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domenica 16 marzo 2014

Napoli: Arrestato il Boss di camorra Cuccaro. Condannato in via definitiva a vita

Napoli: Arrestato il Boss di camorra Cuccaro. Condannato in via definitiva a vita


Arrestato ad Ardea, sul litorale romano, Angelo Cuccaro, Capo clan dei quartieri Barra e Ponticelli di Napoli. Al blitz hanno preso parte gli agenti delle squadre Mobili di Napoli e Roma, del servizio centrale operativo e della Polizia scientifica. Cuccaro aveva trovato alloggio in una villetta ma la polizia lo ha sorpreso e arrestato in strada. Il boss, 42enne, latitante da oltre due anni, è destinatario di diverse ordinanze di custodia cautelare in carcere e condannato in via definitiva all'ergastolo per un omicidio compiuto nel 1996. 

sabato 15 marzo 2014

Comunicato Stampa "Associazione Gunè"

Comunicato Stampa "Associazione Gunè"


L'Associazione di Volontariato di Solidarietà Femminile GUNè di Caivano e l'Associazione Spazio Donna - Telefono Rosa di Caserta, comunicano che venerdì 21 marzo 2014 alle ore 17.30 presso i locali della Biblioteca comunale di Caivano, p.zza Cesare Battista, nell'ambito dell'evento "Primavera in Poesia", ci sarà la presentazione del libro Spazio di Luce di Adriana Pedicini. 

Sono previsti i seguenti interventi: 

Antonio Falco, Sindaco di Caivano; 
Gisella Tedeschi, assessore alla Cultura e pari opportunità;
Angela Guerra, Presidente dell'Associazione Gunè di Caivano;
Adele Grassito, vicepresidente dell'Associazione Spazio Donna - Telefono Rosa di Caserta;
Prof.ssa Adriana Pedicini, autrice del libro;

Modera:

Maddalena Autieri, Psicologa

La cittadinanza tutta è invitata a partecipare 

Nota di Forza Italia: Berlusconi nomina i coordinamenti della Campania

Nota di Forza Italia: Berlusconi nomina i coordinamenti della Campania


Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi - informa una nota del partito - su proposta del coordinatore regionale, Domenico De Siano, ha nominato i coordinamenti della Regione Campania.

Così la composizione:
Coordinamento regionale. Coordinatore: Domenico De Siano Vicecoordinatori: Mara Carfagna, Daniela Nugnes, Sandra Lonardo, Domenico Gambacorta, Giuseppina Castiello.
Provincia di Napoli. Coordinatore: Antonio Pentangelo. Vicecoordinatori: Francesco Iossa, Michele Schiano, Mafalda Amente, Flora Beneduce.
Provincia di Caserta. Coordinatori: Rosa De Lucia, Pio Del Gaudio, Carmine Antropoli.
Provincia di Salerno. Coordinatore: Mara Carfagna. Vicecoordinatori: Enzo Fasano, Eva Longo, Franco Cardiello, Luigi Nocera, Domenico Di Giorgio, Pasquale Aliberti.
Provincia di Avellino. Coordinatore: Cosimo Sibilia Vicecoordinatori: Flavio Petriccione, Franco Di Cecila, Girolamo Giaquinto, Nicola Moretti.
Provincia di Benevento. Coordinatori: Cosimo Izzo, Luca Colasanto, Nicola Formichella, Vittorio Fucci, Mario Acierto Della Ratta, Fulvio Martusciello.
Grande Città di Napoli. Coordinatore: Paolo Russo. Vicecoordinatori: Stanislao Lanzotti, Fabio Chiosi, Maria Ferrara, Maurizio Moschetti, Fulvio Martusciello.

È stato inoltre composto il comitato regionale campano. Presidente del comitato regionale: Domenico De Siano. Vice-presidente enti locali: Mara Carfagna. Vice-presidente fund-raising: Domenico Gambacorta. Vice-presidente rapporti con club: Sandra Lonardo. Vice-presidente «attribuzione 5 sezioni ad ogni club»: Giovanni de Vivo. Vice-presidente «difensori del voto»: Bruno Tommaso Cervone. Vice-presidente «volontari azzurri»: Pietro Schiavone. Vice-presidente attività club: Daniela Nugnes. Vice-presidente «iniziative culturali e politiche»: Riccardo Villari. Vice-presidente «volontariato/solidarietà»: Anna Laudati. Vice-presidente «vittime della giustizia»: Giuseppe Staiano. Vice-presidente «seniores»: Sergio Vetrella. Vice-presidente «ambiente e amici dell'uomo»: Giuseppe Giordano. Responsabile donna: Bianca D'Angelo. Responsabile regionale politiche istituzionali: Ciro Falanga. Responsabile politiche del lavoro: Salvatore Ronchi. Responsabile comunicazione: Ernesto Caccavale. Membro di diritto del coordinamento il capogruppo del consiglio regionale Gennaro Nocera.

