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lunedì 6 febbraio 2017

Sla: "Maggiore aspettativa di vita e prevenire sono i nostri obiettivi"

Sla: "Maggiore aspettativa di vita e prevenire sono i nostri obiettivi"


di Matilde Scuderi


A sinistra il Prof. Giuseppe Lauria

Forse qualcosa sta per cambiare per i pazienti malati di sclerosi laterale amiotrofica (Sla) e per i soggetti che presentano il rischio di svilupparla a causa della presenza della patologia in famiglia: se fino ad oggi poco o nulla poteva essere fatto in merito a cura e prevenzione della Sla, un progetto di ricerca si propone di cambiare radicalmente la situazione. "Il nostro progetto Translating molecular mechanisms into amyotrophic lateral sclerosis risk and patient’s well-being (Trans-als) che riguarda appunto la Sla, coinvolge un network di 19 centri clinici e 7 laboratori di neuroscienze di istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, centri nazionali di ricerca, oltre a centri neurologici ospedalieri ed universitari lombardi ed al laboratorio di nanotecnologia dei materiali del Politecnico di Milano - dice Giuseppe Lauria, direttore del dipartimento gestionale di neuroscienze cliniche della Fondazione istituto neurologico Carlo Besta di Milano - Puntiamo ad identificare meccanismi patogenetici la cui modulazione possa prevenire l’esordio e rallentare la progressione della Sla. Coniughiamo ricerche di laboratorio a valutazioni cliniche”. Il progetto è uno dei quattro 'vincitori' per i quali sono stati stanziati in totale 15 milioni di euro da parte della Fondazione regionale per la ricerca biomedica in collaborazione con Fondazione Cariplo. Un’occasione di grande importanza per rendere la regione Lombardia un hub strategico per la ricerca sulla Sla a livello internazionale. Il progetto vuole identificare nuovi meccanismi cellulari e molecolari alla base della variabilità individuale di presentazione e decorso della malattia, con l’obiettivo di scoprire quali siano i più importanti fattori di rischio ed in che modo essi siano modificabili. La Sla è una malattia neurodegenerativa che colpisce i motoneuroni, conducendo alla paralisi della muscolatura che controlla movimento, deglutizione, fonazione e respirazione e che non ha ad oggi una terapia efficace. In Italia si contano circa 5mila malati di Sla; l’aspettativa di vita dopo la diagnosi è in media di 3-5 anni. Il numero di pazienti in Lombardia è sui mille casi. Il progetto aggrega un team di esperti a livello internazionale in discipline complementari come ricerca clinica, neuroscienze, genetica e nanotecnologie. I risultati verranno verificati e validati in pazienti affetti da Sla ed in familiari con rischio genetico di svilupparla. Pazienti e familiari a rischio saranno sottoposti ad estensive indagini neurologiche, neurofisiologiche, neuropsicologiche e neuroradiologiche, in cui risultati saranno integrati con quelli dell’analisi molecolare condotta mediante il sequenziamento di oltre 80 geni malattia e, in gruppi selezionati, dell’intero esoma. Il progetto permetterà inoltre di sviluppare nuovi strumenti di supporto alle attività di ricerca sulla Sla, tra cui un database elettronico per la registrazione anonima e sicura dei dati clinici, genetici ed laboratorio dei pazienti, linee guida per la consulenza genetica e biobanche per campioni biologici derivati da pazienti e modelli animali.

Se il golf è sinonimo di solidarietà 18 buche a favore di ‘sostegno 70’

Se il golf è sinonimo di solidarietà 18 buche a favore di ‘sostegno 70’


