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martedì 19 gennaio 2016

LA MERKEL VUOLE I NOSTRI SOLDI La Germania pensa al bail in di Stato Tassarci i conti con la patrimoniale

LA MERKEL VUOLE I NOSTRI SOLDI Il piano tedesco per salvare le banche: tassare i nostri risparmi, patrimoniale




Era già successo con i conti pubblici, adesso ecco che davanti alla crisi delle banche rispunta la tentazione tedesca di mettere le mani sui nostri conti correnti. Colpire i risparmi degli italiani partendo dall'assunto che i cittadini sono ricchi e quindi vanno tassati. Lo Stato invece è povero. Non esiste un piano preciso, ma come scrive il Giornale si è radicata forte nei tedeschi che la chiave di volta di tutti i problemi italiani sia la patrimoniale. Le prime avvisaglie su questo fronte arrivarono quattro anni fa quando il Deutsche Institut für Wirtschaftsforschung (pensatoio molto influente) propose una patrimoniale del 10% sopra i 250mila euro. L'idea che la ricchezza degli italiani vada colpita non è mai stata accantonata.  L'agosto scorso il presidente della Bundesbank Kens Weidmann per introdurre titoli di stato subordinati. Come le sfortunate obbligazioni delle quattro banche fallite, i titoli di stato italiani, in caso di intervento europeo, sarebbero azzerati, non rimborsati o rimborsati in parte. Insomma, fa notare Il Giornale, la Germania vuole il bail in di Stato. A pagare sono gli azionisti, quelli che hanno Bot e Btp ma anche con una patrimoniale. 

La proposta - Un mese fa un economista tedesco vicino al ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble, Lars Feld, ha proposto un salvataggio generalizzato delle banche italiane, le cui sofferenze ammontano a 200 miliardi, con un maxi bail in, taglio ai conti correnti sopra i 100mila euro, e piano di salvataggio in stile greco. Ma nella commissione europea circola anche un'altra proposta: l' Italia chiede aiuto all' Europa (quindi un salvataggio esterno) e si attiva l' Esm. Il meccanismo europeo di salvataggio. L' Ue si fa carico di risolvere i problemi delle banche italiane a rischio, ma arriva la Troika.  Unione europea, Banca centrale e Fondo monetario internazionale, che ci detterebbero la ricetta per uscire dalla crisi. Tradotto per i risparmiatori tutto questo vuol dire solo ancora tasse 

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