Mussolini, rispettiamo il dolore. In silenzio

Mussolini, rispettiamo il dolore. In silenzio

di Nino Spirlì




Non leggo volutamente i post diffamatori sui social network e, di conseguenza, non rispondo né in bene né in male alle provocazioni. So quanto possa essere deleterio, perché la risposta costringe a reagire. In difesa o per continuare ad accusare o ad offendere. Dunque, desisto.

Leggo troppo spesso, però, in questi giorni, il cognome Mussolini e mi addoloro, perché immagino che sia in atto una sorta di rivalsa dell’esercito dei frustrati. La aspettano da decenni, la rivalsa, per infangare “quel cognome”, nonostante piazzale Loreto. Anche lì lo fecero. Senza pietà per la morte. Eppure, un tempo, le folle lo osannavano e lo celebravano, “quel cognome”. Ci contavano. Ci credevano.

Ma, si sa, chi perde indossa tutte le colpe. Anche quelle costruite ad arte dai presunti vincitori.

No, non è una beatificazione postuma, la mia. Errori ne furono commessi. Certamente! Meno, però, di quelli che ci hanno voluto far credere per mezzo secolo. Anche perché chi riscrisse la storia, lo fece seppellendo quel che di buono avvenne e, per contro, esasperò gli sbagli, fino a renderli unico ricordo da perpetuare.

E su quelle menzogne si ingrassò di potere. Stragista e massone.

In realtà, molti italiani costruirono Italia, in quel Ventennio. E la resero Potenza Mondiale in tutti i campi. Ma di loro, a fine conflitto, si perse anche il nome. E i discendenti ne pagarono le conseguenze. Perché chi perde paga.

Non sto qui, ora, ad elencare né il bene, né il male. E’ Passato.

E lo era anche il giorno della mia nascita. Ed io non sono nostalgico di ciò che non ho conosciuto. Piuttosto, mi manca mio Padre. E Lui era nato nel 1924.

Io, di mio, ho cercato di sapere, di capire, di scegliere. E l’ho fatto.

E, come me, milioni di nuovi italiani. Figli di un’Italia rigenerata dopo la guerra. Con sacrificio e tenacia.

Siamo cresciuti ed abbiamo costruito la nostra vita con nuovi ideali, nuove prospettive, nuovi progetti. Nonostante chi sedeva sugli scranni del potere abbia tentato di liberarsi di noi. Ma siamo ancora qui, speranzosi.

Vorremmo che l’Italia somigli solo al meglio di tutto ciò che ci auguriamo ogni giorno. Che non ci siano terrorismi né trame. Né malavita. Corruzioni. Sperperi. Violenze.

E patiamo quando ci accorgiamo che, invece, la nostra vita è costellata, ancora, di piccolezze volgari e meschine.

La cronaca degli ultimi giorni ne è tristissimo esempio.

Ciò che ha deciso di fare il marito (oggi, suppongo già ex) di Alessandra Mussolini è affar suo e della magistratura. La Legge lo punirà e pagherà.La moglie, però, viene attaccata da una masnada di codardacci che si sveglia solo ora, considerandola ferita mortalmente. Un ennesimo piazzale Loreto. Una maramaldata ignobile.

Nei confronti, poi, di una donna che, lo si voglia o no, si è sempre esposta. E non certo per difendere il piccolo orticello personale. Alessandra è stata una delle promotrici del partito trasversale: sui temi etici ha coinvolto colleghe di ogni schieramento politico, compresi quelli più lontani. Certo, ha un carattere forte e ha sempre manifestato il proprio pensiero con veemenza. Ma possiamo fargliene una colpa? Almeno, non dobbiamo andarla a cercare dietro le tende, velata dal “santarellismo” di molti farisei che, per paura di perdere consensi, si presentano candidi, ma sono fango puro.

Non la conosco personalmente, ma conoscevo Romano Mussolini, suo padre e figlio del Duce. Veniva spesso a trovarmi in tv (quando ero autore di Forum), accompagnato dall’ultima compagna e da un amico comune. Un Signore. Un vero Signore. Un Artista. Un Grande jazzista.

E' morto povero.


