Attentato a Tunisi, tornati in Italia 132 passeggeri della Costa Crociere: "Spari e paura, un incubo"
Sono arrivati ieri a Genova intorno alle 12, all'Aeroporto Cristoforo Colombo, con un volo charter proveniente da Palma di Maiorca i 132 croceristi della Costa Fascinosa che si trovavano in vacanza a Tunisi e sono rimasti coinvolti nel sanguinoso attacco jihadista al Museo del Bardo che ha provocato 23 morti, 4 dei quali italiani. Accolti da una folla di parenti, amici e giornalisti. Abbracci, qualche lacrima, poca voglia di parlare. "Sapevamo che nostra figlia doveva andare al museo ma non abbiamo avuto notizie certe finché non le abbiamo parlato al telefono, alle 21.30. Ora vogliamo solo riabbracciarla". A parlare sono i genitori di una ragazza di 35 anni, Sara, genovese, uno dei 132 passeggeri di Costa Fascinosa presenti a Tunisi al momento dell'attentato.
Tra i passeggeri scesi a Genova molti al museo avevano preferito altre mete. Una signora con due bambini in carrozzella racconta: "Siamo andati a visitare Medina, come volevo io. Mio marito avrebbe preferito il museo, abbiamo anche un po' litigato, per fortuna mi si sono imposta, ne valeva la pena". Altri che erano andati a visitare la città per conto proprio si sono fermati e sono scesi dal taxi quando hanno sentito gli spari. Un imprenditore ittico di Varese quando ha visto elicotteri e ambulanze diretti verso il museo ha chiesto aiuto a un uomo del posto che parlava italiano, è riuscito a trovare un taxi e a farsi portare alla nave. "Volevo solo tornare alla nave e a casa", ha dichiarato ai giornalisti presenti all'aeroporto. Molti dei passeggeri sbarcati e circondati dai parenti non avevano voglia di parlare, qualcuno piangeva. Ad attenderli c'erano i bus del servizio allestito da Costa Crociere, diretti a Savona, Torino, Mestre, Milano e la Toscana. Altri passeggeri torneranno a casa con mezzi propri.
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