di Martina Bossi



Dopo il grande successo delle scorse edizioni, grazie alla solidarietà di golfisti, campi da golf e prestigiosissimi partner extra settore, scende ancora una volta in campo, da sabato 18 febbraio fino al 10 settembre 2017, il circuito golfistico denominato ‘LO SWING AL SERVIZIO DELLA RICERCA’. Un progetto dedicato a tutti gli sportivi appassionati di golf, dove 18 tra i maggiori Golf Club italiani ospiteranno altrettante tappe del torneo che conta tra i suoi partner Air Mauritius, Bevande Futuriste e la collaborazione di PROMO PREZIOSI. Parte delle iscrizioni ai tornei sono devolute a favore di 'SOSTEGNO 70 ONLUS' con sede  presso l’Unità Operativa di Pediatria Ospedale San Raffaele. Sostegno 70 Onlus (70 è il valore glicemico ideale di una persona sana) è l'associazione fondata nel 2001 da un gruppo di genitori di piccoli pazienti, affetti da queste patologie, che ha la sede presso l'Unità Operativa di Pediatria all'Ospedale San Raffaele, la cui equipe è diretta dal dottor Graziano Barera. L’Iperplasia Surrenalica Congenita (Sag) è una malattia ereditaria pediatrica che colpisce entrambi i sessi, causata da un difetto enzimatico che riguarda la sintesi degli ormoni prodotti dalle ghiandole surrenali.

La consueta annuale iniziativa è volta a finanziare il progetto di ricerca Sag e Diabete Mellito tipo 1 per arrivare in tempi brevi a migliorare le attuali terapie e la vita dei piccoli pazienti affetti da queste patologie. Il ricavato del Trofeo permetterà di far progredire i progetti di ricerca e migliorare così la cura e quindi la vita di bambini ed adolescenti affetti. Le terapie, continuative ed impegnative, richiedono la somministrazione di farmaci salva-vita, più volte al giorno ed il sostegno economico contribuisce ad assicurare un insieme di preziosi servizi. Le attività di 'Sostegno 70' comprendono, oltre la ricerca scientifica, anche una serie di incontri formativi e di supporto psicologico, inclusi i progetti educativi, come i campi scuola. Ogni singola competizione si svolgerà sulla distanza di 18 buche stableford con due categorie : 1° e 2°  netto di categoria - 1° Lordo - 1° Lady - 1° Senior. L’iscrizione al torneo si potrà effettuare direttamente presso ogni circolo.

Info e organizzazione tecnica: Eufemia Dinardo – 349 4201541

Questa prof di 28 anni faceva sesso con l'alunno di 17: arrestata. Occhio, spuntano le foto: roba erotica / Guarda

Stati Uniti, la professoressa Haeli Noelle Wey rischia il carcere: lei 28 anni, faceva sesso con l'alunno di 17



Un'altra storia di sesso tra professoresse e alunni, ancora dagli Stati Uniti. Questa volta la protagonista si chiama Haeli Noelle Wey, ha 28 anni, e ha ammesso di essersi macchiata dei reati che le contestavano: ora sarà un giudice a decidere della sua vita. Insegnante di matematica alla Westlake High School di Austin, in Texas, è accusata di aver circuito e di aver fatto sesso con due studenti 17enni per mesi. Poi è stata smascherata e la vicenda è finita in tribunale. Tutta colpa di una chat, scoperta da un altro studente, che ha poi spifferato tutto al preside della scuola, che a sua volta ha avvertito le famiglie dei ragazzini "circuiti". La Wey è stata licenziata ed è finita in manette nell'ottobre 2015: in Texas è consentito fare sesso con minori anche di 17 anni, ma la legge vieta che gli insegnanti possano avere rapporti sessuali con gli studenti. Il procuratore ha chiesto 10 anni di libertà vigilata per Haeli, che dunque, nel migliore dei casi, potrebbe anche evitare il carcere.

Occhio al ministro, si fa un partito. Due big già con lui: addio Gentiloni

Occhio al ministro, si fa un partito. Terremoto politico: due big con lui



Quando si è sparsa la notizia che il ministro tecnico Carlo Calenda avrebbe intenzione di mettere in piedi un suo movimento politico - diciamo pure un partito - l'elenco degli interessati si è subito affollato. L'ex ministro montiano, oggi titolare del dicastero per lo Sviluppo economico del governo Gentiloni, non è riuscito a suscitare interesse solo tra qualche peones alla ricerca di un approdo per il prossimo turno elettorale. Con lui si potrebbe aggregare una delle più larghe aggregazioni di centro che la politica italiana abbia conosciuto negli ultimi anni.

I primi segnali, riporta il Giornale, sono arrivati da due nomi noti del Partito democratico, prima Matteo Richetti che ha condiviso l'intervista di Calenda al Corriere della sera ribadendo quanto ne abbia "profonda stima e considerazione". Poi c'è stato il compagno di partito Massimo Mucchetti che ha definito il ministro "una risorsa per il Paese". Ma il colpaccio di Calenda nel partito renziano sarebbe l'alleanza con Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. Dietro l'operazione napoletana ci sarebbe il parlamentare Giovanni Palladino, già Scelta Civica, che con Calenda ha promosso l'associazione di Montezemolo Italia Futura.