Fra me e me. Indignatissimo
per la pochezza di certo popolo. 
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Firenze: Mentre Renzi promette 80 euro in più in busta paga (dopo le europee), il Vicesindaco Nardella aggredito dagli ambulanti

Firenze: Mentre Renzi promette 80 euro in più in busta paga (dopo le europee), il Vicesindaco Nardella aggredito dagli ambulanti

Il Vicesindaco di Firenze, Dario Nardella se la ride
mentre gli ambulanti rischiano di perdere le vendite
Mentre il Premier Renzi, promette a destra e a manco di dare 80 euro in più in busta paga, ovviamente solo dopo le elezioni europee, e questo fa pensare ad un tornaconto elettorale, il suo vicesindaco del Pd, Dario Nardella, è stato aggredito da alcuni venditori ambulanti di Piazza San Lorenzo, che da giorni protestano contro lo spostamento dei banchi disposto da Renzi dalla centrale Basilica in uno spazio vicino. In trenta circa lo hanno atteso a Palazzo Vecchio. "Se ci rovini, noi roviniamo te. Sappiamo dove stai", gli hanno gridato gli ambulanti. Poi in 5 lo avrebbero spintonato, anche se quest'ultima resta solo un'indiscrezione. "Non ho paura e domani niente nuovo piano: con l'arroganza non si ottiene nulla" ha commentato Nardella, mentre appunto gli ambulanti smentiscono: "Nè offesa nè minacce da parte nostra". Solidarietà a Nardella dal Pd. Solidarietà agli ambulanti da parte di tutti gli italiani "lavoratori" onesti. 

Europee, Berlusconi: Felice di candidarmi

Europee, Berlusconi: Felice di candidarmi 


"Spero di poter avere velocemente una risposta dalla Corte europea". Lo ha affermato il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi in collegamento con la sede di Forza Italia di Montecatini (Pt). "Se possibile, sarò felice di essere in campo in 5 circoscrizioni. Servono dodicimila club; non solo la Tv, anche il web. Puntiamo agli elettori del Movimento 5 Stelle, inutile cercare i voti del Partito Democratico". "In Italia si voterà massimo tra un anno e mezzo", ha rimarcato Berlusconi. 

venerdì 14 marzo 2014

Scongiurata la chiusura delle sedi di Giudici di Pace: prima vittoria per l'Avvocatura

Scongiurata la chiusura delle sedi di Giudici di Pace: prima vittoria per l'Avvocatura 

di Mario Setola



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Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha firmato il decreto che dispone il mantenimento di 285 uffici del Giudice di Pace a seguito della recente riforma delle circoscrizioni giudiziarie. Tirano un sospiro dunque, anche gli uffici della provincia di Napoli, in particolare, conserveranno la sede i circondari di Pozzuoli, Afragola, Casoria, Frattamaggiore, Marano di Napoli, Trentola Ducenta, Marigliano, Pomigliano d'Arco, Portici, Castellammare di Stabia, Sorrento, Torre del Greco. Sono state dunque accolte quasi integralmente le 297 istanze formulate dagli enti locali che si impegnano a mantenere a loro cura e spese gli uffici giudiziari di prossimità nei loro territori. "Si tratta di un'ulteriore razionalizzazione collegata all'attuazione della nuova geografia giudiziaria" ha sottolineato il ministro. "Dopo una articolata istruttoria - ha continuato Orlando - si è introdotta così un'innovativa modalità di funzionamento degli uffici del Giudice di Pace con un coinvolgimento diretto nella gestione del servizio giustizia da parte dei comuni interessati, che si faranno carico del reperimento del personale di cancelleria e dei necessari investimenti economici". Al momento dell'entrata in vigore del decreto, diventerà definitiva la soppressione degli uffici del Giudice di Pace che non rientrano nell'elenco delle richieste accolte. Queste chiusure consentiranno in tempi brevi di recuperare personale da impiegare negli uffici giudiziari che risultino maggiormente in sofferenza dopo l'entrata in vigore della riforma. Uffici del giudice di pace mantenuti ai sensi dell'articolo 3 del D.lgs. 7 settembre 2012, n. 156. Quindi a carico dello stato centrale ci sarà solo il costo legato agli indennizzi dei magistrati, mentre tutte le altre spese, saranno a carico degli Enti locali. “Finalmente un ministro con cui si può dialogare – tuonano le associazioni forensi – con la Cancellieri ed il suo staff si era rotto qualcosa. Il dialogo tra le parti e l’interesse preminente del cittadino sono alla base di tutto”.