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lunedì 27 aprile 2015

Sky trasforma i dipendenti in 007: sguinzagliati negli hotel per scoprire...

Sky trasforma i dipendenti in oo7 e li sguinzaglia in giro per hotel e bar. Nel mirino...





Dipendenti di Sky trasformati in agenti 007 estivi. L’azienda, come scrive il quotidiano La Repubblica,  si prepara a mobilitarli contro i bar e gli hotel che hanno un abbonamento per famiglie invece di quello - ben più costoso - per gli esercizi commerciali. Il compito dei dipendenti Sky sarà molto semplice. Ogni volta che entrano in un albergo o in un bar durante le loro vacanze, dovranno buttare un occhio al televisore che trasmette i canali della pay-tv. Se questo televisore ha un calice in stile Campari in basso a destra, allora pace: vuol dire che l’abbonamento è regolare perché rientra nella categoria “business”.

Se invece il calice manca, allora deve scattare l’allarme. A quel punto, il dipendente fotograferà lo scontrino del bar oppure la ricevuta dell’hotel (dove ci sono tutti i dati dell’esercizio) e li invierà all’indirizzo e-mail info.abusivi di Sky. Gli ispettori della pay-tv inizieranno subito le verifiche del caso. E se risulterà che il bar o l’hotel stanno davvero barando, allora il dipendente sarà premiato con un buono benzina da 50 euro, per la sua segnalazione.

domenica 26 aprile 2015

I call center vi tempestano di telefonate? La guida: così le eviterete (per sempre...)

Call center, come evitare le telefonate indesiderate





Siete perseguitati dai call center, che vi chiamano ogni santo giorno per proporvi tariffe ed abbonamenti a cui non siete interessati? Bene, esistono dei trucchi per evitare le moleste chiamate indesiderate. Questi trucchi li spiega un articolo de La Stampa, che riprende un vademecum diffuso dal Garante per la Privacy. Per prima cosa bisogna provvedere alla rimozione della propria utenza telefonica dagli elenchi a disposizione di chi effettua la promozione, e questo lo si può fare chiedendolo semplicemente al proprio gestore. Una seconda soluzione è invece quella di iscriversi semplicemente al Registro Pubblico delle Opposizioni, in modo da restare visibile nell'elenco, ma rendere il primo recapito ancora consultabile ma non più utilizzabile a fini promozionali. Scegliendo la seconda strada si esercita il diritto, previsto dal Codice della Privacy, ad opporsi al trattamento dei suoi dati personali a fini promozionali. Il servizio, per inciso, è totalmente gratuito e vi si può accedere tramite cinque modalità: modulo elettronico sul sito, posta elettronica, telefono, lettera raccomandata o fax. Se il recapito è riservato, però, non è possibile iscriversi al Registro delle Opposizioni e, di conseguenza, per evitare le telefonate dai call center bisogna esercitare i normali diritti del Codice della Privacy chiedendo direttamente al promotore che è il titolare del trattamento, come ha ricevuto i dati ed eventualmente chiedere la cancellazione.

Massacrati dalle zanzare? La scoperta: la (vera) ragione per cui vi pungono...

Zanzare, perché vi pungono: la questione è genetica





Le zanzare vi massacrano? E magari lo fanno mentre "ignorano" le persone che vivono con voi, che no vengono mai punte? No, non c'entra come si suol dire "il sangue dolce". Dietro c'è altro: la questione è genetica. Questo è quanto sostiene un team di studiosi guidato dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine, che ha esposto i risultati della ricerca sulla rivista Plos One. Stando a quanto affermato dai ricercatori ci sono persone predisposte ad attrarre le zanzare, e questo è dovuto ad un odore particolare sprigionato dal corpo. Per arrivare a questa conclusione è stato svolto un esperimento: sono state liberate nell'ambiente delle zanzare della febbre gialla, tramite un tubo con forma ad Y, che permetteva agli insetti di andare in due direzioni diverse, verso 18 gemelli identici o omozigoti, che condividono il medesimo patrimonio genetico. E' emerso che erano in egual modo attraenti per le zanzare. L'esperimento è stato poi svolto su 19 gemelli omozigoti, differenti, che condividevano il 50% del patrimonio genetico, dal quale le zanzare sono risultate attratte in maniera diversa. James Logan, della London School of Hygiene and Tropicla Medicine, ha poi spiegato: "Studiando e comprendendo meglio il meccanismo genetico che sta dietro a una maggiore attività per le zanzare potrebbe essere possibile sviluppare metodi su misura per controllare meglio e sviluppare nuovi modi per respingerle".