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La calamita Calenda starebbe attirando però altri pezzi da novanta della politica italiana. Avrebbe già incassato la benedizione di Pier Ferdinando Casini e la curiosità di Angelino Alfano. Propio il ministro degli Esteri avrebbe confidato ai suoi: "Calenda è il naturale federatore dei moderati". E non manca interesse anche nel centrodestra, per esempio in Forza Italia con Gaetano Quagliariello, anche se tra le fila dei dirigenti forzisti non si parla ancora apertamente del ministro. Anche per fargli un favore, vista la fine fatta dagli ultimi papabili leader dei moderati affacciatisi negli ultimi anni.

Gabanelli assunta a insaputa della Rai Caos a Viale Mazzini: "Tema delicato"

Milena Gabanelli assunta a insaputa della Rai: "Vogliamo spiegazioni"




Milena Gabanelli è stata assunta in Rai: ora è ufficialmente una dipendente di Viale Mazzini. Già, perché l'ex conduttrice di Report era sempre stata inquadrata come collaboratrice, ma ora - dopo l'addio al programma - si occuperà del lancio della nuova piattaforma dedicata all'informazione digitale. Ma la sua assunzione diventa un caso. Il punto è che nel Cda Rai nessuno sapeva nulla: era noto che il dg Antonio Campo Dall'Orto volesse arruolarla, ma la firma è arrivata a sorpresa.

Arturo Diaconale, membro del Cda, spiega: "Nessuno ci ha detto nulla. Sapevamo della volontà di concludere la cosa, ma niente di più. La prossima riunione del Cda è in programma martedì, e chiederemo sicuramente spiegazioni". Il punto è che è necessario capire se l'assunzione potesse essere perfezionata senza passare dal Cda. Il consigliere Franco Siddi spiega che "il tema è delicato. Perché se si tratta di un'assunzione a titolo di consulenza è un conto, ma se stiamo parlando di un ruolo direzionale è un altro conto, e bisogna passare per il Cda".

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Se la Gabanelli fosse stata assunta con ruoli apicali, dunque, la sua assunzione potrebbe anche saltare. Da par suo, interpellata da Il Tempo, Milena spiega: "Ho chiuso anticipatamente il contratto con Report il 31 dicembre, e la nuova proposta mi è stata fatta il 3 gennaio". Proposta che, ovviamente, ha accettato senza esitare. "Il progetto è ancora in fase di sviluppo, spero di far bene", conclude la Gabanelli.

L'ora della purga di Beppe Grillo: ecco chi caccia dal M5s / Guarda

M5s, Grillo prepara la purga contro chi attacca Raggi: nel mirino la Lombardi


di Brunella Bololli



Cara Virginia ti scrivo. Comincia così la lettera di sostegno alla Raggi pubblicata da Beppe Grillo sul blog delle Stelle, la Bibbia dei pentastellati. Il leader lo dice una volta per tutte, come fosse l’oracolo, e il suo messaggio non è diretto solo alla sindaca, che lo ringrazierà, ma soprattutto agli avversari dell’avvocatessa di Roma: sappiano che il capo ha «stima di Virginia» e non intende scaricarla. Anzi: «Chi attacca Virginia è fuori dal Movimento. Avanti con lei fino al 2021», la blinda l’ex comico, e se qualcuno spera si tratti di una battuta, si rassegni. Beppe lo dice pure in romanesco: «Er sinnaco nun se tocca». «In qualità di garante dei Cinquestelle sono con te», insiste Grillo rivolto all’inquilina del Campidoglio, «hai contro tutti quelli che era possibile immaginare e ben oltre: anche persone in carne ed ossa su cui occorrebbe poter contare».

