La lettera-ultimatum all'Italia: "Avete due giorni". Lo schiaffo ai terremotati: cosa scrivono
La lettera tanto attesa dalla Commissione europea sull'ultima manovra finanziaria varata dal governo di Matteo Renzi è finalmente arrivata e non porta nessuna buona notizia per l'esecutivo. I commissari Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici hanno chiesto chiarimenti all'Italia sul mancato rispetto degli impegni di diminuzione del deficit strutturale e sull'entità delle spese sostenute per gli eventi eccezionali, come crisi dei migranti e terremoto, inseriti nel bilancio 2017. La Commissione però pretende una risposta chiara entro e non oltre giovedì 27 ottobre.
La richiesta della Commissione punta a "valutare se l'Italia soddisfa le condizioni per le quali la flessibilità aggiuntiva è stata concessa per il 2016". Tra i chiarimenti richiesti dai commissari, c'è in particolare: "la revisione degli obiettivi e la differenza sostanziale che emerge rispetto agli impegni presi la scorsa primavera. Un esame preliminare del documento programmatico per il bilancio 2017 - scrivono - suggerisce che il cambiamento programmatico del bilancio strutturale per il 2017, ricalcolato secondo la metodologia comunemente accolta, è negativo e molto al di sotto dello 0,6% del Pil o oltre raccomandato dal Consiglio il 12 luglio scorso".
Secca la risposta di Renzi: "Da Bruxelles possono scrivere tutto quello che vogliono - ha detto - ma Amatrice, Accumoli e Arquata le rimettiamo su come si comanda. E le scuole le mettiamo in sicurezza perché per me i nostri figli sono dieci volte più importanti di Bruxelles".
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