Aldo Grasso: "Giovanni Floris? Qualcuno pensa che sia il neo Bruno Vespa"
Il suo articolo sulla prima del Corsera, Aldo Grasso lo dedica a Giovanni Floris. Ai "suoi dolori". "Firma o non firma? E' vero che lascia la Rai per Mediaset? Rinuncia a qualche euro pur di tenersi Ballarò?". Quindi il critico tratteggia il ritratto di Floris: "Giova, come lo chiama Crozza, è rappresentato dall'agente tv Beppe Caschetto ('il Lucio Presta della sinistra'): chiede più spazio per sé e un compenso più alto rispetto a quanto guadagna (oltre mezzo milione)". Quindi Grasso continua ricordando che "Giovanni Alè Floris di dolori professionali, finora, ne ha conosciuti ben pochi. Rapida e luminosa carriera in Rai, corrispondente radiofonico da New York durante l'11 settembre, conduzione in prima serata di un talk, Ballarò, la creatura del suo amico direttore Paolo Ruffini, e poi libri, saggi". Floris ha un motto: "Mi preparo molto e miro a un obiettivo. E in genere riesco a portarlo a casa". Un motto che in qualche modo la avvicina a un altro decano della Rai. E a completare il parallelismo ci pensa proprio Aldo Grasso: "Qualcuno pensa sia il neo Vespa", inteso come Bruno. E' potente, Floris, molto potente. Eppure potrebbe andarsene da Viale Mazzini. Il critico del Corsera conclude: "Ha firmato, non ha firmato? Il più grande floriscultore è stato l'ex direttore di Raitre Ruffini, che ora dirige Tv2000. Giova conduttore unico delle coscienze della Tv dei Vescovi?". Staremo a vedere.
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