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mercoledì 22 giugno 2016

Biasin: ecco lo zampino maledetto che ci ha condannato alla Spagna

Biasin: ecco lo zampino che ci ha condannato alla Spagna


di Fabrizio Biasin


Questo pezzo è dedicato all'inventore della formula che abbina le qualificate agli ottavi nel mega-tabellone degli Europei. Non lo conosciamo, ma gli diamo del «tu» perché quanto a ignoranza lo sentiamo molto vicino a noialtri. Caro Coso, intanto ciao. Siamo italiani, quindi arrabbiati con te. Supponiamo che tu sia uno stipendiato dell'Uefa, che ti paghino per prendere delle decisioni sagge. I casi sono tre: o all'Uefa buttano i soldi nel cesso (e sarebbe assai strano, di solito se li intascano), o il giorno che hai inventato gli incroci hai mangiato la peperonata fredda, o sei in cattiva fede. Siccome non crediamo alla cattiva fede, optiamo per la peperonata.

Caro Coso, ben sappiamo che la geniale «formula a 24» non è una tua idea e semmai è dipesa da Platini, l'ex Roi che troppo voleva e nulla strinse, ma comunque ci devi delle spiegazioni. Secondo quale ratio hai deciso che alcune «prime classificate» avrebbero dovuto affrontare «seconde classificate» e altre invece «terze classificate»? Hai utilizzato il metodo scientifico dell'«accazzo» o qualche altro algoritmo a noi sconosciuto? Perché - per dire - l'Inghilterra che ha fatto abbastanza ridere nel suo girone di qualificazione ed è arrivata seconda si becca a sua volta una seconda e, invece, altre seconde acchiappano le prime? Hai voluto fare distinzione tra figli della Regina e figli della serva? No, lo sappiamo che sei stato giusto e hai scelto il tuo metodo prima del sorteggio dei gironi, ma comunque non ti perdoniamo.

Caro Coso, non perdoniamo il fatto che il tuo favorire alcuni e penalizzare altri ci abbia consegnato partite dove i giocatori, oltre a correre, facevano i loro calcoli secondo la legge del «quasi-quasi meglio un pareggino della vittoria»; non ti perdoniamo di aver assegnato al girone E (il nostro) un futuro della malora, dove la prima (cioè l'Italia) si becca non una terza ma una seconda e, soprattutto, finisce nella parte del tabellone dove ci sono Germania, Francia, Inghilterra oltre alla nostra prossima avversaria, la micidiale Spagna. Dall'altra parte, invece, una bella autostrada per la Croazia.

E tu dici: «Eh, cosa ci potevo fare? Con le migliori terze da piazzare sarebbe stato comunque un casino». Semplice, bastava assegnare il ruolo di teste di serie alle sei «prime» dei gironi, individuare due «migliori seconde» da aggiungere alle sei e provvedere al sorteggio incrociato con le altre otto. Sarebbe stato più semplice e democratico, probabilmente anche più «divertente». E invece niente, ci tocca assistere a partite dai contenuti tecnici osceni per la smania del tuo ex capo di ampliare il torneo in nome del motto «diamo una possibilità a tutti» (e magari prendiamoci un voto per mantenere ben salda la poltrona). La poltrona è saltata per altre becere questioni, all'Europeo sono arrivate 24 nazionali su 53 iscritte e noi ci ritroviamo con questo sgorbio di tabellone, quello degli incroci che paiono codici fiscali: 1B-3A/C/D, 2B-2F, 1C-3A/B/F. Tutto per una peperonata, tra l' altro.

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