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venerdì 4 ottobre 2013

Lampedusa, strage di migranti: l'Italia è in lutto

Lampedusa, strage di migranti: l'Italia è in lutto 


Sono proseguite tutta la notte le ricerche dei dispersi nel mare di Lampedusa; stamane il lavoro dei sommozzatori è ostacolato dal mare mosso. Resta incerto, oltre che drammaticamente alto, il bilancio delle vittime: nel dato dell'Interno i morti sono 111 e i superstiti 155, mentre si teme che sotto il barcone ribaltato sul fondale ci possano essere circa cento persone. Arrestato uno degli scafisti. A bordo c'erano circa 500 immigrati, eritrei e somali, partiti dalla Libia. Vicino alla costa hanno dato fuoco a una coperta per farsi notare, ma il barcone ha preso fuoco ed è affondato. 

Terre dei Veleni: Oggi alle ore 17.00, dal campo sportivo di Orta di Atella (Na), parte la Carovana "Comitato Fuochi" contro i roghi tossici

Terre dei Veleni: Oggi alle 17.00, dal campo sportivo di Orta di Atella (Na), parte la Carovana del Comitato Fuochi contro i roghi tossici



Tutti pronti. Oggi alle 17, il Comitato fuochi, apre la porta ai numerosi cittadini per protestare contro lo sversamento illegale di rifiuti altamente tossici per la salute dell'uomo che, in questi ultimi anni hanno provocato solo morte e tumori. Intanto, a Caivano un altro terreno è stato sequestrato. Un altro terreno inquinato con rifiuti speciali. Località "Omo morto". "Abbiamo bisogno di incontrarci, di vederci. Di prenderci per mano. Di farci coraggio. Oggi lo faremo. A Orta di Atella. Ci saremo tutti. Ma proprio tutti. Solo gli ammalati e gli anziani possono rimanere a casa. Ma parteciperanno ugualmente con il cuore". Così Padre Maurizio Patriciello (Parroco anti-camorra e anti-roghi), invita e apre ai cittadini. E nota: Oggi alle 17, si partirà  dal Campo sportivo. Da Orta a Caivano. Anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha voluto inviarci il suo saluto. 

Sindacati: Governo ora convochi parti sociali

Sindacati: Governo ora convochi parti sociali 


Ottenuta la fiducia, "il governo convochi subito le parti sociali, non vorremmo una finanziaria che va in Parlamento senza essere stata discussa". Lo ha detto il leader Cgil, Camusso, allo sciopero generale a Piombino. Il governo faccia le scelte necessarie e la legge di stabilità punti alla restituzione fiscale al lavoro e imprese. E il leader della Cisl, Bonanni, a Piombino anche lui per difendere le acciaierie della cittadina: "La produzione industriale è la ricchezza del nostro Paese e non va smantellata, il governo affronti il problema con noi. Angeletti (Uil): "Il governo cambi la politica economica, o l'esecutivo va cambiato". 

Decadenza, Occhi puntati sulla Giunta: Atteso il voto sul caso Berlusconi

Decadenza, Occhi puntati sulla Giunta: Atteso il voto sul caso Berlusconi 


Attesa per la riunione di oggi della Giunta per le elezioni sulla decadenza di Berlusconi. La Giunta si riunirà in mattinata in seduta pubblica, trasmessa in diretta. Si aprirà con l'intervento del presidente-relatore, Stefano. Poi la parola passerà alle parti, che illustreranno le memorie difensive, già depositate, e risponderanno ad eventuali domande. Successivamente la riunione in Camera di Consiglio che deciderà con voto palese ma non pubblico. La decisione è attesa subito e comunque entro le 48 ore. Berlusconi: "Domani non sarò in Giunta", perchè quella sul caso Mediaset "è una sentenza politica". "Sono convinto - aggiunge Berlusconi - che otterrò dalla Corte Europea la revisione del processo e l'annullamento della sentenza" emessa dalla Cassazione. E poi: "Il Popolo della Libertà è unito, c'è solo qualche contrasto interno". Nessun "dissenso". "Stamattina sono stato due ore con Alfano". Il sì alla fiducia? "Abbiamo avuto assicurazioni sulle cose da fare da Letta". 

