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sabato 29 giugno 2013

Indesit: Messi in libertà i lavoratori, indetto tavolo nazionale per il 3 luglio

Indesit: Messi in libertà i lavoratori, indetto tavolo nazionale per il 3 luglio 

di G. N



E' una decisione che lascia tutti sorpresi, quella presa dalla Indesit, dopo gli ultimi scioperi indetti dai sindacati contro il piano di ristrutturazione della compagnia che nei piani aziendali significa "licenziare in tutta Italia più di 1425 dipendenti", la compagnia, infatti, ha deciso di mettere in libertà i lavoratori degli stabilimenti di Melano e Albacina a Fabriano. L'azienda ha giustificato la decisione presa con un comunicato che spiega l'impossibilità di "approvvigionare correttamente le linee produttive a seguito delle modalità utilizzate nell'esercizio del legittimo diritto di sciopero e dei blocchi delle merci attuati agli ingressi", e per questo ha dichiarato il fermo produttivo per i lavoratori delle due fabbriche, comunicando comunque che il tutto riprenderà regolarmente il 2 luglio. I Sindacati Uilm, Fim e Fiom, intanto, replicano accusando Indesit di avere "un comportamento antisindacale" e si riservano di denunciare l'azienda, gli operai dopo la decisione sono scesi in strada indossando una t-shirt con la scritta: "Vittorio Merloni ci manchi" inneggiando allo storico patron oggi anziano e malato, dunque non più influente nelle scelte della proprietà legata ai suoi figli e a quelle del management guidato dal presidente Marco Milani. Ora si attende solo il giorno dell'apertura del tavolo nazionale già fissato durante l'incontro del 27 giungo tra il ministro dello Sviluppo Economico, Zanonato, l'Ad di Indesit Company, Marco Milani e i rappresentanti delle regioni, tavolo fissato per il 3 luglio. 

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