Bartali. La tappa al via da Firenze con il km 0 a Ponte a Ema, dove il grande campione è nato, proprio davanti al museo a lui dedicato, con direzione Bagno di Romagna. La Forlì-Reggio Emilia del giorno successivo evoca due ricordi, uno sportivo e l’altro storico. Poi ripartenza da Reggio Emilia per dirigersi in Piemonte con un arrivo e una partenza dedicate al campionissimo, Fausto Coppi, vincitore di cinque Giri. Il traguardo della 13/a tappa a Tortona, dove Coppi è morto il 2 gennaio 1960. L’indomani partenza da Castellania, città natale dell’Airone. Si potrebbe chiamarla tappa Coppi-Pantani la 14/a da Castellania al Santuario di Oropa. Poi l’arrivo della 15/a tappa a Bergamo, la città natale di Felice Gimondi (vincitore di tre Giri).

La settimana top - Poi l’ultima settimana da far venire le vertigini. Mortirolo, Passo dello Stelvio dal versante classico (Cima Coppi del Giro 2017 con i suoi 2.758 metri) e Umbrail Pass (2.502 m) - versante svizzero dello Stelvio - prima della picchiata finale su Bormio, antipasto del ’tapponè ad alta quota. La Tirano-Canazei del 24 maggio, 17/a tappa, sarà terreno fertile per fughe da lontano con Aprica, Tonale e Giovo prima del traguardo. E, ancora, il tappone dolomitico da Moena ad Ortisei con quattro passi (Pordoi, Valparola, Gardena e Pinei). Mentre la San Candido-Piancavallo del 26 maggio proporrà il quarto arrivo in salita della corsa rosa e prevede il Monte Croce Comelico e il Passo di Selva Chianzutan, prima dell’arrivo in quota. Quindi, la Pordenone - Altopiano di Asiago sarà una tappa nella prima parte pianeggiante ma con un finale tutto in salita. Il Monte Grappa (che verrà scalato dal versante Nord dopo tantissimi anni) porterà all’arrivo di Asiago, salendo dalla Valstagna.

Il gran finale - La cronometro finale di 28 chilometri, con partenza dall’Autodromo Nazionale di Monza e arrivo posto davanti al Duomo di Milano, potrebbe rimescolare le carte ma certamente incoronerà il vincitore di questa storica edizione. E sono cento quest’anno. Lo ’Squalò Vincenzo Nibali cederà lo scettro o si confermerà?

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