Il nome di Roberta Lombardi non compare nel lungo post, ma in quanto nemica giurata della Raggi ed esponente della corrente dei puristi del M5S, nonché artefice di un esposto in procura contro l’ex braccio destro della sindaca Raffaele Marra, la faraona del IV municipio si deve essere sentita chiamata in causa e oggi è attesa all’assemblea romana dei grillini dove però nessuno dovrà mettere sotto accusa Virginia, perché così hanno deciso Grillo e Casaleggio. Chi critica è fuori. Sulla deputata pesa il sospetto di avere sollevato per prima il caso delle polizze che Salvatore Romeo ha intestato alla Raggi, sebbene Lombardi si sia affrettata a smentire «le fake news. Non sono io la talpa. Ho dato mandato al mio legale di querelare chi scrive falsità». Per inciso, l’avvocato citato dalla Lombardi, Ervin Rupnik, è lo stesso che ha assistito Raggi nella causa al Tribunale civile sulla firma del contratto con la Casaleggio Associati e sull’ineleggibilità, ottenendo una sentenza favorevole 20 giorni fa.

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Sull’inchiesta nomine comunali, invece, filone penale, la prima cittadina di Roma resta indagata per abuso d’ufficio e falso e molto dipenderà da ciò che dirà Marra (in carcere per corruzione) martedì ai pm. Il sindaco, assistita da Alessandro Mancori, ha scaricato le responsabilità sul suo ex vicecapo di Gabinetto. Più avanti produrrà una memoria difensiva «molto tecnica» in cui si darà spazio alla contestata procedura dell’interpello seguita dall’amministrazione M5S per la rotazione dei dirigenti che ha portato alla promozione di Renato Marra, fratello di Raffaele, alla direzione Turismo. L’accusa di abuso d’ufficio nei confronti della sindaca, dopo il lungo interrogatorio di giovedì (smentito lo svenimento), tende ad affievolirsi per l’assenza di dolo, ma è il reato di falso che, a questo punto, specie se Marra dovesse dare altre versioni, preoccupa i legali del sindaco. Raggi, infatti, sulla promozione di Marra senior ha dichiarato di «avere agito in autonomia».

Intanto si placa il caso polizze di Romeo, ma resta altissimo lo scontro politico che mostra un Movimento sempre più lacerato e diviso in correnti sia tra parlamentari che all’interno del Campidoglio. Grillo e Casaleggio hanno deciso di blindare la Raggi, di proteggerla dagli attacchi dei detrattori interni costruendole attorno una fortezza con l’aiuto di una squadra fidata (i due deputati Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro, il capo della Comunicazione Rocco Casalino a supervisionare i rapporti con la stampa), ma i romani aspettano risposte e allora al via il piano buche, per mettere a posto le strade dissestate della Capitale, e nuovi innesti in giunta. Fino al prossimo colpo di scena.

Ciclone Le Pen: "Addio a euro e Nato" La donna che spazzerà via l'Europa

Marine Le Pen: "Se vinco le elezioni addio a euro e Nato"



La Frexit si avvicina. La promette Marine Le Pen, leader del Front National, che nel corso di un comizio a Lione ha annunciato che se sarà eletta porterà la Francia fuori dalla Ue e dalla Nato. "Se sarò eletta convocherò entro sei mesi un referendum sulla Frexit", ha affermato, per poi aggiungere di volere che Parigi lasci il comando integrato dell’Alleanza Atlantica per provvedere da sola alla sua difesa. Ma non è tutto: la Le Pen vuole anche archiviare l'euro, tornando al franco come moneta nazionale. Inoltre, ha aggiunto di voler iscrivere nella costituzione la soglia minima di spesa del 2% per il bilancio dell'esercito. "In cinque anni - ha sottolineato - voglio rimettere la Francia in ordine".

Dunque Le Pen annuncia una stretta contro "i luoghi di predica degli islamisti radicali, che verranno chiusi". E ancora, "i francesi schedati con la 'S' (ossia i cittadini radicalizzati tenuti sotto controllo dallo Stato, ndr) verranno puniti con una pena di indegnità nazionale". È un fiume in piena: "Non vogliamo vivere sotto la minaccia del fondamentalismo islamista. Quando si aspira a stabilirsi in un Paese - ha proseguito facendo riferimento ai migranti - non si comincia a violarne le leggi. Non c’è e non ci sarà altra legge o valori in Francia che quelli francesi". Le Pen ha aggiunto: "Se vorranno vivere come a casa loro, è sufficiente che restino là". Infine, su Donald Trump, ha spiegato che a suo parere "rispetta le promesse, agisce velocemente e con forza nell'interesse del suo popolo".