giovedì 3 ottobre 2013

Politica. Fiducia Governo: Berlusconi ci ripensa e vota la fiducia. "Alfaniani" annunciano nuovo gruppo. Quagliariello: Ministri estranei al nuovo gruppo

Politica. Fiducia Governo: Berlusconi ci ripensa e vota la fiducia. "Alfaniani" annunciano nuovo gruppo. Qaugliariello: Ministri estranei a nuovo gruppo 

di Gaetano Daniele


In oltre 12 ore di dibattimento parlamentare, che non ha risparmiato colpi di scena, il Premier Letta ha ottenuto la fiducia e quel "chiarimento", preteso all'indomani delle dimissioni dei ministri del Popolo della Libertà e sul quale ha ricevuto l'ampio sostegno del Colle. Questi i numeri: al Senato 235 sì e 70 no, alla Camera 435 sì e 162 no. Ma la partita più strategica si è giocata a Palazzo Madama, dove Letta contava sui voti dei dissidenti del Pdl, 25-30 sembrava, ai quali si è aggiunto il sì a sorpresa di Silvio Berlusconi, difronte al quale a Letta è sfuggito un "GRANDE!", immortalato dalle telecamere, a suggello di una giornata per molti versi "storica". Berlusconi, appunto, decide di intervenire in Aula al Senato e a sorpresa dice sì al governo Letta. "Abbiamo ascoltato con attenzione le dichiarazioni di Letta. Abbiamo ascoltato i suoi impegni. Mettendo insieme tutte queste aspettative, il fatto che l'Italia ha bisogno di un governo e di riforme, abbiamo deciso non senza interno travaglio di esprimere un voto di fiducia", così Berlusconi in Senato. E aggiunge: "Avevamo la speranza che cambiasse il clima "attraverso una semplificazione". "Questa speranza l'abbiamo ancora". Dopo l'annuncio di Berlusconi, applausi dal Pdl. Mentre Letta sorride e scuote la testa, il Cavaliere precisa: "Non è stata marcia indietro". Intanto, va registrato un dato politico fondamentale, difatti, nasce alla Camera un novo gruppo politico dei cosiddetti "Alfaniani". La richiesta è stata presentata nella Conferenza dei Capogruppo alla Camera e formalizzato alla presidenza di Montecitorio. Il nuovo gruppo è composto da 12 deputati, ma dovrebbe arrivare a 26. Il primo firmatario è Fabrizio Cicchitto. Da quanto si apprende (indiscrezioni ricevute via e-mail), il nuovo gruppo interverrà già oggi in Aula per il dibattito sulla fiducia al governo. Il Ministro per le riforme, Gaetano Quagliariello, a proposito del nuovo gruppo alla Camera ha dichiarato: "E' un'iniziativa dei Parlamentari che io non conosco". "I membri del governo ne sono estranei e non si sono mossi", ha poi precisato. E il ministro De Girolamo: "Non so niente resto con Berlusconi e nel Gruppo Pdl". Si formerà un nuovo gruppo anche al Senato, come quello alla Camera? Il Senatore Paolo Romani ad una nostra domanda, lo esclude. "Credo che, dopo la fiducia di oggi, si resta in una formazione unitaria del Popolo della Libertà". 

mercoledì 2 ottobre 2013

Politica. Oggi, giornata cruciale. Letta stamane al Senato, poi alla Camera. Lo strappo di Alfano: Pdl voti fiducia. Giovanardi: Pronti a gruppo autonomo, ma Berlusconi: Pdl voti sfiducia

Politica. Letta stamane al Senato, poi alla Cemra. Lo strappo di Alfano: Pdl voti fiducia. Giovanardi: Pronti a gruppo autonomo, ma Berlusconi: Pdl voti sfiducia


