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sabato 24 gennaio 2015

In Borsa si sente l'effetto Draghi: quali azioni sono da acquistare

Quantitative easing, le conseguenze sulle borse: ecco quali azioni sono da acquistare

di Nino Sunseri 


Piazza Affari si gode la pioggia di liquidità partita dal quartier generale della Bce a Francoforte. Ma se la gode in forma compassata, senza esagerare. Giovedì aveva dato l’idea di spassarsela meglio con un rialzo largamente bsuperiore al 2%. Sullo sfondo restano un po' di preoccupazioni: per esempio le elezioni politiche in Grecia che potrebbero mettere al brutto stabile il barometro dell'euro. Ma soprattutto la battaglia Assopopolari contro la riforma. Una partita che si annuncia lunga perché si svolgerà nei corridoi di Montecitorio e di Palazzo Madama. La partita torglie smalto alle banche. Per un listino come il nostro fortemente condizionato dai titoli del credito è un segnale di stop. Così l'indice chiude in rialzo dello 0,24% dopo aver danzato per tutta la giornata. L'ottovolante fa paura ed entusiamo: il disturbo bipolare dei mercati nei giorni incerti. Niente di paragonabile a quanto accaduto nel resto d'Europa. Atene scommette su Draghi salendo del 6,14%. In quattro anni il listino ha perso l'85%: i rischi sono ormai ridotti. Anche se si punta una fiche sul voto di domenica. Francoforte guadagna il 2,05%, Parigi l'1,93%, Londra lo 0,53% e Madrid lo 0,67%. Poteva andare ancora meglio se non fossero arrivate un po' di docce d'acqua gelata dagli Usa. Alla fine l'entusiasmo si coglie meglio su altri mercati.. Più forza, più convinzione di quella che si registra in Borsa. Il cambio dell'euro con il dollaro tocca un minimo a 1,11, mai così in basso da settembre 2003, salvo poi rimbalzare a 1,1249. Tuttavia la tregua appare lontana.

La moneta unica potrebbe andare in affanno dopo le elezioni politiche in Grecia in programma domani. In base agli ultimi sondaggi è aumentato il vantaggio del partito di opposizione Syriza nei confronti dei conservatori di Nuova Democrazia. Il leader, Alexis Tsipras, si aggiudicherebbe tra il 29,6% e il 32,5% dei consensi, anche se non dovrebbe ottenere la maggioranza assoluta in Parlamento. Il mancato trionfo potrebbe provocare parecchia turbolenza e qualche terremoto. 

Fra i terminali delle sim però non c'è spazio per i cattivi pensieri. Lo spread cala a 111 punti . Solo in serata c'è un rimbalzino a 114. Il tasso del Btp a 10 anni tocca un nuovo minimo storico scivolando sotto l'1,5%, all'1,492%. A spingere verso il basso in la prospettiva che Francoforte indirizzi gran parte dello shopping a verso i titoli di Stato italiani. Soprattutto se cade Atene bisogna fortificare Roma. Terna coglie l'occasione al volo: emette un bond a sette anni al tasso record di 0,87%. A memoria d'uomo è la prima volta che un'obbligazione con emittente italiano sta sotto l'1%. Ma soprattutto una ventina di punti sotto il Btp. Una società privata che ha un merito di credito migliore dello Stato d'appartenenza: na prima assoluta.

Di fronte a rendimenti così modesti sul fronte delle obbligazioni parte la caccia alle azioni. Non solo cercandodi guadagnare al rialzo. Proprio la ricerca di rendimento diventa una delle direzioni preferite dagli investitori. Secondo gli esperti di Equita «bisogna privilegiare società non finanziarie con buona visibilità degli utili, distribuzione dei profitti non eccessiva e dividendi in crescita». Significa guardare Enel, Intesa risparmio, Telecom Italia risparmio e Atlantia, che rendono tra il 3 e il 5% contro l'1,5% del Btp. Volendo includere i titoli finanziari, spiccano Unipolsai e Intesa Sanpaolo risparmio. Gli esperti della Sim milanese sottolineano, inoltre, che, storicamente, i programmi di acquisto titoli hanno favorito performance importanti per i titoli ciclici e suggeriscono pertanto di puntare su Fiat Chrysler (Fca), Ferragamo, Finmeccanica, Mediaset, Moncler e Pirelli.

Goldman Sachs indica Intesa Sanpaolo, le due società di gestione del risparmio Azimut e Anima Holding, il gruppo delle autostrade Atlantia, la società della famiglia Berlusconi Mediaset, quella del lusso Salvatore Ferragamo, quella della moda Yoox, quella immobiliare Beni Stabili e la utility Hera. Tra le straniere, invece, spiccano i nomi dei gruppi del lusso Burberry e Christian Dior, oltre che la banca spagnola Bbva e la società dell'auto Daimler. Secondo Kepler Cheuvreux tra le top c’è anche Stm. «Un fattore molto importante per la redditività di StM è la sua consistente esposizione al dollaro. La società incassa in dollari circa l'80% del fatturato, ma solo il 40% dei costi è espresso nella valuta americana»

Per un giorno Milano torna a essere la città da bere. Gli investitori stranieri sembrano convinti che solo a Piazza Affari sia possibile concludere buone operazioni. Habor spunta nel libro soci di Pirelli con una quota superiore al 5%. Ing prende il 2% di Astaldi. Rowe Associates sale dal 5,8 al 6,7% di Moncler. La spiegazione è fornita da Equita. Gradisce i titoli legati all’ esportazione, oltre che i titoli finanziari. Questo perché l'allentamento monetario lanciato da Francoforte porterà a una più alta crescita del pil nominale dell'Eurozona, a un'ulteriore debolezza dell'euro e a più alti prezzi degli asset.

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