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lunedì 20 aprile 2015

Colf, parrucco, idraulici e doposcuola La mappa delle nostre evasioni

Tasse, l'evasione su doposcuola, colf e case vale 8 miliardi di euro





L'indignazione pubblica schizza alle stelle - a buon ragione - quando le Fiamme Gialle smascherano le maxievasioni delle grandi e medie aziende. La coerenza dell'italiano medio però crolla quando gli si presenta la possibilità di sfuggire al Fisco per risparmiare qualche euro dal parrucchiere, con la donna di servizio che pulisce casa o accudisce i figli per poche ore a settimana oppure quando si mandano i pargoli al doposcuola per recuperare i votacci presi a scuola. I maxievasori a quel punto diventiamo tutti noi, nascondendo al Fisco quasi 8 miliardi di euro tra lezioni private in nero, estetiste abusive, idraulici allergici alla fattura e ambulanti.

Lezioni - Secondo il Adoc, riporta Il Giornale, quasi la metà (45%) degli studenti italiani fa ricorso alle lezioni private. In media per tre volte a settimana a 30 euro all'ora, allo studente universitario o al professore che arrotonda da casa arrivano in tasca 300 euro al mese, in nero. Per il Codacons è un giro d'affari di 850 milioni di euro totalmente esentasse. Un po' per pigrizia, un po' per opportunità, in pochi usano i buoni lavoro, i voucher, utilizzabili per spese fino a 5.050 euro all'anno e già comprensivi dei contributi Inps e Inail. I sindacati degli insegnanti hanno anche più volte proposto di tenere aperte le scuole nel pomeriggio e permettere ai professori di lavorare in una sorta di intramoenia, come i medici, ma chi fa parte della categoria fatica a vestire i panni del libero professionista, quando si tocca il portafogli.

Colf - La situazione non migliora guardando al mondo delle badanti, colf e baby sitter. Stando ai dati dei Caf, almeno sei collaboratrici domestiche su dieci non dichiara tutte le ore che effettivamente spende a lavoro. Capita che non venga fatto un contratto, anche se per poche ore a settimana, magari perché la colf dice di avere già un contratto con un'altra famiglia. Questa presunta buona fede, secondo i dati dell'Inps, colpisce circa 2 dei 3 milioni di famiglie che si avvalgono dei servizi di una collaboratrice in casa alla quale passiamo al mese, in nero, 800-900 euro.

Casa - Si arriva a trascurare anche le minime misure di igiene e sicurezza per risparmiare due spiccioli. Per esempio quando si riceve l'estetista in casa o la parrucchiera, professioni che fatte senza i costi fissi di tasse, negozio e personale può arrivare a fruttare anche 500 euro al giorno belli puliti. La storia non cambia quando si rompe qualcosa in casa, come il classico lavandino. Arriva l'idraulico e si è ben contenti di pagare un po' in meno, per esempio il costo della "chiamata", pur di evitargli la tortura della fattura. Magari con tutto quello che si è risparmiato dall'evasione quotidiana, rimane un gruzzoletto per andare in vacanza. La scelta per l'alloggio potrebbe facilmente cadere su un appartamento privato, offerto su un sito di annunci o tramite amici, da pagare in contanti e senza "fastidi" sia per chi vuol godersi le ferie che per il proprietario di casa. Quest'ultimo quando può sfugge serenamente all'Agenzia delle Entrate che, secondo la società Halldis, arriva a pagare anche 7 mila su 10 mila euro in tasse, se dovesse dichiare quei redditi.

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