Milan, Mr. Bee caccia Inzaghi Arrivano due super-big

Milan, il piano di Mr. Bee: via Pippo Inzaghi, arrivano Fabio Cannavaro, Marcello Lippi, Massimo Oddo e Paolo Maldini





Pippo Inzaghi, alias l'allenatore più precario d'Italia. La sua panchina al Milan ormai traballa da immemore tempo, ogni partita sarebbe quella buona per farlo "saltare", anche se le voci, ultimamente, paiono essersi chetate. Pippo, insomma, escludendo disastri ancor peggiori rispetto ai mezzi disastri combinati fino ad oggi, dovrebbe tirare fino al termine di quest'anno. E poi? E poi sarà dura. Anzi, durissima. Poco tempo fa Adriano Galliani aveva affermato che il progetto sarebbe quello di tenerlo anche per la prossima stagione, soprattutto se il finale di questa sarà convincente (e subito si scatenò la dietrologia: lo tengono ancora un anno, poi, dopo gli Europei, arriva Antonio Conte). Ma Pippo sa benissimo che con assoluta probabilità, la prossima stagione, non sarà più lui l'allenatore dei rossoneri.

"Nomenklatura" rossonera - La posizione di Inzaghi è già delicata, ma ora ad aggravarla ci sarebbero anche i pensieri del presidente. O meglio, di uno dei due presidenti in pectore, Mr Bee Taechaubol, il thailandese a capo della cordata asiatica che vuole acquisire la società. Già, perché Mr. Bee - che nonostante gli allarmi di Forbes potrebbe spuntarla nella corsa alla società - ha già un piano sportivo ben delineato: Marcello Lippi (che ormai di Asia se ne intende) direttore tecnico, Fabio Cannavaro allenatore. Mr Bee ha pensato anche all'assistente di Cannavaro, che dovrebbe essere Massimo Oddo. Dietro a questi nomi ci sono anche interessi commerciali: come ricorda Repubblica, infatti, Cannavaro è socio di Gls, il gruppo organizzatore di eventi sportivi di cui Mister Bee è sponsor. Il gruppo, per inciso, attraverso la Gls Academy, ha ottenuto la gestione di tutte le scuole calcio della Cina, che come è noto intende proporsi nel giro di pochi anni come super-potenza pallonara a livello globale.

I tempi per la cessione - Da Cannavaro a Lippi il passo è semplice: Marcello, ct dei mondiali vinti nel 2006 con Fabio capitano, è da sempre mentore dell'ex difensore centrale. Insomma la coppia è già ampiamente collaudata. Al nome di Oddo, infine, si arriva per precisi meriti sportivi: al settore giovanile del Pescara sta riscuotendo grandi successi (e, fattore da non sottovalutare, anche lui faceva parte della spedizione azzurra in Germania del 2006). La "nomenklatura" del Milan thai-cinese si conclude poi con Paolo Maldini, da tempo indicato come potenziale direttore sportivo nel caso in cui la società passasse di mano. I tempi per la cessione, intanto, si stringono sempre di più: Mr Bee sarà nel weekend a Milano, anche perché il memorandum d'intesa con Silvio Berlusconi scade il 30 aprile. Ora restano due passaggi: la presentazione delle garanzie bancarie e la firma dell'esclusiva a trattare, che taglierebbe fuori dalla trattativa i cinesi della cordata di mister Lee.

Mattarella sul Frecciarossa "come tutti" Ma a bordo pranza con un menù stellato

Per Mattarella sul Frecciarossa un menù stellato





Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato oggi il primo passeggero del nuovo Frecciarossa 1000, che tra qualche giorno collegherà Milano e Roma in sole due ore. In stazione Centrale a Milano, per l'occasione, c'era anche lo storico e glorioso treno del Quirinale, riservato ai presidenti. "Ma io preferisco questo, perchè è per tutti" ha tenuto a precisare il presidente riferendosi al nuovo convoglio di Trenitalia. Certo, Poi durante il viaggio ha pranzato con il menu esclusivo realizzato da Carlo Cracco e dal suo staff. Dopo un aperitivo con un club sandwich, il presidente ha ricevuto dal celebre chef in persona il seguente menu: insalata di riso allo zafferano, verdure croccanti e gamberi rossi di Sicilia; lombo di vitello tonnato sedano e capperi; mini cannoli di ricotta; tagliata di frutta secca e caffè. Proprio quello che "tutti" mangiano quando viaggiano in treno.

A NOI I TAGLI, A LORO LA TAGLIATA Sede super lusso e ristorante gourmet La dolce vita della stampa estera a Roma

La stampa estera ci costa un milione di euro l'anno


di Mario Giordano 


A voi i tagli, a noi la tagliata. I giornalisti stranieri di stanza in Italia tornano ad attaccare il nostro Paese: stavolta, però, stranamente non chiedono lacrime e sangue per noi. Chiedono brasato e barolo per loro. Quando si dice la coerenza: il governo si è accorto che la bella sede romana della stampa estera ci costa un milione di euro l’anno e ha provato a ridurre la spesa, ma i moralizzatori d’oltralpe hanno scoperto d’improvviso che la spesa pubblica non è poi così brutta come sembra. Soprattutto se serve a mantenere il loro ristorante, con sala dedicata, ambiente tranquillo e accogliente, ogni giorno un menu diverso e la cantina fornita di vini di qualità. I colleghi stranieri non hanno dubbi: l’Italia faccia sacrifici, noi intanto ci facciamo pranzi da gourmet.

