Canone Rai, Renzi vuole abolirlo. Opzione due: pagarlo con la bolletta della luce: ci costerebbe fino al 15% in più
Potrebbe non esserci solo il "bonus contro la povertà" tra le sorprese che sta preparando Matteo Renzi alla vigilia delle elezioni regionali. Per ripetere il botto delle Europee 2014 (anche se non soprattutto sulla scia del bonus da 80 euro), il premier ha preparato il terreno con il Def e il tesoretto da 1,6 miliardi, ma sussurrano molti dei fedelissimi di Palazzo Chigi che potrebbe arrivare il colpo dell'abolizione del canone Rai.
Quanto vale il canone - Mossa azzardata soprattutto dal punto di vista della sostenibilità perché l'abbonamento alla tv pubblica porta nelle casse dello Stato qualcosa come 1,8 miliardi di euro. Una opzione (allo studio da anni) sarebbe l'inglobamento del canone nella bolletta elettrica. A questo proposito, un convegno dell'Associazione italiana Grossisti di Energia e Trader (Aiget) ha realizzato uno studio per analizzare l'eventuale ripercussione sulle tasche degli italiani.
L'impatto in bolletta - Come riporta il sito Quifinanza.it, al momento l'impatto delle imposte pesa sulla bolletta per il 50,6%, ossia paghiamo più in tasse e incentivi vari che in effettivo consumo. Secondo le simulazioni presentate nel convegno, l'introduzione del canone Rai in bolletta potrebbe comportare costi aggiuntivi compresi tra il 13% e il 15% per il consumatore medio, e addirittura fino al 26% per famiglie con consumi bassi (1.500 kWh annui). Oltretutto, avvisano i trader di energia, il mercato liberalizzato si contenderebbe appena il 39,6% e il 40,5% dell'intera bolletta annuale (a seconda dei criteri di versamento del canone) nel caso di una famiglia con consumi da 2.700 kWh/anno (tra il 30,4 e il 33,1% per consumi più elevati da 4.500 kWh annui).
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