Il Premier Letta interverrà stamane al Senato e poi, nel pomeriggio, alla Camera. A Palazzo Madama l'aula si riunirà alle 09.30, con diretta TV. La seduta a Montecitorio inizierà alle 16. Il ministro Franceschini spiega che "il governo porrà comunque la fiducia in modo che ogni scelta avvenga in Parlamento, alla luce del sole, senza ambiguità e ipocrisie e senza alcuna trattativa. Sopratutto sul principio di netta e totale separazione tra vicende di governo e procedure alla Giunta delle autorizzazioni in Senato". In queste ore il Premier Letta sta limitando il discorso che pronuncerà alle Camere. Intanto, a Palazzo Grazioli, l'incontro tra Berlusconi ed Alfano, è durato circa un quarto d'ora. Al termine del colloquio riferiscono fonti presenti, le posizioni dei due sono rimaste invariate con il segretario del Popolo della Libertà pronto a votare la fiducia al governo Letta e il Cavaliere intenzionato a sfiduciarlo. Berlusconi è rimasto poi con alcuni dirigenti del partito, come Denis Verdini e Niccolò Ghedini e avrebbero contattato numerosi senatori del Pdl per cercare di verificarne l'orientamento. Alfano e gli altri 4 ministri del Pdl nei giorni scorsi si erano dimessi dal loro incarico di governo. I senatori dissidenti del Pdl, sono pronti a costituire un gruppo autonomo a Palazzo Madama e a votare la fiducia al governo Letta. Carlo Giovanardi, senatore dissidente del Pdl, annuncia: "Abbiamo i numeri, siamo anche più di 40, e siamo fermi nel voler mantenere l'equilibrio di governo. Per questo voteremo la fiducia. Il problema dei numeri, al massimo - nota - è degli altri". Quanto, però, non ha spaventato il Leader Silvio Berlusconi che, al termine di un ennesimo vertice, appunto, tenuto a Palazzo Grazioli, avrebbe confermato la linea dura. La decisione sancirebbe di fatto una spaccatura all'interno del Popolo della Libertà, dopo lo strappo di Alfano che ha invitato il partito a votare la fiducia a Letta e con Berlusconi che sarebbe pronto ad andare alla conta in Senato. "Letta e Napolitano avrebbero dovuto rendersi conto che, non ponendo la questione della tutela dei diritti politici del Leader del centro destra nazionale, distruggevano un elemento essenziale della loro credibilità. Come può essere affidabile chi non riesce a garantire l'agibilità politica?". Quanto lo ha riferito il Presidente del Pdl, Silvio Berlusconi a "Tempi", sostenendo anche che il governo Letta "ha usato l'aumento dell'Iva come arma di ricatto" verso il Pdl. Poi ha affermato: dal Pd "un'atteggiamento irresponsabile". "Pur comprendendo tutti i rischi che mi assumo, ho scelto di porre un termine al governo Letta". 

martedì 1 ottobre 2013

Politica: Berlusconi riunisce i Big, c'è pure Alfano

Politica: Berlusconi riunisce i Big, c'è pure Alfano 


Vertice del Popolo della Libertà a Palazzo Grazioli. Alla riunione, presieduta da Berlusconi, partecipano Alfano, Schifani, Brunetta e Verdini. Il summit del Presidente del Popolo della Libertà, Silvio Berlusconi, con il segretario, i capigruppo parlamentari e il coordinatore del partito, è alla vigilia dell'intervento di domani di Letta in Parlamento. Berlusconi, dopo le dimissioni dei ministri del Pdl, ha confermato la volontà di andare in tempi rapidi al voto anticipato. Ma non tutti nel Pdl la pensano così è c'è chi vorrebbe confermare la fiducia a Letta. Difatti, Cicchitto Pdl, torna ad insistere sulla necessità di far continuare la navigazione del governo Letta. "Mi auguro che correggiamo l'errore politico fatto ritirando i ministri e che andiamo avanti in modo che ci sia un governo", rimarca l'esponente del Pdl ai giornalisti. Spera che "lo faccia tutto il Pdl e Berlusconi". Boccia anche l'ipotesi "di un governo di scopo". Perchè? "Un governo di scopo sarebbe un capolavoro, un favore fatto alla parte più estrema del Pd e ai nemici più acerrimi di Berlusconi", conclude Cicchitto.