Il presidente della stampa estera si chiama Tobias Piller e molti di voi l’avranno presente, visto che va ospite fisso nei talk show per dire quanto gli italiani siano spendaccioni e quanto dovremmo imparare dalla Germania a tirare la cinghia. Corrispondente della Frankfurter Allgemeine Zeitung, è nel nostro Paese da oltre vent’anni ma continua a parlare come Strumptruppen. Di fatto è l’agente monomandatario del rigore tedesco, il ventriloquo della Merkel, una specie di apostolo dell’Angela. Non perde occasione per impartirci una predica. Così come fanno buona parte degli altri componenti dell’associazione, da Udo Gumpel a Marcelle Padovani, passando per i referenti italiani del Financial Times e dell’Economist, tutte persone che si sentono in dovere ogni giorno di darci una lezione di moralità. E che metterebbero i pensionati italiani in ginocchio sui ceci, se solo potessero. 
Ebbene: questi signori, per potere chiedere meglio sacrifici agli italiani, si fanno pagare dai medesimi italiani una bella sede in pieno centro di Roma, fra piazza Venezia e Fontana di Trevi. Tre piani, 2000 metri quadrati. Costo per i contribuenti: un milione di euro l’anno. Qui i nostri colleghi si ritrovano per importanti appuntamenti istituzionali come la presentazione della notte della taranta (27 marzo), la presentazione del cluster biomediterraneo dell’Expo (14 aprile) e la presentazione della nuova illuminazione dei fori imperiali (17 aprile). Ma soprattutto possono godere del ristorante con pranzi a tema («un’occasione per mangiare bene e bere buon vino») e il menù del giorno. Ieri, per dire, spiccavano le mezze maniche salsiccia e pecorino e la frisella con fagioli e tonno. Del resto, si sa, per scrivere acute analisi sul nostro Paese, bisogna tenersi leggeri.

In attesa del menù con caponata e pasta ’ncasciata (alla leggerezza non c’è limite), i nostri colleghi internazionali hanno avuto un altro peso sullo stomaco: è stato sollevato il problema del costo della loro sede, che per altro non è di proprietà dello Stato ma del costruttore Scarpellini (guarda un po’: sempre il solito, quello che affitta tutti i palazzi al Parlamento…). E così il governo ha suggerito un trasferimento, entro settembre, in un palazzo di proprietà del demanio, che consentirebbe notevoli risparmi. Siamo sempre nel centro di Roma (dietro l’Ara Pacis), si tratta di un piano alto, 1800 metri quadri in piazza Augusto Imperatore, non certo di uno sgabuzzino in periferia. Ma, nonostante questo, per i moralizzatori stranieri la proposta è più difficile da digerire della frisella tonno e fagioli.

I colleghi della stampa estera, infatti, come racconta Andrea Garibaldi del Corriere della Sera, sono andati a fare un sopralluogo e sono rimasti sdegnati. 1800 metri quadrati anziché 2000? Impossibile. Un solo piano anziché tre? Deludente. Poi non c’è spazio per la sala conferenze. E, soprattutto, per il bar-ristorante dove, come recita il sito ufficiale della Stampa Estera, si possono «fronteggiare le più dure giornate con le freschissime centrifughe di frutta fresca». Insomma: si può stare senza le freschissime centrifughe di frutta fresca? «Questa situazione va risolta», ha tuonato Tobias Piller prima di vergare un altro dei suoi feroci articoli sull’Italia sciupona e spendacciona. Come non capirlo? La coerenza non è tutto. E dev’essere proprio difficile moralizzare gli italiani senza farsi pagare da loro una sede faraonica, dove pasteggiare con tartufo bianco e Brunello del ’93.

Panico sul volo partito da Malpensa: motore a fuoco, atterraggio d'emergenza

Turchia, panico su un aereo partito da Malpensa: prende fuoco un motore, atterraggio di emergenza





Un aereo della Turkish Airlines, proveniente da Milano Malpensa e diretto a Istanbul, è stato costretto a un atterraggio di emergenza dopo che il motore destro ha preso fuoco. Tutti i 97 passeggeri e i membri dell'equipaggio sono stati evacuati e l'incendio è stato spento dai vigili del fuoco.

La televisione TRT ha mostrato le immagini dell'atterraggio del volo all’aeroporto di Ataturk con una scia di fumo e di scintille dietro di sé. I vigili del fuoco hanno prontamente affrontato l'incendio e spento le fiamme. Nessuno è rimasto ferito nell'atterraggio d’emergenza, precisa la TRT.