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giovedì 19 marzo 2015

I dirigenti del Fisco sono illegittimi: due accertamenti su tre da stracciare

Fisco, a rischio due accertamenti su tre: gli atti di 1.200 dirigenti sono illegittimi





Il Fisco rischia la paralisi totale. Tutto in forse, dagli accertamenti alla voluntary disclosure, dal 730 precompilato al ravvedimento operoso. Il motivo? Lo stop della Corte costituzionale a 1.200 funzionari nominati dirigenti senza passare per il concorso. E' stata infatti disposta la revoca degli incarichi con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dove verrà messa nero su bianco la decadenza dei nominati.

Maxi-sanatoria? - E la mazzata delle toghe al Fisco rischia, come detto, di inceppare il sistema. Il problema ruota tutto attorno alla validità degli atti emessi dai dirigenti in questione. Se per il futuro si dà già per scontata la loro nullità, per gli atti passati c'è ancora più di qualche dubbio. Ad attaccare c'è il sindacato Direpubblica, che ha battagliato contro i governi Monti, Letta e Renzi per le nomine senza concorso. Secondo il sindacato "un incalcolabile numero di atti e di circolari amministrative rischia di essere travolto dalla nullità delle designazioni". Da par suo, il sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti, sottolinea come "la Consulta sembra tranquillizzare sulla validità degli atti".

Due accertamenti su tre... - Come sottolinea Il Sole 24 Ore, la sentenza 37/2015 depositata martedì 17 marzo apre possibili effetti sulla legittimità degli atti emessi in passato da funzionari nominati dirigenti senza ricorso. La pronuncia della Consulta infatti mette a rischio la validità degli atti sottoscritti da impiegati incaricati (illegittimamente) di funzioni dirigenziali. Nel dettaglio, sarebbero a rischio due accertamenti fiscali su tre: come ricorda il Mef, infatti, quasi i due terzi delle posizioni dirigenziali sono coperte da funzionari incaricati (illegittimamente, si ribadisce) di posizioni dirigenziali.

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